Brunetta, è chiarissimo quello che dici. Io infatti non ho mai usato la parola cattivi, perché la cattiveria per me è altra. Padri che violentano, madri che abbandonano. Ma non è questa una giustificazione per coprire un comportamento che comunque, fa male. A un figlio fa male. Noi abbiamo solo subìto. Ho cambiato 12 case tra cui un residence e una casa condivisa come gli universitari, io, mia madre e mio fratello in una stanza. C'erano tutte le difficoltà del caso ma sai cosa. Io, genitore, cerco di fare vedere a mio figlio che dal letame nascono i fiori. Che nonostante sia stressato/a e penso che la vita sia uno schifo, cerco di far vedere a mio figlio il bello delle cose, che sono oltre il materiale. A 17 anni mi è stato detto che serviva una mano e ho iniziato a lavorare e non mi sono mai lamentata. Crescendo ho capito che si, non si arrivava facile alla fine del mese, ma i due pacchetti di sigarette, le 5/6 Ceres al giorno e successivamente il gioco, non mancavano mai. E tu non hai idea delle volte che abbiamo parlato io e mio fratello e la risposta è sempre stata ho solo questo. No. C eravamo anche noi. A 20 anni da casa mi sono sganciata, è arrivato mio figlio. Ad oggi, lei non ha i soldi per una lastra per capire il grado della polmonite, ma sono sicura che fuma. Non ha i soldi per pagare la bolletta, ma sono sicura che beve. Allora tu figlia/o ti ritrovi tra il "cazzi suoi" e che faccio, gli faccio staccare la luce? E devi dire si. Ad entrambe le cose, e si fatica. Parecchio. Perché certo che vorresti aiutarli i genitori. Ma con gli anni capisci, spero ci arrivi anche mio fratello, che non puoi salvare chi non vuole essere salvato. O vai a fondo con loro, o prendi aria a galla. E sono stanca di farmi trascinare giù da sensi di colpa che non sono scaturiti da me.
Dovevo ampliare il quadro. E non per sfogo, ma perché le dinamiche sono ampie.
E la morale è sempre quella.
Non posso fare più nulla di più di quello che ho fatto. Devo finirla di chiedermi come sia possibile. Ci arriverò. Non è che me lo auguro o lo spero, me lo devo proprio.