Qualcuno può aiutarmi?

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
N

Non registrato

Guest
Persa/Ritrovata ha detto:
Silvia,
io ho avuto il mio primo rapporto a 27 anni con quello che è poi diventato mio marito (ora traditore) prima non mi sentivo "pronta" ...
perché quello che volevo io non era disponibile..se lo fosse stato..


Il ragazzo che ami ha 30 anni; suppongo che abbia già avuto esperienze e rapporti sessuali e il "tradimento" non credo sia stato la sua prima volta (nel senso di prima esperienza sessuale non che ti abbia ripetutamente tradita). Scrivo "tradimento" tra virgolette perché visto l'accordo tra voi lo considero poco più di una masturbazione (non credo fosse proibito anche questo), sarebbe stato più tradimento e anche tu l'avresti considerato più grave un rapporto affettivo di profonda amicizia. Personalmente lo vivrei come uno che è andato sulle montagne russe senza di me ..ma io non mi sogno di andare sulle montagne russe..avrei preferito non ci andasse, ma non ha fatto qualcosa che poteva fare con me..anche se avrei preferito che venisse, come mi aveva promesso, solo sul bruco mela con me.
Non ti trovo strana (ogni persona è "strana", straniera agli altri e a volte anche a se stessa e fatta a modo suo!) ma il tuo modo di essere (forse per tua fortuna) continuo a trovarlo un po' fuori dal tempo: ho una figlia di 21 anni e conosco lo spirito ..a mio parere frenetico..con cui le ragazze della sua generazione si buttano in esperienze sessuali secondo me spesso solo per compiacere il ragazzo di turno, spesso di turno non perché "scelto", ma per l'incapacità di accettare un umano momento di solitudine e di dolore.
Ma tornando a te il suo è comunque un tradimento perché pure lui così l'ha vissuto e te l'ha confessato. Ma, visto che poteva farne tranquillamente a meno, il punto è: perché l'ha confessato?
Se, come si dice, ogni tradimento è un messaggio..soprattutto questo lo è.
Quale messaggio lo devi sapere, scoprire, capire tu con lui.
Forse semplicemente (come per i "fidanzati" anni '50) è un modo per dirti che..non ce la fa più..se questo te lo fa vedere con altri occhi e non è più la persona che volevi devi deciderlo tu.
Ma potrebbe anche essere un modo per rassicurarti ..e soprattutto rassicurarsi..che nonostante la sua profondità di sentimenti è " a posto" non ha problemi "là sotto"!
Forse molti uomini si domanderebbero se sono "normali" a accettare un rapporto senza sesso per tanto tempo.
E qui un parere degli uomini mi sembra urgente.

In ogni caso chiudere o pretendere che ti raggiunga "al volo", mi sembra fuori luogo (anzi se ti raggiungesse ora, mi sembrerebbe un modo per farti pressione)..chi ti ha confessato un malessere, con dolore e vergogna, è lui e voleva un po' di ascolto..e se il vostro rapporto prima di diventare carnale era finalizzato alla profonda comprensione reciproca ..sei tu che stai interrompendo la comunicazione.
Ciao!

Grazie.
Io so di essere un po' fuori dal tempo, lo so perchè comunque frequento persone della mia età, ho tanti amici coetanei, e il confrontarmi con loro mi porta ad avere questa consapevolezza. Questo, sia chiaro, non mi impedisce di amarli immensamente e di stare benissimo con loro.
Sai, cara Persa/Ritrovata, se tu conoscessi un po' più di me, della mia vita, mi troveresti meno "straniera", potresti capire da cosa nasce questo mio essere "anacronistica" rispetto ai rapporti sentimentali. Ognuno di noi è, almeno in parte, il risultato delle esperienze che ha vissuto, e se a 20 anni ti trovi a fare i conti con un certo tipo di realtà, poi non puoi più tornare indietro e avere la leggerezza che hai dovuto accantonare. Non te la faccio lunga, nè voglio passarti l'idea della persona matura che so di non essere, ma credimi se ti dico che ogni effetto ha la sua causa.

Tornando a bomba, apprezzo molto quello che hai scritto e lo condivido.
Solo su un punto ho le mie riserve/paure. Al di là di quello che può essere stato il reale motivo della sua confessione, il significato del suo messaggio (lo ignoro e, hai ragione, è proprio questa la chiave di tutto), a me comunque è arrivato come un segnale di insicurezza sua (tanto per cambiare...), un modo (vile) per passarmi la palla e dirmi: fai tu! cosa scegli di fare?
Mettici il mio stato d'animo, mettici la botta che non m'aspettavo... ma a me è arrivato questo.
Allora se mi vuoi far sentire responsabile sia delle tue azioni, sia del nostro futuro, non ci sto. Non ce la posso fare. Non ho la forza per "trainare" lui e la nostra storia, soprattutto adesso, dopo quello che è successo.
E poi mi sentirei di obbligarlo a vivere qualcosa che mi ha dimostrato di non essere in grado di vivere.

Quanto alla comunicazione, l'ho interrotta sì, ma solo dopo non aver ricevuto risposta alle domande che gli avevo fatto. E che sono ancora lì. Appese nel mio cervello.

Grazie ancora,

Silvia
 
N

Non registrato

Guest
sei dolce...

Fa. ha detto:
Sei troppo romantica Silvia.

PS: nel dubbio buttati e basta.
Scusa Fa, ma la mia risposta si era persa nella rete.

Romantica? Diciamo pure illusa, chè forse mi si addice di più.

Ehmm.... buttarmi dopo due mesi dallo sfracellamento???
..... mi terrorizza solo il pensiero



Silvia
 
O

Old caterina

Guest
per silvia

Ti sembrerà un paradosso, ma credo proprio tu debba gioire per quanto ti sia accaduto. Non solo perchè potrai lasciare lui e trovarne uno migliore... ma parchè adesso sai cosa ti riserva la vita e l'amore. Diciamo che ti sei emancipata, come dice Galimberti, e la prossima volta semmai dovesse capitarti ancora, restarai meno delusa...era già calcolato il rischio. Scusami per la crudeltà, ma te lo dice una che l'ha provato sulla propria pelle...ma a 38 anni...con figli ed altro. Adesso è difficile anche dire...và a quel paese e voltare pagina. Se guardi la faccenda da questo punto di vista...vedrai ti sentirai subito meglio.
 
F

Fedifrago

Guest
Non registrato ha detto:
Ecco, sembrerà una sottigliezza, ma quando dici:" io non avrei chiesto se mi credevi, te l'avrei detto e basta", vedo e sento quello che avrei voluto vedere e sentire in lui: carattere, determinazione, sicurezza.
Lui non è così, non è mai stato così, non solo in questa occasione, in cui il timore, l'incertezza sarebbero forse comprensibili.

Certo che (in passato) gli ho chiesto cosa intendeva dicendomi di amarmi, perchè io qualche dubbio sul suo amore, proprio per il suo modo di comportarsi un po' incerto, l'avevo. Mi diceva che significava voler stare con me il più possibile, che voleva che il nostro rapporto potesse crescere fino a sposarci quando sarebbe tornato in Italia, che io ero l'unica di cui si era veramente innamorato e aveva paura di perdermi...

me l'ha dimostrato, eh?


Silvia


p.s. grazie, ma sei TU ad essere davvero amabile.
Ehmm..intanto frena l'adulazione..che poi mi emoziono e perdo razionalità


Ho riletto dall'inizio come hai descritto il vostro rapporto e sulla nuvoletta mi pare ci foste in due!
Tu cercavi conferme a qualcosa che sentivi a livello di"sensazioni" o forse, detto crudamente, volevi convincerti di aver trovato una sorta di principe azzurro (il distacco dopo solo dieci giorni e lasciando "incompiuto" il processo di verifica della profondità del sentimento ha lasciato poi gli strascichi che hai detto).
Lui, vuoi anche per trovarsi catapultato in una storia per la quale forse, vista l'imminente partenza, non era pronto, ha forse un pò idealizzato il tutto, proiettando in essa la ricerca di una solidità, di un àncora al mondo che stava lasciando con il più il "fascino" di quella che può esser vista al giorno d'oggi come una perla rara. Con promesse conseguenti di eternità che definire premature è poco!
Se non vi fosse stata una proiezione così impegnativa, così assoluta, di eterno amore (vado torno e ti sposo!) forse avreste potuto misurarne la reale portata, accettandone anche gli sbandamenti e le possibili debolezze e lavorandoci INSIEME per superarle.

Il tutto credo si possa riassumere nell'interrogarsi se sia possibile ora, dopo la delusione e l'atterraggio non certo morbido nella realtà, ripartire.
Ma questo richiederebbe un notevole sforzo, che mi par di capire, viste anche altre tue difficoltà a cui accenni, portano te a un'altra domanda a cui è molto difficile dare una risposta positiva anche solo per il fatto di porsela e cioè:
"Chi me lo fa fare?" visto che il sogno si è dissolto all'alba e l'unica risposta che potrebbe portare a farlo ovvero"l'amore che nutro comunque per lui" non è + a portata di mano..
 

Bruja

Utente di lunga data
flash back

Faccio un passo indietro per Silvia..............

Ho rimuginato la frase di lui: "s. mi ha scritto un sms 2 min. fa: "non ho mai smesso di amarti, mi credi?"

Non farò tante elucubrazioni nè aggiungerò nulla a quanto è già stato sagacemente detto, ma come si può avere credibilità se, facendo una domanda alla persona che abbiamo offeso, aggiungiamo anche il "mi credi"!!!
Quel minimo di certezza che avrebbe suggerito l'escalmazione "non ho mai smesso di amarti!" se la è fottuta con quel "mi credi?" intempestivo e superfluo............... non era lui che doveva chiedere di essere creduto, era lei che doveva sentirsi certa della di lui "certezza"..................insomma chi ama non cura di essere creduto, afferma il suo amore e basta, per quanto è certo e consapevole di ciò che dice.
Mah .......
Bruja
 
N

Non registrato

Guest
vi amo...

Io vi dico GRAZIE! mi credete?


A parte gli scherzi,

Grazie Caterina, perchè quello che dici no, non è probabilmente un paradosso anche se "l'emancipazione" la lascio volentieri tutta a Galimberti che ho letto e non approvo ppenniente!!!


Grazie Fedifrago (e sappi che non ti sto adulando affatto... ingrato!
) perchè ci hai fatto davvero una bella foto ricordo che guarderò qualora mi venisse nostalgia di lui, di noi, e vorrò farmela passare.
Comunque, solo per chiarezza, non è che ci siamo messi insieme in quei dieci giorni di conoscenza prima della sua partenza e poi è stato tutto un film.
No, all'inizio eravamo ancora cauti e lucidi. La nuvoletta l'abbiamo affittata dopo, nei mesi seguenti, vedendoci con una certa (seppur non frequentissima) regolarità.
Poi.... "principe azzurro"...... mi pare esagerato..... diciamo un celeste intenso che si abbinasse bene con la nuvoletta


(E' incredibile questo posto. Riesco a sorridere di me, della mia tristezza, di questa storia... Mi state aiutando quanto non vi immaginate).

Ripartire, caro Fedifrago (ma tu sei proprio sicuro di essere un fedifrago?) adesso lo vedo come un lancio nel vuoto senza paracadute.
E "chi me lo fa fare?" penso se lo sia detto lui, perchè a parte la letterina (in cui accuratamente ha evitato di darmi lo straccio di spiegazione che gli avevo chiesto, tutto preso dal dirmi che mi ama, ha sbagliato, è capitato... è capitato !!!) e altri pseudo-tentativi di contatto, di volontà non ce n'è manco l'ombra.
Su cosa ricostruisco? Sulla mia che ha messo al tappeto con questo bel colpo da maestro?

E Grazie Bruja, perchè hai incastonato un piccolo gioiello per me.
Il tuo "mah" è anche il mio.

E tutto è bene quel che finisce bene.


Vi abbraccio forte, ma veramente forte,

Silvia
 
F

Fedifrago

Guest
ehh si, fedifrago

...lo sono, cara Silvia, su questo non ho dubbi (se non nel momento contingente come indole di sicuro).

Almeno però ne ho coscienza e non mi racconto balle, non dirò mai "è capitato". Non ho neanche la pretesa di sbandierarlo come titolo di merito, ma non per questo non posso non vedere le motivazioni che possono portare ad esserlo.

Da qui le (spesso improbabili) difese della categoria.

Ma a tutto c'è un limite!
 
N

Non registrato

Guest
scusami.....

Fedifrago ha detto:
...lo sono, cara Silvia, su questo non ho dubbi (se non nel momento contingente come indole di sicuro).

Almeno però ne ho coscienza e non mi racconto balle, non dirò mai "è capitato". Non ho neanche la pretesa di sbandierarlo come titolo di merito, ma non per questo non posso non vedere le motivazioni che possono portare ad esserlo.

Da qui le (spesso improbabili) difese della categoria.

Ma a tutto c'è un limite!

Ok, posto che tu non sei come lui (per tua fortuna!
), che non sei nella sua testa;
posto che mi pari di grande esperienza, oltre che di occhio e cuore attenti;
(.... posto che non ti sto adulando
),

ma tu, questo traditore che confessa, come lo vedi?
a parte scaricarsi la coscienza, pensi che volesse anche:

- comunicarmi qualcosa?
- dimostrarmi qualcosa?
- ottenere qualcosa?

Silvia



p.s. non prendertela con me se ormai ti ho eletto a mio maestro e guida, te la sei voluta
 

Bruja

Utente di lunga data
Fedifrago

Visto che allo stato, sei uno dei pochi rei confessi che sulle domande non scantona, aspetto in trepidante attesa le tue risposte a Silvia

Bruja
 
O

Old auberose

Guest
Fedifrago

E già che ci sei, anche io aspettavo le tue risposte di là....(alle mie domande)... dato che poi la questione mi pareva l'avessi sollevata tu


Auberose
 

Bruja

Utente di lunga data
Auberose

Ihihihihihi, non infieriamo, per una volta che troviamo un traditore che ha il coraggio delle proprie azioni, che ne diresti di coltivarcelo per benino?

Bruja

p.s. - Ops, dimenticavo...........coltivarcelo in senso metaforico ovviamente
 
O

Old auberose

Guest
Bruja

Guarda che il sollecito ad avere risposta valeva anche per te ehhh

lo sai che io sono sempre in cerca di risposte!!!

Per la ''coltivazione'' ehmmm..... sempre pronta


Auberose
 
N

Non registrato

Guest
Bruja ha detto:
Visto che allo stato, sei uno dei pochi rei confessi che sulle domande non scantona, aspetto in trepidante attesa le tue risposte a Silvia

Bruja

Non è che se nel frattempo anche tu o altri mi offriste il vostro punto di vista me ne avrei a male, eh!

Ogni risposta è sempre più che gradita.

Silvia
 
F

Fedifrago

Guest
Ma guarda te...

..come se la ridono alle mie spalle queste signore!!


Facendo i "seri" e senza pretesa di aver verità rivelate in tasca ma come sensazioni personali "a pelle":

X SILVIA:

- Comunicarti qualcosa? Forse il suo disagio e l'incapacità di reggere ancora la parte del "nei secoli fedele", nel momento in cui dall'ideale, dal teorico, si è scontrato con l'esigenza naturale, terra terra del richiamo dei sensi non soddisfabile con chi aveva probabilmente messo su un piedistallo da venerare, e neppure "nel raggio di azione" per soddisfare tale richiamo, ovvero tu;
- Dimostrarti qualcosa? Che lui era "planato" su questa terra, che non era quell'integerrimo che aveva dato a vedere con te ma anche con se stesso;
- Ottenere qualcosa? forse di portare il vostro rapporto a un livello "inferiore" rispetto alle aspettative create, più vicino alla sua reale indole, alla sua umana fallacità e forse cercare il tuo aiuto e la tua comprensione e condivisione di una visuale meno "alta" (non certo del tradimento!), non rendendosi conto che se questo fosse avvenuto, avrebbe creato comunque un divario, una sorta di dipendenza e minus rispetto a te, perchè se l'avessi accettato, compreso e perdonato, avresti aggiunto anche questo alla tua immagine di "perfezione" ed "intonsa virtù", divenendo per lui qualcosa di irraggiungibile, inarrivabile quasi metafisico, praticamente impossibile da sostenere come confronto con la propria limitatezza e il proprio rimorso per la propria caduta (preciso che TU non sei così, l'hai detto chiaro e con la "carnalità" che quasi "urlava" anche se l'hai detto a noi e non ti sei fatta capire allo stesso modo probabilmente da lui).

X Auberose (se ho capito bene ti riferivi a questo post):
Quindi secondo voi:
1. siamo noi che vediamo nell'altro noi stessi?
2. l'altro è ciò che più ci rassomiglia?
3. l'altro è ciò che desideriamo?
4. altro.......????


1. Non tanto noi stessi, ma i nostri bisogni, la realizzazione dei nostri desideri
2. No, se mai è quello che ci completa e pertanto è ciò che ci manca e quindi, se vogliamo, diverso da noi;
3. Si, ma riferibile più a noi che all'altro da noi (vedi la risposta sopra)
4. Altro....dove per altro si può vedere un percorso diverso, fatto con la chiarezza di ciò che cerchiamo e con estrema sincerità verso noi stessi e con l'oggetto del nostro desiderio, per arrivare non tanto a compensare delle mancanze reciproche, ma costruendo insieme qualcosa di nuovo.


Non so se ho esaudito le vostre richieste, ma torno ad interrarmi in attesa di qualcuna/o che venga ad annaffiarmi!
 

Bruja

Utente di lunga data
Feddy e Aube

Innaffiarti? ................hai sentito Aube? che si fà, gli presentiamo il tariffario?


E adesso passiamo a te:
1. siamo noi che vediamo nell'altro noi stessi?
Credo piuttosto che vediamo la proiezione del nostro ideale di partner, nell'amore e nell'amicizia.

2. l'altro è ciò che più ci rassomiglia?
No l'altro è quello che crediamo compensativo, e proprio dalla non soddisfazione di questa compensazione nascono i problemi, gli altri sono come sono, siamo noi che spesso non accettando la realtà procrastiniamo decisione che sarebbero sanatarie se prese per tempo

3. l'altro è ciò che desideriamo?
L'altro è ciò che noi pensiamo soddisfi le nostre esigenze, l'oggetto che esaudisce i nostri desideri soggettivi. Finchè l'altro riveste questo ruolo ai nostri occhi tutto fila, quando lo si vede per quello che è e per quello che naturalmente può dare, realizziamo che i nostri desideri sono solo nostri e nulla obbliga che siano condivisi. Lo erano forse all'inizio ma nell'idea che noi avevamo del rapporto.

4. altro.......????
Poichè il modo migliore per imparare a stare al mondo è sempre lo stesso: prendere tanti calci da aver voglia, al massimo, di renderli, direi che l'errore di base, legittimo intendiamoci, ma purtroppo errore, sia demandare il problema della propria felicità ad altri. Per incredibile che possa sembrare la nostra felicità dipende da noi, qualunque siano le avversità della vita. Chi non ama se stessa a sufficienza, ha sempre bisogno di qualcuno o di qualcosa che la compensi, ma niente e nessuno potrà supplire alla nostra stessa autostima e consapevolezza. La felicità e l'amore che vengono dall'esterno sono la corona, la consacrazione del nostro star bene e ben vivere, ma nulla funziona davvero se manca l'autodeterminazione (e tu sai bene di che parlo).
A volte ci si impastoia in situazioni ingarbugliate, senza uscita, in cui si dilaziona e si temporeggia in nome di diritti/doveri che poco hanno a che fare con la nostra felicità.
A volte è necessario, ma appena sia possibile bisogna uscire da queste situazioni paralizzanti che sviliscono la vita ed impediscono ulteriori sviluppi in altri sensi.
Le vittorie non sono il gradino più alto del podio, il più bell'amante, il plauso o l'invidia degli altri, o simili cose plateali, le vittorie in questo caso sono quelle che vinciamo non odiando la solitudine ma imparando a conviverci costruttivamente, superando i disagi senza lasciarsi abbattere, sono la resistenza alle difficoltà, la costanza nel perseguire un obiettivo, il coraggio nell'affrontare le avversità e nel dare il peso che hanno a chiacchiere e giudizi altrui. La peggior prigione che possiamo avere è quella che ci creiamo dentro, sono sbarre che nessuno può levare se non noi e la nostra tenacia.
Ma soprattutto ed innanzi tutto impedendo agli altri di interferire sulla nostra capacità di essere felici con comportamenti da egoisti, da immaturi, da furbastri ..............va sempre ricordato che certe volpi davanti all'uva troppo alta, dicevano che era acerba!! Ora poichè loro non accettano spesso le realtà, perchè avallarli? Della serie "il re è nudo" non facciamo finta che sia vestito per non disturbare le illusioni, quando non le megalomanie altrui!!!
Forti di queste convinzioni, pensiamo che anche gli altri ricerchino la propria felicità e che questa ricerca, per motivi assolutamente leciti e naturali non contemplano il soddisfare la nostra se non nella misura che essa ricada a cascata sul loro stesso bisogno.
Uff...........speriamo di essere stata chiara

Bruja

p.s. volevi un commento?.......servita!
Adesso però non mi sollevare un vespaio
 
O

Old auberose

Guest
Chi non ama se stessa a sufficienza, ha sempre bisogno di qualcuno o di qualcosa che la compensi

Anche se ti dilunghi, fa niente...
..... ma posto che questa cosa qui sopra l'ho sentita oramai all'infinito, e sicuramente credo che in parte sia così (difficilissimo arrivarci però completamente). Ecco appunto, il pensiero mi si forma mentre scrivo questa cosa, il difficile è perchè ho l'impressione che ci sia qualcosa che mi sfugge
.

Per la tariffa di Fedy che dici, andranno bene dei .... gavettoni???


Auberose
 

Bruja

Utente di lunga data
Aube

Niente gavettoni lui è un signore.............una settimana in una beauty farm a suo spese, che dici, potrebbe andare???


Adesso passiamoal solito vecchio trito ed eterno argomento.........

Tu dici:
"ma posto che questa cosa qui sopra l'ho sentita oramai all'infinito, e sicuramente credo che in parte sia così (difficilissimo arrivarci però completamente). Ecco appunto, il pensiero mi si forma mentre scrivo questa cosa, il difficile è perchè ho l'impressione che ci sia qualcosa che mi sfugge"

Quello che ti sfugge è la presa di coscienza che quando ti adattavi, il resto intorno era inerte, grigio e tu, come i cavalli da tiro, avevi la vista "protetta" dai paraocchi.
Oggi che sei libera, indipendente ed autodeterminata prendio coscienza di ciò che ti circonda, della vacuità delle molte persone che hai incontrato, della indispensabilità di dover bastare a te stessa perchè gli altri si aspettano la felicità per loro, non per doverla procurare agli altri. Oggi, e forse non solo oggi, la reciprocità è merce rara. Da innamorati si è ultracompensativi e l'eccesso crea aspettative assurde. Dopo ci si adegua ed abitua alle esigenze individuali ed a quelle contingenti, alla fine ci si ribella perchè la mediazione della propria libertà in nome di amore ed affetto, è risultata una perdita secca in cui si hanno crediti che potranno essere solo inesigibili.
E le cose non cambiano.
Spesso nella seconda fase della vita, dopo aver avuto un'esperienza negativa duratura, si è prevenuti, ma si è anche disincantati e, quello che poteva starci bene un decennio prima, ora ci fa essere a forza controllori delle convenienze e degli interessi che potrebbero non agevolare certi incontri. In più aggiungi che, anche se le persone si presentano con il solito biglietto da visita di rappresentanza, adesso siamo diventate degli astutissimi crotali e le mettiamo alla prova immediatamente.
La verità è che "dare" è una parola verso la quale si prova una tale avversione, se non si ama intensamente, che perfino gramaticalmente viene più facile dire "ti presto aiuto" piuttosto che darlo....... (licenza neppure tanto scontata
).
Ormai si è persa la facilità all'illusione, vediamo le cose per come sono e, previa scottatura, evitiamo anche l'acqua tiepida, che magari potrebbe dare qualche conforto, ma giustamente, un conforto tiepido può bastare a chi ha pochi attributi............ tu mia cara sei fuori dai giochi, dovessi darti un soprannome per il tuo coraggio dovrei chiamarti Spartacus ........

Bruja
 
O

Old auberose

Guest
Che disincanto!!! GIA'

Bruja,
non mi sopravvalutare!! Non è così semplice, sono disillusa questo si molto ed anche in generale.
Si sono libera, indipendente ancora in parte e l?autodeterminazione è al massimo, purtroppo mi sembra che questo non basti, o che non mi basti, quindi facile alla ricaduta della necessità del ??dare???? ma porcapupazza, possibile che per una volta non mi riesca un po? di prendere!!!!

Auberose

p.s. per il periodo al beauty farm io ci sto, basta anche un week end lungo, ma se proprio vogliamo, va bene anche una settimana intera
 
O

Old caterina

Guest
per bruja

"Per incredibile che possa sembrare la nostra felicità dipende da noi, qualunque siano le avversità della vita. Chi non ama se stessa a sufficienza, ha sempre bisogno di qualcuno o di qualcosa che la compensi, ma niente e nessuno potrà supplire alla nostra stessa autostima e consapevolezza".
Piu'che incredibile a me risulta difficile da mettere in pratica. Capisco che dovrei limitare "il potere" che l'oggetto del dolore ha su di me. Dovrei smettere di interagire con il mondo che mi circonda...ma cosi, non si corre anche il rischio di non non sentire nè gioia e ne dolore? Come faccio ad alimentare l'amore per me stessa se prendo solo calci nei denti?
Per il poco di esperienza che ho...l'autostima cresce quando cio che fai ti gratifica.
Io penso una cosa e ci penso da un po' : noi non riusciamo a conoscere noi stessi...a guardarci con obbiettività e con senso critico reale, per cui siamo alla ricerca continua di noi stessi attraverso gli altri...e per questo motivo siamo pieni di felicità ed autostima se il mondo ci sorride(e ci approva) e infelici e depressi se gli altri non ci considerano. Quindi approvo il binomio FILICITA'- AUTOSTIMA, ma non riesco a ritrovare l'autostima senza il riscontro esterno.
 
O

Old auberose

Guest
Trovo giusto quello che dice Caterina.....ok vada per l'autostima, ma come posso gratificarmi se continuo a prendere calci nei denti?
E' un pò un gatto che si mangia la coda...... e non ditemi che mi vado a cercare le persone con il lanternino, perchè già lo so



Auberose
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top