Abbiamo paura di non sembrare brave persone, di essere giudicati per provare sentimenti che oggi sono considerati riprovevoli, di non parere intelligenti, responsabili, lettori informati, consapevoli dei mali del mondo, in una parola di non essere PIÙ BRAVI degli altri. E poi c'è il mito dello straniero che è povero e noi ricchi da doverci vergognare, senza capire che lui non è dalla nostra parte, senza capire che il disprezzo non lo eviteremo comunque anche se ci atterremo ai sani principi.
Per cui se arriva il tale che taglierebbe la testa a un altro uomo col machete in patria, noi pensiamo che provi gli stessi sentimenti nostri.
Col cazzo.
Abbiamo disimparato a difenderci perché non sappiamo più distinguere il male.