triste epilogo

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Io avevo capito che il figlio ha tentato il suicidio quando aveva intuito che il padre vero era Tommy

Poi la madre lo ha confortato dicendogli che non era Tommy il padre suo, e Tommy, nascosto forse dietro un'anta dell'armadio, ha sentito tutta la conversazione, e a quel punto ha scoperto la verità
😱😱😱😱
 

Marjanna

Utente di lunga data
Ahhh questo me l ero perso...avevo capito che l aveva scoperto poco fa lui....il figlio lo davo per scontato che non lo sapesse...
Ma guarda, che il figlio non lo sappia "da sempre" mi sembra abbastanza palese.
Quello che vedo è che quando lui si incazza con la moglie, poi vengono messe in mezzo altre persone su cui viene dirottata la rabbia, se devi incazzarti con tua moglie incazzati con tua moglie senza mettere in mezzo altre persone. Tanto più un figlio usato come ricatto per far leva verso di lei.
Si parla di una che ha tradito il marito, e poi una volta salta in mezzo la sorella, una il fratello, una il figlio... tutte le persone intorno alla moglie, quelle che lui ha "salvato" perchè inferiori al tenore di vita che lui ha concesso, e perchè l'ha concesso? Per amore di lei? Perchè amato da lei era buono?

Mi pare ci sia un collegamento all'equilibrio di questa banda di persone, tutte inferiori, tutte inette in qualche modo, con il suo equilibrio personale.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma guarda, che il figlio non lo sappia "da sempre" mi sembra abbastanza palese.
Quello che vedo è che quando lui si incazza con la moglie, poi vengono messe in mezzo altre persone su cui viene dirottata la rabbia, se devi incazzarti con tua moglie incazzati con tua moglie senza mettere in mezzo altre persone. Tanto più un figlio usato come ricatto per far leva verso di lei.
Si parla di una che ha tradito il marito, e poi una volta salta in mezzo la sorella, una il fratello, una il figlio... tutte le persone intorno alla moglie, quelle che lui ha "salvato" perchè inferiori al tenore di vita che lui ha concesso, e perchè l'ha concesso? Per amore di lei? Perchè amato da lei era buono?

Mi pare ci sia un collegamento all'equilibrio di questa banda di persone, tutte inferiori, tutte inette in qualche modo, con il suo equilibrio personale.
Sembra una trasposizione in ambito familiare del Processo di Verona.
 

Brunetta

Utente di lunga data

ionio36

Utente di lunga data
Sembra una trasposizione in ambito familiare del Processo di Verona.
Mi sembra completamente fuori luogo. Non riesco a capire il tuo modo di ragionare. Mi sembra iperbolico, vedo sempre esempi completamente fuori scala. Nonostante le precisazioni che poi fai. Anch'io trovo che Tommy, coinvolga tutti anche i poco interessati. È chiaro che la moglie aveva un corollario di persone che la supportavano, d'altronde i soldi stornati non erano pochi e senza complicità, forse non sarebbe successo un ammanco di tale portata. Ma l'unica che deve rispondere è lei.
 

Ulisse

Utente di lunga data
Ma figurati Ulisse cosa mi frega a me di etichettare una povera donna nelle condizioni descritte dal marito.

Tu non hai compreso secondo me il senso più intrinseco di quanto ha detto @Brunetta

Che ha molto ma molto senso, in linea generale, volendo astrarci da personalizzazioni e etichette da appiccicare o portare in fronte

Per il resto oh.. voglio dire. Troia l'ho detto io, ed è una offesa per chi la vive come tale, e come tale la usa o la accusa

Però se ti concentri sul senso del Rilievo di @Brunetta secondo me trovi un mondo

Molto più che andar a tirare in ballo chi ha detto troia o chi ha detto tegame, per scalare un po' più in basso nelle gerarchie degli sculaccioni
Skorpio,
non ci siamo capiti...ma evidentemente è colpa mia.
non ho fatto nessuna gerarchia degli sculaccioni ...invocato la maestrina o altro...anzi, figurati, non ricordavo nemmeno che eri stato tu a defirla in quel modo...ricordavo solo di averlo visto scritto da qualcuno
Cmq, scusami, ma sono stanco cotto dopo 2 giorni pesantissimi per ripetere il mio punto di vista...se nn ci sono riuscito a trasmettere il mio pensiero l'altro giorno quando ero ben più fresco figuriamoci ora... peraltro trovo ingiusto continuare a sporcare il post con degli off topic.
Non lo farò più.

però, riguardo il dare della troia...non sono un avvocato però credo che sia un'offesa a prescindere e perseguibile.....ma, ripeto, non essendo avvocato nn so se rientra o meno nella diffamazione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi sembra completamente fuori luogo. Non riesco a capire il tuo modo di ragionare. Mi sembra iperbolico, vedo sempre esempi completamente fuori scala. Nonostante le precisazioni che poi fai. Anch'io trovo che Tommy, coinvolga tutti anche i poco interessati. È chiaro che la moglie aveva un corollario di persone che la supportavano, d'altronde i soldi stornati non erano pochi e senza complicità, forse non sarebbe successo un ammanco di tale portata. Ma l'unica che deve rispondere è lei.
Non ti preoccupare.
Non è indispensabile capire.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Skorpio,
non ci siamo capiti...ma evidentemente è colpa mia.
non ho fatto nessuna gerarchia degli sculaccioni ...invocato la maestrina o altro...anzi, figurati, non ricordavo nemmeno che eri stato tu a defirla in quel modo...ricordavo solo di averlo visto scritto da qualcuno
Cmq, scusami, ma sono stanco cotto dopo 2 giorni pesantissimi per ripetere il mio punto di vista...se nn ci sono riuscito a trasmettere il mio pensiero l'altro giorno quando ero ben più fresco figuriamoci ora... peraltro trovo ingiusto continuare a sporcare il post con degli off topic.
Non lo farò più.

però, riguardo il dare della troia...non sono un avvocato però credo che sia un'offesa a prescindere e perseguibile.....ma, ripeto, non essendo avvocato nn so se rientra o meno nella diffamazione.
Ma il tuo punto di vista è stato capito ed è pure legittimo
Non è che non ti sei spiegato

È piuttosto cosa "traspare" dalla tua spiegazione (di non espresso)

Anzi, per spersonalizzare e prender distanza, è cosa traspare NON dalla tua spiegazione ma cosa traspare da UNA spiegazione come quella che hai scritto tu

"dopo aver dato per tutti questi anni... Farei di tutto per rovinargli la vita.."

Li percepisci i suoni di chi "sta in alto"? Di chi concede prima e giudica il frutto poi?

Di chi detiene il potere di rilasciare celesti assoluzioni o comminare eterna sofferenza, almeno nelle intenzioni?

Guarda che qui non eri in discussione TE, ma cosa traspariva da un concetto espresso da te.

Ed è pure un concetto interessante da esplorare, e torna ridondante in questo 3d

L'autore.. Il suo potere di vita o di morte di far lavorare o mandare a giro senza lavoro nuguli di persone, di dare o togliere quote sociali, di denunciare o perdonare, di mandare fuori al freddo o offrire rifugio nell'appartamentino di merda tenuto vuoto apposta per accogliere gli sfigati

Lo percepisci questo potere? Lo senti scorrere in questo racconto? Lo cogli il sottile e imbarazzato compiacimento legato a questa posizione?

O vedi solo uno con 2 corna in testa grandi come antenne della Tim?
 
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
Ma il tuo punto di vista è stato capito ed è pure legittimo
Non è che non ti sei spiegato

È piuttosto cosa "traspare" dalla tua spiegazione (di non espresso)

Anzi, per spersonalizzare e prender distanza, è cosa traspare NON dalla tua spiegazione ma cosa traspare da UNA spiegazione come quella che hai scritto tu

"dopo aver dato per tutti questi anni... Farei di tutto per rovinargli la vita.."

Li percepisci i suoni di chi "sta in alto"? Di chi concede prima e giudica il frutto poi?

Di chi detiene il potere di rilasciare celesti assoluzioni o comminare eterna sofferenza, almeno nelle intenzioni?

Guarda che qui non eri in discussione TE, ma cosa traspariva da un concetto espresso da te.

Ed è pure un concetto interessante da esplorare, e torna ridondante in questo 3d

L'autore.. Il suo potere di vita o di morte di far lavorare o mandare a giro senza lavoro nuguli di persone, di dare o togliere quote sociali, di denunciare o perdonare, di mandare fuori al freddo o offrire rifugio nell'appartamentino di merda tenuto vuoto apposta per accogliere gli sfigati

Lo percepisci questo potere? Lo senti scorrere in questo racconto? Lo cogli il sottile e imbarazzato compiacimento legato a questa posizione?

O vedi solo uno con 2 corna in testa grandi come antenne della Tim?
Da qui il mio accenno al Processo di Verona. Ovvero di qualcuno che aveva il potere totale e che, avendolo perso, vuole fare terra bruciata e poi non finisce benissimo.
 

ionio36

Utente di lunga data
Da qui il mio accenno al Processo di Verona. Ovvero di qualcuno che aveva il potere totale e che, avendolo perso, vuole fare terra bruciata e poi non finisce benissimo.
Tommy, non ha il potere di vita o di morte,inoltre Mussolini non avrebbe voluto farlo,ha dovuto! Tommy è una persona frustrata dalla situazione e sotto stress. Anche secondo me ha sbagliato, ma può sempre rivedersi, non vendendo l'azienda e licenziando solo chi è responsabile dell'ammanco. Non è scappando,che risolvi i tuoi problemi .Certo chi ha potere, non sempre lo esercita bene,ma come dicevo siamo umani.Alle Canarie la tua vita non cambierà nel profondo. Perché quello che è successo è parte di te. Il problema si affronta diversamente.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Tommy, non ha il potere di vita o di morte,inoltre Mussolini non avrebbe voluto farlo,ha dovuto! Tommy è una persona frustrata dalla situazione e sotto stress. Anche secondo me ha sbagliato, ma può sempre rivedersi, non vendendo l'azienda e licenziando solo chi è responsabile dell'ammanco. Non è scappando,che risolvi i tuoi problemi .Certo chi ha potere, non sempre lo esercita bene,ma come dicevo siamo umani.Alle Canarie la tua vita non cambierà nel profondo. Perché quello che è successo è parte di te. Il problema si affronta diversamente.
Il mio pensiero è che le relazioni si costruiscono con il contributo di tutti. Anche l’ingenuità o la fiducia che gli altri corrisponderanno riconoscenti alla nostra generosità sono responsabilità.
Perché anche la generosità è una forma di superiorità. Basti pensare a come da bambini non vedevamo l’ora di crescere (e insieme lo temevamo) per essere liberi.
Ci ho pensato anni. Per questo continuo a suggerire una terapia. Non è una cosa facile da accettare. Accettarla non toglie colpe agli altri, fa solo comprendere il ruolo che abbiamo interpretato e che dovremmo evitare di interpretare in futuro, per non costruire relazioni simili.
Ma non tutti credono di poter avere la forza di accettare di aver portato inconsapevolmente materiale alla costruzione che è crollata addosso perché non sanno uscire dalla logica duale colpevole/innocente e naturalmente nessuno vuole sentirsi colpevole, soprattutto se gli altri hanno colpe indubbie. Ma comprendere le dinamiche che si sono messe in atto non ha nulla a che vedere con un tribunale. Per questo una psicoterapia è utile, perché pone fuori dal tribunale interno.
 

zanna1

Utente di lunga data
Il mio pensiero è che le relazioni si costruiscono con il contributo di tutti. Anche l’ingenuità o la fiducia che gli altri corrisponderanno riconoscenti alla nostra generosità sono responsabilità.
Perché anche la generosità è una forma di superiorità. Basti pensare a come da bambini non vedevamo l’ora di crescere (e insieme lo temevamo) per essere liberi.
Ci ho pensato anni. Per questo continuo a suggerire una terapia. Non è una cosa facile da accettare. Accettarla non toglie colpe agli altri, fa solo comprendere il ruolo che abbiamo interpretato e che dovremmo evitare di interpretare in futuro, per non costruire relazioni simili.
Ma non tutti credono di poter avere la forza di accettare di aver portato inconsapevolmente materiale alla costruzione che è crollata addosso perché non sanno uscire dalla logica duale colpevole/innocente e naturalmente nessuno vuole sentirsi colpevole, soprattutto se gli altri hanno colpe indubbie. Ma comprendere le dinamiche che si sono messe in atto non ha nulla a che vedere con un tribunale. Per questo una psicoterapia è utile, perché pone fuori dal tribunale interno.
Regola 51 farsene una ragione ed essere consapevoli che non puoi salvare tutti (te per primo) ... alla fine ci si ritrova cinici ma questo è il mondo bellezza e come diceva Novecento "In culo al ...." certo alla fine non ha fatto una bella fine ma d'altra parte chi sono io per giudicare?
 

Foglia

utente viva e vegeta
Premetto che stento (parecchio assai) a credere a questa storia (qualcuno- non ricordo più chi - ha detto che manca solo l'entrata in scena di brooke logan :D), ma che in ogni caso l'argomento è interessante anche a prescindere (e talvolta comunque la realtà riesce a battere la fantasia, per cui personalmente lascio il beneficio del dubbio, e mi spiace leggere di situazioni simili....). Immagino pure io la vita di persone che ruotano - tutte - intorno alla figura di un uomo. Immagino un tradimento di quella che è ritenuta la maggior beneficiaria di cotanto impegno e sacrificio. Immagino lei che- contabilità alla mano - diventa una sorta di nemica di Tommy. Il quale (a suo dire) si è inventato un doppio lavoro al fine di sistemare tutti. I tutti sono GLI STESSI che, allo sgarro di solo alcuni di loro - si trovano chi licenziato, chi dall'oggi al domani lasciato non più in un roseo futuro aziendale bensì ad arrangiarsi per altre strade. Ivi compreso un figlio tanto problematico quanto.... Non più figlio dall'oggi al domani. Laddove per figlio intendo colui che per più di vent'anni si è cresciuto come tale. E trovo francamente un po' triste pensare a questo nell'ottica di un bilancio aziendale. Bon: non è più mio figlio (quello più "disastrato " dei figli), quindi nulla osta alla rovina di tutto è di tutti. Mi viene in mente la roba di pirandelliana memoria. Roba mia vienitene con me. In mezzo a tutto questo ci stanno persone licenziate dall'oggi al domani con la colpa di essere "indegne", poiché familiari di una indegna: andavano bene fino a un momento prima, un attimo dopo non vanno bene più. È il fallimento non tanto del cognato (per il quale la denuncia e l'istanza di fallimento ci stanno tutte eh, se non può restituire i soldi presi indebitamente), è il fallimento di un sistema di rapporti familiari tenuto su a forza di aiuti e sussidi. In cui uno sgarro ha avuto il potere di fare implodere tutto, ivi compresi rapporti di filiazione. Non so se ho scritto riflessioni oppure una mera "recensione ", ma va bene così in ambo i casi ;) . Certe cose fanno riflettere parecchio in quanto alla fine non ci sono poi così distanti.

In ogni caso (e questo lo dico da avvocato) a occhio e croce ci sono gli estremi per intentare una megacausa di lavoro. Di sicuro non vedo questioni di riconoscenza o affettive quali elementi ostativi rispetto al montar su di un discreto impianto processuale.
 
Ultima modifica:

Lara3

Utente di lunga data
Premetto che stento (parecchio assai) a credere a questa storia (qualcuno- non ricordo più chi - ha detto che manca solo l'entrata in scena di brooke logan :D), ma che in ogni caso l'argomento è interessante anche a prescindere (e talvolta comunque la realtà riesce a battere la fantasia, per cui personalmente lascio il beneficio del dubbio, e mi spiace leggere di situazioni simili....). Immagino pure io la vita di persone che ruotano - tutte - intorno alla figura di un uomo. Immagino un tradimento di quella che è ritenuta la maggior beneficiaria di cotanto impegno e sacrificio. Immagino lei che- contabilità alla mano - diventa una sorta di nemica di Tommy. Il quale (a suo dire) si è inventato un doppio lavoro al fine di sistemare tutti. I tutti sono GLI STESSI che, allo sgarro di solo alcuni di loro - si trovano chi licenziato, chi dall'oggi al domani lasciato non più in un roseo futuro aziendale bensì ad arrangiarsi per altre strade. Ivi compreso un figlio tanto problematico quanto.... Non più figlio dall'oggi al domani. Laddove per figlio intendo colui che per più di vent'anni si è cresciuto come tale. E trovo francamente un po' triste pensare a questo nell'ottica di un bilancio aziendale. Bon: non è più mio figlio (quello più "disastrato " dei figli), quindi nulla osta alla rovina di tutto è di tutti. Mi viene in mente la roba di pirandelliana memoria. Roba mia vienitene con me. In mezzo a tutto questo ci stanno persone licenziate dall'oggi al domani con la colpa di essere "indegne", poiché familiari di una indegna: andavano bene fino a un momento prima, un attimo dopo non vanno bene più. È il fallimento non tanto del cognato (per il quale la denuncia e l'istanza di fallimento ci stanno tutte eh, se non può restituire i soldi presi indebitamente), è il fallimento di un sistema di rapporti familiari tenuto su a forza di aiuti e sussidi. In cui uno sgarro ha avuto il potere di fare implodere tutto, ivi compresi rapporti di filiazione. Non so se ho scritto riflessioni oppure una mera "recensione ", ma va bene così in ambo i casi ;) . Certe cose fanno riflettere parecchio in quanto alla fine non ci sono poi così distanti.

In ogni caso (e questo lo dico da avvocato) a occhio e croce ci sono gli estremi per intentare una megacausa di lavoro. Di sicuro non vedo questioni di riconoscenza o affettive quali elementi ostativi rispetto al montar su di un discreto impianto processuale.
Ci sono ditte in Italia che pur avendo ogni anno un salto di fatturato di tutto il rispetto ( direi impressionante da bell’articolo nei giornali di economia) solo per avere un costo di produzione inferiore, mandano in cigs decine e centinaia di dipendenti per aprire filiali altrove.
A poche settimane dall’articolo su giornale di economia dove si elogiava l’aumento impressionante di fatturato, arrivava annuncio di cigs.
Che significa scaricare sullo stato il destino di tante famiglie.
Non so con quale mossa finanziaria si riesce a fare questo, probabilmente parlando di multinazionali è possibile.
La ditta di Tommy ha 20 dipendenti, mi sembra che per legge non sia l’obbligo di reintegro. Quindi , se è così, lui agisce nel rispetto della legge.
E nel tuo discorso non c’è nessun riferimento al dolore di Tommy; non ti è mai successo di essere tanto delusa proprio da chi hai aiutato molto ?
Ecco: il dolore e la delusione sono maggiori rispetto ad una delusione ricevuto da una persona neutra.
La salute di Tommy ha sofferto molto a causa di tutto ciò, capisco il suo tremendo dolore e capisco la sua reazione.
È molto possibile che i parenti che lavoravano nella ditta fossero a conoscenza della sottrazione dei soldi. Bastava uno che lo scopriva e che poi lo diceva ad altri, meno alle persone interessate : Tommy ed i figli.
In questo caso non ci sono gli estremi di una causa nei loro confronti ?
 
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