Allora, per me è del tutto normale che quando la compagna o il compagno di vita dicono e fanno come non ti amassero più, il tutto diventi un trauma. E capisco perfettamente che la prima domanda che ci si fa sia sul perché si è stati abbandonati per un altro, che magari consideriamo molto peggio di noi.
Da tutto questo si trae uno svilimento personale, per superare il quale ci vogliano ragionamenti, tempo e spesso anche il confronto e l’aiuto di qualcuno.
Le teorie di cui si è parlato, sono frutto di osservazione antropologica ma non spiegano i motivi del caso specifico. Agiscono sul fondo, ma sono in abbinamento a numerosi ed incontrollabili altri fattori, tipo l’educazione ricevuta, tipo la situazione della famiglia di origine, tipo mille altre cose.
Ritengo che per capirli, questi motivi, si debba partire da un confronto serrato con la controparte, perché è dai suoi bisogni reconditi, inespressi e spesso sconclusionati che si potrebbe capire qualcosa.
Questo spesso non è possibile, perché la controparte si rifiuta di interloquire, e spesso non è in grado nemmeno lei di analizzare e spiegare il suo comportamento.
Allora non resta che metterci una pietra sopra, per limitare i danni, per continuare a vivere, perché la vita è anche questo.
Da giovane mi sono dannato per mesi nel cercare i motivi della fine con la mia ex storica. Li ho compresi molto tempo dopo, facendo la pace con me stesso. Lei non aveva gli strumenti semplicemente per capire quello che provavo e che provava invece lei.
Poi ho conosciuto mia moglie…