Ecco, almeno questo puoi risparmiartelo. Pur se i colleghi dovessero accoglierti in ufficio saltando sui tavoli ballando la danza del cornuto, non hai motivi per chiamare in causa la tua autostima.Lei sostiene che non me l'abbia detto fin'ora, perché ha già causato del male a se stessa e non aveva senso farne anche a me. E sostiene che me l'abbia detto adesso perché dopo un anno di convivenza stavamo andando verso la creazione di una famiglia e non era il caso farlo senza mettere tutte le carte sul tavolo.
Ma si può veramente avere una relazione con una persona che ti ha tradito? Io non riesco ad immaginarlo al momento.
Per chi parlava dell'età, lei aveva 23 anni, davvero può essere una giustifica? A me sembra un'età matura per capire che la nostra relazione sarebbe potuta andare da qualche parte. Almeno, io in quel periodo lo capivo.
Può sembrare uno scherzo ma oggi entrando in ufficio "da cornuto", mi sono sentito male.
Alcuni miei colleghi sono suoi ex-compagni di Università, così come il tizio con cui mi ha tradito. Non so se loro sanno, ho vergogna di dirlo per subire il loro giudizio, fatto sta che ho vergogna di me stesso e non mi sento uomo ipotizzando che loro possano saperlo.
Per carità, la tua reazione è normale e anche le conclusioni sono spesso le stesse per tutti i traditi. In realtà devi pensare che se c'è un deficiente che deve preoccuparsi di questo è proprio lei, tra l'altro mi pare sia proprio il suo cruccio al momento.