Per chi li deve gestire lavorativamente è una ammazzata.
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Dipende.
Certo non è andar a raccoglier fiorellini nei campi a primavera.
Ma, nella giusta prospettiva, può rivelarsi appassionante.
Ho avuto un docente aspie.
Un genio nell'analisi psicologica.
Solo che poi si perdeva in 10 mq.
E' solo questione di sapersi muovere nei picchi.
E avere tecniche e metodi per farlo.
Sicuramente non è per tutti.
E altrettanto sicuramente o si sa entrare in quel mondo o averci a che fare è sfiancante.
Ma se si entra...è come andare nel paese delle meraviglie.
E' che la nostra società fa veramente fatica a comprendere ed accogliere la neuroatipicità e, paradossalmente, è autistica e necessita di schemi rassicuratori in cui riconoscere una maggioranza.
Quando c'è comorbilità con altri disturbi le cose si complicano.
Penso a comportamenti problema che afferiscono all'ambito dell'aggressività per dire.
O a ritardi che comportano gravi inabilità alla partecipazione sociale.
D'altro canto, lo spettro è molto, molto ampio.
Come una caramella, cicciotta la centro e stretta agli estremi.
Di solito negli estremi ci sono casini.
Che l'estremo sia la tipicità estrema oppure l'atipicità estrema.