Stammattina l'ho incontrata

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AnnaBlume

capziosina random
Mi ripeto: dipende dal tipo di rapporto. Anch'io all'inizio tenevo tutto separato poi col tempo tutto è diventato comune. E' un percorso naturale. Il fatto che non si apra la posta o non si spii il cellulare è perché ci si fida non perché ci sono impedimenti. Pensa a un cassetto o una stanza non apribile, non è pensabile, anche se ognuno i suoi cassetti se li gestisce da solo. Sennò si è sposati con Barbablù.
ecco un altro pensiero particolare però detto in modo generale. Naturale è per te, se lo provi naturalmente. Non è naturale affatto se non lo provi. Un cassetto è una parte della casa ed esiste da quando esiste il progetto comune della casa; la posta, i contatti, il telefono, la mail preesistono alla coppia, sono personali; ci saranno anche se la coppia finisce (cosa che per la casa non vale, la sua ragion d'essere è la sua condivisione). Se ti senti messa in discussione per questo, per me c'è un problema. Secondo me, fai quello che ti va, a fronte a d analogo, reciproco e pari desiderio dell'altro. Io scappo a gambe levate :D
 

AnnaBlume

capziosina random
Questo è quel che credi tu :carneval:
no, no, con mia madre, da adulta, ne abbiamo ben parlato. E lei mi ha detto cosa ha fatto e cosa no, e perché.

per altro, saltando di palo in frasca, il rapporto con i figli non è paritario (sebbene molti genitori abusino di tale non paritarietà). Fra due adulti è paritario. Arrogati il diritto di mettere le mani delle mie cose, e vedi che succede :D
 
per me sbagli ancora, sempre lo stesso errore. Non dire, o tenere per sé, non è nascondere. I figli imparano che ci sono sfere private e che hanno il pieno diritto di averle, questo imparano. Imparano che possono avere parti private senza che nessuno gli imponga di mostrarle. Che nessuno ha il diritto di violentarli in questo senso. Questo, imparano. Imparano la libertà.
prima di imparare la libertà devi imparare a sapere cos'è e a gestirla.
 

AnnaBlume

capziosina random
Non ti fai cazzi suoi: non ci sono ostacoli perché tu te li possa fare. Per me è totalmente diverso.
ma se io mantengo il filtro che ho sempre avuto, e tu lo forzi, o ti stressi, o ti lamenti, o, o, o, ti stai cercando di farti i cazzi miei, cazzi nei quali tu non c'entri, ti preesistevano e ci saranno anche quando tu -forse- non ci sarai più. Cosa c'è di così intolerabile?
 

AnnaBlume

capziosina random
prima di imparare la libertà devi imparare a sapere cos'è e a gestirla.
ma sicuramente. Ma perché, sapere che c'è qualcuno che ha il diritto di spiare le loro cose insegna loro cos'è la libertà e gestirla? O è ben altro a farlo, tipo il dialogo liberamente condiviso?
 

danny

Utente di lunga data
ecco un altro pensiero particolare però detto in modo generale. Naturale è per te, se lo provi naturalmente. Non è naturale affatto se non lo provi. Un cassetto è una parte della casa ed esiste da quando esiste il progetto comune della casa; la posta, i contatti, il telefono, la mail preesistono alla coppia, sono personali; ci saranno anche se la coppia finisce (cosa che per la casa non vale, la sua ragion d'essere è la sua condivisione). Se ti senti messa in discussione per questo, per me c'è un problema. Secondo me, fai quello che ti va, a fronte a d analogo, reciproco e pari desiderio dell'altro. Io scappo a gambe levate :D
Quando mia moglie ha mandato la foto del suo culo nudo in spiaggia a ottobre all'amante, ha potuto farlo perché aveva libero accesso alle mie foto sul pc comune - già, perché era una foto che avevo scattato io.
E lo ha fatto sulla base del rapporto di fiducia che c'era tra noi, fiducia che è garanzia della libertà dell'individuo in una coppia: io mi son trovato sul mac quella foto copiata - mia moglie è un'imbranata sul mac - e non ho sospettato nulla, dato che c'era, lo ripeto, fiducia.
Quando è venuta a galla la cosa, mia moglie mi ha detto:
"Sì, io ti ho nascosto tutto, ma anche tu per anni ti sei fatto i cazzi tuoi con i forum (di ciclismo) e io non sono mai venuta a leggerli".
Come dire... tu oggi pretende la privacy per te e sai che non la usi male, ma se fosse il tuo fidanzato invece ad abusarne... la penseresti sempre uguale?
Quello che voglio dire è che gestendo il rapporto così, si danno anche molte giustifcazioni agli altri per farsi i cazzi loro.
E non è detto che non se ne approfittino, prima o poi.
Sulle coppie scambiste, aperte, etc... quello che conosciamo ci sono arrivati dopo un lungo percorso, all'inizio erano "normali".
 
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Brunetta

Utente di lunga data
ecco un altro pensiero particolare però detto in modo generale. Naturale è per te, se lo provi naturalmente. Non è naturale affatto se non lo provi. Un cassetto è una parte della casa ed esiste da quando esiste il progetto comune della casa; la posta, i contatti, il telefono, la mail preesistono alla coppia, sono personali; ci saranno anche se la coppia finisce (cosa che per la casa non vale, la sua ragion d'essere è la sua condivisione). Se ti senti messa in discussione per questo, per me c'è un problema. Secondo me, fai quello che ti va, a fronte a d analogo, reciproco e pari desiderio dell'altro. Io scappo a gambe levate :D
Ma chi si sente messo in discussione?!
Ti sto dicendo e te lo sta dicendo Danny che è un percorso che avviene naturalmente, come è avvenuto per me lo è stato per tutte le coppie che conosco, perché non c'è ragione di usare chiavi di sorta. Altro discorso è se esistono figli grandi che potrebbero leggere per curiosità cose riguardanti terze persone. Allora si mette una password alla mail o al cellulare ma l'altro le conosce.
Non è una salvaguardia da tradimenti o segno di insicurezza (perché nulla salvaguardia, vedi me e Danny) è una cosa che avviene quando si è famiglia da decenni. Non puoi sapere come ti sentiresti in una situazione che non hai vissuto. Poi chiaro che esistono casi diversi. In nulla c'è universalità. Ma non si può definire assurdo quello che avviene in quasi tutte le famiglie.
 

scrittore

Utente di lunga data
@Anna

Abbiamo tutti dei segreti..
a volte privacy=non dire nulla e farsi i cazzi propri è una equazione vincente!
Soprattutto quando fai cose che sei sicuro che non fanno male a nessuno ma che generano solo casini se gli altri lo venissero a sapere ...
 

AnnaBlume

capziosina random
tipo: cosa dico ai miei amici. I versi che scrivo. I cazzi privati dei miei amici sui quali li consiglio, magari. Dettagli su relazioni precedenti che io piuttosto che raccontare mi segherei la lingua. Relazioni amicali non comuni con lui. E così via. Scazzi o sfoghi momentanei che non voglio condividere perché non mi riassumono se non per quell'istante. ... potrei continuare per ore.
 

AnnaBlume

capziosina random
Quando mia moglie ha mandato la foto del suo culo nudo in spiaggia a ottobre all'amante, ha potuto farlo perché aveva libero accesso alle mie foto sul pc comune - già, perché era una foto che avevo scattato io.
E lo ha fatto sulla base del rapporto di fiducia che c'era tra noi, fiducia che è garanzia della libertà dell'individuo in una coppia: io mi son trovato sul mac quella foto copiata - mia moglie è un'imbranata sul mac - e non ho sospettato nulla, dato che c'era, lo ripeto, fiducia.
Quando è venuta a galla la cosa, mia moglie mi ha detto:
"Sì, io ti ho nascosto tutto, ma anche tu per anni ti sei fatto i cazzi tuoi con i forum (di ciclismo) e io non sono mai venuta a leggerli".
Come dire... tu oggi pretende la privacy per te e sai che non la usi male, ma se fosse il tuo fidanzato invece ad abusarne... la penseresti sempre uguale?
Quello che voglio dire è che gestendo il rapporto così, si danno anche molte giustifcazioni agli altri per farsi i cazzi loro.
E non è detto che non se ne approfittino, prima o poi.
Sulle coppie scambiste, aperte, etc... quello che conosciamo ci sono arrivati dopo un lungo percorso, all'inizio erano "normali".
vabbè, io parlo in generale, della varietà possibile di atteggiamenti, e tu ritorni al particolare e personale. Fine comunicazione, va bene così. :)
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ma chi si sente messo in discussione?!
Ti sto dicendo e te lo sta dicendo Danny che è un percorso che avviene naturalmente, come è avvenuto per me lo è stato per tutte le coppie che conosco, perché non c'è ragione di usare chiavi di sorta. Altro discorso è se esistono figli grandi che potrebbero leggere per curiosità cose riguardanti terze persone. Allora si mette una password alla mail o al cellulare ma l'altro le conosce.
Non è una salvaguardia da tradimenti o segno di insicurezza (perché nulla salvaguardia, vedi me e Danny) è una cosa che avviene quando si è famiglia da decenni. Non puoi sapere come ti sentiresti in una situazione che non hai vissuto. Poi chiaro che esistono casi diversi. In nulla c'è universalità. Ma non si può definire assurdo quello che avviene in quasi tutte le famiglie.
Con mio marito ho sempre avuto conti in comune, bancomat e carte che ci scambiamo ma questo è una cosa che riguarda la famiglia. Per esempio io non avrei mai accettato la separazioni dei conti. Ma questo è un mio limite e per fortuna mio marito condivideva la cosa.
Dopodichè credo che il cellulare sia un altro discorso. Tralasciando le tresche penso ai miei e suoi rapporti di amicizia. Alle mail che ci si possono scrivere tra amici in cui ci si confida e si raccolgono confidenza altrui.
Se penso che un mio wup ad un amico/amica in cui mi sfogo su cose mie private e intime possa essere di libero accesso alla loro compagnia/compagno un po' mi infastidisce. Esattamente come non mi va che una confidenza fatta a me possa essere letta da mio marito.
 

Brunetta

Utente di lunga data
no, no, con mia madre, da adulta, ne abbiamo ben parlato. E lei mi ha detto cosa ha fatto e cosa no, e perché.

per altro, saltando di palo in frasca, il rapporto con i figli non è paritario (sebbene molti genitori abusino di tale non paritarietà). Fra due adulti è paritario. Arrogati il diritto di mettere le mani delle mie cose, e vedi che succede :D
Lo dicevo scherzando perché ci sono perfino genitori che non verificano cosa fanno i figli non dico minorenni ma bambini. Per me sbagliano.
 

AnnaBlume

capziosina random
Ma chi si sente messo in discussione?!
Ti sto dicendo e te lo sta dicendo Danny che è un percorso che avviene naturalmente, come è avvenuto per me lo è stato per tutte le coppie che conosco, perché non c'è ragione di usare chiavi di sorta. Altro discorso è se esistono figli grandi che potrebbero leggere per curiosità cose riguardanti terze persone. Allora si mette una password alla mail o al cellulare ma l'altro le conosce.
Non è una salvaguardia da tradimenti o segno di insicurezza (perché nulla salvaguardia, vedi me e Danny) è una cosa che avviene quando si è famiglia da decenni. Non puoi sapere come ti sentiresti in una situazione che non hai vissuto. Poi chiaro che esistono casi diversi. In nulla c'è universalità. Ma non si può definire assurdo quello che avviene in quasi tutte le famiglie.
mai definito assurdo in generale, intanto. Dico che è assurdo trarne una regola generale. Poi, evidentemente, abbiamo cerchie amicali molto molto molto diverse. Tutte le coppie, più che longeve, che conosco, hanno mail personali, pin sul telefonino, amicizie personali e non comuni a fianco di quelle comuni. E sono tante.
 

AnnaBlume

capziosina random
Con mio marito ho sempre avuto conti in comune, bancomat e carte che ci scambiamo ma questo è una cosa che riguarda la famiglia. Per esempio io non avrei mai accettato la separazioni dei conti. Ma questo è un mio limite e per fortuna mio marito condivideva la cosa.
Dopodichè credo che il cellulare sia un altro discorso. Tralasciando le tresche penso ai miei e suoi rapporti di amicizia. Alle mail che ci si possono scrivere tra amici in cui ci si confida e si raccolgono confidenza altrui.
Se penso che un mio wup ad un amico/amica in cui mi sfogo su cose mie private e intime possa essere di libero accesso alla loro compagnia/compagno un po' mi infastidisce. Esattamente come non mi va che una confidenza fatta a me possa essere letta da mio marito.
ma super d'accordo!!!!
 
Lo dicevo scherzando perché ci sono perfino genitori che non verificano cosa fanno i figli non dico minorenni ma bambini. Per me sbagliano.
eccome.
c'è un confine tra privacy ,accudimento e obbligo di cura e protezione di un minore.
ma in genere per le persone che si amano un occhio attento è d'obbligo...che è ben diverso dal ficcanasare
 

Brunetta

Utente di lunga data
Con mio marito ho sempre avuto conti in comune, bancomat e carte che ci scambiamo ma questo è una cosa che riguarda la famiglia. Per esempio io non avrei mai accettato la separazioni dei conti. Ma questo è un mio limite e per fortuna mio marito condivideva la cosa.
Dopodichè credo che il cellulare sia un altro discorso. Tralasciando le tresche penso ai miei e suoi rapporti di amicizia. Alle mail che ci si possono scrivere tra amici in cui ci si confida e si raccolgono confidenza altrui.
Se penso che un mio wup ad un amico/amica in cui mi sfogo su cose mie private e intime possa essere di libero accesso alla loro compagnia/compagno un po' mi infastidisce. Esattamente come non mi va che una confidenza fatta a me possa essere letta da mio marito.
Ma infatti nessuno le legge! Ma non c'è la serratura. E' diverso. Ora abbiamo mezzi elettronici ma se spostiamo l'attenzione sul cartaceo è come un cassetto chiuso. Ci sono le lettere che scrive la mia amica e i bambini non le devono leggere e il cassetto è chiuso a chiave. Perfetto. Io coniuge non leggo, ci mancherebbe è amica tu, non mia è come quando ci si trova tra amici e non mi aspetto che tu mi riferisca parola per parola di cosa hai parlato da sola con l'amica. Ma la chiave non è nascosta o appesa al collo, io so dov'è, non la prendo, non mi interessa, ti rispetto, so dov'è. Altrimenti c'è proprio l'effetto Barbablù.
 

Brunetta

Utente di lunga data
eccome.
c'è un confine tra privacy ,accudimento e obbligo di cura e protezione di un minore.
ma in genere per le persone che si amano un occhio attento è d'obbligo...che è ben diverso dal ficcanasare
Penso anche che potrebbe essere perfino un reato non sapere con chi ha contatti un minore dei 14 anni.
 

danny

Utente di lunga data
tipo: cosa dico ai miei amici. I versi che scrivo. I cazzi privati dei miei amici sui quali li consiglio, magari. Dettagli su relazioni precedenti che io piuttosto che raccontare mi segherei la lingua. Relazioni amicali non comuni con lui. E così via. Scazzi o sfoghi momentanei che non voglio condividere perché non mi riassumono se non per quell'istante. ... potrei continuare per ore.
Perché credi che io - o mia moglie - non li abbia?
Eppure il mio cell è aperto,
la mail la scarico con mail sul mac, non ho cassetti segreti, facebook è visibile con password in memoria.
 

AnnaBlume

capziosina random
Quando mia moglie ha mandato la foto del suo culo nudo in spiaggia a ottobre all'amante, ha potuto farlo perché aveva libero accesso alle mie foto sul pc comune - già, perché era una foto che avevo scattato io.
E lo ha fatto sulla base del rapporto di fiducia che c'era tra noi, fiducia che è garanzia della libertà dell'individuo in una coppia: io mi son trovato sul mac quella foto copiata - mia moglie è un'imbranata sul mac - e non ho sospettato nulla, dato che c'era, lo ripeto, fiducia.
Quando è venuta a galla la cosa, mia moglie mi ha detto:
"Sì, io ti ho nascosto tutto, ma anche tu per anni ti sei fatto i cazzi tuoi con i forum (di ciclismo) e io non sono mai venuta a leggerli".
Come dire... tu oggi pretende la privacy per te e sai che non la usi male, ma se fosse il tuo fidanzato invece ad abusarne... la penseresti sempre uguale?
Quello che voglio dire è che gestendo il rapporto così, si danno anche molte giustifcazioni agli altri per farsi i cazzi loro.
E non è detto che non se ne approfittino, prima o poi.

Sulle coppie scambiste, aperte, etc... quello che conosciamo ci sono arrivati dopo un lungo percorso, all'inizio erano "normali".
torno a commentare questo: per me, questo è controllo, il male assoluto. Il mio ex compagno ha abusato, e non poco, della mia fiducia, usando la sua libertà in modo deleterio per me e per noi. Ma certo è che questo non ha spostato una virgola in quel che penso sia giusto e sbagliato. Non è certo il controllo che impedisce, e poi, anche fosse, io di non essere tradita perché controllo mi ripugna. Ho solo sbagliato persona, ce ne sono tante altre diverse. Non posso mica pensarmi come l'unica anima candida in un mondo di stronzi da guardare a vista, essù. Manco fossi la persona più in gamba del mondo, idea ridicolmente presuntuosa per non dire esilarante :mrgreen:
 
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