Ora è un po' di tempo che leggo e scribacchio su questo forum ed ho sempre la più netta impressione di essere molto diversa dalla maggior parte delle persone che incontro qui...ma anche fuori di qui.
Vi leggo e vi ammiro per la vostra compostezza nell'affrontare la vita di ogni giorno.
In tanti siete capaci di non fare cavolate come andare a sbirciare nel telefono del marito/moglie perché non sta bene, avete una personalità così forte da riuscire a dire che non pensate mai male del partner perché avete una fiducia illimitata o comunque sono cose che non vi toccano minimamente perché se uno è sicuro di se non cade nella trappola di avere paura di perdere la persona che si ha a fianco perché comunque vivreste bene anche da soli.
Molte volte mi sono chiesta come ci riuscite, veramente non avete mai avuto un attimo di smarrimento?
Io sono una frana, faccio tutto quello che non dovrebbe essere fatto...voglio fare outing con voi...controllo il telefono di mio marito( lui comunque lo sa e mi prende in giro per questo...tanto se avesse qualcosa da nascondere lo cancellerebbe), sono gelosa di lui anche avendolo tradito, sono così ipocrita che se venissi a sapere di un suo tradimento anche sapendo di avere fatto per prima la cavolata verrebbe giù il mondo, mi faccio delle enormi paranoie che mi portano spesso a rovinare i rapporti con le persone che ho intorno (ma quelli che ci tengono a me restano e ce la fanno anche a non uccidermi), quando mi arrabbio non ci vedo più e non riesco a contare fino a 10 per calmarmi...imploderei già al 2, sono orgogliosa quindi difficilmente chiedo scusa(deve essere proprio palese la bischerata che ho fatto), se qualcuno non lo posso vedere mi si vede lontano un miglio che proprio non lo sopporto, infine (ma altre cose le ho lasciate perché sarebbe troppo lunga la cosa) io e la diplomazia non ci incontreremo mai.
Qualche buon anima che mi aiuta a diventare un po' più gestibile?
Non è uno scherzo...parlo sul serio.
Attimi di smarrimento credo li abbiano tutti.
Io tengo all'equilibrio e penso esternamente di fare un buon lavoro. Ma lo faccio tante volte all'inverso, dal fuori al dentro, per lavorare su pensieri che non mi piacciono.
Parlo per me. Non è affatto questione di non pensare mai male (lo faccio), o di avere fiducia illimitata (figurati), o di sicurezza di se (non lo sono).
Io sto in piedi perchè in sostanza mi deresponsabilizzo. O quantomeno cerco di farlo.
Sono indulgente con me stessa se mi accorgo di avere paura, perchè credo che quando si pensa di vivere qualcosa di prezioso (a qualsiasi livello), è anche un pò normale il timore di perderlo, e non perchè si sta male da soli. Perchè semplicemente, si sta peggio senza.
Ho imparato però che non si può fare nulla per trattenere chi non vuol restare e cerco quindi di stoppare la sensazione, quando arriva, di non essere "abbastanza" (la deresponsabilizzazione).
Accetto perciò che tantissime cose siano fuori dal mio controllo. E questo non cambia anche avessi accesso a tutti i telefoni del mondo.
Per cui "preoccuparsi" è inutile, se non farmi passare tempo in cui magari sto male, pensando a ipotesi che costruisco da sola sulla base di supposizioni o pochi indizi.
Cerco di non farlo. Non dico che non mi capita, diciamo che mi sforzo.
Ho imparato un pò a parlare e a chiedere, se ho dei dubbi. Quando lo faccio è perchè mi sono preparata anche alla peggiore delle risposte possibili, reputandola comunque migliore dell'incertezza.
Poi per il resto un pò è carattere, io non amo i conflitti e quindi tendo ad evitarli il più possibile a tutti i livelli, non mi arrabbio per cose futili e la fase "esplosiva" è davvero contenuta. Non sono orgogliosa e non mi incisto per principio su posizioni che sono scomode anche a me.
Hai provato con la meditazione?
Io non ce la faccio e non sono proprio le mie cose, ma ho una cara amica che tende ad arrabbiarsi facilmente ed è un pò ansiosa che ne ha tratto parecchi benefici.