Eppure qualcosa non mi quadra. Tanto più che nel suo vissuto Chedire la descrive come presuntuosa e arrogante, avendo avuto modo di viversela in una certa quotidianità. Leggendo Tebe e Brunetta ho pensato "si, lo penso anch'io", però poi ho sentito più di una stonatura. Intanto, che bisogno aveva di raggiungerla per allestire una specie di onore alle armi? Non poteva non rendersi conto che avrebbe suscitato un turbamento, un batticuore, spezzato un momento di privatezza quotidiana; ha cercato qualcosa facendo irruzione con sguardo provocatorio, scombinando una quiete del momento, non potendo non sapere che sarebbe rimasta nella mente di Chedire occupando pervasivamente i suoi pensieri, mettendola in uno stato di sospensione. Diciamo che c'è riuscita. Mi dispiace, ma non vedo un onesto onore alle armi. Non ha detto lo amo ancora, ma è' giusto anche se doloroso che me ne faccia una ragione. Ammesso che ci sia una necessità di simile cerimonia. L'ha detto con "sguardo brillante", rievocando scopate e appuntamenti, luoghi e date. E' stata un po' troppo articolata, ecco, e questo sconfinamento non mi convince fino in fondo della buona fede.