eh. è esattamente quello che mi dico io.
si dice che gli opposti si attraggono, Fedez canta che "ma alla fine scelgono i propri simili".
ho sempre creduto che la persona "giusta" per me fosse quella opposta che mi completava. magari sbaglio, perchè magari è quella che siccome è peggio di me, capisce

e sa gestire il mio modo d'essere.
Io credo che sia necessaria una base comune di valori; su questa base poi trovare il complemento alle nostre debolezze.
Lì è brava la persona: quando non usa le nostre debolezze contro di noi, ma vi supplisce.
Quando sopporta i nostri difetti e cerca di farci pesare meno i suoi.
Quando c'è, a prescindere dal fatto che la situazione sia comoda o meno.
Quando sa mettersi da parte se in quel momento noi abbiamo bisogno.
Quando partecipa con noi alla costruzione di qualcosa e sta lì, quando le cose vanno male e quando la fatica ti piega le gambe.
Perchè stare assieme fino a che è tutto rose e fiori sono capaci tutti.
Ma sono solo quelli bravi che, preso un impegno, lo portano a termine.
I nonni mica parlavano dei matrimoni mordi e fuggi di adesso.
Dove l'importante è il vestito della sposa, la location del pranzo e che tutti rosichino per l'invidia.
Parlavano di costruire famiglie in cui i fondanti erano responsabili della sopravvivenza di tutti, quelli troppo giovani per procurare il cibo e quelli troppo vecchi per farlo.
Era una cultura per la quale il rifiuto del sacrificio era impensabile ed i sacrifici erano la normalità.
In una situazione del genere la fuga di uno determinava la rovina di tutti.
Ed era necessario conoscere a fondo l'altro, sapere dove poteva arrivare e dove non poteva arrivare.
Poter contare sull'altro e davvero fare affidamento.
Ecco perchè bisognava trovare una brava persona.
Io penso a tutte quelle famiglie nelle quali l'uomo è emigrato per lavoro, per dare una vita migliore ai figli.
E la donna è rimasta sola, a mandare avanti la famiglia.
Sacrifici enormi, lontananze di anni, una vita aspra.
Eppure io ho visto persone che, oramai anziane, si amavano profondamente.
E allora mi chiedo se sia poi vera l'idea che abbiamo oggi dell'amore, che deve essere curato a giochini erotici e week end nelle spa.