Prof accoltellata da studente: bocciato il 16enne, ma la famiglia fa ricorso

Brunetta

Utente di lunga data
C'è una riduzione per tutti i contratti, da noi dopo i tre giorni. Difatti me lo chiedevo anch'io.
Ma le 'aspettative', invece?
Questa prof nel frattempo ha preso se non sbaglio due lauree.
Anche le aspettative hanno limiti. Non ho guardato perché non mi ha mai interessato, anche perché le aspettative non vanno nel computo della anzianità. L’aspettativa che, prima con retribuzione ridotta, poi senza retribuzione, va nel computo della anzianità è quella per maternità. Infatti dai giornali 🙄 pare che nei vent’anni rientri anche quella per un periodo lungo. È possibile arrivare ai tre anni, in caso problemi del bambino, ma senza retribuzione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
ricordo una maestra del sud. Ma lavorava a Milano, fino a quando era single nessun problema. Poi si è sposata col fidanzato che viveva giù.
Appena rimasta incinta preso la matermità anticipata per rischio, da allora ha fatto 3 figli. Aveva preso una prima , alla quinta non era ancora rientrata.
Genitori furiosi con supplenti che cambiavano dopo pochi mesi.
D'altronde è un suo diritto fare la maternità.
Come le malattia e permessi vari. Intanto...... basta rientrare qualche giorno per interrompere l'assenteismo
Non è assenteismo e non viene pagata.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
La mia non è preoccupazione, è una considerazione che riguarda l'apparato educativo che non dovrebbe essere lasciato in balia della buona o meno volontà.
Sul fatto che la maggioranza degli insegnanti si dia da fare per amore del proprio lavoro sono certo.
Amassero meno il loro lavoro e di più le competenze reali per poterlo svolgere con un minimo di adeguatezza ai tempi attuali sarebbe già un guadagno.
Anche pagando qualcuno per starsene a casa, che è più redditizio che pagarlo per lavorare.

Il sociale in particolare (e ci metto dentro a pieno titolo anche la scuola) è uno di quei settori dove il buonismo e l'idea malsana che "basta l'amore" ha fatto danni che ad oggi non sono ancora calcolabili, ma prevedibili sì. A tutti. Lavoratori e utenza.
E non saranno pochi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
esatto ma questo dovrebbe essere regolamentato, sopratutto perchè si mette in difficoltà il luogo di lavoro, datore e colleghi.
Ma queste forme di scorrettezza sono legalizzate.
Una mia amica cn 4 figli , più o meno lo stesso andazzo di cui sopra, pretendeva a Natale di avere i permessi per le recite di tutti i figli a danno delle altre colleghe mamme. Se non li otteneva si metteva in malattia. Era pure di chiesa, fai te
4 giorni all’anno?
Poi ognuno ha le proprie priorità.
Io non ho vissuto il primo giorno di scuola dei miei figli perché era il primo giorno anche per me.
Ma do anche una importanza non epocale al primo giorno di scuola.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Non è assenteismo e non viene pagata.
Dipende quanto sono bravi a fare calcoli fra permessi retribuiti, giorni liberi, giorni di ferie, aspettative retribuite e non retribuite.
E per questo i sindacati sono più che disponibili a dare una mano concreta!

Poi sono d'accordo con te, non è assenteismo. E' proprio malcostume radicato in profondità a livello sociale diffuso.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
4 giorni all’anno?
Poi ognuno ha le proprie priorità.
Io non ho vissuto il primo giorno di scuola dei miei figli perché era il primo giorno anche per me.
Ma do anche una importanza non epocale al primo giorno di scuola.
4 giorni a dicembre le pretendeva, a scapito di altri genitori, i primi giorni di scuola sia lei che il marito li dovevano accompagnare , lei non si è mai persa una recita di fine anno , natale e via dicendo.
era molto lesta , aggiungi che aveva un secondo lavoro in nero (in casa) per cui le malattie dei bambini se le sobbarcava lei per andare avanti con gli impegni.
Non a caso , visto le lamentele dei colleghi, era intervenuto l'ufficio del personale
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si cazzo! Ho un figlio disabile, ma non abbastanza da avere i permessi della 104, mentre ci sono "colleghi" con la pro pro zia disabile che postano foto dei loro divertentissimi week end che fanno quando sarebbero in permesso 104, solitamente il venerdì..
Io non sono rancorosa (a parte l’ex) ma non mi sono ancora ripresa dallo stupore per la 104 che portava la mia collega (per un solo anno, tra l’altro di prova) ad assentarsi e a chiedermi di coprirla per quando non aveva i giorni tutti i venerdì e lunedì mattina. Poi postava su fb la vasca da bagno con le candele del motel dove andava con il suo amante. Poi ha avuto il pudore di bloccarmi su fb.
Avevo dimenticato che lavorava in Lombardia, ma la 104 in Puglia, cosa che ha pesato poi per il trasferimento.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Dipende quanto sono bravi a fare calcoli fra permessi retribuiti, giorni liberi, giorni di ferie, aspettative retribuite e non retribuite.
E per questo i sindacati sono più che disponibili a dare una mano concreta!

Poi sono d'accordo con te, non è assenteismo. E' proprio malcostume radicato in profondità a livello sociale diffuso.
Per i figli dovrebbe essere possibile a tutte e tutti.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Mi chiedo se tutti gli insegnanti facessero come lei cosa succederebbe.
Probabilmente niente di particolarmente evidente a breve termine.
Quelli che scambiano il lavoro con una missione farebbero ulteriore presenzialismo coprendo i buchi (e questo già avviene in maniera spaventosa) aumenterebbe il giro delle supplenze e molto probabilmente a livello di notizie pubbliche si potrebbe finalmente affermare che i precari sono in fase di stabilizzazione. ;):D
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Amassero meno il loro lavoro e di più le competenze reali per poterlo svolgere con un minimo di adeguatezza ai tempi attuali sarebbe già un guadagno.
Anche pagando qualcuno per starsene a casa, che è più redditizio che pagarlo per lavorare.

Il sociale in particolare (e ci metto dentro a pieno titolo anche la scuola) è uno di quei settori dove il buonismo e l'idea malsana che "basta l'amore" ha fatto danni che ad oggi non sono ancora calcolabili, ma prevedibili sì. A tutti. Lavoratori e utenza.
E non saranno pochi.
io tutti sti insegnanti che amano insegnare ho da vederli, in tutti gli anni di scuola ho avuto solo un insegnante che veramente aveva la "vocazione" per quello che faceva, gli altri erano tutti riciclati
 

Brunetta

Utente di lunga data
La mia non è preoccupazione, è una considerazione che riguarda l'apparato educativo che non dovrebbe essere lasciato in balia della buona o meno volontà.
Sul fatto che la maggioranza degli insegnanti si dia da fare per amore del proprio lavoro sono certo.
Per non lasciare le scuole in difficoltà, dato che spesso era difficile reperire supplenti (è capitato che rispondessero di non muoversi per 5gg) la Buona Scuola aveva istituito le dotazioni organiche aggiuntive. Grande idea! Solo che contestualmente hanno continuato a ridurre gli organici e le doa sono state utilizzate per coprire quei vuoti.
Certamente la diffusione di queste e altre notizie (alcune vere, altre manipolate) non predispone l’opinione pubblica ad accettare nuove assunzioni.
 
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Brunetta

Utente di lunga data

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Per i figli dovrebbe essere possibile a tutte e tutti.
Anche per la cura della famiglia, tenendo conto che in particolare il settore scuola è in mano principalmente a personale femminile.

E che questo paese, con il welfare che si ritrova, se non avesse le donne a disposizione che si fanno carico di bambini ed anziani imploderebbe col botto.

E la questione cura anziani, tenendo conto delle prospettive, sarà sempre più una questione da un verso di guadagno (all'italiana, con strutture ridicole che fanno fondamentalmente raccolta anziani a prezzo ribassato ma che comunque per un reddito medio di oggi è insostenibile sul lungo periodo) e dall'altro di ulteriore carico.

Ma.

Se si guardano le singolarità è come guardare il dito e non la luna.

Questo è un paese che da decenni non sta progettando in modo serio sul welfare.
Si sta ultimando la privatizzazione della sanità.
Si è convenzionato praticamente tutto il settore servizi dandolo in mano al terzo settore che propone contratti completamente inadeguati al costo della vita. Questo fra le altre cose implica l'utilizzo di manovalanza a basso costo e con elevato turn over. E come conseguenza direttamente visibile la caduta in picco della qualità dei servizi, con le ricadute sulle famiglie.

Poi ci sono le conseguenze invisibili che saranno evidenti fra un cinque - dieci anni.

La scuola è de-progettualizzata da almeno un ventennio in una stima molto ottimista.
E' inadeguata come struttura e come sovrastrutture.

Di base questo è un paese che vede i vecchi come salvadanaio e i giovani come eredità dei vecchi, e non come investimento per il futuro.
Con questa cultura, il rating economico con cui il paese è valutato, ossia pari alla grecia, è piuttosto reale anche in una valutazione psico- socio-culturale.
 

spleen

utente ?
Amassero meno il loro lavoro e di più le competenze reali per poterlo svolgere con un minimo di adeguatezza ai tempi attuali sarebbe già un guadagno.
Anche pagando qualcuno per starsene a casa, che è più redditizio che pagarlo per lavorare.

Il sociale in particolare (e ci metto dentro a pieno titolo anche la scuola) è uno di quei settori dove il buonismo e l'idea malsana che "basta l'amore" ha fatto danni che ad oggi non sono ancora calcolabili, ma prevedibili sì. A tutti. Lavoratori e utenza.
E non saranno pochi.
Lo davo per scontato. Dò per scontato che se fai (generico) un lavoro di quel tipo (e per quanto mi riguarda, di ogni tipo) si debba essere in linea con le competenze necessarie.
Quanto ad amare il proprio lavoro ho usato una espressione generica. Avrei preferito "tenere al proprio lavoro" ma avrei potuto essere frainteso. Poi so che la parola amore a te sta sul cazzo, ma non importa.
Sul secondo neretto non sono d'accordo, pagare qualcuno significa attribuire valore a ciò che fa. Il tempo delle scimmie per come la penso io dovrebbe essere finito già da un pezzo, per una questione di responsabilità personale, cosa a cui io credo molto (come ben sai).
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
io tutti sti insegnanti che amano insegnare ho da vederli, in tutti gli anni di scuola ho avuto solo un insegnante che veramente aveva la "vocazione" per quello che faceva, gli altri erano tutti riciclati
Di amore ne vedo ben poco anche nei matrimoni :D

Il punto è che per insegnare, per educare la vocazione è solo una parte e neanche la più importante.
Servono competenze tecniche.

Purtroppo questo è un paese che fa la ode all'ammore...e mette a tacere la tecnica.

Con la vocazione e senza tecnica, esce quello che vedi.
Ossia nessuna vocazione.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
io tutti sti insegnanti che amano insegnare ho da vederli, in tutti gli anni di scuola ho avuto solo un insegnante che veramente aveva la "vocazione" per quello che faceva, gli altri erano tutti riciclati
io ne ho trovati di più adesso con mia figlia grande...ne ha di in gamba veramente...
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Di amore ne vedo ben poco anche nei matrimoni :D

Il punto è che per insegnare, per educare la vocazione è solo una parte e neanche la più importante.
Servono competenze tecniche.

Purtroppo questo è un paese che fa la ode all'ammore...e mette a tacere la tecnica.

Con la vocazione e senza tecnica, esce quello che vedi.
Ossia nessuna vocazione.
della competenza tecnica te ne fai di una sega se ti stanno sulle palle bambini e ragazzi e non sei capace di parlare con loro, coinvolgerli e trasmettergli le tue competenze
io ho avuto professori che erano professionisti bravissimi, ma gli stavano sul cazzo gli studenti (uno poi un gran maschilista quindi immaginati come potesse rapportarsi con una come me che zitta non ci stava), non sapevano spiegare e l'unica cosa che gli premeva era lo stipendio sicuro (te lo dicevano pure), e possibilmente il sabato libero
l'unico insegnante che ho avuto che aveva la vocazione, è bravissimo, è competente e amato da tutti i suoi alunni, sa instaurare un legame e sa veramente insegnare
e considerando che tra i 6 e i 19 anni avrò avuto, senza esagerare, una 30ina di insegnanti (forse anche di più, visto che una decina li ho avuti solo alle elementari), direi che la media di insegnanti bravi sia piuttosto bassa

io ne ho trovati di più adesso con mia figlia grande...ne ha di in gamba veramente...
e beata lei
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
I primi mesi ovviamente sì, ma nella scuola si può stare di più a casa, con trattamento economico diversificato.
intanto maternità anticipata, poi primi mesi a casa (6/9) non sio il trattamento nella scuola. Poi piccoli rientri con malattia bimbo. Poi altra maternità anticipata e altro giro. Poi nella scuola vacanze varie , alla fine basta gestire bene le tempistiche.

Nel privato l'altra era sempre a casa in malattia tra lei e i figli, oltre le maternità
 

spleen

utente ?
Per non lasciare le scuole in difficoltà, dato che spesso era difficile reperire supplenti (è capitato che rispondessero di non muoversi per 5gg) la BuIna Scuola aveva istituito le dotazioni organiche aggiuntive. Grande idea! Solo che contestualmente hanno continuato a ridurre gli organici e le doa sono state utilizzate per coprire quei vuoti.
Certamente la diffusione di queste e altre notizie (alcune vere, altre manipolate) non predispone l’opinione pubblica ad accettare nuove assunzioni.
Che la strategia sia quella di ridurre le coperture sociali è noto da un pezzo.
Sicuramente simili episodi non aiutano.
 
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