Perché chi tradisce ...

danny

Utente di lunga data
Più che comoda.
Si è messa con uno dei pochi fedeli di natura. Ti conosce molto bene, appunto perché sa che una relazione extra metterebbe TE in primo luogo, in crisi. Poi certo: ogni crisi e' cambiamento.
La mia fedeltà è solo una conseguenza della volontà che è caratterialmente innata di rispettare gli impegni presi e le persone.
Mi dà fastidio far aspettare le persona a un appuntamento o tirare un bidone, o raccontare una palla per non fare una cosa che non mi piace, figuriamoci mentire a chi voglio bene.
Per questo riesco ad avere un'opinione disincantata sul tradimento e allo stesso tempo avere scrupoli nel commetterlo.
Lei lo sa.
 

Foglia

utente viva e vegeta
La mia fedeltà è solo una conseguenza della volontà che è caratterialmente innata di rispettare gli impegni presi e le persone.
Mi dà fastidio far aspettare le persona a un appuntamento o tirare un bidone, o raccontare una palla per non fare una cosa che non mi piace, figuriamoci mentire a chi voglio bene.
Per questo riesco ad avere un'opinione disincantata sul tradimento e allo stesso tempo avere scrupoli nel commetterlo.
Lei lo sa.
Sa questo.
E sa anche che nel tuo quotidiano tu comunque ci stai bene.
E lei praticamente sta a posto, perché sa che tutto questo fa da contrappeso alle cose che non ti stanno bene. A me comunque impressiona (più di lei) il tuo mancato reagire non di fronte al tradimento. Ma su certe altre cose. Fermo restando che comunque con lei tutto sommato stai bene, perché hai semplicemente "mollato" certe questioni?
Quella del sesso, ad esempio. A lei certe domande e discussioni non interessano. Ma a te si.
Perché su queste questioni non sei mai arrivato a metterla alle strette?
Dici che parlate senza peli sulla lingua: perché non le hai detto anche le cose che non le interessano?
Intendo non timidi accenni.
 

danny

Utente di lunga data
Sa questo.
E sa anche che nel tuo quotidiano tu comunque ci stai bene.
E lei praticamente sta a posto, perché sa che tutto questo fa da contrappeso alle cose che non ti stanno bene. A me comunque impressiona (più di lei) il tuo mancato reagire non di fronte al tradimento. Ma su certe altre cose. Fermo restando che comunque con lei tutto sommato stai bene, perché hai semplicemente "mollato" certe questioni?
Quella del sesso, ad esempio. A lei certe domande e discussioni non interessano. Ma a te si.
Perché su queste questioni non sei mai arrivato a metterla alle strette?
Dici che parlate senza peli sulla lingua: perché non le hai detto anche le cose che non le interessano?
Intendo non timidi accenni.
Ne ho parlato e anche parecchio. Ho ottenuto delle risposte e delle rassicurazioni.
Per esempio, siamo partiti per le vacanze estive quest'anno con lei che mi prometteva sesso quotidiano.
Siamo stati una settimana senza che lei si facesse coinvolgere dalle mie avance, poi lei ha subito un lutto tremendo e tutto è giustamente e comprensibilmente rientrato in secondo piano.
A me è passato il desiderio nei suoi confronti. Mi mette a disagio il pensiero di fare sesso con lei, perché ho il timore ormai che sia solo per concessione.
Questo non mi coinvolge affatto. L'ultima volta, credo sei mesi fa circa, sono durato un minuto dentro lei, poi mi si è ammosciato. Mi sentivo distante, quasi infastidito da come lei aveva gestito la scopata, le solite posizioni che decideva lei, l'assenza di preliminari, la casualità della situazione. Mi sono sentito usato, non coinvolto in un rapporto erotico, ma strumentalizzato. Insomma, non ero lì, non stavo facendo qualcosa che mi dava piacere, che avevo scelto anch'io con lei. Aveva ancora scelto sempre e solo lei.
Da allora il mio desiderio è crollato.
Ovviamente gliene ho anche parlato.
 
Ultima modifica:

Foglia

utente viva e vegeta
Ne ho parlato e anche parecchio. Ho ottenuto delle risposte e delle rassicurazioni.
Per esempio, siamo partiti per le vacanze estive quest'anno con lei che mi prometteva sesso quotidiano.
Siamo stati una settimana senza che lei si facesse coinvolgere dalle mie avance, poi lei ha subito un lutto tremendo e tutto è giustamente e comprensibilmente rientrato in secondo piano.
A me è passato il desiderio nei suoi confronti. Mi mette a disagio il pensiero di fare sesso con lei, perché ho il timore ormai che sia solo per concessione.
Questo non mi coinvolge affatto. L'ultima volta, credo sei mesi fa circa, sono durato un minuto dentro lei, poi mi si è ammosciato. Mi sentivo distante, quasi infastidito da come lei aveva gestito la scopata, le solite posizioni che decideva lei, l'assenza di preliminari, la casualità della situazione. Mi sono sentito usato, non coinvolto in un rapporto erotico, ma strumentalizzato. Insomma, non ero lì, non stavo facendo qualcosa che mi dava piacere, che avevo scelto anch'io con lei. Aveva ancora scelto sempre e solo lei.
Da allora il mio desiderio è crollato.
Ovviamente gliene ho anche parlato.
Gliene hai parlato: e lei?
Per sei mesi niente di niente: quindi TI HA DETTO (non che tu hai capito) che è solo per gentile concessione? Non devi insistere per farle fare sesso controvoglia. Devi insistere per farglielo ammettere, non al solito per lasciarti nel limbo. Falle dire chiaramente (visto che non ha peli sulla lingua) "non mi va più di scopare con te". Non lasciare questa roba ai sottintesi. Da una simile affermazione nascerebbero discussioni interessanti. Non sui "farò", "mi sforzerò", "ti assicuro che...".
E che cacchio.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Ne ho parlato e anche parecchio. Ho ottenuto delle risposte e delle rassicurazioni.
Per esempio, siamo partiti per le vacanze estive quest'anno con lei che mi prometteva sesso quotidiano.
Siamo stati una settimana senza che lei si facesse coinvolgere dalle mie avance, poi lei ha subito un lutto tremendo e tutto è giustamente e comprensibilmente rientrato in secondo piano.
A me è passato il desiderio nei suoi confronti. Mi mette a disagio il pensiero di fare sesso con lei, perché ho il timore ormai che sia solo per concessione.
Questo non mi coinvolge affatto. L'ultima volta, credo sei mesi fa circa, sono durato un minuto dentro lei, poi mi si è ammosciato. Mi sentivo distante, quasi infastidito da come lei aveva gestito la scopata, le solite posizioni che decideva lei, l'assenza di preliminari, la casualità della situazione. Mi sono sentito usato, non coinvolto in un rapporto erotico, ma strumentalizzato. Insomma, non ero lì, non stavo facendo qualcosa che mi dava piacere, che avevo scelto anch'io con lei. Aveva ancora scelto sempre e solo lei.
Da allora il mio desiderio è crollato.
Ovviamente gliene ho anche parlato.
Aggiungo un'altra cosa: sei felice di passare tu per impotente o giù di lì, quanto meno non (più) interessato al sesso?
In effetti e' abile a girare la frittata, bisogna proprio ammetterlo.
Prima di farti l'amante, chiarisci sta roba, che non è roba da poco.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Ne ho parlato e anche parecchio. Ho ottenuto delle risposte e delle rassicurazioni.
Per esempio, siamo partiti per le vacanze estive quest'anno con lei che mi prometteva sesso quotidiano.
Siamo stati una settimana senza che lei si facesse coinvolgere dalle mie avance, poi lei ha subito un lutto tremendo e tutto è giustamente e comprensibilmente rientrato in secondo piano.
A me è passato il desiderio nei suoi confronti. Mi mette a disagio il pensiero di fare sesso con lei, perché ho il timore ormai che sia solo per concessione.
Questo non mi coinvolge affatto. L'ultima volta, credo sei mesi fa circa, sono durato un minuto dentro lei, poi mi si è ammosciato. Mi sentivo distante, quasi infastidito da come lei aveva gestito la scopata, le solite posizioni che decideva lei, l'assenza di preliminari, la casualità della situazione. Mi sono sentito usato, non coinvolto in un rapporto erotico, ma strumentalizzato. Insomma, non ero lì, non stavo facendo qualcosa che mi dava piacere, che avevo scelto anch'io con lei. Aveva ancora scelto sempre e solo lei.
Da allora il mio desiderio è crollato.
Ovviamente gliene ho anche parlato.
dopo tanti anni credo sia normale una perdita di interesse.
Voglio dire non è la mis da guerra che fa cambiare la situazione.
Credo che nel quotidiano si è perso lo scoprirsi come coppia, si hanno solo comunicazioni di servizio. Questo influisce negativamente sulla sfera sessule, oltre all'abitudine.
 

danny

Utente di lunga data
Aggiungo un'altra cosa: sei felice di passare tu per impotente o giù di lì, quanto meno non (più) interessato al sesso?
In effetti e' abile a girare la frittata, bisogna proprio ammetterlo.
Prima di farti l'amante, chiarisci sta roba, che non è roba da poco.
Non so se possa essere definita abile o solo indifferente o limitata nella comprensione empatica.
Certo è che io la volontà di dare una seconda o più chance ancora l'avrei data, anche la sera dopo.
Lei niente. E, ti posso assicurare, che la prima volta con lei in motel l'amante non ci riuscì. Eppure ci ha riprovato la volta dopo...
Così ora siamo arrivati a constatare l'azzeramento del desiderio per entrambi.
Il desiderio dell'altro i una coppia lo alimenti con la pratica, non lo puoi mettere in naftalina e soprattutto non puoi reprimerlo a lungo. Alla repressione ci si abitua e porta all'astinenza naturale.
 

danny

Utente di lunga data
Gliene hai parlato: e lei?
Per sei mesi niente di niente: quindi TI HA DETTO (non che tu hai capito) che è solo per gentile concessione? Non devi insistere per farle fare sesso controvoglia. Devi insistere per farglielo ammettere, non al solito per lasciarti nel limbo. Falle dire chiaramente (visto che non ha peli sulla lingua) "non mi va più di scopare con te". Non lasciare questa roba ai sottintesi. Da una simile affermazione nascerebbero discussioni interessanti. Non sui "farò", "mi sforzerò", "ti assicuro che...".
E che cacchio.
La risposta consueta è sempre stata: non ho più voglia per colpa di quello che prendo (psicofarmaci e pillola per regolarizzare il ciclo).
Certo, comprensibile, è scritto pure nel bugiardino...
Sono io che lo avverto "per gentile concessione" quando è capitato. E sono sempre io che sono andato avanti a reprimere la voglia che avevo di farlo per mesi.
 

Foglia

utente viva e vegeta
dopo tanti anni credo sia normale una perdita di interesse.
Voglio dire non è la mis da guerra che fa cambiare la situazione.
Credo che nel quotidiano si è perso lo scoprirsi come coppia, si hanno solo comunicazioni di servizio. Questo influisce negativamente sulla sfera sessule, oltre all'abitudine.
Un conto è non essere pantere che si muovono nel letto.
Altra roba e' giocare al ribasso al fine di far scemare completamente l'interesse di uno, in modo che praticamente non rompa più le palle.
Magari lo step successivo è pure quello di rinfacciargli che è lui quello che non ce la fa. Nessuno deve obbligare l'altro a fare sesso: ma se non vuole più deve dirlo.
Non adoperarsi per creare davvero problemi all'altro.
Oh: poi non sono problemi tanto facili da superare. Non è che sia tanto bello pigliare il sesso e metterlo in archivio.
Meglio affrontarlo questo problema: se non si fa sesso e' perché A TE non va più. E a me ovviamente non va di forzarti. Ma non che tu sia tanto forte da farmi venire un problema.
 

danny

Utente di lunga data
dopo tanti anni credo sia normale una perdita di interesse.
Voglio dire non è la mis da guerra che fa cambiare la situazione.
Credo che nel quotidiano si è perso lo scoprirsi come coppia, si hanno solo comunicazioni di servizio. Questo influisce negativamente sulla sfera sessule, oltre all'abitudine.
Cavoli, no, non era così. Non fino a un anno fa.
A me veniva duro (scusa la precisazione) anche solo se girava nuda per casa.
Adesso manco me ne accorgo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non è questione di controllo, ma di maturità nell'affrontare situazioni in cui si ha esperienza, e a 40 anni nessuna persona può dirsi che ne sia priva.
Innamorarsi, provare attrazione, desiderio, vivere una passione sono situazioni che si è imparato a vivere, a riconoscere da tempo. Se si ripresentano, non ci si può appellare all'ingenuità dell'aver perso il controllo.
E' come per una turista andare in giro ingioiellata con una Louis Vuitton in una favelas di Rio: se lo fa e viene rapinata dopo due minuti, non può dipingersi come vittima ignara. La maturità è determinata dall'aver consapevolezza delle conseguenza delle scelte. Se una persona decide di tradire lo fa pienamente consapevole di quello che sta facendo e dei rischi a cui si sottopone e a cui sottopone l'altro, esattamente come un elemento di una coppia quando nega l'attività sessuale dovrebbe essere altrettanto consapevole che sta cambiando l'equilibrio di una coppia e che questo avrà sicuramente delle conseguenze.
Se non se ne rende conto, è un suo limite.
Noi tutti ci evolviamo, nell'arco della nostra vita, sulla base delle esperienze vissute.
Anche il discorso relativo alla scuola ha una motivazione: una persona adulta sa benissimo, perché l'ha vissuto sulla sua pelle, che il merito e le competenze nel mondo del lavoro non sono l'unico valore da spendere, perché a tutti sarà capitato di essere scavalcati da un figlio di, dall'amante del padrone, da uno inserito nella cerchia giusta, da uno stronzo che ha raccontato balle sul nostro conto, etc etc.
Queste esperienze mostrano le regole del gioco, alle quali ci si deve sottoporre quando si entra in un ambiente e che non possiamo cambiare. Una persona che vuol definirsi matura deve saperle comprendere e adeguarsi, a meno che non voglia continuare a fare Don Chisciotte a vita, ovviamente senza lamentarsi, che anche questa è una scelta che comporta conseguenze.
La posizione più esecrabile è di chi sceglie di porsi sempre come vittima: delle pulsioni, delle emozioni, di qualcun altro, dell'età, dei problemi, dell'infanzia, dello Stato. Ci è data facoltà di scegliere, difficilmente siamo vittime come pretendiamo.
Mammamia quanta roba in disordine. In disordine per me, sia chiaro. Hai mescolato cose che non mescolerei. Ecco cosa intendo per difficoltà a comunicare [MENTION=5902]Jim Cain[/MENTION]
Però credo che possa riuscire a considerare una cosa alla volta.
Quando si inizia una relazione non si ha idea come evolverà, non lo si sa per noi e non lo si sa per l’altro. E anche una relazione extraconiugale è una relazione come le altre. Si può persino iniziare a scherzare con leggerezza e innocentemente e poi incrociare uno sguardo che turba. Cosa può nascere da quell’incrocio di sguardi non si sa. Tu sai benissimo che si può tradire in pausa pranzo, ma tua moglie aveva voluto una cena a due. Sapeva perché la voleva? Io non lo so. Forse voleva vedere come si sarebbe relazionata in una situazione da appuntamento, non era certa se in quella situazione le sarebbe piaciuto ecc. Certo che era consapevole di mettere in conto di poter tradire e, di conseguenza, di poter arrecarti dolore, ma avrebbe potuto essere una cosa di una volta o cinque o chissà. Quando poi ci si trova in una situazione o con una persona che ci fa tremare le ginocchia in quel momento non esiste il resto. Non si parla di bolla? Non esiste solo la bolla nel senso di non interferenza con la vita che si vuole preservare, ma esiste la bolla emotiva del coinvolgimento e lì dentro si è proprio come in quelle sfere trasparenti che rotolano su un lieve pendio, ma può diventare sempre più inclinato e mentre si è dentro non si ha il controllo di dove si sta andando. Si capisce quando si esce.

Il discorso della scuola è invece una semplice proiezione del proprio modo di vedere la vita, le relazioni, il lavoro, il successo e la necessità di benessere. Ma è il proprio, non è quello dei figli.
È naturale dare il meglio possibile ai figli e anche sognare in grande, ma il possibile è il senso di realtà e i sogni devono essere i loro.
Ho visto una intervista a Giorgia in cui diceva che a lei piaceva cantare e le andava benissimo poterlo fare nei locali, non si sognava di diventare...Giorgia. E la Pausini non smette di considerarsi una miracolata. Mica cantavano con l’idea di diventare star. Mi viene da pensare ai genitori di bambini che giocano a calcio che occupano tutti i fine settimana a portarli in giro per tornei fin dalle elementari non per farli divertire, ma con l’idea che diventeranno la soluzione economica della famiglia, meglio di vincere al Superenalotto. Ma il figlio vuole giocare e basta. Certo sogna la nazionale, ma sa che è un sogno come sogna di fare l’astronauta o Jig Robot. I bambini vanno lasciati giocare i loro giochi e sognare i loro sogni. È come se io fossi stata mandata all’accademia militare perché a dieci anni giocavo alla guerra. I figli devono costruire la loro vita, non costituire la realizzazione della vita sognata dai genitori.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quoto tutto la prima parte
Provare emozioni o innamorarsi piace a tutti
Puoi anche decidere di inseguire le emozioni ma quando non sei capace di gestirle e commetti cazzate in nome di queste non sei la persona che io voglio Al mio fianco.
Se lasci che le emozioni ehi allontanino dalle cose importanti, o almeno che dovrebbero esserlo, vuol dire che viverle in quel determinato modo è più importante di tutto. E allora ciaone
Le cazzate per le emozioni le hai fatte anche tu. Ti è andata bene. Non chiamare la casualità fortunata previdenza.
 

Foglia

utente viva e vegeta
La risposta consueta è sempre stata: non ho più voglia per colpa di quello che prendo (psicofarmaci e pillola per regolarizzare il ciclo).
Certo, comprensibile, è scritto pure nel bugiardino...
Sono io che lo avverto "per gentile concessione" quando è capitato. E sono sempre io che sono andato avanti a reprimere la voglia che avevo di farlo per mesi.
Ma non lo vedi che ti lascia nel limbo?

A quel punto discutetela sta cosa.
Fagliela sta domanda: "per te devo raggiungere la pace dei sensi?".

Purtroppo ho l'impressione che quello sia il suo desiderio.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Lara3

Utente di lunga data
Non so se possa essere definita abile o solo indifferente o limitata nella comprensione empatica.
Certo è che io la volontà di dare una seconda o più chance ancora l'avrei data, anche la sera dopo.
Lei niente. E, ti posso assicurare, che la prima volta con lei in motel l'amante non ci riuscì. Eppure ci ha riprovato la volta dopo...
Così ora siamo arrivati a constatare l'azzeramento del desiderio per entrambi.
Il desiderio dell'altro i una coppia lo alimenti con la pratica, non lo puoi mettere in naftalina e soprattutto non puoi reprimerlo a lungo. Alla repressione ci si abitua e porta all'astinenza naturale.
”L’amante non ci riuscì “ ?
Che rapporto strano ...
Con l’amante dovrebbero essere scintille !
E presumo che l’amante era sulla cinquantina, quindi , insomma !
 

Brunetta

Utente di lunga data
Forse, solo forse Danny. Nella pratica la sua relazione extra l'ha fagocitata e con lei la vostra vita, perciò nella realtà delle cose la sua relazione è stata tutt' altro che immune di conseguenze. Penso che sia stata la dimensione in cui la ha proiettata il tradimento che la ha messa in crisi, non la scoperta tua della loro relazione.
:up:
 

Foglia

utente viva e vegeta
”L’amante non ci riuscì “ ?
Che rapporto strano ...
Con l’amante dovrebbero essere scintille !
E presumo che l’amante era sulla cinquantina, quindi , insomma !
Mi dicono (oramai vado per sentito dire e per rimembranze :D) che la prima volta e' sempre un po' a rischio. Magari non flop, ma le successive di solito sono meglio.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Leggo e rileggoquesto 3D e l’impressione che ne traggo e di una dilagante ipocrisia.
Lo chiarisco ancora una volta, non ho preconcetti, ne a favore ne contro iltradimento. La vita è regolata dal caos, succedono delle cose che nessuno puòprevedere e ciò che fa la differenza è come le sappiamo gestire.Non mi piacciono però i profeti delle certezze, i dispensatori della veritàassoluta quelli che salgono su un pulpito a spiegare agli altri come si vive,secondo loro. Poi alla fine, se si legge tra le righe, neanche tantonascostamente, scendono come tutti a compromessi, cercando il compromesso chegli fa più comodo. Fatta la legge trovato l’inganno.Delegare agli altri scelte che aspettano a noi, è una strategia comoda. Poipossiamo arrovellarci a inventare motivi per averlo fatto, ma la risposta è unasola. Io ho tradito, mi sono innamorato di una persona e non ho trovato la forzadi lasciare la famiglia. Questo nel tempo ha posto le basi perché mia moglie mitradisse a sua volta; con la mia mancanza di coraggio ho condizionato la vitadi due persone, ed alla fine mi sono negato un futuro distruggendo il passato. Ma cazzo, almeno non accampo scuse, sono stato un vigliacco, incapace didecidere mi sono crogiolato nell’attesa che tutto si risolvesse da se, come sefosse possibile. E ne sono profondamente cosciente.E oggi è questo che mi tormenta, l’essere cosciente della miavigliaccheria, addobbata di mille giustificazioni per farla sembrare menograve, essere stato incapace di prendere delle decisioni. Questo mi rode, non il tradimento a cui do ilvalore di una caccola, in confronto a tutto il resto. E, per la cronaca, non sono uno smidollato, giro il mondo gestendo cantieriin cui lavorano centinaia di persone. Ciononostante non ho saputo gestire lamia vita.Da una parte e dall’altra smettiamola di raccontarcela. E chiamiamo le cosecon il loro nome.
Tu dai un giudizio valore a quella che tu chiami vigliaccheria che non ho elementi per negare o condividere, ma che non mi convince del tutto.
Però sostanzialmente sono d’accordo con te. Non sappiamo dove stiamo andando, la risposta è dentro di noi, ma è sbagliata.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Gliene hai parlato: e lei?
Per sei mesi niente di niente: quindi TI HA DETTO (non che tu hai capito) che è solo per gentile concessione? Non devi insistere per farle fare sesso controvoglia. Devi insistere per farglielo ammettere, non al solito per lasciarti nel limbo. Falle dire chiaramente (visto che non ha peli sulla lingua) "non mi va più di scopare con te". Non lasciare questa roba ai sottintesi. Da una simile affermazione nascerebbero discussioni interessanti. Non sui "farò", "mi sforzerò", "ti assicuro che...".
E che cacchio.
Ma è fisicamente malata eh.
 

danny

Utente di lunga data
Mammamia quanta roba in disordine. In disordine per me, sia chiaro. Hai mescolato cose che non mescolerei. Ecco cosa intendo per difficoltà a comunicare @Jim Cain
Però credo che possa riuscire a considerare una cosa alla volta.
Quando si inizia una relazione non si ha idea come evolverà, non lo si sa per noi e non lo si sa per l’altro. E anche una relazione extraconiugale è una relazione come le altre. Si può persino iniziare a scherzare con leggerezza e innocentemente e poi incrociare uno sguardo che turba. Cosa può nascere da quell’incrocio di sguardi non si sa. Tu sai benissimo che si può tradire in pausa pranzo, ma tua moglie aveva voluto una cena a due. Sapeva perché la voleva? Io non lo so. Forse voleva vedere come si sarebbe relazionata in una situazione da appuntamento, non era certa se in quella situazione le sarebbe piaciuto ecc.
Brunetta, si erano già baciati.
La cena prevedeva il dopo cena, come al solito.
Non c'è stata, perché gliel'ho negata ed è finita in motel di pomeriggio.
 
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