Ripigliatevi!

danny

Utente di lunga data
Io credo che tenga particolarmente all'istituzione matrimonio, non alla relazione, sicuramente non tiene all'altro, come individuo.
Siamo anche esseri sociali, e ancora oggi fregiarsi di uomo/donna sposato, raccontare al mondo che hai una famiglia classica rassicura te, e chi ti circonda.
E qui ritorno al coraggio...
Ho avuto modo di parlare con una donna separata da tempo, che mi ha raccontato diversi episodi di discriminazione da parte di conoscenti.
Si è sentita spesso guardare con sospetto e in diverse situazioni è stata tenuta a debita distanza.
Ancora oggi in Italia quindi, nella civilissima Emilia Romagna il separato suscita diffidenza.

Inviato dal mio SM-G960F utilizzando Tapatalk
Come il single. Anzi, quest'ultimo di più.
In fin dei conti, nessuno pensa che chi è single abbia fatto voto di castità.
Quindi rispetto a una persona sposata, si stabilisce che potrebbe essere "in caccia".
CHi ha famiglia, in teoria, invece non dovrebbe più esserlo.
 
Ultima modifica:

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ripigliatevi.
Vi rifugiate in uno spazio che vi allontana dalla realtà e dalle scelte.
Un po’ generalizzato come concetto
In tanti casi me motivazioni sono altre
 

Rosarose

Utente di lunga data
Come il single. Anzi, quest'ultimo di più.
In fin dei conti, nessuno pensa che chi è single abbia fatto voto di castità.
Quindi rispetto a una persona sposata, si stabilisce che potrebbe essere "in caccia".
CHi ha famiglia, in teoria, invece non dovrebbe più esserlo.
Ecco non vi è mai venuto in mente, che il traditore avendo una famiglia, si muove con disinvoltura all'interno della società, non viene stigmatizzato, non viene additato, e può se è bravo a nascondersi( e in questo sono bravissimi) , più facilmente scovare la sua preda....
Il mio amante è ritenuto da tutti un bravissimo uomo, eccellente padre, sempre andato molto in giro da solo con il figlio, ma questo saperlo sposato, lo ha fatto inserire in molti gruppi familiari senza problemi.
Credo che non sarebbe stato ugualmente così se fosse stato separato...
Io attualmente per inserirmi nuovamente in un tessuto che mi faccia sentire accolta, mi sono iscritta in una associazione che si chiama Gengle ( genitori single). Lo consiglio a tutti i separati

Inviato dal mio SM-G960F utilizzando Tapatalk
 

danny

Utente di lunga data
Ecco non vi è mai venuto in mente, che il traditore avendo una famiglia, si muove con disinvoltura all'interno della società, non viene stigmatizzato, non viene additato, e può se è bravo a nascondersi( e in questo sono bravissimi) , più facilmente scovare la sua preda....
Il mio amante è ritenuto da tutti un bravissimo uomo, eccellente padre, sempre andato molto in giro da solo con il figlio, ma questo saperlo sposato, lo ha fatto inserire in molti gruppi familiari senza problemi.
Credo che non sarebbe stato ugualmente così se fosse stato separato...
Io attualmente per inserirmi nuovamente in un tessuto che mi faccia sentire accolta, mi sono iscritta in una associazione che si chiama Gengle ( genitori single). Lo consiglio a tutti i separati

Inviato dal mio SM-G960F utilizzando Tapatalk
Più che venuto in mente, ho dovuto constatarlo di persona in diverse occasioni.

Corsivo: ottima idea!
 

Foglia

utente viva e vegeta
Io credo che tenga particolarmente all'istituzione matrimonio, non alla relazione, sicuramente non tiene all'altro, come individuo.
Siamo anche esseri sociali, e ancora oggi fregiarsi di uomo/donna sposato, raccontare al mondo che hai una famiglia classica rassicura te, e chi ti circonda.
E qui ritorno al coraggio...
Ho avuto modo di parlare con una donna separata da tempo, che mi ha raccontato diversi episodi di discriminazione da parte di conoscenti.
Si è sentita spesso guardare con sospetto e in diverse situazioni è stata tenuta a debita distanza.
Ancora oggi in Italia quindi, nella civilissima Emilia Romagna il separato suscita diffidenza.

Inviato dal mio SM-G960F utilizzando Tapatalk
Porto la mia esperienza.

In taluni casi, giudicata. Ho perso buona parte delle conoscenze che frequentavo in coppia. Nel senso che sono spariti. Un amico (di entrambi) che sento ogni tanto continua a ripetermi che "dovrei fare la brava", che i momenti duri ci sono per tutte le coppie, ma che "comunque si sta insieme". Ripeteva che la "soluzione" era quella di stare separati in casa per un po'. A nulla valeva dirgli che la convivenza non mi era più tollerabile. Ecco... Forse in effetti lui mi guardava con sospetto. Morale? :)
Ci sentiremo si e no un paio di volte all'anno, oramai. Pure io a distanza di anni mi sono ampiamente stufata.
Ho trovato silenzio e imbarazzo. Al punto che una volta ho incrociato un amico (e' in origine suo amico, ma lo era diventato anche per me, e abbastanza stretto, pure) che si sarebbe fatto inghiottire dalla terra, piuttosto che andare incontro al mio saluto. Non potendolo evitare, l'ho liberato presto dal suo tangibile imbarazzo.

Altri proprio "puff!", volatilizzati, e parlo di persone con cui si sono condivise le vacanze. Il suo socio, con cui avevo ottimi rapporti, ad un tratto mi e' diventato ostile. E non è comprensibile.

Ho avuto anche la cattiveria dumi due che abitano nel mio condominio, che lo hanno incidentalmente saputo da me, e il giorno dopo lo avevano malignamente spifferato al quartiere. Non gliela ho mandata a dire, e peraltro non sono l'unica.

Però non è tutto qui, per fortuna.
Ho avuto anche aiuto, comprensione, e vicinanza. Come non le avrei mai attese. E da parte di tanti.
Ho avuto, certo, il momento di dirlo, che mi ero separata. E devo dire che appunto, e con le dovute eccezioni, e' stato più facile di quanto mi immaginassi.
E comunque anche con quelli che sono spariti ammetto che a volte ci ho messo "del mio", nel senso che anche per un cambio di interessi mi e' mancato materialmente il tempo per provare a "esorcizzare" la mia separazione.

Peraltro... Pare un po' il bue che dà del cornuto all'asino :D. Anche a me e' venuto spontaneo criticare un amico separato. E in precedenza altri. Senza realisticamente comprendere che ognuno alla fine della fiera e' l'unico a comprendere come vive a casa propria. Lui ha mollato la moglie per essere libero di stare con l'amante, mandando all'aria una famiglia con due figli. E non mi e' stato straniero il pensiero che fosse pirla. Lei da quello che so, passato lo tsunami e' andata avanti. Sinceramente: meglio così, oppure meglio se lo avesse scoperto (e oramai non era troppo difficile... Lui pigliava multe in zone "improbabili", per dirne una), e magari lei fosse rimasta con la morte nel cuore, o peggio (conoscendola) con rabbia?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Come il single. Anzi, quest'ultimo di più.
In fin dei conti, nessuno pensa che chi è single abbia fatto voto di castità.
Quindi rispetto a una persona sposata, si stabilisce che potrebbe essere "in caccia".
CHi ha famiglia, in teoria, invece non dovrebbe più esserlo.
:rotfl::rotfl::rotfl:

Il problema non è la “pericolosità” della persona potenzialmente disponibile (nessuno è così scemo da credere che non lo sia una persona sposata) ma per la il valore simbolico eversivo di chi ha chiuso la relazione.
Quando poi trova un partner tutto rientra nella normalità e rientra negli inviti.
Disturba chi dimostra che può stare solo.

Difficile soprattutto per le offerte vacanze :carneval:
 

Brunetta

Utente di lunga data

Foglia

utente viva e vegeta
:rotfl::rotfl::rotfl:

Il problema non è la “pericolosità” della persona potenzialmente disponibile (nessuno è così scemo da credere che non lo sia una persona sposata) ma per la il valore simbolico eversivo di chi ha chiuso la relazione.
Quando poi trova un partner tutto rientra nella normalità e rientra negli inviti.
Disturba chi dimostra che può stare solo.

Difficile soprattutto per le offerte vacanze :carneval:
:D

Ce ne faremo una ragione. :rotfl:
 

danny

Utente di lunga data
:rotfl::rotfl::rotfl:

Il problema non è la “pericolosità” della persona potenzialmente disponibile (nessuno è così scemo da credere che non lo sia una persona sposata) ma per la il valore simbolico eversivo di chi ha chiuso la relazione.
Quando poi trova un partner tutto rientra nella normalità e rientra negli inviti.
Disturba chi dimostra che può stare solo.

Difficile soprattutto per le offerte vacanze :carneval:
Una persona sposata è sottoposta anche al controllo del coniuge.
E dovrebbe avere una vita sessuale di coppia.
Dopodiché è vero e lo sappiamo che non va così, ma prima che si arrivi a questo ragionamento devi passare per l'esperienza del tradimento e comprenderlo.
Poi è vero che l'uscita con la coppia soddisfa le esigenze di socialità di entrambi i membri di un'altra coppia.
L'uomo parla con l'uomo, la donna con la donna.
Non hai un terzo incomodo (il marito o la moglie, nel caso), che a casa magari ti fa pesare che l'hai lasciato solo o che si è annoiato.
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Una persona sposata è sottoposta anche al controllo del coniuge.
E dovrebbe avere una vita sessuale di coppia.
Dopodiché è vero e lo sappiamo che non va così, ma prima che si arrivi a questo ragionamento devi passare per l'esperienza del tradimento e comprenderlo.
Poi è vero che l'uscita con la coppia soddisfa le esigenze di socialità di entrambi i membri di un'altra coppia.
L'uomo parla con l'uomo, la donna con la donna.
Non hai un terzo incomodo (il marito o la moglie, nel caso), che a casa magari ti fa pesare che l'hai lasciato solo o che si è annoiato.
È anche questo. Ma credo che valga più il valore tranquillizzante dell’ordine della società.
Io ho mantenuto l’amicizia delle donne, ma non ho avuto un invito, né la possibilità di invitare coppie che erano SEMPRE a casa mia.
E la cosa più buffa è che penso che non se ne siano proprio resi conto.
È noto che la consapevolezza delle proprie scelte non solo è rara, ma neppure ricercata.
La cosa buffissima è che di molte di queste coppie sapevo cose...segrete.
Mi sono sentita anche trattare da poveretta, che era rimasta sola, da parte di una anziana di cui conoscevo i molteplici tradimenti giovanili e ha due figlie separate. :facepalm:
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Una persona sposata è sottoposta anche al controllo del coniuge.
E dovrebbe avere una vita sessuale di coppia.
Dopodiché è vero e lo sappiamo che non va così, ma prima che si arrivi a questo ragionamento devi passare per l'esperienza del tradimento e comprenderlo.
Poi è vero che l'uscita con la coppia soddisfa le esigenze di socialità di entrambi i membri di un'altra coppia.
L'uomo parla con l'uomo, la donna con la donna.

Non hai un terzo incomodo (il marito o la moglie, nel caso), che a casa magari ti fa pesare che l'hai lasciato solo o che si è annoiato.
non sempre è così. Chi di natura è possessivo uomo o donna che sia, non è soddisfatto dall'uscita di coppia. Vede anche in quello la minaccia. Di solito chi non ama avere amici ha dietro questo meccanismo.
Possessività e non solo gelosia

Lo stare a casa e sentirsi messo da parte è la tipica reazione di ch non ha amicizie proprie. Investe tutto nella relazione esclusiva di coppia.

Ci sono persone che si isolano , proteggono la zona confort a discapito del dialogo di coppia.
Relazionarsi vuol dire mettersi anche in discussione e prendere spunto per confronti. Credo che tutto sommato sanno di sbaglaire
 

Rosarose

Utente di lunga data
Per chi è separato con figli e volesse fare nuove amicizie in totale tranquillità. Non è un sito di incontri!! Spesso gli eventi creati sono con figli al seguito. Chi si iscrive può creare il suo evento per invitare gli altri.
/gengle.it


Inviato dal mio SM-G960F utilizzando Tapatalk
 

Brunetta

Utente di lunga data
Per chi è separato con figli e volesse fare nuove amicizie in totale tranquillità. Non è un sito di incontri!! Spesso gli eventi creati sono con figli al seguito. Chi si iscrive può creare il suo evento per invitare gli altri.
/gengle.it


Inviato dal mio SM-G960F utilizzando Tapatalk
Mi pare una iniziativa fantastica
 

Brunetta

Utente di lunga data
non sempre è così. Chi di natura è possessivo uomo o donna che sia, non è soddisfatto dall'uscita di coppia. Vede anche in quello la minaccia. Di solito chi non ama avere amici ha dietro questo meccanismo.
Possessività e non solo gelosia

Lo stare a casa e sentirsi messo da parte è la tipica reazione di ch non ha amicizie proprie. Investe tutto nella relazione esclusiva di coppia.

Ci sono persone che si isolano , proteggono la zona confort a discapito del dialogo di coppia.
Relazionarsi vuol dire mettersi anche in discussione e prendere spunto per confronti. Credo che tutto sommato sanno di sbaglaire
Questo è vero.
Ma ancor più viene evitato il confronto con chi ha riconosciuto l’inconsistenza del matrimonio.
 

danny

Utente di lunga data
Questo è vero.
Ma ancor più viene evitato il confronto con chi ha riconosciuto l’inconsistenza del matrimonio.
Mah, sono talmente diffusi i divorzi che non so quanto questo conti.
Io sono pure cresciuto in un divorzio.
E' che, per esperienza, uscire in coppia con un single è più complicato.
O è amico di entrambi oppure si rischia di fare i due col terzo incomodo.
Pensa, per esempio, a me che esco con mia moglie e Miss Leggerezza e parlo tutta la sera con lei...
A casa avrò i coltelli.
O lei che esce con la sua amica e me. Io mi farei due palle di serata, eh.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mah, sono talmente diffusi i divorzi che non so quanto questo conti.
Io sono pure cresciuto in un divorzio.
E' che, per esperienza, uscire in coppia con un single è più complicato.
O è amico di entrambi oppure si rischia di fare i due col terzo incomodo.
Pensa, per esempio, a me che esco con mia moglie e Miss Leggerezza e parlo tutta la sera con lei...
A casa avrò i coltelli.
O lei che esce con la sua amica e me. Io mi farei due palle di serata, eh.
Questo varrebbe se si uscisse in tre. Ma vale anche per uscite di gruppo.
Poi tutto si può razionalizzare e trovare una spiegazione logica. Ma se ogni persona che si è separata ha vissuto questa emarginazione, significa che esiste e che dipende più dall’essere in quello stato civile, più che dal bisogno di combinare una compagnia armoniosa. Infatti, paradossalmente, hanno meno problemi i single da sempre di quelli di ritorno.
Se il single di ritorno si accoppia, tutto viene superato e può rientrare negli inviti a “Maria e Giuseppe”
 

danny

Utente di lunga data
Questo varrebbe se si uscisse in tre. Ma vale anche per uscite di gruppo.
Poi tutto si può razionalizzare e trovare una spiegazione logica. Ma se ogni persona che si è separata ha vissuto questa emarginazione, significa che esiste e che dipende più dall’essere in quello stato civile, più che dal bisogno di combinare una compagnia armoniosa. Infatti, paradossalmente, hanno meno problemi i single da sempre di quelli di ritorno.
Se il single di ritorno si accoppia, tutto viene superato e può rientrare negli inviti a “Maria e Giuseppe”
Io se tornassi single non avrei alcun problema a frequentare gli amici con cui esco da solo, però dovrei anche farmi qualche nuovo amico per poter fare serate "a cercar donne".
Viceversa dovrei ritrovare - molto a fatica - l'equilibrio con quelli con cui esco in coppia.
In realtà nelle amicizie di coppia non c'è mai quell'intimità che consente la sopravvivenza dell'amicizia in condizioni diverse. L'intimità e il legame si rafforzano quando si esce da soli.
I single di sempre hanno costruito il mondo a loro misura, frequentando persone che stanno bene con loro.
A volte capita il contrario, ovvero che le amicizie si rompano quando una persona si accoppia.
 
Ultima modifica:

Marjanna

Utente di lunga data
Porto la mia esperienza.

In taluni casi, giudicata. Ho perso buona parte delle conoscenze che frequentavo in coppia. Nel senso che sono spariti. Un amico (di entrambi) che sento ogni tanto continua a ripetermi che "dovrei fare la brava", che i momenti duri ci sono per tutte le coppie, ma che "comunque si sta insieme". Ripeteva che la "soluzione" era quella di stare separati in casa per un po'. A nulla valeva dirgli che la convivenza non mi era più tollerabile. Ecco... Forse in effetti lui mi guardava con sospetto. Morale? :)
Ci sentiremo si e no un paio di volte all'anno, oramai. Pure io a distanza di anni mi sono ampiamente stufata.
Ho trovato silenzio e imbarazzo. Al punto che una volta ho incrociato un amico (e' in origine suo amico, ma lo era diventato anche per me, e abbastanza stretto, pure) che si sarebbe fatto inghiottire dalla terra, piuttosto che andare incontro al mio saluto. Non potendolo evitare, l'ho liberato presto dal suo tangibile imbarazzo.

Altri proprio "puff!", volatilizzati, e parlo di persone con cui si sono condivise le vacanze. Il suo socio, con cui avevo ottimi rapporti, ad un tratto mi e' diventato ostile. E non è comprensibile.

Ho avuto anche la cattiveria dumi due che abitano nel mio condominio, che lo hanno incidentalmente saputo da me, e il giorno dopo lo avevano malignamente spifferato al quartiere. Non gliela ho mandata a dire, e peraltro non sono l'unica.
L'amico ti ha dato la soluzione che lui ha applicato, te l'ha detto chiaramente, e rappresenti un diverso che fa paura. Paura a lui.
Nella frequentazione di coppia tra te ancora in coppia e lui e consorte ti sei mai resa conto che era "separato in casa" o ha avuto periodi da "separato in casa"? Azzarderei un no come risposta.

Alcune persone vedono le persone separate come dei mutilati di guerra. Come se si trascinassero con un arto mancante. Da compatire o isolare. Non fanno comunque più parte del gruppo. Hanno sovvertito al buon costume della "sacra famiglia", quella da portare agli incontri con amici, tra una battutita al vetriolo e un vogliamoci tutti bene.
 

Rosarose

Utente di lunga data
Mah, sono talmente diffusi i divorzi che non so quanto questo conti.
Io sono pure cresciuto in un divorzio.
E' che, per esperienza, uscire in coppia con un single è più complicato.
O è amico di entrambi oppure si rischia di fare i due col terzo incomodo.
Pensa, per esempio, a me che esco con mia moglie e Miss Leggerezza e parlo tutta la sera con lei...
A casa avrò i coltelli.
O lei che esce con la sua amica e me. Io mi farei due palle di serata, eh.
Mah per me dipende dall'intelligenza degli interlocutori.
Io sabato scorso ero a cena con coppia di amici storica, ( loro, io e rispettivi figli) dove chiaramente sono più amica di lei, sono stata attenta ad interloquire con entrambi, e a scherzare con tutti e due, e anche loro non hanno fatto pucci pucci, ed il marito non si è chiuso, sono stata bene!
Vedo che la difficoltà per loro, è più invitarmi quando escono con altre coppie, ma lì probabilmente mi sentirei anche io a disagio.
Ritornando all'essere accettati come individui separati all'interno di una società di famiglie/coppia.
Io sento di trovarmi in una posizione intermedia, perché si mi sono separata, ma mio marito era già fuori casa e gravemente malato da più di un'anno e mezzo.
Le reazioni alla notizia della mia intenzione di separarmi sono state nell'immediatezza anche di persone molto ma molto vicine " ma sei matta , ma cosa dirà la gente, separarsi da una persona malata!! Davvero lo faresti?!!"
So per certo che anche i miei fratelli e le cognate erano esterrefatti!
L'unico che ha sempre sostenuto incoraggiato e caldeggiato la separazione è stato mio padre.
Una volta separata e mostrato che non mi interessava minimamente il giudizio di nessuno, le cose sono cambiate, mi sono sentita guardare con rispetto, e più volte mi sono sentita dire che sono una persona forte e determinata

Inviato dal mio SM-G960F utilizzando Tapatalk
 

Brunetta

Utente di lunga data
L'amico ti ha dato la soluzione che lui ha applicato, te l'ha detto chiaramente, e rappresenti un diverso che fa paura. Paura a lui.
Nella frequentazione di coppia tra te ancora in coppia e lui e consorte ti sei mai resa conto che era "separato in casa" o ha avuto periodi da "separato in casa"? Azzarderei un no come risposta.

Alcune persone vedono le persone separate come dei mutilati di guerra. Come se si trascinassero con un arto mancante. Da compatire o isolare. Non fanno comunque più parte del gruppo. Hanno sovvertito al buon costume della "sacra famiglia", quella da portare agli incontri con amici, tra una battutita al vetriolo e un vogliamoci tutti bene.
Ecco, cosa intendo,
 
Top