Le ho parlato mentre la figlia era dai nonni come al solito.
Le ho detto che sto facendo un lavoro per riacquistare la fiducia, ma che non posso farlo da solo, ho bisogno del suo aiuto.
Mi ha chiesto cosa poteva fare.
Le ho detto che avevo dei dubbi sul traffico telefonico.
20 euro finite in pochi giorni. Quindi se aveva messaggiato anche con lui.
Mi ha risposto che gli ha inviato due messaggi dall'Egitto.
(20 euro... tolti i messaggi ai parenti... diciamo che fanno un 9-10 messaggi... ma vabbè, visto che ha cancellato tutto è inutile discutere di questo)
Per dirgli che si era scottata sull'aereo, per trovare conforto.
Le ho chiesto se li aveva cancellati.
Sì.
Mi sono arrabbiato. C'erano dei patti e delle promesse tra noi: lei aveva promesso che non l'avrebbe sentito, e che l'Egitto le sarebbe servito per staccare, insieme alle due settimane di vacanza che lui avrebbe preso dopo.
Promessa disattesa: per tutta la vacanza è andata in giro sempre col cellulare (cosa che non faceva mai al mare) ed ora ho capito perché.
Allo stesso tempo lei mi aveva promesso che non l'avrebbe sentito e se lo avesse fatto me lo avrebbe detto.
Dice che se me lo avesse detto dei messaggi avremmo litigato, per cui ha taciuto. Però la cancellazione dei messaggi indica malafede: se erano messaggi innocenti, da amici,come si giustifica lei, perché cancellarli? Sì, dice che ha sbagliato, ma non voleva che io li trovassi se prendevo in mano il suo cellulare.
Tra l'altro io non avevo alcuna intenzione di leggerli né di prendere in mano il suo cellulare. Era una promessa che le avevo fatto e tra l'altro trovo la cosa umiliante. Così con questo gesto ha amplificato qualsiasi cosa fosse scritta. E poi... io ero lì, accanto a lei, a consolarla per la scottatura. C'era bisogno di comunicarlo a lui?
Che scusa del cavolo.
Lei dice che la storia tra loro è finita, ora messaggiano ogni tanto da amici.
Certo, pure dall'Egitto. Appena tornati ha fatto una ricarica da 30 euro... Dice che così per un po' è a posto.
Ok, questo è quello che ci siamo detti.
Lei poi dice che è stufa che io sospetti di lei, che sia così geloso...
Ma, mia cara, un mese fa sei finita in motel a scopare con un altro, cosa pretendi? Il tappeto davanti a te?
Non ci siamo lasciati fino ad ora, ma se va avanti così... ci arriviamo a breve.
Io l'ho minacciata di separarci. Sinceramente, sono stufo. E lei: va bene, anche per un po'. Detto a mo' di sfida, tanto pensava che rispondessi no.
Sfida raccolta: Ok, ma dove? Ho bisogno di soldi per farlo o di un posto dove andare. Oppure puoi andare via tu.
Rapida marcia indietro.
Hai ragione, mi dice.
La discussione prosegue per un po'. Io questa volta sono deciso.
Poi deve andare dal parrucchiere e il discorso viene rimandato a dopo.
OK. La cosa non sta funzionando come al solito. Può darsi che veramente la storia sia finita ma questo ha la stessa credibilità ora degli asini che volano. Il fatto che sia poco credibile è solo colpa sua.
Domani vado in banca a separare i conti. Il mio stipendio lo accredito sul mio, e cominceremo a dividerci le utenze con i rispettivi stipendi. Le si arrangerà da sola a pagarsi il parrucchiere due volte la settimana, l'estetista per mani piedi, patata etc, i vestiti e tutto il resto.
Il problema principale che a ogni stronzata di questo tipo sono io a provare sempre meno per lei.
Se le altre volte m'era venuta voglia di piangere, questa volta lei mi ha fatto pena. Per non dire altro.