Ciao Bender!
Io credo che tu sia veramente coraggioso e quasi eroico a voler perseverare nella tua sudditanza nei confronti di una ragazza che tanto è sfacciata quanto ammirevole!
Sai, l'amore è più effimero dei monumenti che lascia e i sogni si nutrono con le speranze di eternità prima che coi megaliti in pietra, in questo senso, la voracità sentimentale di una compagna ardita e strega che non si cura delle fondamenta che ha gettato per andare a costruire cattedrali sommerse in cui solo le onde faranno risuonare le consumate campane per tritoni e sirene già troppo distratte dall'imbellettarsi per distogliere qualche altro navigante curioso dal suo ritorno a casa, è da un lato un'evasione dal reale e dal vissuto quotidiano per rifugiarsi in una fantasia che si materializza albina in un contesto d'ebano, e dall'altro l'evoluzione incondizionata e incondizionabile di una traduzione in perenne divenire delle aspirazioni inespresse in delusioni non rappresentate.
Una localizzazione semantica prima ancora che strimentale quindi dello scandalo di una dissolutezza immaginifica e reale al tempo stesso che si coagulano senza mai in definitiva diventare stabilmente solide di ciò che si è perso per la strada, magari bagnati da una fredda pioggia, ma pur sempre guardando l'arcobaleno.
Ora che i suoi occhi sono caduti a terra e tu li hai raccolti con mani tremanti, accorgendoti che null'altro sono che biglie in vetro di quelle che i bambini usano per giocare sulle piste di sabbia bagnata e calda nelle estati dela vita, pensi però non che ella non t'abbia mai guardato veramente, ma che lo sguardo non sia stato importante, non fondamentale e non una conditio sine qua non dei tuoi ricordi, costruiti a prescindere dall'essenza di lei, intesa come effettiva rispondenza del fenomeno col noumeno, cioè l'univocità di quello che a te sembrava rispetto a quello che lei era in realtà, ma che ciò sia superfluo, di fronte a quello che hai costruito in te - quello che ti sembra di avere costruito -, ciò senza il quale il tuo passato assume le movenze di un'ombra alla fiamma di una candela al vento e quello che avresti desiderato fosse stato fatto, da te e da lei, per portarti ad essere quello che non sei, e nel quale non sei riuscito a trasformarti, e nella forma del quale lei non ha avuto interesse a plasmarti.
Non so se mi sono spiegato.
Ciao!
