Se foste… le prime tre cose.

Gaia

Utente di lunga data
Parli di capacità dove proprio non c'entrano.
Una donna che ha un bambino piccolo, riesce a lavorare solo se ha una rete intorno a lei che la aiuta, perché se dovesse pagare babysitter e nidi privati, finirebbe lo stipendio solo per quello.
Senza rete, e quindi se è sola, non può fare nulla. Solo campare di sussidi o andare in casa famiglia.

Qual è il problema se lo Stato favorisce la creazione di imprese a misura di mamme?
A te cosa toglie scusami?
Agevola una categoria e ne esclude altre e la selezione non è fatta per il merito, ma su altre cose che nulla c’entrano con il lavoro.
 

white74

Utente di lunga data
Forse perché le Commissioni, che possono anche essere corrotte o sbagliare (tutti stigmatizziamo le truffe) e deve essere difficile fare un prontuario di tipo di disabilità che non richiede revisione.
Non lo so.
Ma per le cose di cui ho competenza, ho sentito sempre molte obiezioni che erano insensate. Ci vorrebbe una persona che ha competenze in merito.
Questo delle competenze credo possa essere uno dei problemi del nostro stato. Anche fra i nostri politici ci sono tante persone che non mi sembrerebbero avere competenze nel lavoro che fanno. Eppure sono lì.
 

danny

Utente di lunga data
Un altro grafico che mostra invece la nostra situazione attuale è questo.
Tre parametri essenziali:
Variazione dei salari
Costo auto
Età veicoli in circolazione

Se si osserva la progressione emerge la direzione verso cui si sta andando.
Bisognerebbe avere il potere per intervenire prima che sia troppo tardi.
Questo è essenziale.
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white74

Utente di lunga data
Agevola una categoria e ne esclude altre e la selezione non è fatta per il merito, ma su altre cose che nulla c’entrano con il lavoro.
Il problema è che oggi lavorare non è una scelta, come magari invece lo era in passato, come come non è una scelta fare figli. Nel senso che se nessuno li facesse in breve tempo ci si estinguerebbe. Bisognerebbe trovare un sistema per far convivere le due cose, entrambe necessarie alla nostra sopravvivenza.
 

ToyGirl

Utente di lunga data
Agevola una categoria e ne esclude altre e la selezione non è fatta per il merito, ma su altre cose che nulla c’entrano con il lavoro.
Veramente non è agevolare, ma piuttosto non escludere, cosa che oggi succede.
Fare figli sicuramente non deve essere una limitazione o un demerito.

Vedo che eccelli in solidarietà femminile 😅
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Ho visto recentemente Elegia americana. Il film, molto bello con la regia di Ron Howard e un cast stellare di straordinaria capacità, è tratto dal romanzo autobiografico di J.D. Vance. Vance è il vicepresidente di Trump.
Visto il film a me è venuta spontaneo un moto di ribellione per sistema americano e in particolare quello universitario talmente costoso da escludere le persone in difficoltà.
Eppure Vance non ne ha ricavato l’idea di aiutare i capaci e meritevoli, bensì una idea di “selezione“ affinché il percorso resti duro e difficile.
È una idea che forse parte del pensiero “ per me è stato difficile, ma ce l’ho fatta perché ho avuto qualità, resistenza e resilienza. Deve funzionare così.” Tu la pensi nello stesso modo.
Non ha avuto solo qualità resistenza e resilienza ma anche soldi per avere l’opportunità di dimostrare che ha avuto qualità resistenza resilienza.
Perche sai, se uno non ha nemmeno i soldi per pagare l’affitto, difficile permettersi atenei costosi.
Sono proprio le pari opportunità che mancano.
 

Etta

Utente di lunga data
Protetta perché? E’ minus essere mamma? Io direi che sono pari pari alle altre donne che già scontano minori stipendi e via discorrendo.
Sicuramente hanno più vincoli. Es.quando i bambini si ammalano.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ho visto recentemente Elegia americana. Il film, molto bello con la regia di Ron Howard e un cast stellare di straordinaria capacità, è tratto dal romanzo autobiografico di J.D. Vance. Vance è il vicepresidente di Trump.
Visto il film a me è venuta spontaneo un moto di ribellione per sistema americano e in particolare quello universitario talmente costoso da escludere le persone in difficoltà.
Eppure Vance non ne ha ricavato l’idea di aiutare i capaci e meritevoli, bensì una idea di “selezione“ affinché il percorso resti duro e difficile.
È una idea che forse parte del pensiero “ per me è stato difficile, ma ce l’ho fatta perché ho avuto qualità, resistenza e resilienza. Deve funzionare così.” Tu la pensi nello stesso modo.
Io potrei anche essere d'accordo, però in uno stato che garantisce un reddito minimo, casa e salute a tutti.
Non per generosità, ma perché, personalmente, non capisco come si faccia a vivere bene in mezzo a gente che sta male. Alla fine, ti trovi recluso nel benessere, ma non puoi uscire di casa.
Ho amici che hanno vissuto in Nigeria o in Brasile e uscivano solo scortati. Ma è bello?
 

Gaia

Utente di lunga data
Veramente non è agevolare, ma piuttosto non escludere, cosa che oggi succede.
Fare figli sicuramente non deve essere una limitazione o un demerito.

Vedo che eccelli in solidarietà femminile 😅
Non deve essere neanche un merito una scelta personale.
e giustamente non lo è. Che le madri facciano selezione come le altre. E poi se sono più brave ottimo.
Se non lo sono dovranno lavorare sui loro gap che non possono essere dettati dall’aver figli.
Ma dalle loro capacita intrinseche sul mondo del lavoro.
E ti ripeto sarei pienamente favorevole a politiche di famiglia diverse e più centrate, ma non questa che prevede un privilegio.
E se ciò accadesse vedresti serenamente che chi vuole far carriera la fa con figli e senza figli. Dipende dalle capacità mentale e non da quella riproduttiva.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Scuole di buon livello per tutti. Obbligo scolastico fino all’università. Università di pari livello e gratuite.
Sistema di selezione secondo le attitudini dello studente.
Materie umanistiche fono ai 17 anni e poi scelta e selezioni a seconda della potenzialità e attitudine.
Piano statale sulle figure professionali che effettivamente servono in tutti gli ambiti con cronoprogramma almeno ventennale che preveda obiettivi misurabili e risorse necessarie per sviluppare era giungere gli obiettivi.
Dopo di che chi vive vive e chi muore amen.
Un piano che urss scansate!
 

ToyGirl

Utente di lunga data
Non deve essere neanche un merito una scelta personale.
e giustamente non lo è. Che le madri facciano selezione come le altre. E poi se sono più brave ottimo.
Se non lo sono dovranno lavorare sui loro gap che non possono essere dettati dall’aver figli.
Ma dalle loro capacita intrinseche sul mondo del lavoro.
E ti ripeto sarei pienamente favorevole a politiche di famiglia diverse e più centrate, ma non questa che prevede un privilegio.
E se ciò accadesse vedresti serenamente che chi vuole far carriera la fa con figli e senza figli. Dipende dalle capacità mentale e non da quella riproduttiva.
Le aziende non ti assumono solo se sei più brava, ma soprattutto se sei disponibile ad avere orari di lavoro che spesso sono incompatibili con la maternità.

L'azienda "a misura di mamma" non è un'azienda che, a parità di merito, sceglie una madre, ma è quella che ha orari di lavoro compatibili con la gestione di una famiglia con figli.

Più che altro fare figli è necessario.
Ah certo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io non riesco proprio ad inquadrarmi in una posizione politica. Ti avevo già scritto una volta che non trovo un rappresentante.
Sono 32 che voto anche agli opposti, in base a ciò che, nella mia ignoranza, sembra la questione più importante. Così come mi è capitato di votare diversamente tra governo e amministrazioni locali. Penso che bisognerebbe ragionare per problemi e non per schieramenti.
Mio padre, che vota da sempre a sinistra, mi dice che sono fascista, è ossessionato dai fascisti e io ti assicuro che non lo sono, così mio marito, che da sempre vota una destra moderata, mi dice che sono rossa.
Io li guardo e penso che non abbiano capito un cazzo perche ci sono cose che si possono prendere da una parte e dall’altra. Io ragionerei per problemi e non per schieramenti.
Ma sicuramente la mia è una visione sempliciotta della cosa pubblica, ammetto di non riuscire a stare dietro a tutto nella valutazione della nostra politica.
Ho già scritto che, se rispondo alle domande dei test dei giornali per trovare lo schieramento, risulto sempre di destra. Ma stai certa che di destra non sono, ma non corrispondo evidentemente nemmeno a certi parametri di sinistra.
Io cerco, anche nei rapporti interpersonali e sentimentali, di risalire ai principi. Possono essere consapevoli o no, spiegabili dalle azioni o no, ma ci sono. Forse spesso contraddittori.
Molti anni fa c’era una utente, poi siamo diventate amiche molto strette nel reale, che impegnata politicamente aveva una relazione con un uomo dello schieramento opposto. Io avevo immaginato lei di sinistra e lui di destra. Era per evidente dal comportamento. Poi ho scoperto che era l’opposto. 😳🤪
Però conoscendoci meglio lei ha scoperto di essere un cane sciolto all’interno del suo schieramento. Questo perché a volte l’appartenenza “partitica” è in base alle amicizie, ma le idee sono un’altra cosa.
Comunque puoi leggere
https://www.lafeltrinelli.it/destra...MIudy2sc7biQMVMKiDBx0cHzDwEAQYAiABEgJOGvD_BwE
e poi scoprire che ti trovi da una parte o dall’altra o al centro o con il desiderio di trovare una sintesi.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Questo delle competenze credo possa essere uno dei problemi del nostro stato. Anche fra i nostri politici ci sono tante persone che non mi sembrerebbero avere competenze nel lavoro che fanno. Eppure sono lì.
Per valutare le competenze in un campo, bisogna avere competenze in quel campo.
 

Gaia

Utente di lunga data
Le aziende non ti assumono solo se sei più brava, ma soprattutto se sei disponibile ad avere orari di lavoro che spesso sono incompatibili con la maternità.

L'azienda "a misura di mamma" non è un'azienda che, a parità di merito, sceglie una madre, ma è quella che ha orari di lavoro compatibili con la gestione di una famiglia con figli.


Ah certo.
Ti ripeto. Io non vivo in Burundi. Vivo in Italia e tutte le mie amiche con figli lavorano a pieno regime.
Chi non lo fa è perché non vuole.
e poi perché questo fantomatico orario agevolato non dovrebbe essere per tutti. Pensi che a me non piacerebbe?
Mi sa che tu sei una di quelle che pensa che chi non ha figli non ha nulla da fare, ad esempio guardare un genitore malato.
Perciò parlo di privilegio. Le regole sono uguali per tutti e se si migliorano non si può fare per categoria.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Un altro grafico che mostra invece la nostra situazione attuale è questo.
Tre parametri essenziali:
Variazione dei salari
Costo auto
Età veicoli in circolazione

Se si osserva la progressione emerge la direzione verso cui si sta andando.
Bisognerebbe avere il potere per intervenire prima che sia troppo tardi.
Questo è essenziale.
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Anche i cavalli sono costosi.
Ma non li usiamo più.
Io sono d’accordo con te e sono certa che le auto dovrebbero e potrebbero costare meno e gli stipendi più alti eh.
Ma il futuro e i cambiamenti non li prevede mai nessuno.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Cercherei subito di emigrare!
Ma un po' di sano caos e libertà non piace a nessuno?
Ripeto.
Piace la libertà per sé e non per gli altri.
Siamo fatti così (voce Cristina D’Avena)
 
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