Interessante.
Mi sembra che confermi che il tradimento, così come la fedeltà, dipendono più dalla persona che dalla relazione.
Non che la relazione sia indifferente, ma è una relazione tra due (minimo


) persone e viene interpretata diversamente da chi tradisce, rispetto a chi non lo fa.
I motivi di chi tradisce risiedono anche nella interpretazione della routine come noia e come freddo vuoto relazionale. Per altri è rassicurante.
Nell'ultimo film di Muccino “Gli anni più belli” (esplicita rielaborazione di “C’eravamo tanto amati” film culto per me, secondo me remake riuscito) un personaggio che tradisce (cerco di evitare spoiler) si giustifica dicendo che “
ormai si parla solo di cose pratiche“.
Già da un amante ci si sente valorizzati nei propri sogni, ammirati per la propria realtà, fuori dalla routine in cui si è normali e noiosi e comuni, eppure voluti.