Sono nebbia...

Nicky

Utente di lunga data
Ma non è vero che non si può promettere nulla.
Si può promettere l’impegno e la condivisione, si può promettere il sostegno e il cercare di fare il proprio meglio.
Certo non si può promettere che non cambierà nulla o che non si proverà mai attrazione per qualcun altro..
Credo che nessuno inizi qualcosa, qualcosa, che, oltretutto, è bello e felice, pensando di fare il proprio peggio o di impegnarsi a farlo fallire.
Non si può promettere nulla, che garantisca che si realizzi ciò che si spera di attuare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
No. Vuol dire che l'adesione a regole di condotta non può prescindere da una riflessione sul loro significato, che si deve fare partendo dalla conoscenza e coscienza di sé.
Io non faccio che leggere che basta che non si sappia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
In realtà nemmeno io. Peraltro il signor Nebbia se n’è pure andato.
Nel weekend non può rischiare di essere beccato dalla moglie, mentre scrive qui.
 

Etta

Utente di lunga data
Nel weekend non può rischiare di essere beccato dalla moglie, mentre scrive qui.
In 48h non va a farsi una doccia e non fa nemmeno una pisciata? Non ha qualche minuto libero? Qua la maggioranza è sposata ed è perennemente qua a scrivere. 😄
 

Alphonse02

Utente di lunga data
The game is rigged dicono alcuni, per cui ci sono più opzioni, ad esempio giocare lo stesso sapendo che il gioco è truccato, o non giocare affatto perché il gioco non vale la candela. In tutti i casi senza farsi illusioni. Facile no?
Al tavolo con qualcuno che bara non mi siedo o se lo faccio tengo la pistola carica con la fondina slacciata (J. Wayne,op.cit.)
 

Essere Nebbia

Utente di lunga data
Ogni vostra reazione ha un suo senso, una sua verità. In certi frangenti avrebbe ragione tizio, in altri caio. Però vorrei soffermarmi sulla parola scusa( e qui sono pienamente d'accordo con Ipazia e Danny ). A parte le giustissime osservazioni io ne aggiungerei un'altra...Ma se mi avesse chiesto scusa diversamente, ammettendo di aver sbagliato, cosa sarebbe cambiato? Che valore potrei dare a delle scuse date a seguito di un tradimento. Che valore avrei potuto dare alla veridicità di quelle scuse. La soluzione più veloce sarebbe quella di mandarla a quel paese, ma questo lo vorrò fare quando il puzzle sarà completo. Quando ogni situazione avrà la sua risposta. Come dice Danny cosa succederebbe se mi seducesse una 20enne? Quando si toccano le corde delle emozioni, delle passioni e dell'eroticità, non credo si possa fare molto per resistere e probabilmente cadrei anche io. Mi fa anche riflettere la situazione di Gaia...Si è divertita per un anno con un altro per il semplice fatto che aveva bisogno di quella situazione e l'ha fatta convivere con il suo matrimonio. Alla fine la mia situazione non è tanto diversa se non per averlo scoperto. Poi l'accettazione, anzi l'ipotesi di venire scoperta, è ben diversa dalla reazione che si avrebbe dovendo affrontare la cosa. Dire a mente fredda che si è disposti ad essere chiamata puttana, in fondo è solo la giustificazione che diamo alla nostra azione. Io non gli ho detto e non ho mai pensato che fosse una puttana quando l'ho scoperto. Quando seguivo con il gps l'auto da casa all'hotel, non mi è mai venuto in mente di chiamarla puttana. E neache ora mi viene. Bisogna prendere atto della realtà delle cose. Per chi, come me, la routine della vita di coppia, ha il suo regolare svolgimento, può sembrare che tutto vada bene. Si esce, si viaggia, si scopa, situazioni normali. Ma quando qualcuno comincia a lusingarci, a farci sentire o a riaccendere delle sensazioni, la sbandata è dietro l'angolo. E' successo a lei, poteva succedere a me. Ora il punto è, e qui le domande di Ipazia ha fatto breccia....
La mia domanda è: cosa stai facendo per me dopo avermi fatto male?
(cosa possa fare dopo averti fatto male?)
Te lo sei mai chiesto, se chi ti sta accanto è degno di te?
E non perchè ti ama e quella roba lì.
Se è degno in termini di onore e fierezza. Di forza e potere.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ogni vostra reazione ha un suo senso, una sua verità. In certi frangenti avrebbe ragione tizio, in altri caio. Però vorrei soffermarmi sulla parola scusa( e qui sono pienamente d'accordo con Ipazia e Danny ). A parte le giustissime osservazioni io ne aggiungerei un'altra...Ma se mi avesse chiesto scusa diversamente, ammettendo di aver sbagliato, cosa sarebbe cambiato? Che valore potrei dare a delle scuse date a seguito di un tradimento. Che valore avrei potuto dare alla veridicità di quelle scuse. La soluzione più veloce sarebbe quella di mandarla a quel paese, ma questo lo vorrò fare quando il puzzle sarà completo. Quando ogni situazione avrà la sua risposta. Come dice Danny cosa succederebbe se mi seducesse una 20enne? Quando si toccano le corde delle emozioni, delle passioni e dell'eroticità, non credo si possa fare molto per resistere e probabilmente cadrei anche io. Mi fa anche riflettere la situazione di Gaia...Si è divertita per un anno con un altro per il semplice fatto che aveva bisogno di quella situazione e l'ha fatta convivere con il suo matrimonio. Alla fine la mia situazione non è tanto diversa se non per averlo scoperto. Poi l'accettazione, anzi l'ipotesi di venire scoperta, è ben diversa dalla reazione che si avrebbe dovendo affrontare la cosa. Dire a mente fredda che si è disposti ad essere chiamata puttana, in fondo è solo la giustificazione che diamo alla nostra azione. Io non gli ho detto e non ho mai pensato che fosse una puttana quando l'ho scoperto. Quando seguivo con il gps l'auto da casa all'hotel, non mi è mai venuto in mente di chiamarla puttana. E neache ora mi viene. Bisogna prendere atto della realtà delle cose. Per chi, come me, la routine della vita di coppia, ha il suo regolare svolgimento, può sembrare che tutto vada bene. Si esce, si viaggia, si scopa, situazioni normali. Ma quando qualcuno comincia a lusingarci, a farci sentire o a riaccendere delle sensazioni, la sbandata è dietro l'angolo. E' successo a lei, poteva succedere a me. Ora il punto è, e qui le domande di Ipazia ha fatto breccia....
La mia domanda è: cosa stai facendo per me dopo avermi fatto male?
(cosa possa fare dopo averti fatto male?)
Te lo sei mai chiesto, se chi ti sta accanto è degno di te?
E non perchè ti ama e quella roba lì.
Se è degno in termini di onore e fierezza. Di forza e potere.
Per me non è tanto un problema di tradimento, ma di ruolo. Tu hai capito che ruolo hai per lei adesso? Se si, senti che ti sta bene o che lo devi accettare perchè o mangi la finestra o salti la minestra?
 

Essere Nebbia

Utente di lunga data
Se ho capito bene, tu stai dicendo che in certi casi si arriva a scegliere una “menzogna funzionale” perché la verità rischierebbe di distruggere qualcosa che, per quanto in apparenza contraddittorio o fragile, ha per te un valore più alto. Allora permettimi di osservare una cosa: se il matrimonio è “incompatibile con la verità” vuol dire che il matrimonio, come realtà autentica, non esiste più. Esiste solo nella forma, non nella sostanza. E allora la domanda non è solo “perché non ti separi?”, ma diventa: “che senso ha continuare qualcosa in cui l’essenziale è già venuto meno?”. Salvaguardare un errore perché “funzionale” mi fa pensare alle persone che restano in relazioni tossiche perché ne traggono un qualche vantaggio psicologico o materiale, anche se il prezzo è la propria dignità o quella degli altri. È funzionale, sì, ma a cosa? Alla paura? Alla convenienza? Alla quiete apparente?
Mi sembra che tu dica: “Mentire mi serve più della verità”. E allora la domanda è: serve a vivere o a sopravvivere? Ti rende libera o ti tiene prigioniera?
Forse l’onestà non è tanto “fare la cosa giusta” in senso astratto, ma avere il coraggio di stare nelle conseguenze della propria verità, anche quando fa male.
Nicky non è la sola a vivere una situazione del genere. Altri hanno ammesso di aver tradito ma tenendo ben saldo il rapporto con il partner omettendo di ammettere il tradimento. Valutando questo, mi viene da pensare che più del tradimento stesso diamo valore all'unione, alla stabilità che abbiamo in quel rapporto e che non vogliamo perdere per un'azione che in realtà soddisfa solo noi stessi. Qualcuno ha scritto dell'egoismo...ecco credo sia esattamente questo...egoismo...cerco e soddisfo(tradimento) ciò che mi manca in un contesto stabile e funzionale(unione). Mi convinco sempre più che il rinfaccio che mi ha fatto del mio passato non sia altro che la scusa istintiva per essere stata beccata in flagranza. Oggettivamente non posso competere con un giovane 27enne, e questo è assodato, posso cercare di capire se la sua voglia, di gioventù o meno, sia una questione passeggera o è qualcosa per lei di definitivo. Cambiare partner senza aver capito bene le cose mi porterebbe altrove ma resterei con troppe domande, compresa quella della fiducia persa nei confronti del prossimo. Del resto i suoi silenzi, pur non indicando qualcosa di definitivo, sembrano più orientati a una ripresa della relazione...e forse il suo silenzio è il suo modo di chiedere scusa. La fretta è cattiva consigliera.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Nicky non è la sola a vivere una situazione del genere. Altri hanno ammesso di aver tradito ma tenendo ben saldo il rapporto con il partner omettendo di ammettere il tradimento. Valutando questo, mi viene da pensare che più del tradimento stesso diamo valore all'unione, alla stabilità che abbiamo in quel rapporto e che non vogliamo perdere per un'azione che in realtà soddisfa solo noi stessi. Qualcuno ha scritto dell'egoismo...ecco credo sia esattamente questo...egoismo...cerco e soddisfo(tradimento) ciò che mi manca in un contesto stabile e funzionale(unione). Mi convinco sempre più che il rinfaccio che mi ha fatto del mio passato non sia altro che la scusa istintiva per essere stata beccata in flagranza. Oggettivamente non posso competere con un giovane 27enne, e questo è assodato, posso cercare di capire se la sua voglia, di gioventù o meno, sia una questione passeggera o è qualcosa per lei di definitivo. Cambiare partner senza aver capito bene le cose mi porterebbe altrove ma resterei con troppe domande, compresa quella della fiducia persa nei confronti del prossimo. Del resto i suoi silenzi, pur non indicando qualcosa di definitivo, sembrano più orientati a una ripresa della relazione...e forse il suo silenzio è il suo modo di chiedere scusa. La fretta è cattiva consigliera.
Ma anche NO! E' il suo modo codardo di non affrontare la questione responsabilità, scommettendo sulla tua resa incondizionata
 

Essere Nebbia

Utente di lunga data
a mio avviso dovresti fare un percorso per capire se le tue preferenze sessuali siano un modo per esorcizzare il trauma rivivendolo in modo controllato o se siano semplicemente preferenze sessuali. Nella seconda ipotesi, ti assicuro che non è impossibile trovare una partner che le condivida. Se non le trovi è perché quel tipo di donna evidentemente percepisce il tuo disagio psicologico e non ti avvicina, perché un conto è il kinky, un conto è pensare di dover espirare qualcosa, oppure tu le rifiuti perché rifiuti te stesso e cerchi inconsciamente partner non disponibili.
Preferenze sessuali? Non credo di averne delle particolari. Alla fine si tratta semplicemente di piacere anale e non credo sia così strano al giorno d'oggi. Con lei ho fatto anche sesso anale...perchè dovrebbe essere diverso se è lei a farmi? Onestamente non vedo ne traumi ne esorcismi di sorta...è solo sesso. E farmi fare da lei non è una sorta di punizione o flagellazione per ciò che ho subito, è semplicemente il piacere di poter concedere il mio corpo in base alla mia volontà.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Nascondevo a me la mia incomprensione di me, potrei dire.
Probabilmente, potrei dire ancora, la relazione era un buon posto dove "mettere al sicuro", non guardare, quello che mi spaventava, non mi piaceva.
E sono piuttosto convinta di aver semplicemente scelto e di esser stata scelta da chi aveva necessità simili alle mie.

E' un discorso a posteriori sia chiaro. Non ne ero poi così consapevole al tempo.
Anche perchè per spiegarmi a me continuavo ad usare i regolamenti generalisti, e non ne uscivo.

Allora semplicemente mi seguivo in modo goffo, andando a casaccio e cercando strutture e paradigmi per spiegarmi.

La monogamia, per esempio, adesso non la userei più come funzione per spiegarmi in una relazione.
E' un contenitore di significati che certo mi condizionano, perchè questa è la cultura in cui sono nata cresciuta e condizionata, ma che non mi sono minimamente utili.

La fedeltà già allora non mi tornava ma la includevo per certi versi, quindi il tradimento e tutti i corollari di giusto e sbagliato mi risuonava già di più.

Ma anche quel contenitore non mi tornava fino in fondo.

La vivevo un po' come vivo certe strette di mano oggi: non capisco bene che utilità reale, in termini di significato, abbiano, però capisco che è una convenzione sociale funzionale al rito del saluto nella nostra società, fa risparmiare tempo e prevede una certa adesione ad un contesto, tipo recitare la messa in latino senza conoscere il latino.
Quindi stringo mani anche se non me ne frega una cazzo nè della mano nè della persona a cui la stringo. Sorrido anche se non ho voglia perchè so che ha un significato comunicativo. Ma tutto questo è ovviamente funzionale ai miei obiettivi. Anche oggi non stringo mani se non ho obiettivi concreti da perseguire.

E suddivido le persone fra chi riconosce quello che sto facendo e chi non se ne rende minimamente conto poichè aderisce talmente profondamente alla convenzione da non rendersi conto che è una convenzione e quindi una funzine e non un contenuto, salvo che intenzionalmente e in modo condiviso si prenda la funzione, ci si accordi sul fatto che è una funzione individualmente vuota e che ad entrambi interessa riempirla di significati.
Ok, ma oggi se ami qualcuno, come glielo dimostri? Perché anche quello rischia di diventare una convenzione. Dove ti fermi?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Preferenze sessuali? Non credo di averne delle particolari. Alla fine si tratta semplicemente di piacere anale e non credo sia così strano al giorno d'oggi. Con lei ho fatto anche sesso anale...perchè dovrebbe essere diverso se è lei a farmi? Onestamente non vedo ne traumi ne esorcismi di sorta...è solo sesso. E farmi fare da lei non è una sorta di punizione o flagellazione per ciò che ho subito, è semplicemente il piacere di poter concedere il mio corpo in base alla mia volontà.
La nebbia si è diradata.
 
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