In una lunga relazione, nel matrimonio ma non necessariamente, si diventa tante cose l'uno per l'altra. Si è amanti, innamorati (parte che si attenua nel tempo), soci in affari, genitori dei figli ma anche l'uno dell'altro, amici, confidenti, magari anche compagni di partito e consulenti lavorativi.
In queste situazioni può arrivare, per ragioni diverse anche il senso di frustrazione o la depressione per altri aspetti della vita, l'innamoramento euforico per un'altra persona.
L'innamoramento fa sentire leggeri, liberi e lontani dalle frustrazioni e dai problemi.
Se nel rapporto duraturo è forte la componente amicale ci si aspetta, in quella fase di follia, di essere perfettamente compresi e magari perfino assurdamente sostenuti, nella nuova avventura, così come ci si aspetterebbe per una nuova impresa lavorativa.
E' folle per chi non ne è coinvolto, molto meno per chi lo vive.
Anche il tradito può sentire forte l'aspetto della solidarietà amicale-genitoriale (in entrambi i sensi) e di soci e cercare di comprendere qualcosa che sente è totalmente diverso dal loro rapporto.
L'innamoramento da amanti è qualcosa che nel matrimonio non può esserci. Anche il tradito ne è consapevole e può reagire impulsivamente e violentemente o cercando di essere almeno uno dei due soci che mantiene il contatto con la realtà.
Il fatto è che il tradito se è nella realtà deve porre limiti precisi e non troppo dilazionati e il traditore deve essere in grado di riuscire a lasciare il sogno di giovinezza, anche se assurdo.
Il tradito deve accettare una cosa inaccettabile: che il traditore soffra per lasciare l'altr*
Il tradito deve essere in grado di non tagliare il ponte dietro al traditore se vuole che possa tornare.
La situazione è difficile.
Disprezzare o disprezzarsi distrugge il ponte.