Quel mostro di suocera

Brunetta

Utente di lunga data
Io non ho mai fatto fatica ad ammettere che il legame particolare con il figlio maschio sia sempre un po' borderline.

Intendo, quel maschio lì, tuo figlio, è l'essere umano fisicamente più compatibile con il tuo corpo, che lo ha contenuto, e c'è quella particolare intimità (da cui ogni maschio sano di mente deve sfuggire prima possibile, a partire dall'età della latenza) che la madre rimpiangerà sempre, e dalla quale si sentirà allontanata non tanto dal figlio - che farebbe solo bene - ma dall'avvento della maliardona che te lo porta via.

Scherzo, naturalmente, ma insomma, riconosco l'esistenza di una componente molto "fisica" nella gelosia della suocera verso la nuora che è colei che si piglia l'unico uomo che tu abbia amato davvero e che non potrà mai e poi mai essere tuo.
Io non sono gelosa.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Io non ho mai avuto problemi.

Poche similitudini tra la mia famiglia e quella delle suocere (due mariti, entrambi figli di madre vedova, entrambi con due fratelli, anzi una sorella e un fratello .... dovrei farmi delle domande credo :D)

Qualche difficoltà iniziale soprattutto con la suocera attuale - orrore, la donna divorziata con un figlio che va in analisi e non è berlusconiana - che si sono appianate e risolte alla nascita del nipote, dono del cielo di cui non finisce di ringraziarmi. Adesso tanto affetto, rispetto e gratitudine, per tante cose, non ultima il fatto di continuare ad essere sposata con suo figlio, di cui conosce benissimo i limiti.

Ora che la mia mamma è praticamente fuori dalla mia vita :triste: è per me un punto di riferimento importante e le voglio bene. Basta che non parliamo di politica!
Ma è un fatto generazionale. Berlusconi è un totem per i vecchietti :rotfl:
 

ologramma

Utente di lunga data
Cosa ne pensate dei rapporti con la famiglia del partner?
Siete consapevoli delle vostre manie o di essere permalosi o ...i mostri sono sempre gli altri?
anche se ora non ci sono più per me sono state come due veri genitori ,li ho subito chiamati mamma e papà come si usava ai nostri tempi cosa che mi è sempre piaciuto fare .
Non sono mai stati invadenti ma presenti e amorevoli, non si è mai litigato per nessun motivo .
Di cose ce ne sarebbero da raccontare sono molte ,abbiamo condiviso 37 anni di vita
 
Ultima modifica:
Perchè una distanza siderale ci separa e li ha separati qualitativamente ad esempio dai miei genitori. E' dura da mettere giù così ma è la realtà ed è già un piccolo miracolo che la loro figlia non abbia preso poi così tanto da loro. Al di là della cortesia formale che mi è stata sempre riservata sono sempre stato un estraneo, avrebbero preferito magari un genero "meno", ecco, sì, la parola giusta è -meno-....:) Mi sono stati comunque sempre abbastanza indifferenti. Mia moglie al contrario è sempre stata adorata dai miei, soprattutto da mio padre.
bastava meno spocchia e più tolleranza
 
Mia suocera era una donna speciale con la quale ho avuto rapporti difficili.oggi, con il senno di poi, mi comporterei diversamente
 

Brunetta

Utente di lunga data
Anche io non sono gelosa. Non è gelosia. È qualcosa di più sottile. Credo anche che si tenda a negarla quasi fosse un tabù
Ci ho pensato, ma...no.
Il rapporto con il figlio maschio e la figlia femmina è diverso.
Con la figlia è come un’altra me. Una me migliore.
Con il maschio è innamoramento.
Ma ho saputo o loro hanno saputo o abbiamo saputo distaccarci il giusto.
Fino da piccoli hanno avuto uno zainetto. Portavano le loro cose. Non so se si capisce la metafora.
Gli ho sempre riconosciuto una loro autonomia.
 
Non escludo di essere io a non capire , da quello che ho letto non sembravano loro quanto tu a snobbarli.del resto se ritieni uno troppo significa che ti senti inferiore .la prestanza di tuo genero...che importanza ha, poi?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non escludo di essere io a non capire , da quello che ho letto non sembravano loro quanto tu a snobbarli.del resto se ritieni uno troppo significa che ti senti inferiore .la prestanza di tuo genero...che importanza ha, poi?
Invece io ho capito.
Ci sono persone che sminuiscono come se fossero quisquilie tutte le cose che loro non fanno o non sanno fare.
È come se tu venissi trattata come una che fa foto e le piacciono i quadri colorati, come se non fossi una professionista e come se l’arte fosse una questione di oggetti di arredamento.
 

spleen

utente ?
Non escludo di essere io a non capire , da quello che ho letto non sembravano loro quanto tu a snobbarli.del resto se ritieni uno troppo significa che ti senti inferiore .la prestanza di tuo genero...che importanza ha, poi?
Se delle persone non capiscono quello che dici e come lo dici (nn mi riferisco alla lingua ma ai concetti) e concludono che è meglio isolarti ed escluderti per non essere turbati nelle loro granitiche certezze per me non è un problema. I problemi nascono quando pretendono di insegnarti o importi delle cose alle quali nè io nè la loro figlia crede e pensa, io non pretendo di essere amico di nessuno poichè ognuno è libero di vivere come crede, ma anch'io voglio vivere come penso sia meglio per me, specie se questo atteggiamento iniziale perdura e si consolida nel tempo. Quando mi sono messo con la loro figlia sua madre si mise di mezzo e andò a piagnucolare dal suo ex moroso, perchè io ero diverso e non mi capiva, lui sì invece, povero amicone era di casa, non importa se gliene aveva combinate di cotte e di crude (non so se hai capito di cosa sto parlando, a titolo di esempio.....).
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Cosa ne pensate dei rapporti con la famiglia del partner?
Siete consapevoli delle vostre manie o di essere permalosi o ...i mostri sono sempre gli altri?
In passato ho lasciato che entrassero troppo. Mi piaceva la madre del mio ex, anche se poi ho sgamato dinamiche che non andavano bene per me. (ricorderò a vita, e ad eterno monito, una sua frase "adesso te lo sei preso tu!" che mi aveva profondamente scandalizzata. Come se suo figlio fosse una cosa da passare di mano e io fossi un acquirente di cui non si accetta il reso :eek::unhappy:)

Sono sempre molto piaciuta ai padri. E ho sempre trovato pochi argomenti di conversazione con le madri. Mi annoiavo io.

Ma, di fondo, quelle sono famiglie di origine. La mia e quella dell'altro.

Salvo le formalità da sbrigare nelle feste comandate, tendo a non stringere i rapporti.

LA mia famiglia è la mia famiglia e la sua famiglia è la sua famiglia.
Ognuno si gestisce la sua direttamente.
E ci si interfaccia con quella dell'altro da quella posizione.

Ho sempre evitato l'incontro fra le rispettive famiglie.

In dieci anni, col mio ex, si sono incontrati una volta. E tanto basta.

Di base non ho particolarmente strutturato in me il concetto di famiglia allargata e che si allarga.

Ora più di prima.
io e il mio compagno siamo famiglia.

Quelle di origine è il da dove e il da chi proveniamo.
Ma, per quanto sia rappresentativo, è il passato. E non definisce chi siamo in maniera integrale.

Però mi rendo conto di essere io rigida da questo punto di vista.
E di non avere il minimo desiderio della grande famiglia che si ritrova tutta insieme allo stesso tavolo.

Se penso alla famiglia del mio ex, con la mia famiglia non avevano nulla di dirsi.
Idem la famiglia di G.

Anzi, con la famiglia del mio ex è bastata una volta per sfiorare l'incidente diplomatico. :D
Che poi mi sarei in qualche modo dovuta sorbire io. E anche no, grazie.

Se poi c'è da aiutare, ben disponibile.
Ma alla giusta distanza.

Io mi metto col figlio, non con i suoi genitori. E viceversa ritengo per me.
 
Ultima modifica:

spleen

utente ?
Invece io ho capito. Ci sono persone che sminuiscono come se fossero quisquilie tutte le cose che loro non fanno o non sanno fare. È come se tu venissi trattata come una che fa foto e le piacciono i quadri colorati, come se non fossi una professionista e come se l’arte fosse una questione di oggetti di arredamento.
Si, uno degli aspetti più importanti è proprio questo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Si, uno degli aspetti più importanti è proprio questo.
Questa è una cosa molto frequente.
Alle donne capita quasi sempre.
”Sì, a te piace fare quelle cose lì” e potrebbero dirlo anche a Rita Levi Montalcini.
 
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