Un altro giro di giostra

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scrittore

Utente di lunga data
Spiegami il caffè me lo offrivi per consegnarmi il cv?:mad::mad::mad::mad::mad:
al contrario...
voglio farmi assumere in mediaset per avere l'opportunità di offrirti il caffè!

voi donne..sempre a pensar male quando incontrate una persona gentile!!
 

sienne

lucida-confusa
ehm...non ero d'accordo con quello che aveva scritto danny, non tu
cosa ho scritto nell'altro thread? quale? riguardo a cosa?

a dire la verità non ci ho capito molto del tuo post :confused:

Ciao Chiara

niente di che, non so neanche se era rivolto a me ...
nel thread di Viola di Mare, hai fatto un'introduzione ad una risposta a me.
Non ho capito infatti neanche io ... aspetta che lo cerco e lo posto qui:

http://www.tradimento.net/58-privee/19740-l-ho-lasciato?p=1223408&viewfull=1#post1223408

Quando mai, sono andata a scavare cose del passato per usarli contro qualcuno?
Oltre alla fatica, a che pro?

Spero che questo ora sia chiaro: mi muovo su due piani: uno dei pensieri e uno della persona.
Quando navigo sull'onda del pensiero, è perché qualcosa non mi è chiaro, o trovo ci sia
qualcosa che non quadra. Ma non centra nulla con la persona ... È come in matematica,
si cerca di rifare il calcolo, per trovare il fallo ... è più una cosa astratta ... non so come dire ... :(
Con me lo faccio spesso ...

Le qualità le so distinguere ...

sienne
 

Divì

Utente senza meta
Uh! Vado un sacco d'accordo con quelli della Vergine! :carneval:
Siccome non sono cattolica, non so rispondere all'ultima domanda (troppa poca preparazione, ahimè!), ma penso che si potrebbe ribaltare la tua considerazione precedente ammettendo che quello che aveva URGENTE bisogno di ridefinire se stesso era tuo marito... che è riuscito d'amblè a tradire due sistemi di riferimento importanti come il suo rapporto con te e i precetti religiosi in cui crede. Vedi tu... Credo che facesse molta fatica a ritrovarsi in entrambi: forse non gli rimandavano più un'immagine di sè in cui si riconoscesse.

A te lo sforzo di ridefinirti arriva come una tegola, ma di sponda, perchè comunque se lui si è dimostrato diverso da come lo credevi, anche tu non sarai più la stessa nel rapportarti a lui. Dico bene?
La mia provocazione nasceva da questa riflessione :)
Oh, veniamo a noi....

Sei un genio perche' pur non avendo io raccontato che pochi brandelli della storia, hai centrato - forse complice Galimberti, ma non credo - il punto.

In pieno, davvero.

Certamente lui aveva urgente bisogno di ridefinire se stesso, la crisi dei 50 anni ha portato con se' una forma di apatia, di perdita di senso, che lo faceva guardare alla sua vita come qualcosa che gli stava stretta. Si sentiva morto, e siccome la sua amante aveva ragione quando diceva 'o cazz non vuo' pensieri, era morto anche li. Gli sembrava ineluttabile.
Ovviamente in questo film io facevo parte del problema, e quindi non potevo costituire la soluzione. Io ero quella forte, che non si sarebbe arresa cosi' davanti a una depressione, una figura di riferimento che lui avrebbe voluto piu' materna e accogliente, ma io sono un cactus, ci vuol pazienza per arrivare alla polpa....
e cosi' ha come dici tu trovato il modo di bypassare in un colpo solo tutti gli ostacoli che si frapponevano tra lui e la felicita', si e' trovato un'amica che poteva sostituirmi adeguatamente come confidente, ritenendo di poter gestire questa cosa "senza fare nulla di male" (parole sue) perche' quello che cercava era appunto un'emozione, un batticuore da flirt adolescenziale. la signora in questione e' una single di 50 anni che dubito fortemente fosse interessata a niente di piu' che qualche sana scopata. Quindi quella che doveva essere una storia parallela piu' nella sua testa che nella realta' e' rapidamente franata nella nostra vita, con due risultati:
- lui ha effettivamente capito che il sabato e' per l'uomo e non l'uomo per il sabato (scusa la citazione, ma ci sta) ovvero che i valori uno li deve avere dentro al cuore e non sopra alla testa.
- improvvisamente mi ha "vista" (dice proprio cosi') con occhi nuovi, il mio dolore, non urlato, non cattivo, non rabbioso, ma come quello (sempre parole sue) di un cuore ferito dall'ingiustizia ferita, di una bambina con gli occhi innocenti, lo hanno messo di fronte al suo limite.
Si e' sentito come se finalmente si fosse pacificato con le scelte che aveva fatto, sposarsi, sposarsi con me, avere una famiglia (la vita fantasticata era ovviamente quella della persona che prendeva la chitarra e la vespa e andava in giro per il mondo....) ridere, fare l'amore tutti i giorni, condvidere le cose belle con gli amici e risolvere insieme i problemi della vita.
E qui viene la parte difficile: io sono convinta che lui avesse urgente bisogno di fare questo percorso e che il tradimento abbia avuto per lui questo significato, ma la tegola che mi arriva di sponda mi fa male, io non avevo proprio bisogno di ridefinirmi, avendolo gia' fatto piu' volte a volte per un uomo a volte per me stessa.

E non sempre con risultati apprezzabili se evidentemente continuo a trovarmi uomini che sposano me ma vorrebbero qualcos'altro.

Ora lui vuole me, proprio me, ma il punto e' chi sono io e cosa voglio a questo punto? E, se mi devo ridefinire, come di ridefinisco, a 53 anni?

Grazie, ancora
 

Leda

utente Olimpi(c)a
Oh, veniamo a noi....

Sei un genio perche' pur non avendo io raccontato che pochi brandelli della storia, hai centrato - forse complice Galimberti, ma non credo - il punto.

In pieno, davvero.

Certamente lui aveva urgente bisogno di ridefinire se stesso, la crisi dei 50 anni ha portato con se' una forma di apatia, di perdita di senso, che lo faceva guardare alla sua vita come qualcosa che gli stava stretta. Si sentiva morto, e siccome la sua amante aveva ragione quando diceva 'o cazz non vuo' pensieri, era morto anche li. Gli sembrava ineluttabile.
Ovviamente in questo film io facevo parte del problema, e quindi non potevo costituire la soluzione. Io ero quella forte, che non si sarebbe arresa cosi' davanti a una depressione, una figura di riferimento che lui avrebbe voluto piu' materna e accogliente, ma io sono un cactus, ci vuol pazienza per arrivare alla polpa....
e cosi' ha come dici tu trovato il modo di bypassare in un colpo solo tutti gli ostacoli che si frapponevano tra lui e la felicita', si e' trovato un'amica che poteva sostituirmi adeguatamente come confidente, ritenendo di poter gestire questa cosa "senza fare nulla di male" (parole sue) perche' quello che cercava era appunto un'emozione, un batticuore da flirt adolescenziale. la signora in questione e' una single di 50 anni che dubito fortemente fosse interessata a niente di piu' che qualche sana scopata. Quindi quella che doveva essere una storia parallela piu' nella sua testa che nella realta' e' rapidamente franata nella nostra vita, con due risultati:
- lui ha effettivamente capito che il sabato e' per l'uomo e non l'uomo per il sabato (scusa la citazione, ma ci sta) ovvero che i valori uno li deve avere dentro al cuore e non sopra alla testa.
- improvvisamente mi ha "vista" (dice proprio cosi') con occhi nuovi, il mio dolore, non urlato, non cattivo, non rabbioso, ma come quello (sempre parole sue) di un cuore ferito dall'ingiustizia ferita, di una bambina con gli occhi innocenti, lo hanno messo di fronte al suo limite.
Si e' sentito come se finalmente si fosse pacificato con le scelte che aveva fatto, sposarsi, sposarsi con me, avere una famiglia (la vita fantasticata era ovviamente quella della persona che prendeva la chitarra e la vespa e andava in giro per il mondo....) ridere, fare l'amore tutti i giorni, condvidere le cose belle con gli amici e risolvere insieme i problemi della vita.
E qui viene la parte difficile: io sono convinta che lui avesse urgente bisogno di fare questo percorso e che il tradimento abbia avuto per lui questo significato, ma la tegola che mi arriva di sponda mi fa male, io non avevo proprio bisogno di ridefinirmi, avendolo gia' fatto piu' volte a volte per un uomo a volte per me stessa.

E non sempre con risultati apprezzabili se evidentemente continuo a trovarmi uomini che sposano me ma vorrebbero qualcos'altro.

Ora lui vuole me, proprio me, ma il punto e' chi sono io e cosa voglio a questo punto?
E, se mi devo ridefinire, come di ridefinisco, a 53 anni?

Grazie, ancora
Sul viola: ha dubitato di te, e di voi, ma ha scelto te (lo scrivi tu stessa dopo). Non puoi affermare, dunque, che avrebbe voluto qualcos'altro. L'ha temuto forse, ha verificato (con mezzi dolorosi, ma l'ha fatto) e ha scoperto che no, è proprio TE che vuole.

Ma adesso la palla passa a te (in azzurro). Tu non l'hai tradito, ma hai scoperto anche tu qualcosa di nuovo, su di lui e su di voi. Pensa che beffa? Dalla 'revisione' (chiamiamola così) di voi due lui ha scoperto di volere te, ma non è detto che tu scoprirai la stessa cosa. Potrebbe anche essere che germi di malcontento si coagulino a formare un gigantesco dito medio alzato, chi lo sa? Fosse stato per te non avresti revisionato un bel nulla, ma tant'è, ci sei dentro in pieno.
Non avresti sgombrato la cantina, ma adesso che si è allagata si tratta di scegliere cosa tenere e cosa buttare: a te la scelta.
Con calma, con molta calma (vedi link).
Noi comunque siamo qui e gli anni non sono un problema (io ne ho 48 :)).
Ti abbraccio :)
 

Diletta

Utente di lunga data
Ricorderei Giovanni 8,7.
Per chi è cattolico credo la cosa sia importante.
"Neanch’io ti condanno: va’ e d’ora in poi non peccare più” disse Gesù.
Non è una questione da poco.
Se accettiamo un sistema di valori cattolico, dobbiamo contemplarvi anche quello del perdono.

Io sono credente e non posso che abbassare la testa davanti alla citazione che hai fatto di Giovanni.
Ma proprio perché non sono Dio, mi dico cercando di rassicurarmi che ci sto provando a perdonare, ma che se non mi riuscisse non mi dovrò sentire in colpa per non esserne stata capace...
 

Divì

Utente senza meta
vuoi ricominciare davvero con lui?
vuoi capire meglio il suo “ce la faremo” ?
ascolta un cretino... smettete di convivere per un po'... vai a vivere altrove e vedi se ti cerca..o se tu cerchi lui..

in sintesi ti cito biagio antonacci:
Insieme Finire...spegnere per ripartire non c'è strategia migliore quando non funziona più...
Grazie del consiglio, ci avevo anche pensato e glielo ho proposto. Esiste solo un problema: abbiamo un figlio di 16 anni, Al quale vorrei evitare di dire qualcosa di suo padre (o di me) che lo possa deludere in qualche modo, in un momento in cui gia' si sta misurando con l'opinione che ha di quello che gli diciamo.

Ci sara' tempo per lui di pensare peste e corna dei suoi genitori e di pacificarsi con l'idea che si sara' fatto della nostra vita e delle nostre scelte....

Mi devo fidare di quel che mi dice, cioe' che senza di me morirebbe....

Facciamo l'amore tutti i giorni, spero che sia un buon segno di ripresa della vitalita'. Non capitava nemmeno all'inizio della nostra storia.
quindi almeno dal punto di vista sessuale e' "risorto". Un mio amico dice che questo indica che non e' mai arrivato al punto di non ritorno per quel che provava per l'altra.

Tu che sei un uomo, che mi diresti?
 

Diletta

Utente di lunga data
Sul viola: ha dubitato di te, e di voi, ma ha scelto te (lo scrivi tu stessa dopo). Non puoi affermare, dunque, che avrebbe voluto qualcos'altro. L'ha temuto forse, ha verificato (con mezzi dolorosi, ma l'ha fatto) e ha scoperto che no, è proprio TE che vuole.

Ma adesso la palla passa a te (in azzurro). Tu non l'hai tradito, ma hai scoperto anche tu qualcosa di nuovo, su di lui e su di voi. Pensa che beffa? Dalla 'revisione' (chiamiamola così) di voi due lui ha scoperto di volere te, ma non è detto che tu scoprirai la stessa cosa. Potrebbe anche essere che germi di malcontento si coagulino a formare un gigantesco dito medio alzato, chi lo sa? Fosse stato per te non avresti revisionato un bel nulla, ma tant'è, ci sei dentro in pieno.
Non avresti sgombrato la cantina, ma adesso che si è allagata si tratta di scegliere cosa tenere e cosa buttare: a te la scelta.
Con calma, con molta calma (vedi link).
Noi comunque siamo qui e gli anni non sono un problema (io ne ho 48 :)).
Ti abbraccio :)


Che bel post! :)

Solo un appunto sul "ha scelto te".
Quando siamo sposati non sempre chi sta dall'altra parte si convince che tale scelta sia stata scevra da opportunismi e scelte di comodo.
Troppi interessi in gioco, tanto vissuto dal grande peso...
E' ovvio che non si sia trattato di un grande amore perché il sentimento vero, quando c'è, non vede barriere o impedimenti di sorta: va libero per la sua strada.
Però anche sapere che il nostro uomo ha speso delle energie e del tempo per una donna che non siamo noi è ugualmente avvilente.
 

Chiara Matraini

Senora de la Vanguardia
Oh, veniamo a noi....

Sei un genio perche' pur non avendo io raccontato che pochi brandelli della storia, hai centrato - forse complice Galimberti, ma non credo - il punto.

In pieno, davvero.

Certamente lui aveva urgente bisogno di ridefinire se stesso, la crisi dei 50 anni ha portato con se' una forma di apatia, di perdita di senso, che lo faceva guardare alla sua vita come qualcosa che gli stava stretta. Si sentiva morto, e siccome la sua amante aveva ragione quando diceva 'o cazz non vuo' pensieri, era morto anche li. Gli sembrava ineluttabile.
Ovviamente in questo film io facevo parte del problema, e quindi non potevo costituire la soluzione. Io ero quella forte, che non si sarebbe arresa cosi' davanti a una depressione, una figura di riferimento che lui avrebbe voluto piu' materna e accogliente, ma io sono un cactus, ci vuol pazienza per arrivare alla polpa....
e cosi' ha come dici tu trovato il modo di bypassare in un colpo solo tutti gli ostacoli che si frapponevano tra lui e la felicita', si e' trovato un'amica che poteva sostituirmi adeguatamente come confidente, ritenendo di poter gestire questa cosa "senza fare nulla di male" (parole sue) perche' quello che cercava era appunto un'emozione, un batticuore da flirt adolescenziale. la signora in questione e' una single di 50 anni che dubito fortemente fosse interessata a niente di piu' che qualche sana scopata. Quindi quella che doveva essere una storia parallela piu' nella sua testa che nella realta' e' rapidamente franata nella nostra vita, con due risultati:
- lui ha effettivamente capito che il sabato e' per l'uomo e non l'uomo per il sabato (scusa la citazione, ma ci sta) ovvero che i valori uno li deve avere dentro al cuore e non sopra alla testa.
- improvvisamente mi ha "vista" (dice proprio cosi') con occhi nuovi, il mio dolore, non urlato, non cattivo, non rabbioso, ma come quello (sempre parole sue) di un cuore ferito dall'ingiustizia ferita, di una bambina con gli occhi innocenti, lo hanno messo di fronte al suo limite.
Si e' sentito come se finalmente si fosse pacificato con le scelte che aveva fatto, sposarsi, sposarsi con me, avere una famiglia (la vita fantasticata era ovviamente quella della persona che prendeva la chitarra e la vespa e andava in giro per il mondo....) ridere, fare l'amore tutti i giorni, condvidere le cose belle con gli amici e risolvere insieme i problemi della vita.
E qui viene la parte difficile: io sono convinta che lui avesse urgente bisogno di fare questo percorso e che il tradimento abbia avuto per lui questo significato, ma la tegola che mi arriva di sponda mi fa male, io non avevo proprio bisogno di ridefinirmi, avendolo gia' fatto piu' volte a volte per un uomo a volte per me stessa.

E non sempre con risultati apprezzabili se evidentemente continuo a trovarmi uomini che sposano me ma vorrebbero qualcos'altro.

Ora lui vuole me, proprio me, ma il punto e' chi sono io e cosa voglio a questo punto? E, se mi devo ridefinire, come di ridefinisco, a 53 anni?

Grazie, ancora

scusa se intervengo in questo discorso fra te e leda, ma le tue parole mi hanno indotto una considerazione....che vale per me per te e per tutti
nella parte evidenziata sta proprio il senso dell'amore come sistema di valori, io penso
accettare, anche se dolorosa per noi, l'evoluzione dell'altro
 

Diletta

Utente di lunga data
Grazie del consiglio, ci avevo anche pensato e glielo ho proposto. Esiste solo un problema: abbiamo un figlio di 16 anni, Al quale vorrei evitare di dire qualcosa di suo padre (o di me) che lo possa deludere in qualche modo, in un momento in cui gia' si sta misurando con l'opinione che ha di quello che gli diciamo.

Ci sara' tempo per lui di pensare peste e corna dei suoi genitori e di pacificarsi con l'idea che si sara' fatto della nostra vita e delle nostre scelte....

Mi devo fidare di quel che mi dice, cioe' che senza di me morirebbe....

Facciamo l'amore tutti i giorni, spero che sia un buon segno di ripresa della vitalita'. Non capitava nemmeno all'inizio della nostra storia.
quindi almeno dal punto di vista sessuale e' "risorto". Un mio amico dice che questo indica che non e' mai arrivato al punto di non ritorno per quel che provava per l'altra.

Tu che sei un uomo, che mi diresti?

Scusa se mi intrometto io...
Fare l'amore tutti i giorni è abbastanza tipica come reazione dopo la tempesta.
Non so bene perché, ma è capitato anche a me.
 

sienne

lucida-confusa
Scusa se mi intrometto io...
Fare l'amore tutti i giorni è abbastanza tipica come reazione dopo la tempesta.
Non so bene perché, ma è capitato anche a me.

Ciao

se è tipico, non lo so ...
non mi sono fatta toccare, per oltre sei mesi.

non me la sentivo proprio ... e come?

sienne
 

Leda

utente Olimpi(c)a
Che bel post! :)

Solo un appunto sul "ha scelto te".
Quando siamo sposati non sempre chi sta dall'altra parte si convince che tale scelta sia stata scevra da opportunismi e scelte di comodo.
Troppi interessi in gioco, tanto vissuto dal grande peso...
E' ovvio che non si sia trattato di un grande amore perché il sentimento vero, quando c'è, non vede barriere o impedimenti di sorta: va libero per la sua strada.
Però anche sapere che il nostro uomo ha speso delle energie e del tempo per una donna che non siamo noi è ugualmente avvilente.
Caspita, Diletta, hai ragione da vendere e spero di non aver in nessun modo suggerito che Divina non abbia ragione di sentirsi avvilita! Però mi era parso di capire che conoscesse già l'esperienza di non essersi sentita voluta e le facevo notare che stavolta il caso è stato diverso; se invece basta che il marito abbia avuto il dubbio di non volere proprio lei e la vita che si erano costruiti, beh, il discorso cambia.
Non so se mi sono spiegata... Spero di sì :)

scusa se intervengo in questo discorso fra te e leda, ma le tue parole mi hanno indotto una considerazione....che vale per me per te e per tutti
nella parte evidenziata sta proprio il senso dell'amore come sistema di valori, io penso
accettare, anche se dolorosa per noi, l'evoluzione dell'altro
Nessuna intrusione, per quel che mi riguarda: mi piace il discorso femminile corale e credo che anche Divina apprezzerà :)
Il neretto è quel che cercavo di evidenziare, introducendo, nel contempo, l'ipotesi che, dal momento che l'evoluzione diventa anche la nostra, non è detto che porti ad approdare sulla stessa riva dell'altro. Ma quello è un rischio che si corre sempre e comunque, indipendentemente dai tradimenti.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
al contrario...
voglio farmi assumere in mediaset per avere l'opportunità di offrirti il caffè!

voi donne..sempre a pensar male quando incontrate una persona gentile!!
lei non prende caffè con gli sconosciuti e gli eventuali tali corrono per altri motivi. Sappilo.
ecco bravo,ora torna a cuccia,chè l'osso non è per i tuoi denti

e l'invito vale per entrambi :cool:
 

sienne

lucida-confusa
L'ho scritto non solo perché è capitato a me (non sarebbe indice di tipicità) ma l'ho letto più volte sul forum.
Ciao Sienne!:)

Ciao Cara :)

che rompimento di capo ci hanno dato ...
non potevano stare fermi ... :rotfl: ... mannaggia a loro ...

sienne
 

Divì

Utente senza meta
scusa se intervengo in questo discorso fra te e leda, ma le tue parole mi hanno indotto una considerazione....che vale per me per te e per tutti
nella parte evidenziata sta proprio il senso dell'amore come sistema di valori, io penso
accettare, anche se dolorosa per noi, l'evoluzione dell'altro
Io se permetti terrei distinti il tema del cambiamento dell'altro con il tema del tradimento.

Mio marito ha scelto il tradimento come percorso quasi catartico per ritornare a casa, di fatto per riscoprirsi, piu' che per cambiare... Il suo cambiamento e il suo bisogno di evolvere ad un livello superiore della sua vita (non della nostra storia) io lo comprendo benissimo e proprio perche' lo amo lo posso accettare, anche se comportasse che lui mi dica "non ti amo piu'" o non ti ho mai amato. Non che faccia meno male, ma almeno e' la verita'.

Nel mio sistema di valori la verita' viene prima di tutto, ecco perche' il tradimento mi fa schifo.

Infine, permettimi di aggiungere solo una cosa, un bisogno non e' automaticamente un diritto.

Invece tra le righe sento il compiacimento che lo porta a dire, ma ne avevo bisogno quindi e' stato un mio diritto alla soddisfazione di un bisogno.

Questa parte della storia non mi piace ne' mi piacera' mai.
 

scrittore

Utente di lunga data
Grazie del consiglio, ci avevo anche pensato e glielo ho proposto. Esiste solo un problema: abbiamo un figlio di 16 anni, Al quale vorrei evitare di dire qualcosa di suo padre (o di me) che lo possa deludere in qualche modo, in un momento in cui gia' si sta misurando con l'opinione che ha di quello che gli diciamo.

Ci sara' tempo per lui di pensare peste e corna dei suoi genitori e di pacificarsi con l'idea che si sara' fatto della nostra vita e delle nostre scelte....

Mi devo fidare di quel che mi dice, cioe' che senza di me morirebbe....

Facciamo l'amore tutti i giorni, spero che sia un buon segno di ripresa della vitalita'. Non capitava nemmeno all'inizio della nostra storia.
quindi almeno dal punto di vista sessuale e' "risorto". Un mio amico dice che questo indica che non e' mai arrivato al punto di non ritorno per quel che provava per l'altra.

Tu che sei un uomo, che mi diresti?
Già io che sono uomo che ti dico?
Ti dico che nella mia vita ho fatto sempre affidamento sulla bontà degli sconosciuti..ed ora che ricevo il tuo invito a darti un consiglio non posso che accettare di cuore...

Partiamo dall'inizio di questa richiesta...
>Esiste solo un problema: abbiamo un figlio di 16 anni
Ecco. Il problema non è e non sarà mai tuo figlio. Questo è il primo passo per non affrontare il problema che invece hai ma con tuo marito.
Ti levo un dubbio.
Potranno passare giorni, mesi ...anni. Prima o poi, lo dici anche tu, tuo figlio dovrà fare i conti con questa crisi e si... si farà la sua idea al riguardo. Non pensarci ora.
Se ci pensi ora, Devi fidarti di tuo marito e di quel che ti dice, puoi giustificare questa scelta utilizzando tuo figlio ma ti ripeto... io non farei così... io affronterei il problema qui...ora.

Fate l'amore ogni giorno e questo ti piace.
Io che sono uomo che ti dico? Ti dico "sei sicura che sta facendo l'amore con te o con l'immagine dell'altra che vede riflessa in te?"
sai, noi uomini siamo bravi a fantasticare. I nostri "fantasmi erotici" riescono a fare miracoli quando ci mettiamo.

Dunque cosa ti dico?
Ti dico di fermarti. Ti dico di metterti seduta su una sedia, davanti a una tazza di te e di pensare.
Non al sesso, non a tuo figlio... a te. Solo a te.
Essere una buona madre significa anche questo. Avere il coraggio di insegnare a tuo figlio che a volte le pause sono un bene.
Essere dei bravi genitori significa anche questo. Insegnare ai propri figli che l'armonia è il risultato di un insieme di note suonate perfettamente bene, nello stesso tempo, con la stessa intensità.
E quando si perde l'armonia il bravo direttore di orchestra ferma tutti e fa riprendere a suonare uno dopo l'altro i propri strumenti...fino a ritrovare l'equilibrio...

Ecco che ti dico. L'armonia è alla base di un rapporto duraturo.
Suonare più forte facendo sesso tutti i giorni serve solo a coprire le note stonate...
ricominciate daccapo... e poi fidati, tuo figlio oggi non lo capirà... domani te ne sarà grato.
 
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