Sono nebbia...

Brunetta

Utente di lunga data
Certo, mi sono persa un po' e non so quali siano gli assunti non condivisi!
In ogni caso, per me queste situazioni in cui c'è un "inganno" in una coppia segnano una rottura, talvolta anche se non vengono scoperte.
Non si è più una coppia, ma due persone e, chiaramente, con esigenze opposte, valori o fragilità non compatibili.

Tutto sta a vedere fino a che punto si ha voglia o possibilità di riconvergere, ma senza che questo voglia dire cancellare la divergenza esistita.
Per essere più chiara, io so che faccio delle cose che non sono un bene per mio marito. Non sono diventata scema di colpo, al punto da non saperlo o ignorare il bene e il male o accorgermene tra tre anni. Ma io mio bene e il suo non coincidono più integralmente. Non sono neppure così divisi, però, da portare me a una rottura e non solo per viltà (che ho, ma in misura normale).
Solo che uno non sa niente.
Io capisco che ogni persona possa avere motivazioni anche valide e condivisibili.
Esattamente come chi bombarda ha le sue.
Alla cazzata “c'è un aggressore e un aggredito” non do alcun valore, esattamente come non do valore assoluto a “c’è un traditore e un tradito.”
Però se si parla in generale. Bombardare e tradire non sono belle cose.
Anche se i bombardamenti di Dresda sono stati utili anche per noi, ma quelli su di noi continuano a non piacerci.
 

Lostris

Utente Ludica
Ho un po’ di resistenze in generali ad appoggiarmici, ma sono finita - per lavoro - in un workshop relativo alle possibilità di questa tecnologia in prospettiva di utilizzi aziendali.
vedremo.

intanto l’ho usato solamente per tradurmi dei referti medici in una lingua comprensibile 😋
 

Nicky

Utente di lunga data
Anche io lo avevo ben chiaro in mente, tanto è vero che ero approdata qui.
E un inganno (al di là delle menzogne più “funzionali”) è anche quello di diventare un’altra persona, sconosciuta al partner proprio perché gli si cela consapevolmente quella parte di sé.
Saperlo non ti è servito per non farlo. Per ognuno di noi è indispensabile, per fare il bene, sentire che è un bene.
Ci si arriva, magari attraverso una separazione, o attraverso altri processi che consentono di ricostruire quella unità di sé che è andata persa, che forse non c'era.
Ma, ripeto, nulla può farci chi subisce.
 

Etta

Utente di lunga data
E che c'è di male ad aver paura di abbandonare una vita in cui ci si trovava bene?
Sembra quasi una colpa aver scelto una donna, averla amata e poi stare male all'idea di doverla lasciare perché lei si è infilata a ritmo incalzante un pene eretto nella sua patata per una ventina di minuti circa.

Perché in fin dei conti il motivo è solo e soprattutto quello, riducendolo ai minimi termini.
Ventina di minuti o più e’ il gesto che conta.
 

Nicky

Utente di lunga data
Solo che uno non sa niente.
Io capisco che ogni persona possa avere motivazioni anche valide e condivisibili.
Ammesso che siano valide, non sono condivisibili. La cosa che ha insegnato a me il tradimento non è il valore dell'onestà, ho sempre pensato che essere onesti faccia stare bene, oltre a non esporre a una serie di rischi connessi alla disonestà.
Quello che ho appreso è che ci sono cose, che attengono alla mia personalità, al mio nucleo, che non sono condivisibili, accessibili o comprensibili ad altri, ma che per me è essenziale salvaguardare, giuste o sbagliate che siano. E questo ha cambiato il modo in cui mi pongo, di riflesso, con gli altri.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ammesso che siano valide, non sono condivisibili. La cosa che ha insegnato a me il tradimento non è il valore dell'onestà, ho sempre pensato che essere onesti faccia stare bene, oltre a non esporre a una serie di rischi connessi alla disonestà.
Quello che ho appreso è che ci sono cose, che attengono alla mia personalità, al mio nucleo, che non sono condivisibili, accessibili o comprensibili ad altri, ma che per me è essenziale salvaguardare, giuste o sbagliate che siano. E questo ha cambiato il modo in cui mi pongo, di riflesso, con gli altri.
Lo sai che è il ragionamento ANCHE degli psicopatici?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ammesso che siano valide, non sono condivisibili. La cosa che ha insegnato a me il tradimento non è il valore dell'onestà, ho sempre pensato che essere onesti faccia stare bene, oltre a non esporre a una serie di rischi connessi alla disonestà.
Quello che ho appreso è che ci sono cose, che attengono alla mia personalità, al mio nucleo, che non sono condivisibili, accessibili o comprensibili ad altri, ma che per me è essenziale salvaguardare, giuste o sbagliate che siano. E questo ha cambiato il modo in cui mi pongo, di riflesso, con gli altri.
Ma "giuste o sbagliate che siano" vuol dire che non sai distinguere bene da male o che vanno salvaguardate anche se sono sbagliate? E in tal caso, che senso ha salvaguardare cose sbagliate?
 

Brunetta

Utente di lunga data

Nicky

Utente di lunga data
Ma "giuste o sbagliate che siano" vuol dire che non sai distinguere bene da male o che vanno salvaguardate anche se sono sbagliate? E in tal caso, che senso ha salvaguardare cose sbagliate?
Salvaguardiamo cose "sbagliate" (agli occhi altrui) perché sono funzionali a qualcosa.
La domanda classica che mi viene rivolta, ad esempio, è, ma perché non ti separi, allora. Qualunque risposta io possa darti, non ti convincerà, perché non sei me, quello che sento io inevitabilmente ti sfugge. Anche se tentassi di spiegartelo, tu le vedresti come scuse, finzioni, o cose che non capisci che senso possano avere.
Quanto al saper distinguere il bene e il male, non sono una filosofa, ma già sul piano etico, pur essendoci alla base norme sociali condivise, che danno un parametro valutativo, le distinzioni non sono sempre semplici. Ad esempio, dipende dalla prospettiva, ad esempio se ti muovi da una prospettiva consequenziale la vedrai in modo diverso da una prospettiva deontologica. Ma non voglio farmi bannare! Non indurmi nella tentazione di addentrarmi in questi terreni, che sono lande di noia!
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Salvaguardiamo cose "sbagliate" (agli occhi altrui) perché sono funzionali a qualcosa.
La domanda classica che mi viene rivolta, ad esempio, è, ma perché non ti separi, allora. Qualunque risposta io possa darti, non ti convincerà, perché non sei me, quello che sento io inevitabilmente ti sfugge. Anche se tentassi di spiegartelo, tu le vedresti come scuse, finzioni, o cose che non capisci che senso possano avere.
Quanto al saper distinguere il bene e il male, non sono una filosofa, ma già sul piano etico, pur essendoci alla base norme sociali condivise, che danno un parametro valutativo, le distinzioni non sono sempre semplici. Ad esempio, dipende dalla prospettiva, ad esempio se ti muovi da una prospettiva consequenziale la vedrai in modo diverso da una prospettiva deontologica. Ma non voglio farmi bannare! Non indurmi nella tentazione di addentrarmi in questi terreni, che sono lande di noia!
Ma non occorre filosofia per distinguere bene da male, basta applicare un sano principio tipo "non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te, e fa invece quello che vorresti ti fosse fatto" e direi che con buona approssimazione te la cavi nel 90/95% dei casi. Piuttosto potresti farmi un esempio di cosa sbagliata salvaguardata perché funzionale a qualcos'altro? (l'esempio della separazione non l'ho capito)
 

Etta

Utente di lunga data
Allora sta nebbia e’ passata? Qua e’ uscito il sole. 😂
 

Nicky

Utente di lunga data
Piuttosto potresti farmi un esempio di cosa sbagliata salvaguardata perché funzionale a qualcos'altro? (l'esempio della separazione non l'ho capito)
La cosa moralmente giusta è dire la verità, giusto? La mia verità, se detta esplicitamente, è incompatibile con il matrimonio, perché il matrimonio è fatto di un tipo di amore che non sono più in grado di provare e tacerlo è già tradire, no? La separazione, in un caso come il mio, viene compresa, anche se dolorosa, in quanto conforme alla verità. Un male, certo, ma per qualcosa di giusto. Ma io sto salvaguardando qualcosa che per me ha più valore della verità, qualcosa che a me serve, evidentemente, di più (non chiedermi cosa che poi devo scrivere dieci pagine di delirio😂). È normale, però, che altri non lo comprendano o lo condividano, perché provano una normale e sacrosanta ripugnanza per le bugie.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
La cosa moralmente giusta è dire la verità, giusto? La mia verità, se detta esplicitamente, è incompatibile con il matrimonio, perché il matrimonio è fatto di un tipo di amore che non sono più in grado di provare e tacerlo è già tradire, no? La separazione, in un caso come il mio, viene compresa, anche se dolorosa, in quanto conforme alla verità. Un male, certo, ma per qualcosa di giusto. Ma io sto salvaguardando qualcosa che per me ha più valore della verità, qualcosa che a me serve, evidentemente, di più (non chiedermi cosa che poi devo scrivere dieci pagine di delirio😂). È normale, però, che altri non lo comprendano o lo condividano, perché provano una normale e sacrosanta ripugnanza per le bugie.
Se ho capito bene, tu stai dicendo che in certi casi si arriva a scegliere una “menzogna funzionale” perché la verità rischierebbe di distruggere qualcosa che, per quanto in apparenza contraddittorio o fragile, ha per te un valore più alto. Allora permettimi di osservare una cosa: se il matrimonio è “incompatibile con la verità” vuol dire che il matrimonio, come realtà autentica, non esiste più. Esiste solo nella forma, non nella sostanza. E allora la domanda non è solo “perché non ti separi?”, ma diventa: “che senso ha continuare qualcosa in cui l’essenziale è già venuto meno?”. Salvaguardare un errore perché “funzionale” mi fa pensare alle persone che restano in relazioni tossiche perché ne traggono un qualche vantaggio psicologico o materiale, anche se il prezzo è la propria dignità o quella degli altri. È funzionale, sì, ma a cosa? Alla paura? Alla convenienza? Alla quiete apparente?
Mi sembra che tu dica: “Mentire mi serve più della verità”. E allora la domanda è: serve a vivere o a sopravvivere? Ti rende libera o ti tiene prigioniera?
Forse l’onestà non è tanto “fare la cosa giusta” in senso astratto, ma avere il coraggio di stare nelle conseguenze della propria verità, anche quando fa male.
 

Nicky

Utente di lunga data
@ParmaLetale queste cose le ho pensate, ma non riesco a convincermi che con la mia coraggiosa verità starei meglio e non mi sentirei un'egoista comunque e pure peggio, viste le macerie da smaltire, così come sento il cuore frantumarsi un po' se penso di rinunciare non a un piacere, ma a un legame che sento.
In ogni caso, tutto questo discorso nasce in relazione alle affermazioni di @Lostris , che fa certamente bene a ricordare quale sia la cosa giusta. Mi è venuto da riflettere sulla distanza tra il sapere quale sia e il sentirlo dentro di sé.
 

Gaia

Utente di lunga data
@ParmaLetale queste cose le ho pensate, ma non riesco a convincermi che con la mia coraggiosa verità starei meglio e non mi sentirei un'egoista comunque e pure peggio, viste le macerie da smaltire, così come sento il cuore frantumarsi un po' se penso di rinunciare non a un piacere, ma a un legame che sento.
In ogni caso, tutto questo discorso nasce in relazione alle affermazioni di @Lostris , che fa certamente bene a ricordare quale sia la cosa giusta. Mi è venuto da riflettere sulla distanza tra il sapere quale sia e il sentirlo dentro di sé.
Onestamente io non conosco alcuna specie animale che si preoccupi del benessere del branco di fianco al suo.
Se il tuo branco sta bene stai facendo la cosa giusta.
Tutto sto chiacchierare di cose giuste quando ciò che è importante e’ stare bene cercando di non non fare come un elefante in una cristalleria.
 

Nicky

Utente di lunga data
Tutto sto chiacchierare di cose giuste quando ciò che è importante e’ stare bene cercando di non non fare come un elefante in una cristalleria.
Certo, siamo qui e analizziamo, chiacchieriamo, confrontiamo. Ma nella vita a un certo punto smetti di intellettualizzare e vivi.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
@ParmaLetale queste cose le ho pensate, ma non riesco a convincermi che con la mia coraggiosa verità starei meglio e non mi sentirei un'egoista comunque e pure peggio, viste le macerie da smaltire, così come sento il cuore frantumarsi un po' se penso di rinunciare non a un piacere, ma a un legame che sento.
In ogni caso, tutto questo discorso nasce in relazione alle affermazioni di @Lostris , che fa certamente bene a ricordare quale sia la cosa giusta. Mi è venuto da riflettere sulla distanza tra il sapere quale sia e il sentirlo dentro di sé.
Guarda, lungi da me l’idea di farti cambiare idea o di dirti cosa dovresti fare, non mi permetterei mai. Le scelte di vita sono sempre personali, e ognuno conosce le proprie paure, i propri limiti e i propri compromessi. Mi viene solo da chiedermi (e da chiederti): quanto credi di poter portare avanti questa situazione?
Perché alla lunga le cose non dette, i “legami” doppi, le verità taciute… diventano macigni. Magari lentamente, ma succede sempre. E alla fine il rischio è di trovarsi non solo col cuore frantumato, ma anche con le mani vuote, da una parte e dall’altra. Ma è solo una riflessione che mi viene da fare quando si cerca di tenere tutto senza mai davvero scegliere. Perché mi pare un po' un azzardo e alla lunga il banco vince sempre.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Onestamente io non conosco alcuna specie animale che si preoccupi del benessere del branco di fianco al suo.
Se il tuo branco sta bene stai facendo la cosa giusta.
Tutto sto chiacchierare di cose giuste quando ciò che è importante e’ stare bene cercando di non non fare come un elefante in una cristalleria.
D’altra parte anche i leoni, dopo l'accoppiamento, si fanno i fatti loro senza tante paranoie.
La differenza è che i leoni non si sposano, non promettono nulla e soprattutto non passano il tempo a giustificare i loro istinti.
La natura animale ha il pregio dell’onestà brutale: fa quello che deve senza fingere altro.
Noi umani invece siamo specializzati nel rompere gli equilibri e poi raccontarci che era per stare meglio. Tanto, basta non far troppo rumore mentre si rompe.
 
Top