Metropolitana.
Fermata Termini che è quella con maggior affluenza.
Arriva il treno con me dentro.
Sulla banchina è pieno di gente.
Si aprono le porte.
Un muro di persone davanti a me che mica ci pensa a farsi di lato per darmi la possibilità di scendere.
Questo tutte le sante mattine che Cristo manda in terra.
In genere continuo placidamente a leggere il mio giornale speranzoso che a qualcuno si accenda una lampadina in testa e realizzi: Se faccio un passo di lato questo scende e io entro.
Ogni tanto mi viene voglia di scendere facendomi spazio a capocciate sulle gengive.
Ancora non mi capacito del perché non l'abbia mai fatto.
Ogni mattina devo fare il badge per entrare.
C'è un banco con tre persone che ti registrano e ti consegnano il badge.
C'è una linea gialla come in banca dove aspettare il tuo turno.
Quando uno dei tre si libera, chiamano il primo in fila e gli fanno il badge.
Oggi davanti a me c'erano tre persone.
Si libera uno dei tipi che rilasciano il badge e questi vanno tutti e tre da lui, facendomi diventare il primo della fila.
Aspetto il mio turno.
Si libera uno.
Faccio per andare.
E uno dei tre di prima ritiene opportuno passarmi davanti.
Gentilmente gli faccio notare: Scusi, ma lei si era messo in fila presso l'altro impiegato.
Risposta: E che c'entra.
Che fai ?
L'impulso è stato quello di lasciarlo per terra a pisciare sangue, il risultato è stato che invece gli ho detto: Vabbè faccia sto badge e si sbrighi che già mi ha stancato.
