@Eagle72 non so perché ti stai accadendo con Gaia. Cioè ho capito che vorresti che lei riconoscesse di essere ipocrita.
Ma poi tu che ci guadagni?
Voglio dire che il tuo problema è il tuo, non cambia se qualcuno o qualcuna fa atto di contrizione.
Detto questo io credo che tu non abbia idea delle reali ragioni profonde per cui tua moglie ha avuto quella relazione e probabilmente non lo sa neanche lei.
Ma pure tu non sai le ragioni profonde per cui ci stai così male.
Ho scritto una delle conseguenze del pensare che ci sia un rapporto di causa effetto tra il comportamento da bravo coniuge e fedeltà ottenuta. Ti avevo detto che avresti potuto non considerarlo, ma non che non dovevi considerarlo.
Il bravo coniuge è quello che fa stare bene l’altro coniuge
e non è scontato che fare e fare e fare faccia stare bene, né tantomeno faccia guadagnare crediti.
Purtroppo, sottolineo purtroppo, non funziona così.
Ogni persona è diversa e quello che per te è un comportamento che dovrebbe donare serenità, per un’altra persona può dare senso di soffocamento da ipercontrollo.
Faccio un esempio sciocco. Camminare a braccetto è una cosa bella tra persone che hanno una intesa e se le immagini le vedi parlarsi con confidenza e ridere.
Giusto?
Se prendi a braccetto me… scappo irritata. A me sembra una posizione di controllo.
Questo vale per molte altre piccolezze, per me. Per altre persone è diverso.
Ma né tu, né tua moglie avete avuto voglia di capire per paura di constatare che erano troppe le cose che vi distanziavano.
Hai fatto un ragionamento economico e hai sentito sul piano emotivo che non avresti sopportato una separazione.
Prendi atto e vivi in pace. Se non ce la fai e rimugini costantemente senza fare passi verso la serenità, ma invece scavi per sentirti imprigionato, non funziona.