Sesso per disabili

Stato
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Nobody

Utente di lunga data
stiamo parlando dell'Italia? Perchè se state parlando di un altro paese, ditemelo. Se invece state parlando dell'Italia vi vorrei far presente che in questo paese il sommerso stimato è il 30% del pil.
alt... sei multimilionaria? Se si, come non detto... puoi andare tranquilla. Se invece sei una persona normale... ti massacrano ;)
 
ma non è vero una beata e parlo con cognizione di causa. Controllano quelli pre i quali il controllo si può fare senza disturbare troppo.
E, guarda un po', le prostitute non vengono controllate.
[video=youtube;87YWbROlENE]https://www.youtube.com/watch?v=87YWbROlENE[/video]
 

Ho dovuto dichiarare perche'prelevavo tanto contante,neanche li avessi rubati....e anche perche'ho fatto 1 assegno,tra l'altro c'era 1 di mezzo un rogito,quindi sai che ''nero''si faceva.

Cque le carte da €500 girano come prima
:):):):):):)...................................
Amico facciamo prova.
Tu versami immantinente con bonifico 50 mila euro.
Io poi vado in concessionaria.

E vediamo come si mette...:mad::mad::mad::mad:
 
non so a voi ma a me queste notizie continue di ragazzine che per una ricarica si spogliano in cam pensando che non costi nulla e tanto porti vantaggio atterrisce.senza contare i casi di vera e propria prostituzione minorile .
seguivo tempo fa delle interviste dove la leggerezza della filosofia del mondo è dei furbi mi dava la nausea
http://www.polisblog.it/post/227627/piazzapulita-puntata-28-aprile-2014-diretta-ospiti-berlusconi

Devo studiare tutta la vita per fare la commessa.
Senti cosa racconta sta sedicenne.
 
alt... sei multimilionaria? Se si, come non detto... puoi andare tranquilla. Se invece sei una persona normale... ti massacrano ;)
Ovvio se sono multimilionario
I funzionari di stato...

Li corrompo a piacere no?:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 
io ho conosciuto gente che non andava a fare il cameriere perchè giudicava umiliante servire la gente a tavola. E' sempre questione di valori, ma anche di limiti, di desideri. Quante volte hai sentito dire: io non farei mai quel lavoro, parlando di lavori riconosciuti ma magari difficili, scomodi, pericolosi?
E io stasera ho litigato.
Esigo che quest'estate mia figlia pulisca le scale del condominio come sistema educativo.
Le pago 25 euro.

8 euro all'ora pigliano a far scale le donne oggi.

Il quadro antico alla sua età finita la scuola fu sbattuta in un laboratorio a confezionare guanti.

Non ringrazierò mai abbastanza mio padre per avermi educato al lavoro.
Che nulla mi è dovuto se non quello conquistato con il sudore della fronte.

E mi ritengo fortunato: potevo lavorare in famiglia.
 

Io ho scritto''non mi fido dello Stato''..........

Dai Free.......mica girano in conto no???li spendi......guai a versarli
Bon mona dentista paesano
Dichiarava meno di un operaio.

Poi dalla sera alla mattina compera una villa in contanti

Settimana dopo arriva la tributaria nel suo studio.

Lui si incazza...

Ma loro insistono:
Tu di a noi dove hai preso quel denaro e noi ti lasciamo in pace.:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 
chissà perchè in questi discorsi si svicola sempre sul punto principale, e cioè che le prostitute guadagnano tantissimo esentasse e che quindi è l'avidità insensata da sottoculturate quali sono a governarle
Allora io che ne conosco una...
Lei ha sempre cercato di comperare immobili e negozi.
Assicurazione per la vecchiaia.

Poi ovvio mia cara
se hai certi "clienti"
nessuno ti tocca no?
 
anche prima si andava sulla fiducia, ad es. gli assegni con un sacco di girate era pericoloso metterli all'incasso
meglio girarli:singleeye:
Infatti all'incasso gran finale no?:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ciao

credo, che tra le motivazioni nascoste, c'è un po' di tutto.
Sia quella schifosa, sia quella che vuole veramente migliorare.
Il fatto è, che la situazione così com'è, è insostenibile.
Il fenomeno esiste, da sempre, anche prima delle religioni ecc.
E la società, è quella che è e da lì bisogna partire.
Che soluzione vedi?


sienne
Non quella di legalizzare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
a me francamente non interessa se qualcuno ha in mente di aprire Bordelloland, ma sono proprio sincera. Basta che non ci sia sfruttamento e che chi ci lavora abbia gli stessi doveri, e da qui i diritti, degli altri cittadini. E certo che ci sarebbero meno omicidi: un conto è prostituirsi nelle periferie per strada dove sei alla mercè di qualunque cosa, un conto è farlo in una struttura organizzata, magari sorvegliata. Se vivi ai margini della società, non sei niente, non hai garanzie, non hai diritti. Questa è la vera grande immoralità della prostituzione, secondo me: il negare l'esistenza delle prostitute come persone per negare l'esistenza del fenomeno. Nascondersi dietro un filo d'erba, ecco cos'è. Manco c'erano i medici che già c'erano i bordelli.
Hai usato due argomenti che odio: 1) La prostituzione c'è sempre stata. anche la schiavitù ma è stata abolita quasi ovunque 2) eliminare la prostituzione di strada non è cosa legata alla legalizzazione dello sfruttamento dei bordelli.
 

Brunetta

Utente di lunga data
stiamo parlando dell'Italia? Perchè se state parlando di un altro paese, ditemelo. Se invece state parlando dell'Italia vi vorrei far presente che in questo paese il sommerso stimato è il 30% del pil.
Già. Pure questo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non avevo letto Ataru

"No.



Mi prenderei tutte le bastonate e le scosse col sorriso sulle labbra :p


Per quanto riguarda la diatriba sulla morale e l'etica, sono d'accordo con Nobody. Non vedo a che titolo noi, con la nostra morale, possiamo imporre ad altri il nostro stile di vita, ovvero proibire a qualcuno di prostituirsi perché questo, secondo noi, è immorale. Ma se qualcuno decide volontariamente di farlo e non fa male a nessun altro se non, eventualmente, a se stesso... che problema c'è?

E' come il dibattito sull'eutanasia. Chi è pro, chi è a favore. Chi è contro esige che sia (rimanga) proibita per legge. Non è un'invasione della libertà altrui? Possibile che se voglio fare qualcosa che non nuoce a nessuno io debba sentirmi dire da altri che non si fa perché è sbagliato e immorale?

E allora, visto che in questo forum si parla di tradimento, io potrei ritenere il tradimento un'offesa enorme nei confronti di una persona, paragonabile al maltrattamento fisico, come minimo. E come tale esigere che venga punito penalmente. In fondo, si è perseguibili per un insulto...

Ognuno è libero di pensarla come vuole e vivere la sua vita come crede, se non nuoce ad altri. Se qualcuno è cattolico (convinto e praticante, non solo "anagraficamente") e ritiene di vivere seguendo gli insegnamenti del vangelo e della Chiesa e liberissimo di farlo e merita rispetto. Ma non deve imporre a me uno stile di vita che si conformi al suo. In Russia una parlamentare ha avanzato un proposta di legge contro i pompini in quanto pratica sessuale non tradizionale... Ma ci rendiamo conto? Se non ti piacciono i pompini non li fare e stai serena.

E' un errore abbastanza comune, quello di anteporre la nostra morale personale davanti a tutto..."

La morale-etica chiamala come ti pare che ho io esposto è nei confronti miei che sono rappresentata dallo Stato e che non voglio (riuscirci è un'altra cosa) che in mio nome sfrutti la prostituzione.
Io non ho proposto di proibire la prostituzione, cosa che è anche impossibile e porterebbe anche a perseguitare le prostitute di strada, io sono contraria alla legalizzazione dei bordelli.
Chi si vuole prostituire può già ora farlo come le/gli pare e se vuole farlo in una casa può. Quello che non è ora consentito dalla legge è lo sfruttamento, ovvero il bordello.
Si capisce la differenza?

Gli altri paragoni sono adeguati come la ricetta della torta di mele.
 
Ultima modifica:
"No.



Mi prenderei tutte le bastonate e le scosse col sorriso sulle labbra :p


Per quanto riguarda la diatriba sulla morale e l'etica, sono d'accordo con Nobody. Non vedo a che titolo noi, con la nostra morale, possiamo imporre ad altri il nostro stile di vita, ovvero proibire a qualcuno di prostituirsi perché questo, secondo noi, è immorale. Ma se qualcuno decide volontariamente di farlo e non fa male a nessun altro se non, eventualmente, a se stesso... che problema c'è?

E' come il dibattito sull'eutanasia. Chi è pro, chi è a favore. Chi è contro esige che sia (rimanga) proibita per legge. Non è un'invasione della libertà altrui? Possibile che se voglio fare qualcosa che non nuoce a nessuno io debba sentirmi dire da altri che non si fa perché è sbagliato e immorale?

E allora, visto che in questo forum si parla di tradimento, io potrei ritenere il tradimento un'offesa enorme nei confronti di una persona, paragonabile al maltrattamento fisico, come minimo. E come tale esigere che venga punito penalmente. In fondo, si è perseguibili per un insulto...

Ognuno è libero di pensarla come vuole e vivere la sua vita come crede, se non nuoce ad altri. Se qualcuno è cattolico (convinto e praticante, non solo "anagraficamente") e ritiene di vivere seguendo gli insegnamenti del vangelo e della Chiesa e liberissimo di farlo e merita rispetto. Ma non deve imporre a me uno stile di vita che si conformi al suo. In Russia una parlamentare ha avanzato un proposta di legge contro i pompini in quanto pratica sessuale non tradizionale... Ma ci rendiamo conto? Se non ti piacciono i pompini non li fare e stai serena.

E' un errore abbastanza comune, quello di anteporre la nostra morale personale davanti a tutto..."

La morale-etica chiamala come ti pare che ho io esposto è nei confronti miei che sono rappresentata dallo Stato e che non voglio (riuscirci è un'altra cosa) che in mio nome sfrutti la prostituzione.
Io non ho proposto di proibire la prostituzione, cosa che è anche impossibile e porterebbe anche a perseguitare le prostitute di strada, io sono contraria alla legalizzazione dei bordelli.
Chi si vuole prostituire può già ora farlo come le/gli pare e se vuole farlo in una casa può. Quello che non è ora consentito dalla legge è lo sfruttamento, ovvero il bordello.
Si capisce la differenza?

Gli altri paragoni sono adeguati come la ricetta della torta di mele.
Però nessuno di noi vorrebbe essere figlio di una prostituta.
Nessuno di noi vorrebbe avere una figlia che compie questa scelta.

La prostituzione esiste solo perchè
vale la legge prima dell'economia
Domanda e offerta.
 

Ataru

Utente di lunga data
La morale-etica chiamala come ti pare che ho io esposto è nei confronti miei che sono rappresentata dallo Stato e che non voglio (riuscirci è un'altra cosa) che in mio nome sfrutti la prostituzione.
Io non ho proposto di proibire la prostituzione, cosa che è anche impossibile e porterebbe anche a perseguitare le prostitute di strada, io sono contraria alla legalizzazione dei bordelli.
Chi si vuole prostituire può già ora farlo come le/gli pare e se vuole farlo in una casa può. Quello che non è ora consentito dalla legge è lo sfruttamento, ovvero il bordello.
Si capisce la differenza?

Gli altri paragoni sono adeguati come la ricetta della torta di mele.
Ok, se mi parli dei bordelli posso anche darti ragione. Ma anche no. Se è una professione rimane tale sia che la pratichi da libero professionista sia che da dipendente. Parliamo di sfruttamento giusto? Allora bisogna capire cosa si intende per sfruttamento. Se in un bordello alla mestierante vengono garantite cure mediche, un ambiente di lavoro pulito e salubre, analisi periodiche, turni umani, uno stipendio di tutto rispetto e tutto quello che vi vuoi mettere, dove starebbe lo sfruttamento? Però ok, capisco che possa darti fastidio che qualcuno (il gestore del bordello) possa guadagnare sulle prestazioni offerte dalle sue dipendenti. Tolto il tipo di prestazione offerta, che urta la tua sensibilità, non vedo però cosa ci sia di diverso da qualsiasi altro lavoro.

Per il resto non credo sia così semplice esercitare la professione "in chiaro" anche se legalmente non è proibita. Per esercitare in casa tua credo che come minimo tu debba variare la destinazione d'uso dell'immobile. Credo. Avevo letto qualcosa tempo fa, ma non ricordo dove. Inoltre immagino che tu debba farti assegnare una partita iva e iscriverti all'INPS. Ragione sociale? Mi viene da ridere. Se invece sei in affitto è il proprietario di casa che può essere perseguito per sfruttamento. Insomma, per fare la prostituta in Italia lo devi fare clandestinamente perché lo Stato non consente di esercitare la professione alla luce del sole pagando le tasse come fanno tutti. Ok... tutti no.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ok, se mi parli dei bordelli posso anche darti ragione. Ma anche no. Se è una professione rimane tale sia che la pratichi da libero professionista sia che da dipendente. Parliamo di sfruttamento giusto? Allora bisogna capire cosa si intende per sfruttamento. Se in un bordello alla mestierante vengono garantite cure mediche, un ambiente di lavoro pulito e salubre, analisi periodiche, turni umani, uno stipendio di tutto rispetto e tutto quello che vi vuoi mettere, dove starebbe lo sfruttamento? Però ok, capisco che possa darti fastidio che qualcuno (il gestore del bordello) possa guadagnare sulle prestazioni offerte dalle sue dipendenti. Tolto il tipo di prestazione offerta, che urta la tua sensibilità, non vedo però cosa ci sia di diverso da qualsiasi altro lavoro.

Per il resto non credo sia così semplice esercitare la professione "in chiaro" anche se legalmente non è proibita. Per esercitare in casa tua credo che come minimo tu debba variare la destinazione d'uso dell'immobile. Credo. Avevo letto qualcosa tempo fa, ma non ricordo dove. Inoltre immagino che tu debba farti assegnare una partita iva e iscriverti all'INPS. Ragione sociale? Mi viene da ridere. Se invece sei in affitto è il proprietario di casa che può essere perseguito per sfruttamento. Insomma, per fare la prostituta in Italia lo devi fare clandestinamente perché lo Stato non consente di esercitare la professione alla luce del sole pagando le tasse come fanno tutti. Ok... tutti no.
Ma vivi in Italia?
Noi abbiamo un servizio sanitario nazionale che garantisce cure mediche a tutti.
Ognuno casa sua se la pulisce o se la fa pulire. Una prostituta ha bisogno di avere chi le cambia le lenzuola quando è il momento? Ha bisogno che ci sia chi le dice cosa deve fare perché non è in grado di occuparsi di sé?!

Per prostituirsi non si deve cambiare nessuna destinazione d'uso perché ogni persona a casa sua, sia residenza stabile che temporanea e pure al motel, fa quello che vuole. Non esiste un numero limite di partner che si possono avere.
Non sai che esistono moltissime persone che esercitano in casa? Se l'appartamento è in affitto e viene affittato a prezzo di mercato non vi è sfruttamento, se viene affittato a un prezzo fuori mercato sì.

Le tasse devono essere pagate se quello viene riconosciuto come lavoro.
E' questo il punto. Chi riceve regali, di qualsiasi tipo, da amanti o amici li dichiara? Certo che no, perché tutto ciò che rientra nelle relazioni affettive-interpersonali è privato.

Per la pensione già ora chi ha sufficienti introiti per farlo fa pensioni integrative.

Lo sfruttamento, per me, sarebbe dello Stato, cioè, anche mio, se non di un tenutario.
 

sienne

lucida-confusa
Ciao

non conosco abbastanza le leggi italiane ...

Qui, cioè ora in Francia, la prima cosa che mi hanno chiesto è,
se l'appartamento ha un uso lucrativo (in Svizzera ti chiedono la stessa cosa).
Se eserciti un qualsiasi cosa che riporta delle entrate, l'appartamento non
viene più affittata come abitazione, ma ... ora mi sfugge il termine.
Soprattutto, se richiede un vieni e vai di clienti. La questione cambia.

Da fastidio, quando si usa l'argomento del mestiere più vecchio del mondo.
Il fatto è, che è sì uno dei mestieri più vecchi, ma nel tempo lo si riscontra
con valenze, numeri e giudizi a riguardo molto differenti. Qui sta un punto.
Per come è oggi, vi è una fortissima stigmatizzazione (già detto) morale.
Invece è un fenomeno, che se si vuole affrontarlo, richiede un lavoro capillare
e soprattutto toglierla da un certo contesto: chiedersi, cosa è il piacere, i rapporti,
la famiglia, come è legata alla criminalità (qui, un'altro punto), e anche
soprattutto, visto che il 70% circa, sono uomini sposati che frequentano prostitute,
che ruolo di conferma ricercano, per non essere messi in discussione nel privato
(altro punto). E anche l'aspetto, cosa spinge donne sposate, o in generale,
a prostituirsi - c'è un legame con il mercato del lavoro? Un mercato selettivo
e precario? ecc. ecc. Perché questo fenomeno, ha numeri da capogiri ...

È un campo molto vasto. E ritorno sulla stigmatizzazione, perché lì vedo
un punto centrale e che tocca riflettere seriamente su un piano educativo,
che comprende tanti aspetti di questa società: che modelli circolano?
Che modelli vincenti e desiderabili vengono proposti? E ciò vale sia per la
donna che per l'uomo. Senza parlare del virtuale ... che ha una forte potenza
l'immagine. Che immagini si dilagano? ...

Darle una regolamentazione, significherebbe anzitutto portare alla luce
questo fenomeno. Chi vuole esercitare, deve mettersi in regola con tutto.
Perché così, è un mercato nero, in fin dei conti. E sono pur sempre membri
di questa società. E non tutti si prostituiscono per libera scelta, cioè per indole.
Ma anche spinte per delle determinate situazioni. Basta pensare come in
tempi di guerra, la prostituzione aumentava notevolmente: donne, mamme,
che per arrotondare si prostituivano. Penso, che anche oggi ci sono sempre
più donne spinte da certe situazioni. E queste situazioni, vanno affrontate.
Ma c'è anche l'altra faccia. Quante studentesse o ragazze, non farebbero
un passo indietro, se dovrebbero metterci la faccia, mettendosi in regola.
Ecc. ecc. ecc.


sienne
 
Ultima modifica:

Ataru

Utente di lunga data
Ma vivi in Italia?
Noi abbiamo un servizio sanitario nazionale che garantisce cure mediche a tutti.
Ognuno casa sua se la pulisce o se la fa pulire. Una prostituta ha bisogno di avere chi le cambia le lenzuola quando è il momento? Ha bisogno che ci sia chi le dice cosa deve fare perché non è in grado di occuparsi di sé?!

Per prostituirsi non si deve cambiare nessuna destinazione d'uso perché ogni persona a casa sua, sia residenza stabile che temporanea e pure al motel, fa quello che vuole. Non esiste un numero limite di partner che si possono avere.
Non sai che esistono moltissime persone che esercitano in casa? Se l'appartamento è in affitto e viene affittato a prezzo di mercato non vi è sfruttamento, se viene affittato a un prezzo fuori mercato sì.

Le tasse devono essere pagate se quello viene riconosciuto come lavoro.
E' questo il punto. Chi riceve regali, di qualsiasi tipo, da amanti o amici li dichiara? Certo che no, perché tutto ciò che rientra nelle relazioni affettive-interpersonali è privato.

Per la pensione già ora chi ha sufficienti introiti per farlo fa pensioni integrative.

Lo sfruttamento, per me, sarebbe dello Stato, cioè, anche mio, se non di un tenutario.
Purtroppo si, vivo in Italia.

Ho qualche dubbio che esercitare un'attività commerciale (quale la prostituzione) a casa propria senza cambiare destinazione d'uso all'immobile sia consentito. Certo, in nero fai quello che vuoi, ma legalmente non so.

E anche sul fatto che il locatore non sia perseguibile se affitta l'appartamento consapevole che dentro vi si eserciti attività di prostituzione.

Come ho detto, ricordo di aver letto qualcosa al riguardo tempo fa...

Quando parlavo di cure mediche intendevo le analisi periodiche. Io se voglio farmi fare le analisi le pago. Per una prostituta che esercita in un bordello queste analisi dovrebbero essere pagate dal datore di lavoro. Questo intendevo.

Certo che è un lavoro. Il cliente paga per avere una prestazione. La prostituta elargisce la prestazione. L'esempio dei regali da amanti e amici c'entra come la ricetta della torta di mele e te ne rendi perfettamente conto da sola :)

Ma è un lavoro che oggi non è riconosciuto. E' questo il problema.
 

Nobody

Utente di lunga data
Ma vivi in Italia?
Noi abbiamo un servizio sanitario nazionale che garantisce cure mediche a tutti.
Ognuno casa sua se la pulisce o se la fa pulire. Una prostituta ha bisogno di avere chi le cambia le lenzuola quando è il momento? Ha bisogno che ci sia chi le dice cosa deve fare perché non è in grado di occuparsi di sé?!

Per prostituirsi non si deve cambiare nessuna destinazione d'uso perché ogni persona a casa sua, sia residenza stabile che temporanea e pure al motel, fa quello che vuole. Non esiste un numero limite di partner che si possono avere.
Non sai che esistono moltissime persone che esercitano in casa? Se l'appartamento è in affitto e viene affittato a prezzo di mercato non vi è sfruttamento, se viene affittato a un prezzo fuori mercato sì.

Le tasse devono essere pagate se quello viene riconosciuto come lavoro.
E' questo il punto. Chi riceve regali, di qualsiasi tipo, da amanti o amici li dichiara? Certo che no, perché tutto ciò che rientra nelle relazioni affettive-interpersonali è privato.

Per la pensione già ora chi ha sufficienti introiti per farlo fa pensioni integrative.

Lo sfruttamento, per me, sarebbe dello Stato, cioè, anche mio, se non di un tenutario.
Questo se tutto resta come ora, nell'ombra... classico comportamento all'italiana. Se venisse regolarizzata come professione, servirebbe un cambio destinazione d'uso. Anzi, questa ambiguità favorisce i padroni di casa che affittano di nascosto a prezzi esorbitanti (di nascosto, perchè affittare a prostitute è reato, favoreggiamento della prostituzione).
Per il resto, rimango sempre più della mia idea... la tua è avversione morale... lecita ovviamente, finchè resta opinione personale, e non vuole imporsi sul diritto di quelle persone che vogliono emergere dall'ambiguità ed essere riconosciute lavoratrici a tutti gli effetti, con diritti e doveri di ogni cittadino che svolge una determinata professione.

Tu se contraria? Ok, ma non puoi pretendere che le tue idee blocchino i diritti di chi non lo è.

Questo principio è fondamentale, e secondo me deve valere sempre... altrimenti potrei dirti che per me l'aborto è immorale, e pretendere che nessuna donna lo pratichi. Sarebbe assurdo, perchè per una mia morale condannerei tante donne alla clandestinità delle mammane e dei medici senza scrupoli. La legge deve regolamentare certi fenomeni, poi ognuno deve poter scegliere liberamente, secondo i propri principi.
 
Ultima modifica:
Questo se tutto resta come ora, nell'ombra... classico comportamento all'italiana. Se venisse regolarizzata come professione, servirebbe un cambio destinazione d'uso. Anzi, questa ambiguità favorisce i padroni di casa che affittano di nascosto a prezzi esorbitanti (di nascosto, perchè affittare a prostitute è reato, favoreggiamento della prostituzione).
Per il resto, rimango sempre più della mia idea... la tua è avversione morale... lecita ovviamente, finchè resta opinione personale, e non vuole imporsi sul diritto di quelle persone che vogliono emergere dall'ambiguità ed essere riconosciute lavoratrici a tutti gli effetti, con diritti e doveri di ogni cittadino che svolge una determinata professione.
si tratterà di che percentuale?
la volontà della maggior parte(mi riferisco alle escort) nella realtà preferirà intascare il 100% in nero?
mi sa di sì
 
Stato
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