una brutta storia...

omicron

Pigra, irritante e non praticante
la gente non ha proprio un cazzo da fsre che pensare alle altrui vite
Eh che fai, ti fermi a uno? Non fai la coppia? Almeno si fanno compagnia
(Io ho una sorella e non ci siamo mai fatte compagnia, al massimo facevamo la lotta)
La verità imbarazza
Il secondo non è venuto 🤷🏼‍♀️ ci abbiamo provato ma niente
Ammutoliscono
 

Gaia

Utente di lunga data
Eh che fai, ti fermi a uno? Non fai la coppia? Almeno si fanno compagnia
(Io ho una sorella e non ci siamo mai fatte compagnia, al massimo facevamo la lotta)
La verità imbarazza
Il secondo non è venuto 🤷🏼‍♀️ ci abbiamo provato ma niente
Ammutoliscono
Io a chi me lo chiede rispondo a cazzo. Poi quando mi insistono e mi dicono che non amo i bambini rispondo che mi piacciono talmente tanto che li inghiotto.
se ne vanno schifati e dandomi della scostumata. Loro a me. Capito
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
so quanto sei pigra
Non c’entra niente

Io a chi me lo chiede rispondo a cazzo. Poi quando mi insistono e mi dicono che non amo i bambini rispondo che mi piacciono talmente tanto che li inghiotto.
se ne vanno schifati e dandomi della scostumata. Loro a me. Capito
Io preferisco farli sentire “colpevoli”
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Non si sentono colpevoli.
ti commiserano.
Io preferisco essere ‘odiata’.
No no che commiserare
Lo farebbero se facessi la lagna
Ora come ora, sto in una situazione, che con due bambini sarei letteralmente “tra l’uscio e il muro”
 

Gaia

Utente di lunga data
No no che commiserare
Lo farebbero se facessi la lagna
Ora come ora, sto in una situazione, che con due bambini sarei letteralmente “tra l’uscio e il muro”
L’ essenziale e’ che tu e il tuo lui siate felici e soddisfatti. Il resto sono chiacchiere da bar.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quando sento questi discorsi, che qui si ripresentano periodicamente, ma anche sui social (insieme alla “violenza ostetrica“ e a contenuti triggeranti o a consigli non richiesti sui bambini) penso che non mi ricordo di aver subìto pressioni per fare i figli.
Può essere che non ci abbia fatto caso o li abbia talmente ignorati da non ricordare.
Allora mi viene sempre in mente la storiella del vecchio, del bambino e l’asino. V. Link
Ma cercandola, sempre al link, ho trovato queste riflessioni:
”Quello che tuttavia spesso ignoriamo è che verremo sempre e comunque criticati, indipendentemente dal nostro agire, in quanto ognuno ha una propria visione di come vada vissuta la vita, ognuno si è costruito un proprio punto di vista sul mondo. Quindi, la sola cosa da fare è agire per se stessi, esprimendo quello che si desidera: non si potrà accontentare tutti, qualcuno gioco forza, avrà comunque qualcosa da ridire, e non potremo farci nulla.
L’obiettivo principale è raggiungere e mantenere la propria libertà di scelta: in questo seguiamo le nostre regole interiori, non quelle imposte dagli altri, ma quelle che abbiamo “appreso” lungo il nostro percorso di vita e abbiamo riconosciuto come funzionali. Ricordiamoci che la prima persona da accontentare siamo noi stessi e se cerchiamo continuamente l’approvazione degli altri, rischiamo di vivere una vita diversa da quella che vorremmo e un domani saremmo sommersi dai rimpianti e rimorsi.”

Non capisco personalmente perché ci si debba sentire in dovere di giustificarsi. Se lo si fa in modo aggressivo, non si fa altro che volere mostrare di avere buoni motivi, per gli altri.

 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Quando sento questi discorsi, che qui si ripresentano periodicamente, ma anche sui social (insieme alla “violenza ostetrica“ e a contenuti triggeranti o a consigli non richiesti sui bambini) penso che non mi ricordo di aver subìto pressioni per fare i figli.
Può essere che non ci abbia fatto caso o li abbia talmente ignorati da non ricordare.
Allora mi viene sempre in mente la storiella del vecchio, del bambino e l’asino. V. Link
Ma cercandola, sempre al link, ho trovato queste riflessioni:
”Quello che tuttavia spesso ignoriamo è che verremo sempre e comunque criticati, indipendentemente dal nostro agire, in quanto ognuno ha una propria visione di come vada vissuta la vita, ognuno si è costruito un proprio punto di vista sul mondo. Quindi, la sola cosa da fare è agire per se stessi, esprimendo quello che si desidera: non si potrà accontentare tutti, qualcuno gioco forza, avrà comunque qualcosa da ridire, e non potremo farci nulla.
L’obiettivo principale è raggiungere e mantenere la propria libertà di scelta: in questo seguiamo le nostre regole interiori, non quelle imposte dagli altri, ma quelle che abbiamo “appreso” lungo il nostro percorso di vita e abbiamo riconosciuto come funzionali. Ricordiamoci che la prima persona da accontentare siamo noi stessi e se cerchiamo continuamente l’approvazione degli altri, rischiamo di vivere una vita diversa da quella che vorremmo e un domani saremmo sommersi dai rimpianti e rimorsi.”

Non capisco personalmente perché ci si debba sentire in dovere di giustificarsi. Se lo si fa in modo aggressivo, non si fa altro che volere mostrare di avere buoni motivi, per gli altri.

"contenuti triggeranti"?
 

Brunetta

Utente di lunga data
"contenuti triggeranti"?
Si dice sta cazzata “Un trigger è, tecnicamente, una condizione che fa scaturire un certo evento. Dall'inglese, significa letteralmente “innescare”.”
È per questo motivo che sulle piattaforme avvisano se ci sono scene di fumo, sesso o violenza.
 

Kitsune

Utente di lunga data
Vi svelo un segreto: siamo oltre 8 miliardi sulla Terra, non ci sono abbastanza risorse per tutti.
Onestamente? Ci vuole un bella dose di irresponsabilità per mettere al mondo delle creature, soprattutto con i tempi che corrono.

Si parla tanto di crescita demografica ferma da diversi anni eppure, ogni volta che esco anche solo per andar al supermercato, vedo solo carrozzine con bebè di meno di tre mesi (adoro i bambini, chiedo sempre la loro età) con mamma, papà e famiglie con tre bambini, tutti rigorosamente autoctoni.
Soltanto domenica scorsa, ero in un bar con mio marito, vicino a noi c'era una famiglia con tre bambini, tutti molto vicini di età.
Il particolare che ho subito notato è stato lo sguardo devastato della madre con tanto di fermaglio enorme in testa per raccogliere i capelli, mentre il padre era tutto sereno e sorridente.
Successivamente, ci siamo spostati per l'aperitivo in un'enoteca ed accanto al nostro tavolo, altra famiglia autoctona formata da mamma e papà molto giovani e bambina sui cinque/sei anni.

Una mia amica ha dovuto iscrivere sua figlia in una materna parecchio distante poiché nelle altre non c'era posto mentre, la settimana scorsa, ho visto un'altra mia amica che mi ha spiegato che la materna privata in cui è andata mia figlia, per la prima volta da quest'anno, ha tolto un bel numero di armadietti per mancanza di iscritti.

I figli si fanno eccome, non sono solo gli stranieri a riprodursi.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Vi svelo un segreto: siamo oltre 8 miliardi sulla Terra, non ci sono abbastanza risorse per tutti.
Onestamente? Ci vuole un bella dose di irresponsabilità per mettere al mondo delle creature, soprattutto con i tempi che corrono.

Si parla tanto di crescita demografica ferma da diversi anni eppure, ogni volta che esco anche solo per andar al supermercato, vedo solo carrozzine con bebè di meno di tre mesi (adoro i bambini, chiedo sempre la loro età) con mamma, papà e famiglie con tre bambini, tutti rigorosamente autoctoni.
Soltanto domenica scorsa, ero in un bar con mio marito, vicino a noi c'era una famiglia con tre bambini, tutti molto vicini di età.
Il particolare che ho subito notato è stato lo sguardo devastato della madre con tanto di fermaglio enorme in testa per raccogliere i capelli, mentre il padre era tutto sereno e sorridente.
Successivamente, ci siamo spostati per l'aperitivo in un'enoteca ed accanto al nostro tavolo, altra famiglia autoctona formata da mamma e papà molto giovani e bambina sui cinque/sei anni.

Una mia amica ha dovuto iscrivere sua figlia in una materna parecchio distante poiché nelle altre non c'era posto mentre, la settimana scorsa, ho visto un'altra mia amica che mi ha spiegato che la materna privata in cui è andata mia figlia, per la prima volta da quest'anno, ha tolto un bel numero di armadietti per mancanza di iscritti.

I figli si fanno eccome, non sono solo gli stranieri a riprodursi.
Se si sta a quel che si vede con i propri occhi, credo non si possa avere una visione attendibile.
Io vivo al nord, se vai in certi locali o punti di ritrovo (inteso come luoghi di aggregazione che richiamano bambini e quindi famiglie con bambini) potrai trovarti davanti molte famiglie italiane, agiate o mediamente non alla canna del gas, più in generale, per strada o nei supermercati, mediamente io vedo donne straniere nella fascia della trentina, tutte con bambini piccoli, con una media di due. Tra i primi nati della regione del 1 gennaio, considerando che i nati in un unico giorno sono una casualità, non mancano diversi nomi stranieri (nel senso che i genitori sono stranieri, non per moda di nomi).
Non credo sia tanto una questione di rischiare l’estinzione come specie ma di spostamento di cultura, e di tutti i riflessi che questo può comportare. Anche economici.
Se cedi un territorio, cedi anche la cultura di quel territorio.
Non puoi dare per scontato che certe basi culturali siano condivise.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se si sta a quel che si vede con i propri occhi, credo non si possa avere una visione attendibile.
Io vivo al nord, se vai in certi locali o punti di ritrovo (inteso come luoghi di aggregazione che richiamano bambini e quindi famiglie con bambini) potrai trovarti davanti molte famiglie italiane, agiate o mediamente non alla canna del gas, più in generale, per strada o nei supermercati, mediamente io vedo donne straniere nella fascia della trentina, tutte con bambini piccoli, con una media di due. Tra i primi nati della regione del 1 gennaio, considerando che i nati in un unico giorno sono una casualità, non mancano diversi nomi stranieri (nel senso che i genitori sono stranieri, non per moda di nomi).
Non credo sia tanto una questione di rischiare l’estinzione come specie ma di spostamento di cultura, e di tutti i riflessi che questo può comportare. Anche economici.
Se cedi un territorio, cedi anche la cultura di quel territorio.

Non puoi dare per scontato che certe basi culturali siano condivise.
Pur essendo la persona meno razzista che conosca, questo è un aspetto importante perché vi sia scambio tra culture e arricchimento reciproco e non sensazione di invasione.
Certamente l’acculturazione avviene con molti modi e i media sono molto influenti, infatti noi siamo molto americanizzati.
Ma è triste essere un popolo che non ama se stesso al punto da credere di aver nulla da trasmettere ed essere persone che si sentono così povere di cultura da non aver nulla da lasciare in eredità.
 

Kitsune

Utente di lunga data
Se si sta a quel che si vede con i propri occhi, credo non si possa avere una visione attendibile.
Io vivo al nord, se vai in certi locali o punti di ritrovo (inteso come luoghi di aggregazione che richiamano bambini e quindi famiglie con bambini) potrai trovarti davanti molte famiglie italiane, agiate o mediamente non alla canna del gas, più in generale, per strada o nei supermercati, mediamente io vedo donne straniere nella fascia della trentina, tutte con bambini piccoli, con una media di due.
Tra i primi nati della regione del 1 gennaio, considerando che i nati in un unico giorno sono una casualità, non mancano diversi nomi stranieri (nel senso che i genitori sono stranieri, non per moda di nomi).
Non credo sia tanto una questione di rischiare l’estinzione come specie ma di spostamento di cultura, e di tutti i riflessi che questo può comportare. Anche economici.
Se cedi un territorio, cedi anche la cultura di quel territorio.
Non puoi dare per scontato che certe basi culturali siano condivise.
1) Vedo le stesse situazioni anche quando esco dalla mia Regione, famiglie autoctone spesso con tre figli e, di certo, non agiate.
2) Sicuramente, non vado a gustarmi la mia bella tazza di orzo al bar gestito dai Cinesi e non vado a bere la Moretti davanti al Bangladino.
Un minimo di decoro e pulizia quando vado nei locali la esigo, anche perché devo recarmi alla toilette.
3) Quelle le vedo anche io, fanno a gara a chi sforna più figli, soprattutto le Musulmane, parlano solo tra loro.
La settimana scorsa, ero per strada, ho sentito scatarrare forte, volevo proprio vedere che faccia da porco avesse l'autore, invece erano due gentile donzelle velate.
Ho provato una fortissima sensazione di schifo ma non per i loro veli, semplicemente mi fanno ancora più schifo le donne scatarranti e che sputano come lama.
4) Conosco un sacco di Rumeni ed Albanesi che hanno dato ai loro figli (nati in Italia) nomi italiani.
5) A me piacciono molto quasi tutte le culture, è un arricchimento se diventa condivisione, diverso discorso sono le Religioni però ti parlo da non credente, per cui trovo qualsiasi Religione assolutamente inutile e solo forte di guai.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Pur essendo la persona meno razzista che conosca, questo è un aspetto importante perché vi sia scambio tra culture e arricchimento reciproco e non sensazione di invasione.
Certamente l’acculturazione avviene con molti modi e i media sono molto influenti, infatti noi siamo molto americanizzati.
Ma è triste essere un popolo che non ama se stesso al punto da credere di aver nulla da trasmettere ed essere persone che si sentono così povere di cultura da non aver nulla da lasciare in eredità.
Io ho capito che il tuo punto di vista, è quello di una persona che ha fatto l’insegnante. Se un insegnante dovesse decidere su 30 alunni quali sarebbero meritevoli di investirci tempo, tanti di noi non sarebbero qui a scrivere. Ma è un punto di vista tuo, in cui hai investito una vita di formazione.
Oltre a te si muove un mucchio di gente che non parte pensando di doversi porre da insegnante, e che non ha necessariamente neppure interesse a voler conoscere altre culture, anche questo puoi considerarlo parte del diverso.

Per quanto riguarda l’arricchimento mi sembra un punto di vista "turistico", in cui si parla di valore aggiunto. Ma vedi un conto è partire in viaggio per uno di quei paesi poveri, in cui si cerca un contatto anche con realtà estreme, un altro è viverci dentro. Un conto è essere il turista di passaggio, che si entusiasma per un pezzo di artigianato locale magari, un altro è trovarsi nelle stesse strade ed essere un tontolone italiano cresciuto col volemose bene e i concetti radicatissimi di bene e male, che col bene ti si aprono le porte del paradiso, o nella versione più moderna del karma che torna indietro (al pari della grazia o punizione divina) che deve patteggiare e tirar fuori una quadra con culture dove può cadere una base che tu dai per scontata, e quella base equivale ad un diritto.

Poi che la mia generazione sia cresciuta rivoltata da quella americana te ne do ragione. Ma questo è passato.
Sai bene come la tua generazione abbia ricevuto accuse riguardo ai danni ambientali, e altro ancora. Anche questo è passato.
Il cambiamento di cui si parla ora è già avvenuto, è già passato. I figli sono i semi. Tu non ne vedrai le conseguenze.

La mia visione non è razzista, semplicemente è la stessa che viene applicata per altre specie viventi, anche vegetali.
Per quanto possa sembrare poco credibile leggendo questo forum, i miei coetanei nel reale mediamente io li vedo sempre in modalità treno, non so te come vedevi i tuoi a 50 anni. Treno per dire che stanno correndo, per lavorare, per portare avanti mille attività, per trovare soluzioni. Non puoi imporgli di fare girare le cose diversamente, perchè gli fai sbarcare un popolo di persone che stanno a zero con tutto. Non hanno tempo ne le risorse per occuparsene. Non hanno un approccio da insegnante davanti una classe di alunni.

Questi argomenti riguarderanno chi verrà dopo sai, i tuoi nipoti. Esattamente come oggi si pagano le conseguenze delle vaccate prodotte in precedenza.

1) Vedo le stesse situazioni anche quando esco dalla mia Regione, famiglie autoctone spesso con tre figli e, di certo, non agiate.
2) Sicuramente, non vado a gustarmi la mia bella tazza di orzo al bar gestito dai Cinesi e non vado a bere la Moretti davanti al Bangladino.
Un minimo di decoro e pulizia quando vado nei locali la esigo, anche perché devo recarmi alla toilette.
3) Quelle le vedo anche io, fanno a gara a chi sforna più figli, soprattutto le Musulmane, parlano solo tra loro.
La settimana scorsa, ero per strada, ho sentito scatarrare forte, volevo proprio vedere che faccia da porco avesse l'autore, invece erano due gentile donzelle velate.
Ho provato una fortissima sensazione di schifo ma non per i loro veli, semplicemente mi fanno ancora più schifo le donne scatarranti e che sputano come lama.
4) Conosco un sacco di Rumeni ed Albanesi che hanno dato ai loro figli (nati in Italia) nomi italiani.
5) A me piacciono molto quasi tutte le culture, è un arricchimento se diventa condivisione, diverso discorso sono le Religioni però ti parlo da non credente, per cui trovo qualsiasi Religione assolutamente inutile e solo forte di guai.
Non credo facciano a gara, fa parte della loro cultura.

Nel periodo di natale continuavano a comparirmi banner di Amnesty International che invitavano a firmare una petizione per la liberazione di Manahel al-Otaibi.
Il tasto collegato al banner non portava alla petizione, ma alla pagina generale delle donazioni. Così ho dovuto cercare.
Manahel al-Otaibi. 30 anni, nata in Arabia Saudita, istruttrice di fitness e blogger, il 16 novembre 2022 viene convocata dalla polizia, dove viene interrogata per la sua attività sui social e per come si esibisce senza vestiti adeguati. Al termine dell’interrogatorio, viene trasferita nella prigione di al-Malaz a Riyadh senza un mandato di arresto. Il 18 gennaio 2023 il suo caso viene trasferito ad un tribunale speciale per i crimini antiterrorismo e il 19 luglio 2023 viene costretta a confessare da un avvocato di stato e si rifiuta. Il 5 novembre 2023 si fermano i contatti con i suoi parenti. Il 9 gennaio 2024 viene condannata per aver commesso reati terroristici senza la sua famiglia ne fosse informata. Il 14 aprile 2024 Manahel al-Otaibi riesce a contattare la sua famiglia a cui racconta di avere una gamba spezzata a causa dei ripetuti abusi e di non avere cure mediche. Il 3 novembre 2024 viene confermata la condanna a 11 anni di carcere.

Sai io leggendo mi sono augurata che morisse, che morisse prima possibile, o che potesse trovare la forza di raggiungere qualche oggetto per uccidersi, che nelle sue conoscenze legate al fitness ne abbia per sapere qualche punto del corpo da colpire per riuscire ad uccidersi velocemente, senza una prolungata agonia.

A noi sembra sconvolgente, completamente senza senso una simile condanna. Qualcosa di folle, abominevole.
Ma l’attacco terroristico, riconosciuto nel suo paese, non è altro che culturale.
Non ho trovato molte informazioni su Manahel al-Otaibi, non so in che famiglia sia cresciuta, cosa le abbia fatto credere di poter fare dei video come fosse una ragazza americana o europea, di poter parlare liberamente.

Ovvero messa semplicemente, quando si parla di altre culture, bisogna capire che ciò che noi diamo per scontato, può girare molto diversamente, e quel diversamente altrove si chiama normalità.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Va bene, se l’interpretazione è questa, mi astengo.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Vi svelo un segreto: siamo oltre 8 miliardi sulla Terra, non ci sono abbastanza risorse per tutti.
Onestamente? Ci vuole un bella dose di irresponsabilità per mettere al mondo delle creature, soprattutto con i tempi che corrono.

Si parla tanto di crescita demografica ferma da diversi anni eppure, ogni volta che esco anche solo per andar al supermercato, vedo solo carrozzine con bebè di meno di tre mesi (adoro i bambini, chiedo sempre la loro età) con mamma, papà e famiglie con tre bambini, tutti rigorosamente autoctoni.
Soltanto domenica scorsa, ero in un bar con mio marito, vicino a noi c'era una famiglia con tre bambini, tutti molto vicini di età.
Il particolare che ho subito notato è stato lo sguardo devastato della madre con tanto di fermaglio enorme in testa per raccogliere i capelli, mentre il padre era tutto sereno e sorridente.
Successivamente, ci siamo spostati per l'aperitivo in un'enoteca ed accanto al nostro tavolo, altra famiglia autoctona formata da mamma e papà molto giovani e bambina sui cinque/sei anni.

Una mia amica ha dovuto iscrivere sua figlia in una materna parecchio distante poiché nelle altre non c'era posto mentre, la settimana scorsa, ho visto un'altra mia amica che mi ha spiegato che la materna privata in cui è andata mia figlia, per la prima volta da quest'anno, ha tolto un bel numero di armadietti per mancanza di iscritti.

I figli si fanno eccome, non sono solo gli stranieri a riprodursi.
basta con sta cazzata del siamo troppi. l'Italia sta in inverno demografico. il fatto che in Niger un terzo della popolazione ha meno di 15 anni non è rilevante
 

Gaia

Utente di lunga data
basta con sta cazzata del siamo troppi. l'Italia sta in inverno demografico. il fatto che in Niger un terzo della popolazione ha meno di 15 anni non è rilevante
Ma lo è se si parla di demografia. Se si parla di ‘razze’ no. Ma io mi sento facente parte della razza umana.
 
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