Salve

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Chi parla molto di violenza quasi mai la pratica.
E' come per le minacce: al 95% sono parole al vento (avendone ricevute un discreto numero).

Sono più pericolosi quelli (senza implicazioni di genere) che si tengono tutto dentro e poi ... scoppiano, ricorrendo a gesti violenti.

Io ho una coppia di vicini, sessantenni, che da quando sono venuti nel palazzo (circa 5 anni) quasi ogni giorno litigano furiosamente (insulti di tutto i tipi, bestemmie, ecc.) e, purtroppo, si sentono nitidamente sia negli appartamenti che per la tromba delle scale.
Quando li incontri per strada o nell'atrio del palazzo sembrano persone normalissime, tono di voce calmo ed educato. Hanno due figli (trentenni) che pure condividono queste modalità comportamentali (segno che sono vissuti in quel tipo di ambiente e l'hanno assorbito). Il marito credo che sia un professore universitario, lei lavorava come impiegata (forse è andata in pensione). Di fatto, lei non c'è tutti i giorni mentre il marito ed il figlio risiedono nell'appartamento. Mi disse che hanno un altro appartamento (non so se seconda casa fuori città o proprio altra residenza dove vive qualche giorno a settimana la moglie).
Una volta, in ascensore, la moglie mi accennò che con il marito non andava tanto bene e non la soddisfaceva. Non si capiva se fosse un'implicita manifestazione di disponibilità e, come spesso mi feci finta di non aver capito cosa intendesse dire.
Sta di fatto, che più volte al mese si assistono a scene che, se non avessimo capito noi condomini che sono una "strana" normalità, legittimerebbero l'intervento della polizia, carabinieri, ecc.

Però, vanno avanti e, almeno finora, non sono state scambiate coltellate.
Certo, è un modo originale di intendere il rapporto di coppia.
Come io negli anni ho conosciuto ragazze i cui genitori sembravano le persone più irreprensibili di questa terra, mai una parolaccia in pubblico, amici di tutti e poi nel chiuso delle 4 mura diventavano violenti da mandarle al PS. Sono più di 30 anni che mi dico sempre che non sai mai quello che capita veramente in casa della gente, purtroppo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Confessa! a chi bisogna mandare i pacchi per non essere minacciati di ban ecc se uno usa un termine non gradito? Chiedo perchè a me una volta è scappato un acronimo del gergo incel e mi sono saltati addosso come nazisti che ad una festa di nazisti scoprono un ebreo imbucato, figurati se mi fosse scappato "donne ipergamiche"... (da allora mi sono informato su tutti gli acronimi del gergo e non mancherò di usarli fino a che se ban deve essere, che ban sia!)
Il punto non è usare termini o acronimi, ma il significato relazionale che veicolano.
Gli INCEL, ciò celibi involontari, teorizzano il diritto dei brutti di avere le belle. Mi pare che non sia necessario spiegare perché è idiota.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Il punto non è usare termini o acronimi, ma il significato relazionale che veicolano.
Gli INCEL, ciò celibi involontari, teorizzano il diritto dei brutti di avere le belle. Mi pare che non sia necessario spiegare perché è idiota.
Se io, riferito a me stesso, dico che sono arrivato a 21 anni senza aver mai avuto alcun rapporto sentimentale con una ragazza, ivi compresi contatti di ogni tipo ed uso 2 lettere per sintetizzarlo anche in maniera evidentemente ironica se permetti, io solo questo intendo, i riferimenti a gruppi di personaggi autocommiseranti (io non mi sono mai autocommiserato in vita mia) ce li aggiungi tu, non io. O magari sono io che sbaglio a leggere i post nel merito senza dedurre altro, non lo escludo
 

FataIgnorante

Utente di lunga data
È una lettura tua.
Ma la tua mamma ti trattava tanto male? Comunque INCEL è una auto-definizione di un gruppo di deficienti.
Purtroppo non è una mia lettura. No anzi. Coccolosa. Severa come tutti quelli nati nel dopoguerra. Immaginavo avresti usato la parola INCEL. Mi spiace non sono un Incel. Non ne ho bisogno. Faccio parte di quella categoria che alle ipergamiche potrebbe andare molto bene.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Assolutamente d'accordo, la violenza fisica, praticata, minacciata o evocata non è mai giustificabile. E' spesso la risposta dei deboli o degli instabili.
Io aggiungo però che qualsiasi forma di violenza non è giustificabile.
Un mio vicino di casa è trattato dalla compagna come un ritardato, le ingiurie verbali non si contano e mettono in imbarazzo chi le ascolta. Il poverino, persona mite di natura è anichilito e quando c'è la tigre non parla quasi mai. Anche queste psicologiche sono forme di violenza e fanno danni alla personalità. Accade anche l'inverso, sia chiaro, il problema penso sia una cultura della sopraffazione che ha preso piede. Il rispetto non si sa più co
sa sia.
Non è solo mancanza di “educazione“. Sono coppie che definire disfunzionali è già delicato.
Purtroppo ognuno di noi è il risultato non solo di una educazione formale ed esplicita, ma anche di un modellamento relazionale e sentimentale avuto in famiglia.
Io ho espresso più volte qui il mio stupore per scontri quotidiani. Questo non certo per pormi fuori dai problemi relazionale, ma per capire su quali ruoli impliciti si arrivasse agli scontri. Se (AD ESEMPIO) si pensa che sia la donna a doversi occupare della casa o che attraverso il nutrimento si manifesti l’amore, è intuibile che se la casa non è sempre perfetta si percepisca una inadempienza grave e se chi cucina ha dimenticato il sale un segno di disamore.
Ma, io credo, bisognerebbe parlare di questi ruoli e non della polvere o dei calzini in giro o della cena sgradita.
Il caso di cui parli tu è di chi, spesso con patologie non riconosciute, vive malissimo sentendosi sempre con nemici minacciosi fin dentro casa, e chi ci sta ha un senso di colpa e inadeguatezza perenni (l'ho sentito definire masochismo essenziale) che gli fa prima ricercare e poi restare in relazioni vessatorie. Non è questione di uomini e donne.

Io la mia ex tuttora, e nonostante tutto quello che è successo, non la vedo come una mia "nemica", ne' l'ho mai vista come tale. Nonostante tutte le stronzate che sparo qui, non credo di essere mai stato capace di odiare qualcuno considerandolo un "nemico", anche perchè il tempo a disposizione è quello che è, e sarebbe uno spreco imperdonabile
Ma si capisce.

Purtroppo non è una mia lettura. No anzi. Coccolosa. Severa come tutti quelli nati nel dopoguerra. Immaginavo avresti usato la parola INCEL. Mi spiace non sono un Incel. Non ne ho bisogno. Faccio parte di quella categoria che alle ipergamiche potrebbe andare molto bene.
Incel lo hai scritto tu. E sono prevalentemente dei deficienti che confondono l’attrazione che provano con un abuso di potere.
 
Ultima modifica:

Donnie Donowitz

Utente di lunga data
Io la mia ex tuttora, e nonostante tutto quello che è successo, non la vedo come una mia "nemica", ne' l'ho mai vista come tale. Nonostante tutte le stronzate che sparo qui, non credo di essere mai stato capace di odiare qualcuno considerandolo un "nemico", anche perchè il tempo a disposizione è quello che è, e sarebbe uno spreco imperdonabile
Esattamente
 

FataIgnorante

Utente di lunga data
Incel lo hai scritto tu. E sono prevalentemente dei deficienti che confondono l’attrazione che provano con un abuso di potere.
La definizione di Incel è stata coniata per altro e non perchè confodono l'attrazione che provano con un abuso di potere.
 

Donnie Donowitz

Utente di lunga data
allora non hai letto quello che ho scritto...onde evitare questo genere di risposta avevo appunto sottolineato il fatto che per me se la situazione fosse stata invertita sarebbe stata la stessa cosa...perché di "furbi" ne esistono sia maschi che femmine....a me urta il dover sempre portare anche solo scherzando come soluzione la violenza fisica...e questo sia verso gli uomini che le donne...spero di essere stata più chiara.
Posso farti una domanda?
Rispondi sinceramente
Invertiamo la situazione, scopri che tuo marito ti tradisce da mesi, e nei messaggi leggi che vuole sparire con i soldi del vostro cc, assieme ad amante.
La tua reazione primaria sarebbe quella di essere spaventata per te, o di far curare lui?
 

Donnie Donowitz

Utente di lunga data
Detto questo a me pare spesso chi commette certi reati più che altro confonde l'avere una relazione con il possedere una persona, e se questi reati non diminuiscono evidentemente alla base c'è un problema educativo
 

Brunetta

Utente di lunga data
Detto questo a me pare spesso chi commette certi reati più che altro confonde l'avere una relazione con il possedere una persona, e se questi reati non diminuiscono evidentemente alla base c'è un problema educativo
Questa è una interpretazione semplificante e diffusa. Di fronte a ogni problema vi è la tendenza, alimentata dai media e anche dai social, alla contrapposizione netta tra le parti, come se si trattasse di tifo calcistico.
Io credo che le cose siano sempre complesse e che l’educazione formale sia un aspetto marginale. Ad esempio, spesso viene proprio richiesto che venga fatta a scuola, come se a scuola non vi fosse costantemente una educazione implicita alle relazioni, in modo positivo o negativo.
Non è che DIRE che nessuna persona può possedere e controllare un’altra affinché soddisfi i propri bisogni è la soluzione perché non accada.
 

Donnie Donowitz

Utente di lunga data
Questa è una interpretazione semplificante e diffusa. Di fronte a ogni problema vi è la tendenza, alimentata dai media e anche dai social, alla contrapposizione netta tra le parti, come se si trattasse di tifo calcistico.
Io credo che le cose siano sempre complesse e che l’educazione formale sia un aspetto marginale. Ad esempio, spesso viene proprio richiesto che venga fatta a scuola, come se a scuola non vi fosse costantemente una educazione implicita alle relazioni, in modo positivo o negativo.
Non è che DIRE che nessuna persona può possedere e controllare un’altra affinché soddisfi i propri bisogni è la soluzione perché non accada.
I media ed i social sono solo uno strumento dipende sempre da quale messaggio vuoi far passare.
Certo che non è la soluzione dire che non si possiede , ma in realtà è il problema, guarda quante omicidi ci sono per separazioni non accettate
(poi ovviamente ad interno di essi ognuno è un caso a parte)
Non credo che la scuola ed in tanti casi pure le famiglie facciano abbastanza in realtà.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Confessa! a chi bisogna mandare i pacchi per non essere minacciati di ban ecc se uno usa un termine non gradito? Chiedo perchè a me una volta è scappato un acronimo del gergo incel e mi sono saltati addosso come nazisti che ad una festa di nazisti scoprono un ebreo imbucato, figurati se mi fosse scappato "donne ipergamiche"... (da allora mi sono informato su tutti gli acronimi del gergo e non mancherò di usarli fino a che se ban deve essere, che ban sia!)
poi però se ti rompo il cazzo non ti offendere
 

danny

Utente di lunga data
Maronna che caos tutti quanti.
I tempi moderni sono troppo impegnati a definire categorie ideali dimenticandosi della natura umana, che è competitiva e tendenzialmente egoista.
La violenza, verbale, fisica, psicologica è un modo diffuso per imporsi sugli altri: la troviamo sul posto di lavoro, nella coppia, nelle compagnie di amici, a scuola, in discoteca, in auto, in condominio.
Occorre imparare a difendersi, o a cercare alleanze utili o spazi più adeguati ove vivere. Di certo non siamo il Kenya o il Brasile, o l'Ucraina dove ti puoi trovare un drone a esprimere la violenza degli esseri umani, da noi va più che bene ultimamente.
Sugli incel.... Le relazioni uomini e donne sono competitive e lasciano sempre fuori qualcuno.
Inevitabile che gli uomini brutti o imbranati soccombano, così come le donne anziane.
Lamentarsi non risolve niente.
Non si può imporre a qualcuno di andare con chi non gli piace per una inesistente democrazia sentimentale ed erotica.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
lo sapevo che saremmo finiti a parlare di ste cazzate
 
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perplesso

Administrator
Staff Forum
evidentemente non abbastanza. quantomeno non funziona quando si ha a che fare con qualcuno/a che pensa che ci si possa mettere più soldi in tasca con la vedovanza
 
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