Perdonare ... cosa significa?

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Luigi III

Utente di lunga data
Ciao, cosa significa perdonare?

Come si fa?

Per superare un tradimento è necessario perdonare il partner, e fin qui ci siamo... ma cosa vuol dire perdonare?

Io amo mio marito, lui mi ama e ogni gg mi dimostra tutto il suo pentimento per quello che ha fatto.

Ma sebbene siano passati 11 mesi dalla fatidica scoperta non passa giorno in cui io non versi lacrime, non passa giorno in cui mi chieda come abbia potuto farmi questo...

E' diventato il centro della mia giornata, penso e ripenso, analizzo ogni dettaglio scoperto, ricordo ogni parola e gesto del suo periodo di "follia", gliene parlo spesso anche se negli ultimi gg mi ha detto di non volerne + parlare e se insisto si incavola.

Mio marito dice che ormai non c'è + nulla da dire e che il continuare a parlarne non mi permette di andare avanti.

Ma io non ci riesco.

Ricordo Amarax che nel mio 3d mi diceva di non vedermi molto disperata e io che le rispondevo che forse il peggio era passato o forse ero solo in standby in attesa di scoppiare....

Credevo fosse più semplice, forse sono io che sono sbagliata;
mi bacia e piango,
mi guarda con amore e mi viene il groppo in gola;
anche quando siamo solo noi due in realtà per me siamo in tre...[/QUOTE]
Capisco bene cosa provi. Quell'orribile sensazione che tra te e il coniuge ci sia un'altra persona la provo anch'io. All'inizio era praticamente insopportabile: mi sentivo in competizione con un altro; a letto poi era allucinante: mi pareva come costui fosse sdraiato lì a fianco e, dopo aver appena finito di fare l'amore con mia moglie, ci guardasse con l'aria di chi dice: "ora vediamo se sai fare meglio di me".
Ora va un po' meglio, ma so bene che quell'ombra era tutt'altro che un fantasma, bensì un uomo in carne e ossa, con tanto di nome, cognome, indirizzo e famiglia! Ebbene, se perdonare equivale ad andare oltre, a elaborare il lutto e ad anestetizzarlo, come sostiene Persa, io non ce l'ho ancora fatta; talvolta sento il rancore che mi viene su e allora cerco di stare per conto mio, ad es. spegnendo il telefono per non sentire mia moglie tutto il giorno.
Non posso darti consigli, perché io stesso vivo quel che provi tu, ma solo dirti che credo sia assolutamente normale e che una tale ferita non credo si potrà mai rimarginare del tutto.
 

geisha

Utente di lunga data
io no.
solo l'amore non basta a tenere insieme una coppia.
il progetto, il costruito, che sia una casa, una società, dei figli, conta.
non perchè li abbiamo ma perchè li abbiamo ottenuti insieme e quel ricordo fa parte del nostro bagaglio e dei molteplici legami della coppia.
hai ragione ma vedi perchè una casa sia solida e resista nel tempo devi costruire delle buone fondamenta, senza quelle prima si crepano i muri, poi il pavimento cede e poi crolla il tetto.........senno sono come le due case dei porcellini che il lupo tirò giù con niente!
i miei nonni 65 anni si sono amati, la guerra, la fame, il lavoro, i sacrifici, i dolori, le malattie, le liti, le delusioni e i lutti........... morto mio nonno mia nonna non ha resistito 3 settimane........ non credo di dovere dire altro se non che oggi abbiamo dimenticato cosa significa amare, cosa sono i sacrifici, e che non bisogna ragionare come singoli ma come coppia.
usiamo nei nostri pensieri e nelle nostre parole sempre IO mai il NOI.
sul NOI appoggi tutti il resto, i progetti, i figli, la famiglia.
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
Il contenuto del mio post è un'opinione strettamente personale, se vi sembrerà fredda o pretenziosa....sappiate che si tratta solo di un tentativo di esposizione semplificata e senza fronzoli.

Perdono è un concetto cristiano-cattolico.

L'amore "che supera tutto" è un concetto romantico.

L'unica cosa che conta nelle scelte della vita è la volontà individuale (imho).

Un tradimento subito si mette da parte con la volontà o (eventualmente, se si ha una grande fede) si perdona attraverso un atto d'amore cristiano.

Penso che tutti i traditi che si sono espressi sull'argomento e che sono passati attraverso questa esperienza abbiano operato mediante un forte atto di volontà individuale, che li ha identificati come persone singole e non come coniugi.

Io sono convinta, e l'ho già espresso altrove, che il vero amore sia un atto di fiducia totale verso l'altra persona, sia esso coniuge, compagno, figlio, amico......MI FIDO DI TE A TAL PUNTO CHE TI LASCIO LIBERO DI GESTIRE LA TUA VITA COME MEGLIO CREDI, sapendo che non ti serve il mio aiuto, ma che posso esserti accanto quando lo riterrai necessario.

Non voglio pretendere che per tutti sia così, naturalmente: c'è chi sente il bisogno di appoggiarsi, di avere la mano per rialzarsi, di sentire di essere sempre importante per qualcuno....ma questi sono appunto BISOGNI, e i bisogni aprono la porta alla sofferenza, alla delusione, alla disistima.

Faccio notare che in questo post ho parlato di tre concetti diversi di amore.
Io penso che stia a ognuno di noi scegliere di vivere secondo quello che ci aggrada di più.
 

Leonardo Da Vinci

Utente di lunga data
Il contenuto del mio post è un'opinione strettamente personale, se vi sembrerà fredda o pretenziosa....sappiate che si tratta solo di un tentativo di esposizione semplificata e senza fronzoli.

Perdono è un concetto cristiano-cattolico.

L'amore "che supera tutto" è un concetto romantico.

L'unica cosa che conta nelle scelte della vita è la volontà individuale (imho).

Un tradimento subito si mette da parte con la volontà o (eventualmente, se si ha una grande fede) si perdona attraverso un atto d'amore cristiano.

Penso che tutti i traditi che si sono espressi sull'argomento e che sono passati attraverso questa esperienza abbiano operato mediante un forte atto di volontà individuale, che li ha identificati come persone singole e non come coniugi.

Io sono convinta, e l'ho già espresso altrove, che il vero amore sia un atto di fiducia totale verso l'altra persona, sia esso coniuge, compagno, figlio, amico......MI FIDO DI TE A TAL PUNTO CHE TI LASCIO LIBERO DI GESTIRE LA TUA VITA COME MEGLIO CREDI, sapendo che non ti serve il mio aiuto, ma che posso esserti accanto quando lo riterrai necessario.

Non voglio pretendere che per tutti sia così, naturalmente: c'è chi sente il bisogno di appoggiarsi, di avere la mano per rialzarsi, di sentire di essere sempre importante per qualcuno....ma questi sono appunto BISOGNI, e i bisogni aprono la porta alla sofferenza, alla delusione, alla disistima.

Faccio notare che in questo post ho parlato di tre concetti diversi di amore.
Io penso che stia a ognuno di noi scegliere di vivere secondo quello che ci aggrada di più.
il problema nasce quando (o potrebbe nascere) quando il "ci aggrada di più" cozza con il rispetto degli altri.
 

geisha

Utente di lunga data
Il contenuto del mio post è un'opinione strettamente personale, se vi sembrerà fredda o pretenziosa....sappiate che si tratta solo di un tentativo di esposizione semplificata e senza fronzoli.

Perdono è un concetto cristiano-cattolico.

L'amore "che supera tutto" è un concetto romantico.

L'unica cosa che conta nelle scelte della vita è la volontà individuale (imho).

Un tradimento subito si mette da parte con la volontà o (eventualmente, se si ha una grande fede) si perdona attraverso un atto d'amore cristiano.

Penso che tutti i traditi che si sono espressi sull'argomento e che sono passati attraverso questa esperienza abbiano operato mediante un forte atto di volontà individuale, che li ha identificati come persone singole e non come coniugi.

Io sono convinta, e l'ho già espresso altrove, che il vero amore sia un atto di fiducia totale verso l'altra persona, sia esso coniuge, compagno, figlio, amico......MI FIDO DI TE A TAL PUNTO CHE TI LASCIO LIBERO DI GESTIRE LA TUA VITA COME MEGLIO CREDI, sapendo che non ti serve il mio aiuto, ma che posso esserti accanto quando lo riterrai necessario.

Non voglio pretendere che per tutti sia così, naturalmente: c'è chi sente il bisogno di appoggiarsi, di avere la mano per rialzarsi, di sentire di essere sempre importante per qualcuno....ma questi sono appunto BISOGNI, e i bisogni aprono la porta alla sofferenza, alla delusione, alla disistima.

Faccio notare che in questo post ho parlato di tre concetti diversi di amore.
Io penso che stia a ognuno di noi scegliere di vivere secondo quello che ci aggrada di più.
chiara quoto solo nel senso che come dici tu ognuno sceglie di vivere come crede trovando un equilibrio con la persona che le è accanto.
trovo cmq aldilà di amore o meno, concetto cristiano, filosofico, poetico,tradizionale o moderno che ci debba essere rispetto e una buona dose di dignità primo per se stessi.
detto questo c'è chi passa il tempo a tirarsi le martellate sulle dita delle mani e dei piedi, contento lui contenti tutti.
rimango dell'idea che una famiglia non la tieni in piedi grazie al contratto di mutuo che scade tra 30 anni o per non dare dispiacere alla nonna agonizzante in casa di cura che non crepa mai!!!! (era una battuta ironica)
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
conosco in parte quel dolore ma credo che quella domande non le devi fare a lui ma cominciare a chiedere a te stessa dove eri e perchè ti sei fatta cancellare.......... non lo dico in tono polemico ma solo per farti capire che la terapia serve proprio per questo capire i propri errori e comprendere i suoi, metabolizzare il dolore e cacciare il rancore. sinchè terrai dentro di te il rancore non avrai possibilità di procedere in avanti rimarrai sempre agganciata al tuo passato.
Hai ragione.
Però ci vuole tempo per arrivare a porsi questa domanda.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Il contenuto del mio post è un'opinione strettamente personale, se vi sembrerà fredda o pretenziosa....sappiate che si tratta solo di un tentativo di esposizione semplificata e senza fronzoli.

Perdono è un concetto cristiano-cattolico.

L'amore "che supera tutto" è un concetto romantico.

L'unica cosa che conta nelle scelte della vita è la volontà individuale (imho).

Un tradimento subito si mette da parte con la volontà o (eventualmente, se si ha una grande fede) si perdona attraverso un atto d'amore cristiano.

Penso che tutti i traditi che si sono espressi sull'argomento e che sono passati attraverso questa esperienza abbiano operato mediante un forte atto di volontà individuale, che li ha identificati come persone singole e non come coniugi.

Io sono convinta, e l'ho già espresso altrove, che il vero amore sia un atto di fiducia totale verso l'altra persona, sia esso coniuge, compagno, figlio, amico......MI FIDO DI TE A TAL PUNTO CHE TI LASCIO LIBERO DI GESTIRE LA TUA VITA COME MEGLIO CREDI, sapendo che non ti serve il mio aiuto, ma che posso esserti accanto quando lo riterrai necessario.

Non voglio pretendere che per tutti sia così, naturalmente: c'è chi sente il bisogno di appoggiarsi, di avere la mano per rialzarsi, di sentire di essere sempre importante per qualcuno....ma questi sono appunto BISOGNI, e i bisogni aprono la porta alla sofferenza, alla delusione, alla disistima.

Faccio notare che in questo post ho parlato di tre concetti diversi di amore.
Io penso che stia a ognuno di noi scegliere di vivere secondo quello che ci aggrada di più.
Io credo che questo sia l'amore di un genitore che si distacca da un figlio, non un amore di coppia.
Se si è i coppia si è in coppia se l'altro ha l'indipendenza affettiva è un singolo che condivide momenti di vita con un altro singolo.
 

Amoremio

Utente di lunga data
Capisco bene cosa provi.
1.Quell'orribile sensazione che tra te e il coniuge ci sia un'altra persona la provo anch'io. All'inizio era praticamente insopportabile: mi sentivo in competizione con un altro; a letto poi era allucinante: mi pareva come costui fosse sdraiato lì a fianco e, dopo aver appena finito di fare l'amore con mia moglie, ci guardasse con l'aria di chi dice: "ora vediamo se sai fare meglio di me".
2. Ora va un po' meglio, ma so .... Ebbene, se perdonare equivale ad andare oltre, a elaborare il lutto e ad anestetizzarlo, come sostiene Persa, io non ce l'ho ancora fatta; talvolta sento il rancore che mi viene su e allora cerco di stare per conto mio, ad es. spegnendo il telefono per non sentire mia moglie tutto il giorno.
.......
1. esperienza comune
per me la str.... non era sdraiata con noi ma nella sua testa in una ridda di confronti in cui io uscivo perdente
2. leggiti: il grassetto ti dice che stai anestetizzando
 

Amoremio

Utente di lunga data
hai ragione ma vedi perchè una casa sia solida e resista nel tempo devi costruire delle buone fondamenta, senza quelle prima si crepano i muri, poi il pavimento cede e poi crolla il tetto.........senno sono come le due case dei porcellini che il lupo tirò giù con niente!
i miei nonni 65 anni si sono amati, la guerra, la fame, il lavoro, i sacrifici, i dolori, le malattie, le liti, le delusioni e i lutti........... morto mio nonno mia nonna non ha resistito 3 settimane........ non credo di dovere dire altro se non che oggi abbiamo dimenticato cosa significa amare, cosa sono i sacrifici, e che non bisogna ragionare come singoli ma come coppia.
usiamo nei nostri pensieri e nelle nostre parole sempre IO mai il NOI.
sul NOI appoggi tutti il resto, i progetti, i figli, la famiglia.
non posso approvarti perchè devo prima darla in giro
ma mi inchino
senza annullare l'IO ma pensando al NOI
 

Abigail

Utente di lunga data
non posso approvarti perchè devo prima darla in giro
ma mi inchino
senza annullare l'IO ma pensando al NOI
Giusto, ma sottolineiamo bene senza annullare l'io.
La dipendenza, l'annullamento di sè stessi, il vivere solo in base all'altro è la cosa più deleteria che si possa fare.
 

cleo81

Utente di lunga data
Giusto, ma sottolineiamo bene senza annullare l'io.
La dipendenza, l'annullamento di sè stessi, il vivere solo in base all'altro è la cosa più deleteria che si possa fare.
Quoto.

Scusate, cosa significa per voi ragionare in coppia?

Se vivo per l'altro, io potrei non stare bene.
Se io non sto bene, la coppia prima o poi scoppia, con o senza tradimento.
 
all'interno di una famiglia comunque l'io va ridimensionato adattandolo anche al noi .forse è proprio questa una del difficoltà maggiori nella stabilità delle coppie
 

Amoremio

Utente di lunga data
Il contenuto del mio post è un'opinione strettamente personale, se vi sembrerà fredda o pretenziosa....sappiate che si tratta solo di un tentativo di esposizione semplificata e senza fronzoli.

Perdono è un concetto cristiano-cattolico.

L'amore "che supera tutto" è un concetto romantico.

L'unica cosa che conta nelle scelte della vita è la volontà individuale (imho).

Un tradimento subito si mette da parte con la volontà o (eventualmente, se si ha una grande fede) si perdona attraverso un atto d'amore cristiano.

Penso che tutti i traditi che si sono espressi sull'argomento e che sono passati attraverso questa esperienza abbiano operato mediante un forte atto di volontà individuale, che li ha identificati come persone singole e non come coniugi.

Io sono convinta, e l'ho già espresso altrove, che il vero amore sia un atto di fiducia totale verso l'altra persona, sia esso coniuge, compagno, figlio, amico......MI FIDO DI TE A TAL PUNTO CHE TI LASCIO LIBERO DI GESTIRE LA TUA VITA COME MEGLIO CREDI, sapendo che non ti serve il mio aiuto, ma che posso esserti accanto quando lo riterrai necessario.

Non voglio pretendere che per tutti sia così, naturalmente: c'è chi sente il bisogno di appoggiarsi, di avere la mano per rialzarsi, di sentire di essere sempre importante per qualcuno....ma questi sono appunto BISOGNI, e i bisogni aprono la porta alla sofferenza, alla delusione, alla disistima.

Faccio notare che in questo post ho parlato di tre concetti diversi di amore.
Io penso che stia a ognuno di noi scegliere di vivere secondo quello che ci aggrada di più.
quoto in parte
è vero che si supera attraverso un atto di volontà individuale
ma cosa supporta quest'atto?
cosa consente di superare il dolore, l'orgoglio ferito, la ferita dell'autostima?
di correre il rischio (ben presente) che la disponibilità a ricostruire venga irrisa o successivamente tradita?

per me, la fede religiosa non c'entra
ti può aiutare "a supporto", può darti conforto nei momenti di disperazione (per me è stato così)

quello che ti consente di mettere il tuo cuore sullo stesso ceppo dove te l'hanno già affettato è il fatto di credere ancora nell'amore che vi unisce
(magari anche un po' di incoscenza)
un atto di volontà individuale sì, ma che concretizza l'estremo "sacrificio" dell'IO sull'altare del NOI


non so se riesco a spiegarmi, nel tentativo di farlo ripesco sensazioni e pensieri di un dolore infinito


e, sempre per me, non è "MI FIDO DI TE A TAL PUNTO CHE TI LASCIO LIBERO DI GESTIRE LA TUA VITA COME MEGLIO CREDI"

semmai
mi fido di noi e dell'amore che ci unisce tanto da credere che possiamo superare questo scoglio,
o
tanto da credere che quel noi sia ancora quel che tu realmente vuoi
 

Amoremio

Utente di lunga data
Giusto, ma sottolineiamo bene senza annullare l'io.
La dipendenza, l'annullamento di sè stessi, il vivere solo in base all'altro è la cosa più deleteria che si possa fare.
l'ho detto apposta
secomdo me se annulli l'IO non esiste nemmeno il NOI
resta solo il suo IO con un'ombra che si adegua
 

cleo81

Utente di lunga data
all'interno di una famiglia comunque l'io va ridimensionato adattandolo anche al noi .forse è proprio questa una del difficoltà maggiori nella stabilità delle coppie
Vero.
Perché ci sono persone che interpretano la parola "adattarsi al noi" come "cambiarsi radicalmente". E questo secondo me non è possibile. Prima o poi la maschera cade.
 

Abigail

Utente di lunga data
Leggendo il post di chiara e amoremio credo si sia frainteso il termine perdono cristiano di cui ho parlato io. (anche perchè si vede come la chiesa perdona:incazzato:)
Intendevo che il perdono è esclusivamente un atto di amore -
Ti perdono perchè ti amo. basta.
Senza tanti fronzoli o calcoli.
Se no non avrebbe senso nenche parlarne.:eek:
 

Amoremio

Utente di lunga data
Quoto.

Scusate, cosa significa per voi ragionare in coppia?

Se vivo per l'altro, io potrei non stare bene.
Se io non sto bene, la coppia prima o poi scoppia, con o senza tradimento.
chi ha detto che devi vivere per l'altro?
 

cleo81

Utente di lunga data
Leggendo il post di chiara e amoremio credo si sia frainteso il termine perdono cristiano di cui ho parlato io. (anche perchè si vede come la chiesa perdona:incazzato:)
Intendevo che il perdono è esclusivamente un atto di amore -
Ti perdono perchè ti amo. basta.
Senza tanti fronzoli o calcoli.
Se no non avrebbe senso nenche parlarne.:eek:
Vero vero vero.
 

Amoremio

Utente di lunga data
chi ha detto che devi vivere per l'altro?
provo a spiegarmi

è la stessa ottica del gioco di squadra
perchè funzioni ognuno deve fornire il suo apporto con le sue specificità
se i giocatori badano solo ad emergere come singoli (giocano solo per sè stessi) la squadra affonda
se non svolgono bene il loro ruolo (non giocano affatto per sè stessi), pure
se non condividono l'obiettivo (non hanno fiducia nella squadra), idem

ecc. ecc.
 

Amoremio

Utente di lunga data
Vero.
Perché ci sono persone che interpretano la parola "adattarsi al noi" come "cambiarsi radicalmente". E questo secondo me non è possibile. Prima o poi la maschera cade.

certo che sì
si può recitare un mese, 2, magari 10 anni
poi la maschera cade senz'altro
 
Stato
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