Quello che cerco non è l’approvazione o la condanna di ciò che ho fatto ma una risposta al perché si possono perdonare tantissimi errori ma non il tradimento. Avete ragione a dirmi che dovrei spiegare meglio la mia storia e così se non vi annoio troppo vi racconto la mia vita. Quando conobbi mio marito ero una ragazza dolce, timida e carina che studiava all’università con buoni risultati.Lui lavorava nell’azienda della mamma, una donna forte e potente con scarse doti di sensibilità. A lui dava fastidio che io mi laureassi ed io “ con leggerezza” smisi di studiare e iniziai a lavorare. Ci sposammo, nacque la nostra prima figlia e lui mi disse che voleva che i suoi figli avessero una mamma a casa , non impegnata con il lavoro. E io smisi di lavorare. Mi dedicai alla casa e ai nostri tre figli senza mai dirgli i tormenti che le mie scelte mi avevano portato. E lui? Tornava a casa alla sera giusto per mangiare e per rifugiarsi nel suo studio dopo la cena senza mai parlare con i figli e con me a meno che non fossi io a iniziare una discussione. Le cose peggioravano. Non era felice e io per non dargli più preoccupazioni di quelle che già aveva stavo zitta e mi tenevo sulle spalle la responsabilità di crescere i figli. Inizia a bere sempre di più. Va da uno psicologo che gli consiglia uno psichiatra che lo riempie di psicofarmaci. E mi taglia fuori dalla sua vita. Gli chiedo di andare con lui a una seduta dallo psicologo e dopo diverse insistenze mi accolgono e ricordo di avere pianto tantissimo davanti a loro due che mi accusavano di essere una donna che manovra un burattino.Io? Non potevo credere a ciò che mi dicevano. Ma repressi tutto dentro di me e andai avanti.Arrivammo alla fine del 2011, inizia una crisi economica gravissima e lui mi chiede di aiutarlo. Io ero felice, mi impegnai tantissimo per imparare dopo tanti anni da vita da casalinga. E lui? Sempre più arrabbiato con me, mai una parola di conforto, mai una pacca sulla spalla tanto io ero una donna forte che non aveva bisogno di amore. E io avevo sempre più bisogno di lui, ma non riuscivo a dirglielo perché sentivo che lui non doveva vedermi così impaurita di fronte a tutti i problemi che avevamo. Fu così che incominciai ad uscire alla sera da sola con i miei vecchi compagni di scuola prendendomi una serie di passatempi che mi davano la sensazione di essere ancora viva. Ho avuto tre uomini. Lui ha scoperto tutto leggendo le mie mail, il mio telefonino, Facebook ecc.ecc.e il mondo gli è crollato addosso scoprendo una mia realtà che non solo ignorava ma non immaginava neppure potesse esistere. Anche a me il mondo è crollato. All’improvviso mi sono risvegliata da un incubo e ho scoperto che tutto ciò che cercavo era una risposta all’apatia che vivevamo, era il desiderio di risvegliarci dal sonno che dormivamo e dall’isolamento in cui ci erravamo infilati. Ora sono molto triste perché lui non capisce tutto questo ma almeno adesso ha smesso di bere perché dice che deve essere lucido.Non voglio essere perdonata perché so che avrei dovuto parlargli di più per risolvere i problemi sul nascere ma non l’ho fatto e ora l’unica cosa che desidero è che lui creda nella nostra coppia e trovi un briciolo di motivo per proseguire insieme imparando dai nostri errori.