Al momento non ho ancora perdonato un bel niente. Però mi rendo conto che sto bene se non sento né vedo.
Mi domando solo se sapessi di più, che cosa penserei? Come reagirei?
Difficile pensare al perdono al momento. D'altronde, in questi frangenti, si perdona se uno umilmente chiede scusa no? Mica lo si dà a gratis!
Voglia di rivalsa? No. Rancore? No. E poi scadiamo dentro il turbine vizioso del male, con necessità di decuplicare gli sforzi per uscirne.
Quindi, come te: più distante sto da mia moglie, meglio sto. Ma da solo difficilmente riesco a starci se non provando spesso sensazioni di malessere e disagio, perché la verità è che si sta sempre bene insieme a qualcuno, se c'è amicizia, amore, aMMMMMore, affetto o qualunque cosa positiva ci sia.
Vedi Dave, per certi versi si potrebbe dire che tu hai già perdonato.
Se mi dici che non provi rancore o desiderio di rivalsa, significa che ti sei staccato dall'emotività più istintiva e ti sei posto in termini pratici di fronte al problema. Hai perdonato. Il che non significa "hai assolto", ma semplicemente ed ancora più significativamente non ti metti a giudicare.
D'altro canto il perdono chi lo dovrebbe dare? Chi può essere davvero giudice di qualcun altro? Solo chi pretende di essere "superiore" e che già con quella pretesa dimostra il contrario.
Poi, come ho già detto, il perdono è un'arma a doppio taglio, non per niente è stato usato e coltivato nei secoli dalla chiesa come arma di ricatto: tu hai un debito con me, io ti perdono il debito, tu non hai più quel debito ma hai comunque con me quello derivante dal mio perdono. Comodissimo per intortare.
Essere "superiori", giudicare e perdonare..........
ma pure se un cane spaventato alla catena ti morde, mica pensi di "perdonarlo"! Te ne tieni alla larga e basta.