Spiegami il caffè me lo offrivi per consegnarmi il cv?a benissimo! Allora dammi l'indirizzo dove posso mandare il cv ( in pvt ovvio! ) :sonar::sonar::sonar::sonar:
Spiegami il caffè me lo offrivi per consegnarmi il cv?a benissimo! Allora dammi l'indirizzo dove posso mandare il cv ( in pvt ovvio! ) :sonar::sonar::sonar::sonar:
al contrario...Spiegami il caffè me lo offrivi per consegnarmi il cv?![]()
ehm...non ero d'accordo con quello che aveva scritto danny, non tu
cosa ho scritto nell'altro thread? quale? riguardo a cosa?
a dire la verità non ci ho capito molto del tuo post![]()
al contrario...
voglio farmi assumere in mediaset per avere l'opportunità di offrirti il caffè!
voi donne..sempre a pensar male quando incontrate una persona gentile!!
Oh, veniamo a noi....Uh! Vado un sacco d'accordo con quelli della Vergine! :carneval:
Siccome non sono cattolica, non so rispondere all'ultima domanda (troppa poca preparazione, ahimè!), ma penso che si potrebbe ribaltare la tua considerazione precedente ammettendo che quello che aveva URGENTE bisogno di ridefinire se stesso era tuo marito... che è riuscito d'amblè a tradire due sistemi di riferimento importanti come il suo rapporto con te e i precetti religiosi in cui crede. Vedi tu... Credo che facesse molta fatica a ritrovarsi in entrambi: forse non gli rimandavano più un'immagine di sè in cui si riconoscesse.
A te lo sforzo di ridefinirti arriva come una tegola, ma di sponda, perchè comunque se lui si è dimostrato diverso da come lo credevi, anche tu non sarai più la stessa nel rapportarti a lui. Dico bene?
La mia provocazione nasceva da questa riflessione![]()
lei non prende caffè con gli sconosciuti e gli eventuali tali corrono per altri motivi. Sappilo.cavoli ti preoccupavi? Io invece ti avrei invitata di corsa a prenderti un caffè![]()
TU, NON HAI NULLA PER CUI SORRIDERE! OCCHI BASSI E FILA DRITTO. COS'E' UN PO D'ARIA T'HA DATO ALLA TESTA?
Sul viola: ha dubitato di te, e di voi, ma ha scelto te (lo scrivi tu stessa dopo). Non puoi affermare, dunque, che avrebbe voluto qualcos'altro. L'ha temuto forse, ha verificato (con mezzi dolorosi, ma l'ha fatto) e ha scoperto che no, è proprio TE che vuole.Oh, veniamo a noi....
Sei un genio perche' pur non avendo io raccontato che pochi brandelli della storia, hai centrato - forse complice Galimberti, ma non credo - il punto.
In pieno, davvero.
Certamente lui aveva urgente bisogno di ridefinire se stesso, la crisi dei 50 anni ha portato con se' una forma di apatia, di perdita di senso, che lo faceva guardare alla sua vita come qualcosa che gli stava stretta. Si sentiva morto, e siccome la sua amante aveva ragione quando diceva 'o cazz non vuo' pensieri, era morto anche li. Gli sembrava ineluttabile.
Ovviamente in questo film io facevo parte del problema, e quindi non potevo costituire la soluzione. Io ero quella forte, che non si sarebbe arresa cosi' davanti a una depressione, una figura di riferimento che lui avrebbe voluto piu' materna e accogliente, ma io sono un cactus, ci vuol pazienza per arrivare alla polpa....
e cosi' ha come dici tu trovato il modo di bypassare in un colpo solo tutti gli ostacoli che si frapponevano tra lui e la felicita', si e' trovato un'amica che poteva sostituirmi adeguatamente come confidente, ritenendo di poter gestire questa cosa "senza fare nulla di male" (parole sue) perche' quello che cercava era appunto un'emozione, un batticuore da flirt adolescenziale. la signora in questione e' una single di 50 anni che dubito fortemente fosse interessata a niente di piu' che qualche sana scopata. Quindi quella che doveva essere una storia parallela piu' nella sua testa che nella realta' e' rapidamente franata nella nostra vita, con due risultati:
- lui ha effettivamente capito che il sabato e' per l'uomo e non l'uomo per il sabato (scusa la citazione, ma ci sta) ovvero che i valori uno li deve avere dentro al cuore e non sopra alla testa.
- improvvisamente mi ha "vista" (dice proprio cosi') con occhi nuovi, il mio dolore, non urlato, non cattivo, non rabbioso, ma come quello (sempre parole sue) di un cuore ferito dall'ingiustizia ferita, di una bambina con gli occhi innocenti, lo hanno messo di fronte al suo limite.
Si e' sentito come se finalmente si fosse pacificato con le scelte che aveva fatto, sposarsi, sposarsi con me, avere una famiglia (la vita fantasticata era ovviamente quella della persona che prendeva la chitarra e la vespa e andava in giro per il mondo....) ridere, fare l'amore tutti i giorni, condvidere le cose belle con gli amici e risolvere insieme i problemi della vita.
E qui viene la parte difficile: io sono convinta che lui avesse urgente bisogno di fare questo percorso e che il tradimento abbia avuto per lui questo significato, ma la tegola che mi arriva di sponda mi fa male, io non avevo proprio bisogno di ridefinirmi, avendolo gia' fatto piu' volte a volte per un uomo a volte per me stessa.
E non sempre con risultati apprezzabili se evidentemente continuo a trovarmi uomini che sposano me ma vorrebbero qualcos'altro.
Ora lui vuole me, proprio me, ma il punto e' chi sono io e cosa voglio a questo punto? E, se mi devo ridefinire, come di ridefinisco, a 53 anni?
Grazie, ancora
Ricorderei Giovanni 8,7.
Per chi è cattolico credo la cosa sia importante.
"Neanch’io ti condanno: va’ e d’ora in poi non peccare più” disse Gesù.
Non è una questione da poco.
Se accettiamo un sistema di valori cattolico, dobbiamo contemplarvi anche quello del perdono.
Grazie del consiglio, ci avevo anche pensato e glielo ho proposto. Esiste solo un problema: abbiamo un figlio di 16 anni, Al quale vorrei evitare di dire qualcosa di suo padre (o di me) che lo possa deludere in qualche modo, in un momento in cui gia' si sta misurando con l'opinione che ha di quello che gli diciamo.vuoi ricominciare davvero con lui?
vuoi capire meglio il suo “ce la faremo” ?
ascolta un cretino... smettete di convivere per un po'... vai a vivere altrove e vedi se ti cerca..o se tu cerchi lui..
in sintesi ti cito biagio antonacci:
Insieme Finire...spegnere per ripartire non c'è strategia migliore quando non funziona più...
Sul viola: ha dubitato di te, e di voi, ma ha scelto te (lo scrivi tu stessa dopo). Non puoi affermare, dunque, che avrebbe voluto qualcos'altro. L'ha temuto forse, ha verificato (con mezzi dolorosi, ma l'ha fatto) e ha scoperto che no, è proprio TE che vuole.
Ma adesso la palla passa a te (in azzurro). Tu non l'hai tradito, ma hai scoperto anche tu qualcosa di nuovo, su di lui e su di voi. Pensa che beffa? Dalla 'revisione' (chiamiamola così) di voi due lui ha scoperto di volere te, ma non è detto che tu scoprirai la stessa cosa. Potrebbe anche essere che germi di malcontento si coagulino a formare un gigantesco dito medio alzato, chi lo sa? Fosse stato per te non avresti revisionato un bel nulla, ma tant'è, ci sei dentro in pieno.
Non avresti sgombrato la cantina, ma adesso che si è allagata si tratta di scegliere cosa tenere e cosa buttare: a te la scelta.
Con calma, con molta calma (vedi link).
Noi comunque siamo qui e gli anni non sono un problema (io ne ho 48).
Ti abbraccio![]()
Oh, veniamo a noi....
Sei un genio perche' pur non avendo io raccontato che pochi brandelli della storia, hai centrato - forse complice Galimberti, ma non credo - il punto.
In pieno, davvero.
Certamente lui aveva urgente bisogno di ridefinire se stesso, la crisi dei 50 anni ha portato con se' una forma di apatia, di perdita di senso, che lo faceva guardare alla sua vita come qualcosa che gli stava stretta. Si sentiva morto, e siccome la sua amante aveva ragione quando diceva 'o cazz non vuo' pensieri, era morto anche li. Gli sembrava ineluttabile.
Ovviamente in questo film io facevo parte del problema, e quindi non potevo costituire la soluzione. Io ero quella forte, che non si sarebbe arresa cosi' davanti a una depressione, una figura di riferimento che lui avrebbe voluto piu' materna e accogliente, ma io sono un cactus, ci vuol pazienza per arrivare alla polpa....
e cosi' ha come dici tu trovato il modo di bypassare in un colpo solo tutti gli ostacoli che si frapponevano tra lui e la felicita', si e' trovato un'amica che poteva sostituirmi adeguatamente come confidente, ritenendo di poter gestire questa cosa "senza fare nulla di male" (parole sue) perche' quello che cercava era appunto un'emozione, un batticuore da flirt adolescenziale. la signora in questione e' una single di 50 anni che dubito fortemente fosse interessata a niente di piu' che qualche sana scopata. Quindi quella che doveva essere una storia parallela piu' nella sua testa che nella realta' e' rapidamente franata nella nostra vita, con due risultati:
- lui ha effettivamente capito che il sabato e' per l'uomo e non l'uomo per il sabato (scusa la citazione, ma ci sta) ovvero che i valori uno li deve avere dentro al cuore e non sopra alla testa.
- improvvisamente mi ha "vista" (dice proprio cosi') con occhi nuovi, il mio dolore, non urlato, non cattivo, non rabbioso, ma come quello (sempre parole sue) di un cuore ferito dall'ingiustizia ferita, di una bambina con gli occhi innocenti, lo hanno messo di fronte al suo limite.
Si e' sentito come se finalmente si fosse pacificato con le scelte che aveva fatto, sposarsi, sposarsi con me, avere una famiglia (la vita fantasticata era ovviamente quella della persona che prendeva la chitarra e la vespa e andava in giro per il mondo....) ridere, fare l'amore tutti i giorni, condvidere le cose belle con gli amici e risolvere insieme i problemi della vita.
E qui viene la parte difficile: io sono convinta che lui avesse urgente bisogno di fare questo percorso e che il tradimento abbia avuto per lui questo significato, ma la tegola che mi arriva di sponda mi fa male, io non avevo proprio bisogno di ridefinirmi, avendolo gia' fatto piu' volte a volte per un uomo a volte per me stessa.
E non sempre con risultati apprezzabili se evidentemente continuo a trovarmi uomini che sposano me ma vorrebbero qualcos'altro.
Ora lui vuole me, proprio me, ma il punto e' chi sono io e cosa voglio a questo punto? E, se mi devo ridefinire, come di ridefinisco, a 53 anni?
Grazie, ancora
Grazie del consiglio, ci avevo anche pensato e glielo ho proposto. Esiste solo un problema: abbiamo un figlio di 16 anni, Al quale vorrei evitare di dire qualcosa di suo padre (o di me) che lo possa deludere in qualche modo, in un momento in cui gia' si sta misurando con l'opinione che ha di quello che gli diciamo.
Ci sara' tempo per lui di pensare peste e corna dei suoi genitori e di pacificarsi con l'idea che si sara' fatto della nostra vita e delle nostre scelte....
Mi devo fidare di quel che mi dice, cioe' che senza di me morirebbe....
Facciamo l'amore tutti i giorni, spero che sia un buon segno di ripresa della vitalita'. Non capitava nemmeno all'inizio della nostra storia.
quindi almeno dal punto di vista sessuale e' "risorto". Un mio amico dice che questo indica che non e' mai arrivato al punto di non ritorno per quel che provava per l'altra.
Tu che sei un uomo, che mi diresti?
Scusa se mi intrometto io...
Fare l'amore tutti i giorni è abbastanza tipica come reazione dopo la tempesta.
Non so bene perché, ma è capitato anche a me.
Caspita, Diletta, hai ragione da vendere e spero di non aver in nessun modo suggerito che Divina non abbia ragione di sentirsi avvilita! Però mi era parso di capire che conoscesse già l'esperienza di non essersi sentita voluta e le facevo notare che stavolta il caso è stato diverso; se invece basta che il marito abbia avuto il dubbio di non volere proprio lei e la vita che si erano costruiti, beh, il discorso cambia.Che bel post!
Solo un appunto sul "ha scelto te".
Quando siamo sposati non sempre chi sta dall'altra parte si convince che tale scelta sia stata scevra da opportunismi e scelte di comodo.
Troppi interessi in gioco, tanto vissuto dal grande peso...
E' ovvio che non si sia trattato di un grande amore perché il sentimento vero, quando c'è, non vede barriere o impedimenti di sorta: va libero per la sua strada.
Però anche sapere che il nostro uomo ha speso delle energie e del tempo per una donna che non siamo noi è ugualmente avvilente.
Nessuna intrusione, per quel che mi riguarda: mi piace il discorso femminile corale e credo che anche Divina apprezzeràscusa se intervengo in questo discorso fra te e leda, ma le tue parole mi hanno indotto una considerazione....che vale per me per te e per tutti
nella parte evidenziata sta proprio il senso dell'amore come sistema di valori, io penso
accettare, anche se dolorosa per noi, l'evoluzione dell'altro
Ciao
se è tipico, non lo so ...
non mi sono fatta toccare, per oltre sei mesi.
non me la sentivo proprio ... e come?
sienne
al contrario...
voglio farmi assumere in mediaset per avere l'opportunità di offrirti il caffè!
voi donne..sempre a pensar male quando incontrate una persona gentile!!
ecco bravo,ora torna a cuccia,chè l'osso non è per i tuoi dentilei non prende caffè con gli sconosciuti e gli eventuali tali corrono per altri motivi. Sappilo.
L'ho scritto non solo perché è capitato a me (non sarebbe indice di tipicità) ma l'ho letto più volte sul forum.
Ciao Sienne!![]()
Io se permetti terrei distinti il tema del cambiamento dell'altro con il tema del tradimento.scusa se intervengo in questo discorso fra te e leda, ma le tue parole mi hanno indotto una considerazione....che vale per me per te e per tutti
nella parte evidenziata sta proprio il senso dell'amore come sistema di valori, io penso
accettare, anche se dolorosa per noi, l'evoluzione dell'altro
Già io che sono uomo che ti dico?Grazie del consiglio, ci avevo anche pensato e glielo ho proposto. Esiste solo un problema: abbiamo un figlio di 16 anni, Al quale vorrei evitare di dire qualcosa di suo padre (o di me) che lo possa deludere in qualche modo, in un momento in cui gia' si sta misurando con l'opinione che ha di quello che gli diciamo.
Ci sara' tempo per lui di pensare peste e corna dei suoi genitori e di pacificarsi con l'idea che si sara' fatto della nostra vita e delle nostre scelte....
Mi devo fidare di quel che mi dice, cioe' che senza di me morirebbe....
Facciamo l'amore tutti i giorni, spero che sia un buon segno di ripresa della vitalita'. Non capitava nemmeno all'inizio della nostra storia.
quindi almeno dal punto di vista sessuale e' "risorto". Un mio amico dice che questo indica che non e' mai arrivato al punto di non ritorno per quel che provava per l'altra.
Tu che sei un uomo, che mi diresti?