bravagiulia75
Annebbiata lombarda DOCG
Ma perché non si può non volere bene ..Davvero? Non lo avrei mai creduto.![]()
Ma perché non si può non volere bene ..Davvero? Non lo avrei mai creduto.![]()
Certamente. Ci sono persone che rappresentano una benedizione del cielo per l'amore e l'affetto che riescono ad irradiare intorno a sé.Ma perché non si può non volere bene ..
Anche da dentro di se, nel caso di BG.Certamente. Ci sono persone che rappresentano una benedizione del cielo per l'amore e l'affetto che riescono ad irradiare intorno a sé.
Non mi sono mai fatta problemi ad uscire con i miei amici. Ovviamente non uscirei 7/7 o non accetterei inviti se sapessi che lui ha già organizzato qualcosa. In quel caso il mio amore avrebbe la priorità.Mi sono imbattuto in un articolo su Fb in merito al tempo da condividere da soli con amici quando si è in coppia.
La maggior parte lasciava piena liberta al proprio partner, mentre la restante fetta degli intervistati era contraria o comunque storceva il naso.
In merito a questa ultima fetta di intervistati, le risposte passavano dalla paura che tradisse in quelle occasioni, ai sensi di colpa nel farlo per non "deludere" il partner, alla gelosia, al sentirsi trascurati se avesse momenti da solo/a.
Voi che esperienze avete in merito?
Secondo me dovresti impegnarti per ottenere un miglioramento sociale e culturale che ti consenta di frequentare gente che non sia invadente o irrilevante.Io sono terrone e ringrazio il mortorio del nord, così non ho rotture di palle di gente irrilevante ed invadente che mi invita o che devo invitare
Io sono lombarda doc ma casa mia è sempre aperta...Da quel che leggo la vita sociale al nord sembra essere molto diversa da quella del sud.
A cominciare dalla "casa".
Per noi, al sud, è un piacere accogliere in casa gli amici per una cena o un pranzo o un the.
Non c'è settimana in cui, io e mia moglie, non andiamo a cena a casa di amici, grazie ad una turnazione che lei e le amiche organizzano.
Mi è perfino capitato di organizzare cene d'affari a casa mia.
Una volta ho ospitato due giapponesi a pranzo con un brevissimo preavviso a mia moglie, la quale dovette uscire prima dall'ufficio.
(In quel caso ho scampato il divorzio per un pelo.)
Al nord, mi è stato raccontato, molti considerano la propria casa una sorta di "tempio inviolabile".
Da noi, al sud, forse per il diverso grado di innata ospitalità, non è cosi.
Stessa cosa per la vita sociale nelle strade. Nella mia città e anche nei piccoli centri, è facile trovare un locale aperto dopo la mezzanotte.
La "movida" nella mia città dura 24 ore su 24, ma anche nei piccoli centri c'è movida anche se non con la stessa intensità.
Stessa cosa suppongo sia per i grandi centri urbani del nord e centro Italia.
Il lamento che più spesso ascolto da chi è costretto a lavorare al nord riguarda proprio questo "mortorio" sociale al quale non si è abituati.
Il “Nord” non esiste più da un pezzo.Secondo me dovresti impegnarti per ottenere un miglioramento sociale e culturale che ti consenta di frequentare gente che non sia invadente o irrilevante.
Ma comunque temo che il virus ti abbia già preso. Mi spiace dirtelo: credo che tu non sia più un terrone...
Ci avrei giurato.Io sono lombarda doc ma casa mia è sempre aperta...
Dentro la circonvalla ancora siIl “Nord” non esiste più da un pezzo.
Forse chi non è di Milano non se ne accorge, ma non esiste un intervistato per strada a Milano, soprattutto nei luoghi della movida, che abbia accento milanese.
Dipende dal tipo di amicizia. Se è molto informale, nessuno si aspetta di trovare un ordine perfetto, ad esempio quando si hanno bambini piccoli. Ma anche dal livello sociale. Sono coloro che vogliono apparire perfetti che non invitano.Io sono lombarda doc ma casa mia è sempre aperta...
Premesso che cosa sono io lo decido io, il fatto che vedrei con favore un meteorite che estinguesse il genere umano, ti fa capire quale sia il mio giudizio di rilevanza sulla "gente"Secondo me dovresti impegnarti per ottenere un miglioramento sociale e culturale che ti consenta di frequentare gente che non sia invadente o irrilevante.
Ma comunque temo che il virus ti abbia già preso. Mi spiace dirtelo: credo che tu non sia più un terrone...
Non passeresti mai l'esame da terrone. Che di recente è stato reso ancora più selettivo. Hai perduto le caratteristiche di base. Mi spiace.Premesso che cosa sono io lo decido io, il fatto che vedrei con favore un meteorite che estinguesse il genere umano, ti fa capire quale sia il mio giudizio di rilevanza sulla "gente"
Boh… io ne conosco pochissimi.Dentro la circonvalla ancora si
A me l’appiccicosita‘ dei terroni urta.Da quel che leggo la vita sociale al nord sembra essere molto diversa da quella del sud.
A cominciare dalla "casa".
Per noi, al sud, è un piacere accogliere in casa gli amici per una cena o un pranzo o un the.
Non c'è settimana in cui, io e mia moglie, non andiamo a cena a casa di amici, grazie ad una turnazione che lei e le amiche organizzano.
Mi è perfino capitato di organizzare cene d'affari a casa mia.
Una volta ho ospitato due giapponesi a pranzo con un brevissimo preavviso a mia moglie, la quale dovette uscire prima dall'ufficio.
(In quel caso ho scampato il divorzio per un pelo.)
Al nord, mi è stato raccontato, molti considerano la propria casa una sorta di "tempio inviolabile".
Da noi, al sud, forse per il diverso grado di innata ospitalità, non è cosi.
Stessa cosa per la vita sociale nelle strade. Nella mia città e anche nei piccoli centri, è facile trovare un locale aperto dopo la mezzanotte.
La "movida" nella mia città dura 24 ore su 24, ma anche nei piccoli centri c'è movida anche se non con la stessa intensità.
Stessa cosa suppongo sia per i grandi centri urbani del nord e centro Italia.
Il lamento che più spesso ascolto da chi è costretto a lavorare al nord riguarda proprio questo "mortorio" sociale al quale non si è abituati.
Questi terroni conoscono l'indirizzo di casa tua e ti citofonano di notte?A me l’appiccicosita‘ dei terroni urta.
Se ne stiano a casa loro che va bene così.
E da gennaio a giugno e da settembre a dicembre?Abito in un piccolo paese, dal 12 Giugno al 12 Settembre ci sono feste all’aperto, ove agisco il mio volontariato sociale.
Tutto sto mortorio non lo riscontro pertanto.
Si ho visto in TV quelle scene, dove file di persone con le mani legate dietro la schiena venivano obbligati ad andare a pranzo a casa dei terroni..Tuttavia sta roba di andare a casa delle persone obbligandoli ad essere quello che non sono non la vedo come una gran cosa.
Casa mia è un porto di mare, per figli, loro fidanzate, loro amici.
E ti credo, con quel problema della flatulenza che ti ritrovi..Per contro io vado a casa di nessuno.
E va benone così.