Sono d'accordo sul discorso dei figli, ma non saprei dirti se c'entra l'amore.
Sono cresciuta pensando che nel matrimonio io mi sarei dedicata al mio futuro marito con gioia e che anche dopo anni l'amore avrebbe reso leggero qualsiasi sacrificio. Ma ora mi accorgo che non è così. Ci sono cose che faccio con piacere e altre no, ma non parlo di musica o sport o hobby vari. Io penso che sia inevitabile che il tempo porti a questo.
O magari io sono un'essere individualista che alla fine non avrebbe dovuto contrarre matrimonio.
Ho letto con estremo interesse i tuoi ultimi post su questo 3d, perchè mai ho trovato un'esemplificazione alle mie teorie così schietta e sincera in una donna. Conosco molto bene il tuo, "il nostro", individualismo. Non so come ringraziarti per avermi mostrato quanto sia stata fallace e poco remunerativa la teoria dei bisogni, ne convengo, si apre la strada a insulse aspettative che puntualmente verranno deluse. Non mi permetto di giudicare o sindacare se ami o meno tuo marito. Quello che mi pare evidente per entrambe, sia io, sia te, quell' "amore" ci è stato precluso. E lo sai benissimo perchè. Vero contessina?
Quando quelli come noi si guardano allo specchio o dentro di loro, sanno di essere delle monadi. Partono dall'idea che tanto non ci sarà mai sulla terra una persona che la vede in questo modo così particolareggiato. All' "amore" mia cara, abbiamo sostituito il buon senso, la praticità, perchè no l'interesse, preferiamo andar d'accordo che essere amati e considerati.
Almeno siamo sinceri. Ma da quello che si legge qui dentro, noi, sia io che te, non sapremo MAI cosa è significato, o significa, amare in un certo modo, così esclusivo e totalizzante, da far si che due esseri si fondino uno nell'altro, ma al tempo stesso ci siamo evitati rigorosamente una montagna di sofferenze, per cui abbiamo assolutamente deciso che non vale la pena patire.
A buon intenditore poche parole.
Credimi bisognava far così e così è stato fatto.
Papale papale, ad un certo punto, diventa irrilevante che uno ci ami o meno, diventa rilevante, che ci permetta di vivere come ci piace vivere. E se mia moglie mi ha concesso questo: è stata molto pratica, intelligente, furba e ci siamo evitati entrambi un mare di guai.
Pensiamo Contessina, a quelli che partono innamorati persi. Quelli che al ristorante mangiano tenendosi la mano.
Poi si sposano e vivono sotto quell'egida.
Dopo anni, non sanno più neanche loro come mai sono insieme, ma si sono resi così SCHIAVI l'uno dell'altra che non sanno più come lasciarsi.
Pensiamo Contessina a tutti quelli che RINUNCIANO alla loro vita, convinti che il loro sacrificio d'amore: vivere in funzione dell'altro sia la vera essenza dell'amore. Si annullano e perdono sè stessi. E per...per...per...niente. Alla fine della fiera un pugno di mosche.
Contessina tu sai bene, che dal primo giorno di un matrimonio una parte si costruisce e una si distrugge. Vero? Ecco perchè è importante di notte e nel segreto costruire quel palazzo.
Quel giorno che la casetta dei sogni crollerà, è importante avere il proprio palazzo dove rifugiarsi.
Vero uno può anche rinfacciare: COn tutto quello che ho fatto per te, tu mi hai ripagato a sto modo?
E l'altro può sempre dirti: Te l'ho forse chiesto?
Ma hai ragione, tante cose non le facciamo per amore, ma solo per semplificarci la vita. Perfetto!