Per i figli dovrebbe essere possibile a tutte e tutti.
Anche per la cura della famiglia, tenendo conto che in particolare il settore scuola è in mano principalmente a personale femminile.
E che questo paese, con il welfare che si ritrova, se non avesse le donne a disposizione che si fanno carico di bambini ed anziani imploderebbe col botto.
E la questione cura anziani, tenendo conto delle prospettive, sarà sempre più una questione da un verso di guadagno (all'italiana, con strutture ridicole che fanno fondamentalmente raccolta anziani a prezzo ribassato ma che comunque per un reddito medio di oggi è insostenibile sul lungo periodo) e dall'altro di ulteriore carico.
Ma.
Se si guardano le singolarità è come guardare il dito e non la luna.
Questo è un paese che da decenni non sta progettando in modo serio sul welfare.
Si sta ultimando la privatizzazione della sanità.
Si è convenzionato praticamente tutto il settore servizi dandolo in mano al terzo settore che propone contratti completamente inadeguati al costo della vita. Questo fra le altre cose implica l'utilizzo di manovalanza a basso costo e con elevato turn over. E come conseguenza direttamente visibile la caduta in picco della qualità dei servizi, con le ricadute sulle famiglie.
Poi ci sono le conseguenze invisibili che saranno evidenti fra un cinque - dieci anni.
La scuola è de-progettualizzata da almeno un ventennio in una stima molto ottimista.
E' inadeguata come struttura e come sovrastrutture.
Di base questo è un paese che vede i vecchi come salvadanaio e i giovani come eredità dei vecchi, e non come investimento per il futuro.
Con questa cultura, il rating economico con cui il paese è valutato, ossia pari alla grecia, è piuttosto reale anche in una valutazione psico- socio-culturale.