Io no
Nel senso che è il livello di approccio che crea distonia, secondo me
Io ad esempio.. Sono attento, ma non uso questo 3d per informarmi su cosa devo fare, mi informo altrove.
A me non serve sapere quel che dice lo scienziato che ha intrabescolato in laboratorio o quello che ha trombato con la Capua.
Serve sapere quel che io posso/devo fare io adesso, per me e per gli altri
E lo so da altre fonti
Lavarmi le mani, (spesso) , andare in giro, (poco) stare a distanza.
Ci aggiungo di mia iniziativa evitare lavoretti strani in casa o giardino, dove potrei farmi male e finire all'interno dl un Circuito ospedaliero già in crisi profonda
Quindi, capisci che a quel punto sapere quel che ha detto il direttore dell'oms o Vanna Marchi sul suo sito, per me all'atto pratico hanno la stessa identica utilità : zero
Attiene alla mia propensione a acculturarmi, o divertirmi, o distrarmi, ma sostanzialmente oggi alle 18:20 di domenica, non mi serve a un fico secco, all'atto pratico.
Il mio approccio e attenzione vanno su ciò che banalmente mi interessa nel contesto, la comunicazione, prima di questo casino ad esempio, e chi la ha organizzata, chi (specifico) ha governo del popolo (tutto, non solo gli intelligenti, ma anche gli scemi)
È il mio approccio, è giusto? È sbagliato?
È il. Mio.. Ma comprendo chi ha interessi diversi dal mio nel contesto, e partecipa con un "sentiment" diverso rispetto al mio.
Sono abbastanza certo, che al di là del livello di partecipazione e di tensione, le regole le han chiare tutti e da mo
E le seguono tutti più o meno
È una mia percezione, assolutamente personale.
L'insofferenza quindi come un diverso approccio, non come una diversa attenzione
Non so se mi spiego