un attimo...
...di tempo per razionalizzare quanto è emerso ieri sera...
Intanto, ho letto tutto il 3D e ci sono alcuni commenti che mi stimolano a spiegare, a chiarirmi, perché mi rendo conto che può essere difficile dare dei consigli quando non si hanno tutte le informazioni. Nello stesso tempo, come ho già detto, è difficile riassumere una relazione che dura da così tanto tempo in poche righe.
Cerco di dire l'essenziale.
E' vero che non ho esperienza con altri uomini, ma non ho esperienza sessuale e sentimentale con altri uomini. Ho avuto occasioni, negli anni, ho conosciuto uomini (l'ambiente del nostro hobby è molto maschile) che hanno provato qualcosa per me (attrazione o anche altro) e me lo hanno confessato, ma io non ho mai avuto l'interesse per loro, non mi sono mai turbata. L'ultimo in ordine cronologico è il mio ex collega: quando ho iniziato a lavorare con lui, circa sei anni fa, mi ha fatto impazzire per mesi, ci ha provato e riprovato, anche pesantemente; si è pure beccato una cinquina in faccia. Siamo diventati amici perché lui ha iniziato a fare lo stronzo con un'altra collega (nuova come me) e io sono riuscita a distoglierlo. Poi non mi hanno rinnovato il contratto e quindi lui ha avuto di nuovo il campo libero. In realtà è un brav'uomo, gli voglio bene, mi fa ridere, ci parlo apertamente, ma tra noi non è mai successo niente, non mi è mai interessato.
Ho sempre raccontato tutto a mio marito. E' capitato anche a lui, negli anni, di incontrare donne interessate, ma lui non lo era. Il rapporto tra me e lui è basato sull'essere cresciuti insieme e sulla fiducia. Veniamo tutti e due da realtà familiari molto pesanti, la mia peggio: ero piena di tabù, di condizionamenti, di insicurezze. Siamo cresciuti insieme e ci siamo costruiti una vita il più possibile lontana da quelle dinamiche imposte, e lottiamo ancora per non riportare il negativo nella nostra famiglia e su nostra figlia.
Ci siamo conosciuti in biblioteca, due quindicenni spaesati che, per puro caso, si sono trovati. Ci siamo conosciuti lentamente, scoprendo di vivere disagi simili in famiglia, a scuola. Ci siamo salvati l'un l'altra. Il sesso lo abbiamo scoperto cinque anni dopo, nel frattempo abbiamo condiviso tutto il resto: musica, letteratura, poesia, politica, problemi adolescenziali; sempre a cercarci, sempre insieme anche quando non lo eravamo fisicamente. C'è stato addirittura un periodo che le nostre famiglie hanno cercato di dividerci, ma noi siamo rimasti insieme e abbiamo costruito qualcosa che ci piace. Lui ora è un professionista realizzato, io un po' meno, anche se sto cercando di trasformare il nostro hobby in una pseudo professione; abbiamo una figlia che adoriamo.
Per questi motivi mi ritrovo destabilizzata dal turbamento (soprattutto fisico) che l'altra persona mi ha innescato. Per questi motivi la scelta di parlarne a mio marito si è rivelata quella giusta, credo.
Ora non posso continuare. Vi racconterò cosa è successo ieri sera, al più presto, perché è diventato stranamente importante per me ascoltare le vostre letture della mia vicenda. Un cosa è certa: è iniziata una nuova fase della mia vita...