kikko64
Utente Incasinato
Quoto :up:capisci perché dico che sei di paese? La città con 3 milioni di abitanti qual era, Tunisi? Sei proprio male attrezzato, concettualmente lasciala libera sta poveraccia
Quoto :up:capisci perché dico che sei di paese? La città con 3 milioni di abitanti qual era, Tunisi? Sei proprio male attrezzato, concettualmente lasciala libera sta poveraccia
Se parliamo di valori, per quanto in alcuni aspetti restino discutibili, quelli lasciati dal '68 (e non parlo solo del '68 italiano ma anche e soprattutto di quello francese, inglese, americano) sono stati di gran lunga i "migliori" degli ultimi 50 anni ... purtroppo sono anche stati dimenticati troppo velocementeBeh, delegare di un simile traguardo le generazioni future quando gli esempi e i valori che siamo stati in grado di dimostrare fanno acqua da tutte le parti, mi pare un azzardo bello e buono.
Scusami se mi intrometto, ma sinceramente non capisco il senso. Sicuro che nella tua storia non fosse proprio il senso di appartenenza a latitare e quindi a causarne il naufragio. Forse ho capito male.Esatto, prescinde la tuo caso ...
Non dal mio ... credo di poter affermare che, in fin dei conti, il mio matrimonio sia naufragato anche per quello che tu hai scritto ed io ho evidenziato ...
tu non hai fatto proprio nienteLei sostiene che non me l'abbia detto fin'ora, perché ha già causato del male a se stessa e non aveva senso farne anche a me. E sostiene che me l'abbia detto adesso perché dopo un anno di convivenza stavamo andando verso la creazione di una famiglia e non era il caso farlo senza mettere tutte le carte sul tavolo.
Ma si può veramente avere una relazione con una persona che ti ha tradito? Io non riesco ad immaginarlo al momento.
Per chi parlava dell'età, lei aveva 23 anni, davvero può essere una giustifica? A me sembra un'età matura per capire che la nostra relazione sarebbe potuta andare da qualche parte. Almeno, io in quel periodo lo capivo.
Può sembrare uno scherzo ma oggi entrando in ufficio "da cornuto", mi sono sentito male.
Alcuni miei colleghi sono suoi ex-compagni di Università, così come il tizio con cui mi ha tradito. Non so se loro sanno, ho vergogna di dirlo per subire il loro giudizio, fatto sta che ho vergogna di me stesso e non mi sento uomo ipotizzando che loro possano saperlo.
E' se fosse stata solo la moda del momento? A chiacchiere siamo sempre andati forte, ma i fatti sono ben altra cosa. A me pare piuttosto che i giovani di oggi rappresentino l'eterogeneità di sempre.Se parliamo di valori, per quanto in alcuni aspetti restino discutibili, quelli lasciati dal '68 (e non parlo solo del '68 italiano ma anche e soprattutto di quello francese, inglese, americano) sono stati di gran lunga i "migliori" degli ultimi 50 anni ... purtroppo sono anche stati dimenticati troppo velocemente
Giovanni, il forum, questo luogo, è massima espressione dei dubbi più svariati da parte dei molti malpensanti.Nono, intendevo con vigore, con passione.
Non so nemmeno io perché, specialmente tre giorni dopo aver detto certe cose, ho sentito questo desiderio.
Non so perché alcuni di voi continuano ad essere dubbiosi, a dire che non mi è stato rivelato tutto, a dire che c'era qualcosa in più sia nella motivazione che nella rivelazione.
Io sono quasi sinceramente convinto di tutto.
Forse sono ingenuo.
Forse sono troppo superbo da ammettere a me stesso che c'è ancora qualcosa che non so.
Non lo so ragazzi, non capisco più niente.
Sai che non lo so? Col senno di oggi credo di poter dire, personalissima opinione, che il tempo da solo non aggiusta un cavolo di niente, non se a sostegno non si operano le scelte giuste al momento giusto.tu non hai fatto proprio niente
lei si è comportata male tanto male da non poterlo tenere dentro ...gli altri chissene
se hai bisogno di sfogarti fallo, se non te la senti con loro, fallo qui o da altra parte ma non pensare a vergognarti perchè non hai proprio niente di cui vergognarti, sei fantastico così come sei e sicuramente molto più maturo di lei e della maggior parte degli altri.
e tutto questo può solo che renderti più consapevole e più uomo, non compiangerti, adesso è lei che deve riconquistarti tu devi solo darti tempo probabilmente molto... ma il tempo aggiusta tutto.
Hai mai provato a guardare l'erba che cresce?Grazie del tuo intervento, credo tu abbia ragione. Non esiste più il passato.
Ma il futuro? Davvero tutti i piani cambiano?
Io sul serio pensavo che a breve, diciamo un annetto, avremmo messo su famiglia. Adesso mi viene da ridere ad un pensiero del genere. Anche se continuassimo a vivere insieme, ci vorranno anni prima di poter pensare seriamente ad un futuro.
A quanto pare, non sono stati i 4 anni a farla diventare intollerante, sono stati gli ultimi mesi da conviventi.
:rotfl:
Ci sta, forse.
Però pure chiamare una città di 3 milioni di abitanti un "paesello" mi sembra esagerato
comunque non è finalmente, ho scritto già nei primi post che viviamo all'estero assieme da circa un anno...
Sì.Dal punto di vista etimologico hai perfettamente ragione, ma io non mi riferivo al significato di "appartenenza" come viene definito nell'articolo (L’appartenenza è una parola derivata dal latino, composta da questi tre elementi: “ad”, “pars” e “tenere”, e significa : far parte, sentirsi parte di qualcuno o di qualcosa....) quanto piuttosto al chiaro significato di "possesso" che Giovanni associa alla sua ragazza usando le parole "qualcosa che ti appartiene" nella frase " ...Però sul NON poter considerare una donna qualcosa che ti appartiene, non sono d'accordo."
Dipende da come la giri. Parliamo di incapacità di cambiare o di capacità di non cambiare? Forse è su questo che il nostro ancora non riesce a farsi capire.Mi ha colpita che tu abbia scritto che tu non sei cambiato in questi anni.
Se fossi nella tua ragazza, per certi versi, mi offenderei anche. Se devo dirtela tutta.
Significherebbe che la mia presenza nella tua vita, per limitare i "cambiamenti" alla vostra relazione, non ha apportato nulla di nuovo. Non ha stimolato niente. Tu sei rimasto a dove eri.
Non pensi?![]()
Nono, intendevo con vigore, con passione.
Non so nemmeno io perché, specialmente tre giorni dopo aver detto certe cose, ho sentito questo desiderio.
Non so perché alcuni di voi continuano ad essere dubbiosi, a dire che non mi è stato rivelato tutto, a dire che c'era qualcosa in più sia nella motivazione che nella rivelazione.
Io sono quasi sinceramente convinto di tutto.
Forse sono ingenuo.
Forse sono troppo superbo da ammettere a me stesso che c'è ancora qualcosa che non so.
Non lo so ragazzi, non capisco più niente.
Senza entrare nel merito ed andare OT : mia moglie mi considerava (e forse mi considera ancora) una sua proprietà privata di cui poter disporre a suo piacimento ... io non l'ho mai fatto.Scusami se mi intrometto, ma sinceramente non capisco il senso. Sicuro che nella tua storia non fosse proprio il senso di appartenenza a latitare e quindi a causarne il naufragio. Forse ho capito male.
bè per come la vedo io, intanto fa meno male e non è cosa da poco...Sai che non lo so? Col senno di oggi credo di poter dire, personalissima opinione, che il tempo da solo non aggiusta un cavolo di niente, non se a sostegno non si operano le scelte giuste al momento giusto.
Quello che intendo dire è: quattro anni fa, mi vedevo a fare con lei una famiglia. Quattro giorni fa, pure.Hai mai provato a guardare l'erba che cresce?
siamo abituati a considerare lo scorrere del tempo come un qualcosa di lineare, di oggettivamente misurabile.
Ma il tempo è molto più misterioso di quanto sembri guardando un orologio.
La misurazione del tempo è una convenzione, ma il Tempo è qualcosa di ben più complesso della sua semplice misurazione.
Ed in effetti a volte sembra di arrivare alle "svolte" tutto d'un balzo.
Prima non c'era e poi c'è. Ed è stupefacente. Nel bene e nel male.
Ma, come l'erba, non si arriva alla svolta in un unico balzo.
Ci si arriva lentissimamente. Un passetto dopo l'altro. Alcuni neanche ci si rende conto di farli, altri sono evidenti...la svolta, la rivelazione è un qualcosa che non si può più negare talmente è evidente.
Siete comunque giovani. Lei ha 25 anni.
Quattro anni fa ne aveva 21.
Ci si trasforma quotidianamente e anche velocemente.
Non si resta uguali a se stessi, per quanto non sembri, la mattina non siamo le stesse persone che sono andate a dormire la sera prima. (pensa ai sogni e alla loro funzione, che è perlopiù ancora un mistero fra l'altro).
Sono molto d'accordo con twin quando dice che adesso è un "nuovo" presente.
Non tanto perchè il passato non valga più.
Ma perchè in questo presente siete ENTRAMBI inaspettati a voi stessi. Inediti.
Siete sempre voi. Ma siete diversi.
E avete l'opportunità di guardare la trasformazione.
Perchè è stata deflagrante, tramite la rivelazione della tua ragazza.
Lasciando da parte il tradimento (inteso come unico fulcro su cui tenere attenzione), io vi auguro di non accontentarvi di spiegazioni di superficie e di rientrare nei binari del "vostro conosciuto". (di mettere sotto il tappeto, come diceva twin, e tirar dritto. E per tirar dritto non parlo di stare insieme o lasciarvi, parlo della ricerca di una nuova modalità di confronto fra voi. )
Se tieni l'occhio sul tradimento (e non lo voglio sminuire, sia ben chiaro) e non guardi al quadro generale, ti perdi cose importanti. Che lei fra l'altro, a quanto racconti, ha accennato. Ti ha detto che in questi anni è cambiata. Per esempio.
Come è cambiata? In cosa è cambiata? Perchè?
Quali sono i suoi sogni adesso? Che donna vede quando si guarda allo specchio?
Etc etc.
E lo stesso per te.
Mi ha colpita che tu abbia scritto che tu non sei cambiato in questi anni.
Se fossi nella tua ragazza, per certi versi, mi offenderei anche. Se devo dirtela tutta.
Significherebbe che la mia presenza nella tua vita, per limitare i "cambiamenti" alla vostra relazione, non ha apportato nulla di nuovo. Non ha stimolato niente. Tu sei rimasto a dove eri.
Non pensi?![]()
A me invece sembra che i giovani di oggi siano assai poco eterogenei e rappresentino ottimamente il vuoto cosmico ....E' se fosse stata solo la moda del momento? A chiacchiere siamo sempre andati forte, ma i fatti sono ben altra cosa. A me pare piuttosto che i giovani di oggi rappresentino l'eterogeneità di sempre.
Prendo spunto per una riflessione, che esula strettamente dal 3d e la butto lì, e male, perchè sono di corsa, maDal punto di vista etimologico hai perfettamente ragione, ma io non mi riferivo al significato di "appartenenza" come viene definito nell'articolo (L’appartenenza è una parola derivata dal latino, composta da questi tre elementi: “ad”, “pars” e “tenere”, e significa : far parte, sentirsi parte di qualcuno o di qualcosa....) quanto piuttosto al chiaro significato di "possesso" che Giovanni associa alla sua ragazza usando le parole "qualcosa che ti appartiene" nella frase " ...Però sul NON poter considerare una donna qualcosa che ti appartiene, non sono d'accordo."
Sono di volata...Quello che intendo dire è: quattro anni fa, mi vedevo a fare con lei una famiglia. Quattro giorni fa, pure.
Non voglio dire di non essere cambiato.
Ma se lei mi dice "quattro anni fa per me il nostro rapporto non era serio come adesso", io invece dico che era altrettanto serio per me già dall'inizio.
Ecco vedi, il rischio qui è quello di infondere in una storia un vissuto personale e particolare prendendo come catalizzatore un elemento che nella stessa storia ha avuto un significato determinante. Peraltro la sovrapposizione avviene a parti invertite.Senza entrare nel merito ed andare OT : mia moglie mi considerava (e forse mi considera ancora) una sua proprietà privata di cui poter disporre a suo piacimento ... io non l'ho mai fatto.
Può essere, non posso dire che non sia cosi. Tra l'altro in questo senso ci sono più fattori di rischio che nel passato.A me invece sembra che i giovani di oggi siano assai poco eterogenei e rappresentino ottimamente il vuoto cosmico ....
Senza dubbio. Però mi riferivo al fatto che se non rimuovi o risolvi determinati fattori scatenanti l'intervento del tempo resta relativo, anche troppo in certi casi.bè per come la vedo io, intanto fa meno male e non è cosa da poco...
poi piano piano vedi le cose più chiaramente
dai peso alle cose che reputi importanti
e capisci molte più cose di te...
quindi il tempo ha comunque un ottimo risultato