Una famiglia felice

Gaia

Utente di lunga data
Ma può diventare una frustrazione se imposta a forza
Credo che la scuola e la famiglia debbano farti capire come funziona fuori, soprattutto quando hai ancora la possibilità della rete di salvataggio.
Fuori e’ un brutto mondo e chi non ha fame e voglia di eccellere resta digiuno.
Oppure si fa prete, oppure si fa guardia.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Sì e no. Nel senso che se i genitori gridano "al lupo al lupo" per un solo brutto voto, o anche due o tre, che poi si riprende in corsa, ovvio che è un danno perché non si sviluppano le risorse interne del figlio. Ma se le carenze sono continue e più che evidenti, l'aiuto con le lezioni private è ben accetto. Non puoi spingere il ragazzo a fare da solo quando neanche lui sa da dove arrivano quelle lacune.
Certo che si, infatti il presupposto è UN brutto voto...
 

Rebecca89

Sentire libera
Credo che la scuola e la famiglia debbano farti capire come funziona fuori, soprattutto quando hai ancora la possibilità della rete di salvataggio.
Fuori e’ un brutto mondo e chi non ha fame e voglia di eccellere resta digiuno.
Oppure si fa prete, oppure si fa guardia.
Certo che devi far capire come funziona, ma c è modo e modo. Mio figlio un giorno porta un 8 e va bene, un giorno prende 4 e recupererà. Non gli faccio arrivare che per quel 4 è un fallito e non gli faccio il regalo se prende 8. Fa il suo come meglio può, non perché glielo impongo a forza. Io spiego, poi tu fai. Se mi sono spiegata bene, capisci bene. E fin ora va tutto bene🙃
 

Gaia

Utente di lunga data
Non lo sai. Nell'educazione non c'è la prova contraria.
Tantissime persone raggiungono risultati d'eccellenza proprio perché valorizzate.
Ma io sono stata valorizzata, ma nessuno mi ha detto mai brava per quello che era il mio obbligo fare.
Forse hanno solo compreso il modo in cui dovevo essere spronata e lo hanno fatto.
Oggi ho esattamente quello che avevo immaginato di volere da piccola e credo che il loro modo di fare mi abbia aiutato a superare le difficoltà che ho incontrate senza piangermi addosso.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma io sono stata valorizzata, ma nessuno mi ha detto mai brava per quello che era il mio obbligo fare.
Forse hanno solo compreso il modo in cui dovevo essere spronata e lo hanno fatto.
Oggi ho esattamente quello che avevo immaginato di volere da piccola e credo che il loro modo di fare mi abbia aiutato a superare le difficoltà che ho incontrate senza piangermi addosso.
Vedi che è come dico io che ognuno ha la famiglia che merita (se fortunato aggiungo)?
 

Gaia

Utente di lunga data
Certo che devi far capire come funziona, ma c è modo e modo. Mio figlio un giorno porta un 8 e va bene, un giorno prende 4 e recupererà. Non gli faccio arrivare che per quel 4 è un fallito e non gli faccio il regalo se prende 8. Fa il suo come meglio può, non perché glielo impongo a forza. Io spiego, poi tu fai. Se mi sono spiegata bene, capisci bene. E fin ora va tutto bene🙃
Esatto, ognuno deve entrare in contatto con il figlio che ha. Per il tuo sta andando bene così.
Per la figlia che sono stata io e’ andato benone così.
Tanto in ogni caso qualche turba i genitori la lasciano sempre.
Ad esempio io ho la fissa di cronometrare le attività lavorative. Tipo in X tempo devo finire x pratica. Quando non riesco, come in questo periodo, vado in panne ma tanto poi risolvo.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Veramente dovrebbero andare tutti bene nelle verifiche.
L’aspettativa di una graduatoria di valore non è un obiettivo.
La prova dovrebbe verificare che tutti hanno capito e sono in grado di svolgerla.

La scuola che non esiste funziona così.
La scuola che esiste invece no.
Se prendi un cattivo voto, sono cazzi tuoi su come provare a capire quello che non hai capito, il programma va avanti, tu ti porterai in pari alla prossima verifica o interrogazione ma su argomento successivo.
Cosi quello che non ha imparato non lo imparerai.
 

Brunetta

Utente di lunga data
La scuola che non esiste funziona così.
La scuola che esiste invece no.
Se prendi un cattivo voto, sono cazzi tuoi su come provare a capire quello che non hai capito, il programma va avanti, tu ti porterai in pari alla prossima verifica o interrogazione ma su argomento successivo.
Cosi quello che non ha imparato non lo imparerai.
Tutto dovrebbe funzionare in un certo modo, ma non sempre funziona come dovrebbe.
 

Nicky

Utente di lunga data
Ma io sono stata valorizzata, ma nessuno mi ha detto mai brava per quello che era il mio obbligo fare.
Forse hanno solo compreso il modo in cui dovevo essere spronata e lo hanno fatto.
Oggi ho esattamente quello che avevo immaginato di volere da piccola e credo che il loro modo di fare mi abbia aiutato a superare le difficoltà che ho incontrate senza piangermi addosso.
Se tu sei contenta, va benissimo.
Ma personalmente io sono contenta di essere cresciuta in una famiglia in cui circolava il piacere, la gioia di condividere dei bei risultati senza ridurli al solo dovere e in cui la scuola veniva percepita come un'occasione di fare cose belle e non come una forma di competizione.
Io ancora adesso amo tutto quello che ha a che fare con la lettura, la conoscenza, l'arte, proprio perché non erano doveri scolastici.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Tutto dovrebbe funzionare in un certo modo, ma non sempre funziona come dovrebbe.
Dici non sempre.
Nelle scuole che conosco io funziona sempre così.
Mi fai vedere dove invece non funziona come ho scritto io?
Le 4 scuole dei miei hanno sempre fatto media matematica, che per me, pur essendo uguale per tutti e’ una gran cacata.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se tu sei contenta, va benissimo.
Ma personalmente io sono contenta di essere cresciuta in una famiglia in cui circolava il piacere, la gioia di condividere dei bei risultati senza ridurli al solo dovere e in cui la scuola veniva percepita come un'occasione di fare cose belle e non come una forma di competizione.
Io ancora adesso amo tutto quello che ha a che fare con la lettura, la conoscenza, l'arte, proprio perché non erano doveri scolastici.
Credo che ogni famiglia abbia una filosofia che trasmette in parte esplicitamente e in parte implicitamente.
È difficile che i figli siano totalmente diversi dalla famiglia.
 

Nicky

Utente di lunga data
Credo che ogni famiglia abbia una filosofia che trasmette in parte esplicitamente e in parte implicitamente.
È difficile che i figli siano totalmente diversi dalla famiglia.
Va benissimo, però non si dovrebbe pensare che ci sia un solo metodo valido e che solo un'educazione improntata sul dovere e su pochi riconoscimenti espliciti produca persone motivate.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Dici non sempre.
Nelle scuole che conosco io funziona sempre così.
Mi fai vedere dove invece non funziona come ho scritto io?
Le 4 scuole dei miei hanno sempre fatto media matematica, che per me, pur essendo uguale per tutti e’ una gran cacata.
Io uso termini dubitativi che lasciano spazio a diverse possibilità.
È ovvio che se non si hanno avuto esperienze più “intelligenti“, non ci conforta che altrove ci siano.
Del resto non si può cercare la scuola perfetta. Purtroppo bisogna accettare quella imperfetta o quella sbagliata.
Cristiano Corsini è un dirigente scolastico e nella sua scuola ha agito conseguentemente a ciò che ha teorizzato .
 

Brunetta

Utente di lunga data
Va benissimo, però non si dovrebbe pensare che ci sia un solo metodo valido e che solo un'educazione improntata sul dovere e su pochi riconoscimenti espliciti produca persone motivate.
Dipende dalla filosofia.
Se si pensa di vivere nel migliore dei mondi possibili e che il sistema consenta ai migliori di emergere. Se si pensa di essere tra gli emersi, si ritiene il sistema perfetto.
 

Gaia

Utente di lunga data
Se tu sei contenta, va benissimo.
Ma personalmente io sono contenta di essere cresciuta in una famiglia in cui circolava il piacere, la gioia di condividere dei bei risultati senza ridurli al solo dovere e in cui la scuola veniva percepita come un'occasione di fare cose belle e non come una forma di competizione.
Io ancora adesso amo tutto quello che ha a che fare con la lettura, la conoscenza, l'arte, proprio perché non erano doveri scolastici.
Anche io leggo e con piacere, vado a mostre e cose così. Perché pensi che sia il contrario?
O ti immagini una famiglia chissà quanto dura.
I miei nei loro errori mi hanno dato una famiglia felice, unita e coerente.
Da me nessuno si è visto dire poverino perché cadeva (anche in senso figurato intendo) perché semplicemente i miei genitori non hanno concepito dei poverini.
E così ragionando noi non siamo diventati dei poverini che stanno lì ad aspettarsi dagli altri cose che siamo in grado benissimo di procurarci da soli, senza lagne.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Anche io leggo e con piacere, vado a mostre e cose così. Perché pensi che sia il contrario?
O ti immagini una famiglia chissà quanto dura.
I miei nei loro errori mi hanno fatto una famiglia felice, unita e coerente.
Da me nessuno si è visto dire poverino perché cadeva (anche in senso figurato intendo) perché semplicemente i miei genitori non hanno concepito dei poverini.
E così ragionando noi non siamo diventati dei poverini che stanno lì ad aspettarsi dagli altri cose che siamo in grado benissimo di procurarci da soli, senza lagne.
Nemmeno noi, e senza nemmeno essere trattati come Esselunga, o un'azienda padronale qualsiasi, tratta i propri dipendenti
 

Nicky

Utente di lunga data
Anche io leggo e con piacere, vado a mostre e cose così. Perché pensi che sia il contrario?
O ti immagini una famiglia chissà quanto dura.
I miei nei loro errori mi hanno fatto una famiglia felice, unita e coerente.
Da me nessuno si è visto dire poverino perché cadeva (anche in senso figurato intendo) perché semplicemente i miei genitori non hanno concepito dei poverini.
E così ragionando noi non siamo diventati dei poverini che stanno lì ad aspettarsi dagli altri cose che siamo in grado benissimo di procurarci da soli, senza lagne.
Perdonami, ma tu hai detto di avere raggiunto i tuoi risultati, perché, quando tornai a casa con un bel voto, i tuoi genitori non ti elogiavano, nè gratificavano, ma ti dicevano che avevi fatto solo il tuo dovere.
Questo, secondo te, è ciò che non ti ha reso una "poverina", ma una donna combattiva, in grado di raggiungere i risultati senza lagne.
Ora, ti ripeto che la stessa cosa, ovvero la capacità di raggiungere i risultati e goderseli (che poi è l'aspetto più importante), si può avere anche con genitori che sono in grado di esprimere un riconoscimento, di apprezzare ciò che viene fatto e manifestare gioia e gratificazione.
 

Gaia

Utente di lunga data
Nemmeno noi, e senza nemmeno essere trattati come Esselunga, o un'azienda padronale qualsiasi, tratta i propri dipendenti
E buon per te.
Io micia ho detto che tutti dobbiamo avere gli stessi genitori, ma come vedi alla fine contano i risultati. Sempre e solo quelli.
E i risultati li hai se ti prefiggi obiettivi e ci lavori sopra.
Se si continua ad accarezzarli sti ragazzi vedrai che società verrà fuori.
Meglio per me che almeno non avrò competizione. Ma dispiace.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Nemmeno noi, e senza nemmeno essere trattati come Esselunga, o un'azienda padronale qualsiasi, tratta i propri dipendenti
Mi fanno sempre ridere i tuoi riferimenti a Esselunga. 😆
 
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