danny
Utente di lunga data
Zio Bon, Brunetta, devo rispiegarti sempre tuttoL’ho messa sul piano utile per smontare un alibi.
Poi non so perché insisti sulla tua situazione personale dalla quale sei uscito trovando chiarezza, innanzitutto per te.
Poi se così non è, non so.
Ma io non parlavo di me.
Parlavo di quello che avevi scritto tu.
Quelle persone sono misere.
Poi possono pure essere partite con coerenza e onestà e aver scelto di cambiare e non farlo sapere per non perdere sicurezze, di ogni tipo.
Del resto tutti siamo stati bambini innocenti.
Si cambia.
Non rivelarlo è solo cercare di arraffare di tutto da tutti.
Per me è disonesto.
Poi descrivevi espressione di sé nello scopare il più possibile. Posso considerarlo misero? Sempre secondo me.
Allora una tua storia è solo,incidentale.
Non puoi stare con una estranea.
Scusa, ma in questa analisi non c’è logica.
Una persona perde le sicurezze affettive della famiglia di origine e allora butta nel cesso i riferimenti affettivi della famiglia che ha costruito?
Se perdi alcune sicurezze affettive, cerchi altrove una compensazione ma inevitabilmente non sarai in grado di trovarla in quanto hai già.
Se perdi i genitori non sarà il marito a compensare il ruolo di papà e mamma, è impossibile.
Quell'equilibrio precedente semplicemente non esiste più.
O te ne fai una ragione, perché comunque ti eri staccato a sufficienza dalla famiglia di origine e avevi riposto già molto nella famiglia che hai creato e superi la perdita, oppure resti col cerino in mano, cominci a provare una sensazione di vuoto crescente e ad addurre le responsabilità di tale sensazione al coniuge, così che ti stacchi da lui, in quanto inconsciamente lo ritieni responsabile.
Sono situazioni che ho visto diverse volte.
Il tuo ragionamento è valido solo per le persone che hanno acquisito una propria indipendenza dalla famiglia d'origine, ma in quei casi non si dovrebbe neppure parlare di sicurezze affettive, ma di affetti tout court. Le sicurezze le hai già dentro de e in ciò su cui hai investito la tua vita.