Suo figlio non mi accetta

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Thlon

Utente arrendevole
A occhio devi tenere conto che vi frequentate da abbastanza poco.
Il ragazzo è adolescente e gli adolescenti rompono.
Inoltre tu sei giovane e ti troverà carina. Questo crea sentimenti ambivalenti.
Cercate di trovare occasioni neutre per conoscervi.
È la prima cosa a cui ho pensato, soprattutto perché dice che "se la tira".
 

spleen

utente ?
Detto questo, un genitore non può e - secondo me -
non dovrebbe essere ostaggio dei capricci o desideri dei figli.

Comprenderli e affrontarli nel modo giusto sì, anche perché credo siano sempre una spia di qualcosa d’altro, ma esserne succubi proprio no..
Quoto totalmente.
Capisco che ci possano essere degli ostacoli, delle incomprensioni e che sia necessario usare pazienza e tatto ma poi alla fine la vita non è la loro e devono rendersene conto.
Se sono piccoli la pazienza ed il tatto dovrebbero essere portati al massimo, se sono adolescenti e perciò più in grado di capire è doveroso e necessario che secondo me comprendano e si comportino di conseguenza.
Altrimenti poi si arriva a casi limite, come di una coppia che conosco dove il padre, ultra cinquantenne, divorziato, deve rendere conto alla figlia, quasi trentenne, e nascondere la sua relazione con una signora.
 

Vera

Supermod disturbante
Staff Forum
Ciao a tutti/e sono nuova del forum, non so ancora bene come si usa, spero di aver azzeccato la sezione giusta.
Ora vi racconto il mio problema.
Entrambi con figli, separati da pochi anni, stiamo insieme da un annetto e qualcosa. I miei figli lo accettano, o meglio, non hanno questo grandissimo attaccamento pero’ ci vanno d’accordo. Suo figlio invece, in età adolescenziale, non mi accetta. Il mio compagno ha più di una volta provato a parlargli e lui dice che gli sto antipatica e che me la tiro. In realtà non ci ho mai praticamente parlato, quindi diciamo che lo dice sulla base di una sua sensazione, ma che parlandone con suo padre e’ venuto fuori che avrebbe pensato così di chiunque altra al mio posto. Io per lui sono l’antagonista. Non ha preso molto bene la separazione dei genitori ma è anche vero che da un lato gliele hanno sempre date tutte vinte. In casa praticamente comandava lui e anche tutt’ora decide lui quando dormire da sua mamma e quando da suo papà. Difatti lui quando c’è il figlio non mi abbraccia né nulla perché altrimenti si arrabbia. Dice che ci vorrà tempo prima che si abitui. Il mio compagno cerca di fare in modo di conciliare entrambe le cose senza che nessuno ci resti male. Ogni tanto iniziamo a parlare anche di una convivenza, essendo io in affitto e lui ha casa sua l’idea era quella di trasferirmi io da lui, ma suo figlio gli a già detto che non vuole che mi porta in casa ( che poi quando lui e’ da sua mamma e i miei da suo padre stiamo lì ). Insomma la convivenza la vedo abbastanza difficile ora come ora purtroppo perché lui non mi accetta. A me piacerebbe tanto andarci d’accordo ma capisco che non debba essere facile. Spero comunque che riesca ad accettare che suo padre si stia rifacendo una vita e che sia felice. Qualcuno ha vissuto qualche storia simile da poter raccontare? Baci.
Benvenuta!

Da quanto tempo il tuo compagno è separato?
 

spleen

utente ?
Un figlio è per sempre, i partners sono come le mutande si cambiano...... 😉
Verissimo.
Ma se penso che a me le mutande servano, non mi faccio imporre da mio figlio di non portarle, specialmente se adolescente ed in grado di capire.

Trovo che spesso l'arrendevolezza dei genitori, dovuta al senso di colpa per non avere più una famiglia unita o in altri casi, proprio a debolezza caratteriale del genitore in sè, sia deleteria.
Non è educativo imporre cose irragionevoli ai figli ma non è educativo nemmeno farsi imporre cose irragionevoli dai figli.
Ci vuole equilibrio.
 

Alphonse02

Utente di lunga data
Se la fanno piacere, Ginevra.
Noi siamo i genitori, non loro amici.
Non sono d'accordo.
Avere figli significa assumere delle serie responsabilità di farli crescere nel miglior modo possibile. Il loro benessere è sempre una priorità,che va gestita con misura e comprensione.

Non si impongono le proprie frequentazioni tuot court finché i figli di una precedente unione non sono diventati autonomi (e non è una questione di età ma di maturità).
Ovviamente è una opinione personale.
Quando mia figlia mi ha presentato il proprio fidanzato l'ho invitata a cena fuori con lui ed ho presentato la mia compagna in quella stessa occasione.
È stato il completamento di un processo graduale, affrontato con delicatezza e rispetto.
Oggi, con la figlia trentenne siamo in ottima confidenza e possiamo parlare da adulti.
Non era possibile durante la sua adolescenza, per quanto mi riguarda.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Se la fanno piacere, Ginevra.
Noi siamo i genitori, non loro amici.
Ma cavolo vuol dire se la fanno piacere? Per far contenti noi. Perché noi non siamo in grado di vivere una relazione senza coinvolgere dei figli. Cioè io devo mettere a disagio i miei figli per vivere la storia d’amore, perché non sono in grado di vivere in un modo diverso? Boh a me sembra una follia
 

spleen

utente ?
Non sono d'accordo.
Avere figli significa assumere delle serie responsabilità di farli crescere nel miglior modo possibile. Il loro benessere è sempre una priorità,che va gestita con misura e comprensione.

Non si impongono le proprie frequentazioni tuot court finché i figli di una precedente unione non sono diventati autonomi (e non è una questione di età ma di maturità).
Ovviamente è una opinione personale.
Quando mia figlia mi ha presentato il proprio fidanzato l'ho invitata a cena fuori con lui ed ho presentato la mia compagna in quella stessa occasione.
È stato il completamento di un processo graduale, affrontato con delicatezza e rispetto.
Oggi, con la figlia trentenne siamo in ottima confidenza e possiamo parlare da adulti.
Non era possibile durante la sua adolescenza, per quanto mi riguarda.
Non sono d'accordo perchè non sono portato a considerare il benessere dei figli come il fatto di fal loro fare quello che vogliono e nemmeno quello che loro impongano a me, genitore e tutore, le loro pseudo decisioni.
La mia responsabilità è farne degli adulti, non dei tirannelli a cui tutto è dovuto, e credimi di situazioni come queste ne ho viste molte.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma cavolo vuol dire se la fanno piacere? Per far contenti noi. Perché noi non siamo in grado di vivere una relazione senza coinvolgere dei figli. Cioè io devo mettere a disagio i miei figli per vivere la storia d’amore, perché non sono in grado di vivere in un modo diverso? Boh a me sembra una follia
Bisogna interrogarsi su questo disagio, però.
Non è sano che un ragazzo non accetti che i genitori abbiano una vita sentimentale e sessuale, è sintomatico di un disagio per il quale non deve essere colpevolizzato, ma neppure assecondato.
Il padre di questo ragazzo dovrebbe capire se ci sono state delle falle nel modo in cui lo hanno educato, che gli hanno creato eccessive insicurezze.
 

spleen

utente ?
Ma cavolo vuol dire se la fanno piacere? Per far contenti noi. Perché noi non siamo in grado di vivere una relazione senza coinvolgere dei figli. Cioè io devo mettere a disagio i miei figli per vivere la storia d’amore, perché non sono in grado di vivere in un modo diverso? Boh a me sembra una follia
Ma tu è chiaro che che riesci a fartela vivere in modo diverso perchè ci sei riuscita, ma altri, per altre questioni non ci riuscirebbero.
Ma poi, voglio dire, tu trovi giusto fare quello che ritieni giusto o ti lasci imporre i loro capricci, (anche in altri ambiti intendo).
Io contesto, di tutta la faccenda, che il benessere dei figli debba andare contro la volontà ed i desideri dei genitori, quando questa volontà e quando questi desideri siano legittimi.
Io la vedo così, e ci ho degli esempi sottomano eh.
 

Nicky

Utente di lunga data
Comunque Cippi, il padre è lui. Tu non puoi fare nulla, se non decidere se ti va bene una relazione così o no. Purtroppo intromettersi nell'educazione dei figli altrui è il miglior modo per trovarsi a gestire conflitti insanabili. Figurati vivere con un ragazzo così che inferno.
Meglio ognuno a casa propria e godersi i momenti belli in due, piuttosto che tirarsi addosso dei problemi del genere.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Bisogna interrogarsi su questo disagio, però.
Non è sano che un ragazzo non accetti che i genitori abbiano una vita sentimentale e sessuale, è sintomatico di un disagio per il quale non deve essere colpevolizzato, ma neppure assecondato.
Il padre di questo ragazzo dovrebbe capire se ci sono state delle falle nel modo in cui lo hanno educato, che gli hanno creato eccessive insicurezze.
Ma certo che bisogna farloLo, io dico solo che è giusto lasciare a loro i loro tempi. Non capisco l’urgenza e non capisco il bisogno di imporre una cosa che al momento non sono in grado di accettare. Penso che in età adulta si possa vivere una storia senza dover per forza coinvolgere persone che non vogliono in questo momento essere coinvolte.i tempi e i modi si trovano per frequentarsi
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ma tu è chiaro che che riesci a fartela vivere in modo diverso perchè ci sei riuscita, ma altri, per altre questioni non ci riuscirebbero.
Ma poi, voglio dire, tu trovi giusto fare quello che ritieni giusto o ti lasci imporre i loro capricci, (anche in altri ambiti intendo).
Io contesto, di tutta la faccenda, che il benessere dei figli debba andare contro la volontà ed i desideri dei genitori, quando questa volontà e quando questi desideri siano legittimi.
Io la vedo così, e ci ho degli esempi sottomano eh.
Intanto bisogna capire se sono capricci o è un disagio per qualunque motivo. Io non ho una storia da donna separata quindi non riesco a capire a cosa ti riferisci. Da Mamma i miei figli arriveranno sempre prima di un nuovo compagno.che non vuol dire ripeto giustificare un capriccio vuol dire rispettare i loro tempi e capire cosa li mette a disagio. Sicuramente se dall’altra parte non c’è la comprensione Dei tempi dei miei figli e se rimane infastidito come l’utente che sta scrivendo, valuterei seriamente la relazione
Aggiungo che quello che ritengo giusto non è quello che fa comodo a me ma è quello che fa sta sereni tutti. Alla fine gli adulti siamo noi
 

spleen

utente ?
Intanto bisogna capire se sono capricci o è un disagio per qualunque motivo. Io non ho una storia da donna separata quindi non riesco a capire a cosa ti riferisci. Da Mamma i miei figli arriveranno sempre prima di un nuovo compagno.che non vuol dire ripeto giustificare un capriccio vuol dire rispettare i loro tempi e capire cosa li mette a disagio. Sicuramente se dall’altra parte non c’è la comprensione Dei tempi dei miei figli e se rimane infastidito come l’utente che sta scrivendo, valuterei seriamente la relazione
Aggiungo che quello che ritengo giusto non è quello che fa comodo a me ma è quello che fa sta sereni tutti. Alla fine gli adulti siamo noi
Si, dovevo usare il condizionale.
E' chiaro che i figli sono una priorità, e non sto dicendo di passare sopra al loro disagio, sto dicendo che talvolta vedo dei genitori talmente appiattiti addosso ai figli da non rendersi conto che stanno tirando su dei tirannelli a cui concedono tutto, facendosi imporre cose non accettabili.
Pensi sia una situazione rara?
Con un figlio piccolo è chiaro che devi andarci con i piedi di piombo, trovando i modi ed i tempi per fargli accettare via via la nuova situazione, ma con un adolescente che è già in grado di capire di più, è doveroso, secondo me, anche e soprattutto per un fatto educativo, fargli capire che non può e soprattutto non deve proibire al genitore una relazione.
Anche è soprattutto perchè prima o poi dovrà farsi una sua di vita. Secondo te, poi a vedere un genitore solo e triste ci godrebbe?
Secondo me no.
Come in tutte le cose ci vuole ovviamente il modo giusto, da trovare insieme, da elaborare con cura.
Ma è lì che secondo me si dovrebbe arrivare.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Si, dovevo usare il condizionale.
E' chiaro che i figli sono una priorità, e non sto dicendo di passare sopra al loro disagio, sto dicendo che talvolta vedo dei genitori talmente appiattiti addosso ai figli da non rendersi conto che stanno tirando su dei tirannelli a cui concedono tutto, facendosi imporre cose non accettabili.
Pensi sia una situazione rara?
Con un figlio piccolo è chiaro che devi andarci con i piedi di piombo, trovando i modi ed i tempi per fargli accettare via via la nuova situazione, ma con un adolescente che è già in grado di capire di più, è doveroso, secondo me, anche e soprattutto per un fatto educativo, fargli capire che non può e soprattutto non deve proibire al genitore una relazione.
Anche è soprattutto perchè prima o poi dovrà farsi una sua di vita. Secondo te, poi a vedere un genitore solo e triste ci godrebbe?
Secondo me no.
Come in tutte le cose ci vuole ovviamente il modo giusto, da trovare insieme, da elaborare con cura.
Ma è lì che secondo me si dovrebbe arrivare.
Ma solo e triste perché? Questi parla di una relazione di un anno e mezzo, già stabilire che in solo un anno e mezzo quello è l’uomo con cui pensi di dividere il tuo futuro al punto di coinvolgere i tuoi figli a me sembra eccessivo. Ma questa sono io ci mancherebbe. Dopodiché che una persona adulta che riesce a vivere una relazione nei tempi in cui non hai figli sia sola e triste mi sembra eccessivo. Tu staresti con una donna che si lamenta dell’atteggiamento dei tuoi figli? Invece che starsene da parte quando ci sono loro e viversi te quando avete del tempo solo per voi due? Visto che non è una relazione decennale direi che un po’ di pazienza ancora si può portare senza lamentarsi .
Ps sto dettando quindi scrivo peggio del solito
 

Cippi

Utente di lunga data
Benvenuta.
Il tuo problema è piuttosto comune.
Quando i figli sono in età adolescenziale la rottura della famiglia di origine viene spesso vissuta come un evento "tragico".
Comunque, ogni figlio ha bisogno di "accettare" la condizione della separazione dei genitori.
Richiede tempo e non dipende da te, che hai il medesimo problema con i tuoi figli.
Se non si completa la fase di accettazione della separazione non si ammette proprio che il genitore possa avere un nuovo compagno.
Quando mi sono separato, andandomene da casa, mia figlia aveva 7 anni e l'ha presa male. Ha avuto problemi a scuola, si è chiusa in se stessa. Ho parlato a lungo con gli insegnanti che avevano capito da soli che dietro il cambiamento psicologico c'era un disagio. Quando sono andato a parlare con loro mi hanno spiegato che spesso accadono queste situazioni. Parlo di una scuola Montessori dove era ed è molto presente la necessità di fare vivere ai bambini la loro dimensione e non insistere a farne dei "piccoli adulti".
I bambini hanno bisogno dei loro tempi e vanno rispettati. Questo fa parte dei doveri di qualsiasi genitore quando mette al mondo un figlio.
Non ti voglio scoraggiare ma occorre pazienza e comprensione per i rispettivi figli quando si è una coppia di separati.
I figli non sono dei bagagli che si fanno e si disfanno
È come quando un genitore porta a scuola il figlio camminando. L'adulto non può camminare con il suo passo ma deve adattarsi al piccolo passo del figlio.
Quindi, grande pazienza e gradualità.
Un aiuto professionale che permette di capire dove sono i problemi veri sarebbe auspicabile nel tuo caso, è la mia impressione.
Domanda: ma dopo che ti eri separato ti eri messo insieme a un’altra donna?


Che rapporti ha il tuo compagno con la moglie separata ?
Sereno. Più che altro per il figlio. Da quello che so lei non ha più avuto nessuno a detta di lei.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Quindi vedo una chiusura da part sua.


Certo però questo condiziona anche la nostra relazione perché non possiamo andare avanti con i progetti se suo figlio non mi accetta.
Ma vi frequentate da un anno e mezzo. Non puoi goderti il tempo che passi con lui e dare il tempo a questo ragazzo di abituarsi all’idea. Avrete un weekend in cui non avete figli e che potete stare insieme, avrete un periodo di vacanza in cui questo figlio e con la mamma e potete stare insieme. Dagli tempo anche perché secondo me più lo pressate più ottenete il risultato contrario . Può anche essere che quando è il weekend che deve stare con il suo papà vuole restare solo con il suo papà. Non riesco a capire quale sia il problema
 
Stato
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