Rimanendo nella teoria, sia chiaro.
Discutiamone allora.
Prima che iniziassi a sentirti un portabandiera, avevo posto alcune questioni...e mi ha incuriosito la tua risposta.
SI é RIMBECILLITO - o roba simile - (a cui ho ironicamente risposto, pover uomo...sottintendendo "perso nella malie della maliarda, che è riuscita vittoriosamente ad esprimere la sua alfitudine collocando il nostro brad pitt in una relazione stabile)
Com'è che un uomo si rimbecillisce?
Sei in linea con
@Nonècomecredi sostenendo la teoria, sia chiaro, di ferradini, fuori dal letto nessuna pietà, vince chi fugge, e tutte quelle robe lì da amor cortese?
E che cosa sono menefreghismo, strafottenza e disprezzo se non agiti di potere?
Fra l'altro di un potere molto debole, fra l'altro. Un colosso dai piedi di argilla.
Perchè si appoggia su attribuzioni.
Io posso agire - ricavandone vantaggi - il mio potere di fottermene solo se CREDO che la cosa ti tocchi in un qualche modo.
Ma non saprò, fino a quando non ho agito se quel potere è reale o immaginario.
E soprattutto non saprò se ne otterrò vantaggio o svantaggio.
Tanto che, se io ti attribuisco interesse a agisco con menefreghismo pensando di far leva sul tuo interesse, e tu non hai interesse la mia leva me la prendo nei denti.
Un po' come è successo a tua moglie.
Di contro, nella situazione che hai descritto, tu hai trattenuto informazioni per anni (e l'informazione, in particolare quella trattenuta è potere.) Quindi hai agito accumulando potere e usandolo nel momento che tu hai ritenuto il migliore per te.
Giocando il tuo potere di informazione in questo modo, in attacco fondamentalmente, avevi anche tu obiettivi in testa?
Riesci a capire quali fossero?
Ovviamente...tutto questo sta in piedi SOLO in una relazione in cui si fanno giochi di potere.
Il potere non mi fa venire l'orticaria.
Mi piace esplicitarlo. Giocarci. Cederlo. valutare l'altro nella cura che sa avere del potere che io concedo tramite il mio consenso.
E ho scelto, e scelgo, un uomo che ha un paradigma simile al mio.
Mi piace condividere il potere, osservarlo, discuterlo, com-prenderlo insieme.
Mi piace stare in equilibrio dinamico sul potere inevitabile che esiste nelle relazioni.
Ed in particolare nelle relazioni maschio-femmina che hanno una storia biologica, culturale, storica antichissima.
E' Conoscenza.
E miglioramento.
Ed è l'esatto contrario di far finta che questo tipo di dinamiche non esistano, portando la bandiera dell'ammore e del sentimento.
Onestamente non penso proprio esista amore senza una condivisione di un paradigma del potere.
Proprio perchè amore è scambio di potere.
Amo me stessa e questo amore io cedo all'amore per l'altro.
E viceversa.
SE non amassi me stessa, se non avessi quindi potere su chi sono (fragilità e paure comprese) sulla cura di me, del mio piacere, del mio benessere, all'altro non potrei che offrire una montagna di illusioni...e inevitabilmente bugie.
Non sopporto il coprire i fatti coi fiocchetti.
A me piace molto l'idea per cui siamo sempre sul mercato. Ad ogni livello.
Ma nel tuo ultimo grassetto esce una descrizione di rapporti di potere parecchio sbilanciati e soprattutto non esplicitati.
Che ci può stare in ambito lavorativo. Tanto quanto ci sta la manipolazione utile ai propri obiettivi.
E funzionale a portare a casa il risultato.
Ma in una relazione, in teoria sia chiaro, amore vorrebbe saper stare nudi, non senza vestiti, ma nella tensione a scoprire all'altro e reciprocamente CHI SI E' senza giochetti del cazzo...ci sta?