Se un figlio

Brunetta

Utente di lunga data
Però credo che dobbiamo anche insegnare alle nostre figlie a cosa stare attente.
Questo non significa giustificare le violenze con atteggiamenti provocatori da parte della vittima, ma prendere atto del fatto che il mondo è pieno di idioti privi di morale, e che dobbiamo stare attente.

Da un punto di vista legale sono d’accordo. Magari la denuncia tardiva serve in qualche maniera a se stessa
Infangare dopo decenni, soprattutto per lievi molestie, mi sembra proprio inutile.
Certamente si educa, anche alla prudenza, per molto tempo prima che una figlia possa trovarsi in circostanze a rischio.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Le molestie che ho subito non le ho denunciate al momento. Avrei potuto dopo mesi. Dopo anni mi sembra insensato.
Beh no, se denunci un produttore cinematografico dopo che non sei diventata ricca e famosa come attrice lo puoi diventare come vittima di un presunto stupro avvenuto vent’anni prima.
Parrebbe funzioni.
 

andrea53

Utente di lunga data
Al solo maschio che educo ho insegnato che una donna ubriaca o in condizioni in cui non si è certi della sua libera scelta non la si tocca.
Quindi penso che rimarrei molto delusa e vorrei che sì assumesse la responsabilità del male fatto.
Esatto. Ai maschi bisogna insegnare che se una ragazza è ubriaca (o in preda a sostanze, cosa non infrequente) la prima e unica cosa da fare è riportarla a casa.
 

white74

Utente di lunga data
Infangare dopo decenni, soprattutto per lievi molestie, mi sembra proprio inutile.
Certamente si educa, anche alla prudenza, per molto tempo prima che una figlia possa trovarsi in circostanze a rischio.
Però è capitato spesso, parlando anche tra amiche, che questa educazione alla prudenza venisse vista a sostegno della tesi del “te la sei cercata”. Non è così.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Beh no, se denunci un produttore cinematografico dopo che non sei diventata ricca e famosa come attrice lo puoi diventare come vittima di un presunto stupro avvenuto vent’anni prima.
Parrebbe funzioni.
Non ho mai frequentato famosi e non mai avuto ambizioni di fama e ricchezza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Però è capitato spesso, parlando anche tra amiche, che questa educazione alla prudenza venisse vista a sostegno della tesi del “te la sei cercata”. Non è così.
Anche da molto giovani si intuiscono le situazioni a rischio. Solo a volte ci si sente sceme a sganciarsi, come se fosse un giudizio negativo preventivo.
La ragazza al cui processo per stupro avevo assistito, aveva accettato il passaggio in macchina di un ragazzo. Si è sentita in pericolo quando si sono presentati altri due amici. Ma l’hanno rassicurata, proprio dicendole che non c’era nulla di cui avere paura.
Al processo c’erano le mamme degli imputati che la insultavano.
 

white74

Utente di lunga data
Anche da molto giovani si intuiscono le situazioni a rischio. Solo a volte ci si sente sceme a sganciarsi, come se fosse un giudizio negativo preventivo.
La ragazza al cui processo per stupro avevo assistito, aveva accettato il passaggio in macchina di un ragazzo. Si è sentita in pericolo quando si sono presentati altri due amici. Ma l’hanno rassicurata, proprio dicendole che non c’era nulla di cui avere paura.
Al processo c’erano le mamme degli imputati che la insultavano.
Ci vuole anche tanta fortuna purtroppo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ci vuole anche tanta fortuna purtroppo.
Il ragazzo che le aveva offerto il passaggio era molto carino e con un’aria educata.
Questo spiega, come in altri casi, le dinamiche.
Lo stupro di gruppo è un affare tra maschi. Come tanti altri atti aggressivi ha la funzione di rafforzare i rapporti di potere.
Sono come branchi di animali con un capo che guida il gruppo e procura agli altri qualcosa.
Queste dinamiche si vedono anche tra i bambini, anche solo per conquistare lo spazio del parco dove giocare a pallone.
 

white74

Utente di lunga data
veva accettato il passaggio in macchina di un ragazzo. Si è sentita in pericolo quando si sono presentati altri due amici
Mentirei se dicessi che non mi sono mai trovata in una situazione del genere.
Addirittura una volta ho fatto l’autostop perché avevo perso la corriera. Mi ha portato a destinazione un signore che avrebbe potuto essere mio padre. Nessun problema e nessun atteggiamento ambiguo, anzi, mi aveva anche sgridata. Quando l’ho detto a mia mamma, candida come la neve, è impazzita.
Mi è anche capitato, da più grande, 25/26 anni, di aver dormito, proprio solo dormito, da un amico di un mio amico, perché era meglio che non guidassi per 30 km per tornare a casa.
Se ripenso oggi a queste cose mi vengono i brividi. Mi è sempre andata bene.
 

Nicky

Utente di lunga data
Penso che sugli stupri di gruppo possa nascere un dilemma. A un certo punto si danno tutti addosso. Io non l ho toccata, io non sono stato, io ho solo assistito. Che non cambia la colpevolezza di presenza senza intervento per fermare lo scempio. Ma tuo figlio può giurarti che lui non ha fatto nulla a livello fisico e venire comunque accusato di stupro. Questo temo metta in difficoltà il genitore sulla verità, a meno che in casi accuratamente approfonditi non si trovino le tracce dei colpevoli in questione. A volte la vittima si trova ad elencare 7/8 persone ma in stato confusionale magari l hanno abusata fisicamente in 2/3. E per quanto ripeto è comunque grave l esserti trovato lì, da genitore sarei in difficoltà tra la parola di mio figlio e quella dell' accusa. Sono situazioni più confusionarie quando si tratta di gruppi a parere mio. Se al contrario accusano mio figlio con prove evidenti che ha compiuto una cosa così terribile, deve pagare. Non mi darei pace, ma nemmeno lo difenderei di fronte all'indifendibile.
Sono d'accordo, però, se è uno stupro di gruppo, che ci fa in quel gruppo? Possibile che non si sia mai accorto dell'atteggiamento dei suoi amici? E possibile che non dica o la smettete o chiamo la polizia?
A meno che non fosse anche lui ubriaco o drogato, cosa che mi farebbe arrabbiare per altri motivi, io ci vedrei comunque una complicità, una forma di vigliaccheria e non me la sentirei di difenderlo.
 

white74

Utente di lunga data
Però credo anche che questi problemi siano drammaticamente aumentati. Sarà banale, ma di certo il facile accesso a contenuti pornografici di un certo tipo, credo “confonda” i ragazzi su cosa è un loro diritto avere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mentirei se dicessi che non mi sono mai trovata in una situazione del genere.
Addirittura una volta ho fatto l’autostop perché avevo perso la corriera. Mi ha portato a destinazione un signore che avrebbe potuto essere mio padre. Nessun problema e nessun atteggiamento ambiguo, anzi, mi aveva anche sgridata. Quando l’ho detto a mia mamma, candida come la neve, è impazzita.
Mi è anche capitato, da più grande, 25/26 anni, di aver dormito, proprio solo dormito, da un amico di un mio amico, perché era meglio che non guidassi per 30 km per tornare a casa.
Se ripenso oggi a queste cose mi vengono i brividi. Mi è sempre andata bene.
Certamente fesserie ne abbiamo fatte tutte. A volte con la presunzione che il nostro atteggiamento ci proteggesse.
Probabilmente i delinquenti sono molto meno di quello che sembra dalle cronache.
 

white74

Utente di lunga data
Sono d'accordo, però, se è uno stupro di gruppo, che ci fa in quel gruppo? Possibile che non si sia mai accorto dell'atteggiamento dei suoi amici? E possibile che non dica o la smettete o chiamo la polizia?
A meno che non fosse anche lui ubriaco o drogato, cosa che mi farebbe arrabbiare per altri motivi, io ci vedrei comunque una complicità, una forma di vigliaccheria e non me la sentirei di difenderlo.
Credo, che in alcuni casi, questi episodi siano figli del momento. Non penso che sia sempre così riconoscibile a freddo. Per questo è importante fare prevenzione tra le nostre figlie.
 

spleen

utente ?
Sono d'accordo, però, se è uno stupro di gruppo, che ci fa in quel gruppo? Possibile che non si sia mai accorto dell'atteggiamento dei suoi amici? E possibile che non dica o la smettete o chiamo la polizia?
A meno che non fosse anche lui ubriaco o drogato, cosa che mi farebbe arrabbiare per altri motivi, io ci vedrei comunque una complicità, una forma di vigliaccheria e non me la sentirei di difenderlo.
Torniamo al punto che ho messo in evidenza...
 

Brunetta

Utente di lunga data
Però credo anche che questi problemi siano drammaticamente aumentati. Sarà banale, ma di certo il facile accesso a contenuti pornografici di un certo tipo, credo “confonda” i ragazzi su cosa è un loro diritto avere.
Le fantasie sessuali che sorreggono l’eccitazione penso che non possano non essere influenzati dal porno.
E poi il confronto tra i pari fa il resto.
Ma appunto, come diceva @Nicky , è difficile continuare a frequentare chi anche verbalmente comunica un atteggiamento violento.
A mio figlio, anche prima del cinema, non era venuta voglia di frequentare quel compagno.
 

Nicky

Utente di lunga data
Credo, che in alcuni casi, questi episodi siano figli del momento. Non penso che sia sempre così riconoscibile a freddo. Per questo è importante fare prevenzione tra le nostre figlie.
Non so. Per me, alla base c'è un linguaggio, un atteggiamento, un modo di guardare alle donne che porta a quella violenza. E non credo che non si veda, anche se c'è la scusante dell'età.
 

Rebecca89

Sentire libera
Sono d'accordo, però, se è uno stupro di gruppo, che ci fa in quel gruppo? Possibile che non si sia mai accorto dell'atteggiamento dei suoi amici? E possibile che non dica o la smettete o chiamo la polizia?
A meno che non fosse anche lui ubriaco o drogato, cosa che mi farebbe arrabbiare per altri motivi, io ci vedrei comunque una complicità, una forma di vigliaccheria e non me la sentirei di difenderlo.
Infatti risottolineo, non giustifica la presenza e sei comunque colpevole perché in quel gruppo e in quel momento. Ma un conto è accusare di questo, un conto di stupro inteso proprio sulla vittima in questione. È grave comunque. Ma io da madre se devo colpevolizzare mio figlio per aver scelto amici idioti, per essere stato un idiota a trovarsi al momento sbagliato nel posto sbagliato e cosa ancora più grave non essere intervenuto o aver permesso che questo accadesse lo trovo un pelino sotto al fatto di aver compiuto l'atto. Uno è un errore che paghi e faticherei a perdonare. L altro non lo trovo perdonabile.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non so. Per me, alla base c'è un linguaggio, un atteggiamento, un modo di guardare alle donne che porta a quella violenza. E non credo che non si veda, anche se c'è la scusante dell'età.
Per i figli di potrebbe essere anche un bisogno di emergere tra i pari in competizione con la fama del padre, probabilmente assente o non sufficientemente rassicuranti. Ma è azzardare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Infatti risottolineo, non giustifica la presenza e sei comunque colpevole perché in quel gruppo e in quel momento. Ma un conto è accusare di questo, un conto di stupro inteso proprio sulla vittima in questione. È grave comunque. Ma io da madre se devo colpevolizzare mio figlio per aver scelto amici idioti, per essere stato un idiota a trovarsi al momento sbagliato nel posto sbagliato e cosa ancora più grave non essere intervenuto o aver permesso che questo accadesse lo trovo un pelino sotto al fatto di aver compiuto l'atto. Uno è un errore che paghi e faticherei a perdonare. L altro non lo trovo perdonabile.
Sono cose inevitabilmente intrecciate.
Perché appunto non sono dinamiche che nascono in cinque minuti.
 
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