Una lunga storia... sfogo e vostre opinioni

danny

Utente di lunga data
Esatto.
E allo stesso modo se non si inquadra il sistema sanitario come era allora e come è oggi.
Noi usciamo da 20 anni di privatizzazione dei servizi e di limitazione dell'accesso ai servizi sanitari.
Oltre che da tagli non indifferenti nel personale sanitario.

E siamo in un'epoca in cui la mobilità è pandemica.
20 anni fa, era piuttosto diverso il modo in cui le persone si incontravano e le distanze che coprivano per farlo.
Un solo esempio: 6 anni fa mia moglie per una polmonite interstiziale (da virus) non trovò assistenza in un noto ospedale privato del milanese. Uno dei più importanti, perché aveva esaurito il numero dei posti disponibili.
Nel frattempo sono stati effettuati ulteriori tagli.
CI sono medici che in questo momento sono in attesa dell'esito del tampone ma lavorano ugualmente perché non c'è abbastanza personale.
Per non parlare di tutti gli altri addetti.
Chi è stato all'Humanitas di recente avrò constatato quali sono i tempi di dismissione dopo un intervento.
Sulla stessa mobilità: noi per esempio non possiamo permetterci un'epidemia che coinvolga oltre alla popolazione italiana anche i milioni di turisti che frequentano il nostro stato nei mesi estivi.
Per questo ho parlato prima di temere la possibilità di un picco a giugno/luglio.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Assolutamente sì!
Un pensiero che ha influenzato anche l'approccio al sistema sanitario, mi sa.
E' stato un pensiero rivoluzionario.
Ricordo un collega visionario, che sottolineava questo aspetto e come fosse una opportunità in termini di educazione sociale.
Oltre che nei termini della costruzione di una rete collettiva che si smuovesse dal concetto di famiglia nucleare.

Ma ho la sensazione che siano ancora visioni. Per lo più.

Il sistema sanitario da allora ha subito durissimi colpi.
In termini organizzativi, di distribuzione delle risore (strumentali e umane) e di fondi a disposizione.
non ho voglia di declinare la cosa.
Ma in 20 anni di osservazione diretta...è avvilente.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Credo di essere in allarme il giusto.
Non sapendo nulla di quanto sta accadendo e osservando le reazioni in Cina e Sud Corea, oltre alle conseguenze in Iran, uso il principio di precauzione pensando al peggior scenario possibile, indi facendo scelte che possano evitarlo.
Non vorrei arrivare a trovarmi nella scenario di Wuhan, con un picco a giugno, per dire.
Io ti leggo e più o meno ho questa espressione 😳😳😳😳
 

danny

Utente di lunga data
Io ti leggo e più o meno ho questa espressione 😳😳😳😳
E quale sarebbe essere in allarme il giusto secondo te?
E che mi dici di tutti gli esercizi cinesi di Paolo Sarpi e di tutte le attività cinesi nel milanese che hanno chiuso contemporaneamente non dando neppure comunicazione di quando riapriranno? Sono pazzi? Io ho visto in Paolo Sarpi italiani tranquilli e cinesi tutti con la mascherina.
Chi ha ragione?
E del fatto che in Corea del Sud facciano sanificazione anche per le strade?

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ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
IO HO PAURA di questo virus.
Lo ammetto senza vergogna.
Sono asmatico, ho due genitori ultresettantenni, lavoro con persone e collaboratori anche loro ultrasettantenni, ho una cognata con basse difese immunitarie, conosco persone che hanno problemi vari di salute.
Non sono in ansia, però. Lavoro come sempre, sono andato in giro ugualmente, ponendo attenzione ad evitare spazi chiusi e a stare lontano dagli altri sui messi pubblici. Ma la superficialità con cui viene gestito, complici anche affermazioni discordanti raccolte dai media e politici che hanno dato immagini rassicuranti, mi fa incazzare. Ho guardato i diagrammi di crescita, se non sarà efficace l'operazione di contenimento di questi giorni, fanno paura. Abbiamo un sistema sanitario calibrato al minimo e negli ultimi 20 danni depauperato di risorse: chi ha avuto esperienza del SSN conosce bene i tempi di attesa e la necessità di rivolgersi a un privato per le visite in tempi brevi. Non reggerà, anche perché se dovesse diffondersi anche al sud troverà ancora più problemi. Quindi speriamo che abbiano sbagliato tutti e che aver creato due zone rosse sia stato sufficiente, altrimenti tra un dieci/quindi giorni ci troveremo con un grosso problema.
E perchè mai ci si dovrebbe vergognare della paura?
Io ho paura. L'ho scritto anche giorni fa.
Come ho paura di tutto quello che non conosco e che non so gestire in prima persona.
Non ho d'altro canto bisogno di reiterare routine per sedare la paura.

Come dall'inizio dell'hiv ho iniziato ad usare il preservativo, così in questo caso ho usato tutta una serie di misure precauzionali.
che mi costano un gran poco per la verità. E che già prima fondamentalmente usavo.
Come l'inizio dell'hiv, ma adesso sono pure più vecchia e rognosa, mi incazzo di bestia con la gente.

G. mi dice che non dovrei e che dovrei passare oltre.
Non l'ho ancora imparato.
Mi incazzo. Con la stupidità.
E ancor di più mi incazzo perchè ho osservato la curva della diffusione delle informazioni e l'ho vista scendere. Ossia meno informazioni a disposizione per tutti.
Questo significa che pure io mi trovo ad avere meno informazioni a disposizione anche a causa delle reazioni fuori di testa e dettate dalla stupidità di chi ha bisogno di non essere informato per stare tranquillo, di chi ha bisogno di delegare.
E questo mi fa incazzare a manetta.

Poi...si sa, la rabbia è sorella della paura, alla fine ho deciso di imbandire il tavolo per tutto il parentame che almeno ci si parla:p :)

Di base io credo che siamo sulla punta dell'iceberg.
Mi ha fatto tenerezza (assieme a un empatico nervosismo) il tecnico dell'oms che dice in soldoni "sì, è una pandemia, ma è una oandemia anche l'obesità eh. Non dobbiamo farci spaventare dalla parola." E mi immagino questo che "gioca" coi virus che si ritrova dover limitare e ridurre il linguaggio, investendoci tempo e energie, per dire senza far saltare la gente sulla sedia.
Oppure "epidemia globale". che altro non è che pandemia. Ma se cambio la parola fa meno paura.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
E quale sarebbe essere in allarme il giusto secondo te?
E che mi dici di tutti gli esercizi cinesi di Paolo Sarpi e di tutte le attività cinesi nel milanese che hanno chiuso contemporaneamente non dando neppure comunicazione di quando riapriranno? Sono pazzi? Io ho visto in Paolo Sarpi italiani tranquilli e cinesi tutti con la mascherina.
Chi ha ragione?
Una sana attenzione a qualche precauzione in più
Il mio cinese ha chiuso perché c’erano poca affluenza. Lo so perché l’altra sera volevo cenare da loro e c’era un biglietto che spiegava le motivazioni
Dopodiché o ti tappi in casa o direi che possiamo fare la nostra vita con qualche accortezza in più
I cinesi hanno anche paura delle reazioni di italiani coglioni che li aggrediscono o insultando
Secondo me in molti casi mettono le mascherine perché sanno che abbiamo paura che ci contagino.
Il panico non lo capisco e visto lo stato attuale lo trovo assolutamente ingiustificato
 

danny

Utente di lunga data
Mi ha fatto tenerezza (assieme a un empatico nervosismo) il tecnico dell'oms che dice in soldoni "sì, è una pandemia, ma è una oandemia anche l'obesità eh. Non dobbiamo farci spaventare dalla parola." E mi immagino questo che "gioca" coi virus che si ritrova dover limitare e ridurre il linguaggio, investendoci tempo e energie, per dire senza far saltare la gente sulla sedia.
Oppure "epidemia globale". che altro non è che pandemia. Ma se cambio la parola fa meno paura.
Sì, ho notato l'atteggiamento diffuso di misurare il linguaggio.
Come fossimo dei bambini. Un po' mi offende questa cosa.
 

danny

Utente di lunga data
Una sana attenzione a qualche precauzione in più
Il mio cinese ha chiuso perché c’erano poca affluenza. Lo so perché l’altra sera volevo cenare da loro e c’era un biglietto che spiegava le motivazioni
Dopodiché o ti tappi in casa o direi che possiamo fare la nostra vita con qualche accortezza in più
I cinesi hanno anche paura delle reazioni di italiani coglioni che li aggrediscono o insultando
Secondo me in molti casi mettono le mascherine perché sanno che abbiamo paura che ci contagino.
Il panico non lo capisco e visto lo stato attuale lo trovo assolutamente ingiustificato
Hanno chiuso tutti insieme, quasi ovunque.
In Paolo Sarpi motivano la cosa con cartelli con scritto "per dare un contributo alla comunità e tutelare la salute di tutti chiuso fino a data da destinarsi".
Sul Super cinese, l'unica attività rimasta aperta, c'è un cartello con scritto "Per prevenire e tutelare la nostra salute abbiamo deciso di far indossare a tutti gli operatori la mascherina per difenderci dal rischio contagio".
In Italiano e in cinese.
E Paolo Sarpi non è vuota, la gente ci passa ugualmente, figuriamoci se uno non sarebbe andato a farsi riparare il vetro del cellulare perché sono cinesi.
Si andava sempre e solo da loro, in pratica.
 

abebis

Utente di lunga data
E che mi dici di tutti gli esercizi cinesi di Paolo Sarpi e di tutte le attività cinesi nel milanese che hanno chiuso contemporaneamente non dando neppure comunicazione di quando riapriranno? Sono pazzi? Io ho visto in Paolo Sarpi italiani tranquilli e cinesi tutti con la mascherina.
No, non sono pazzi, sono solo realisti: sanno che in questo periodo non venderebbero una che è una cosa e per di più rischierebbero il linciaggio da parte della folla che potrebbe scaricare su di loro la propria paura. Quindi sono spariti dalla circolazione, si sono rintanati per quanto possibile e aspettano che passi la tempesta.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Hanno chiuso tutti insieme, quasi ovunque.
In Paolo Sarpi motivano la cosa con cartelli con scritto "per dare un contributo alla comunità e tutelare la salute di tutti chiuso fino a data da destinarsi".
Sul Super cinese, l'unica attività rimasta aperta, c'è un cartello con scritto "Per prevenire e tutelare la nostra salute abbiamo deciso di far indossare a tutti gli operatori la mascherina per difenderci dal rischio contagio".
In Italiano e in cinese.
E Paolo Sarpi non è vuota, la gente ci passa ugualmente, figuriamoci se uno non sarebbe andato a farsi riparare il vetro del cellulare perché sono cinesi.
Si andava sempre e solo da loro, in pratica.
Danny qualunque cosa scrivo tu ormai sei impanicato
Direi che è una conversazione che porta a poco
Ho imparato ad allarmarmi quando è il caso mi spiace se per ora l’unica cosa che non faccio rispetto al solito è andare al cinema perché è chiuso
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
No, non sono pazzi, sono solo realisti: sanno che in questo periodo non venderebbero una che è una cosa e per di più rischierebbero il linciaggio da parte della folla che potrebbe scaricare su di loro la propria paura. Quindi sono spariti dalla circolazione, si sono rintanati per quanto possibile e aspettano che passi la tempesta.
Quoto
Confermato da cinesi che conosco
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Sì, ho notato l'atteggiamento diffuso di misurare il linguaggio.
Come fossimo dei bambini. Un po' mi offende questa cosa.
Io la comprendo.
E' una misura necessaria.

Lo scrivevo quando si parlava del video messaggio di amadeus che la via era la limitazione delle informazioni, perchè oggettivamente il comportamento in risposta all'informazione è infantile. Amadeus che spiega è questo eh. Bene per gli stupidi. Ma male, molto male, per l'informazione sana.
Si va dall'estremo, l'ansia incontrollata, all'altro estremo, tanto non mi tocca (come i gay per gli eterosessuali ai tempi dell'hiv, oggi sono gli anziani, gli immunodepressi etc) e che coglioni mi tocca cambiar un tantinino il mio stile di vita.

D'altro canto questa situazione va ad impattare pesantemente sull'economia.
Ma.

Leggevo un interessante articolo in cui questa giornalista diceva fondamentalmente che se siamo davvero ricchi fermarci quindici giorni non va ad intaccare la ricchezza e men che meno l'organizzazione.
Non penso che sia casuale che la Cina si sia potuta permettere lo stop che ha dato.

Se fossimo davvero ricchi avremmo anche ricchezza di tempo e fermate.

Quel che non si vuol vedere è che stiamo da anni lucidando le maniglie sul titanic, ma facciamo finta di niente. avanti aperitivi.
L'importante è non pensare e illudersi.
Questa situazione sta evidenziando le carenze, ad ogni livello, in cui viviamo costantemente immersi.
E sta evidenziando come la maggioranza sia deviante (cit).
Solo che non basta più la minoranza a tener silente il tutto. E per fortuna.

C'è da dire che siamo in ritardo come minimo di 20 anni su una educazione alla comunicazione, la comprensione media di un testo è spaventosamente diminuita e siamo in una situazione in cui un sinonimo cambia il significato di una parola. E funziona.
Il nostro sistema sanitario che è uno dei migliori al mondo è stato smantellato giorno dopo giorno.
Per non parlare del sistema scolastico.

Che chiacchierano delle lezioni a distanza...seee...:ROFLMAO::ROFLMAO::sleep:

Io non mi sento offesa. Incazzata sì.
Più di prima.
E non con chi ha preso decisioni a mio parere dovute. Se ti spiego e tu oltre a non capire un cazzo fai pure casino, non ti spiego, faccio e ti metto in condizione di continuare a dormire. Almeno non intralci più di tanto quel che serve fare.
Mi metto in condizione di renderti prevedibile nei tuoi comportamenti.
E' semplice analisi funzionale dei comportamenti problema.
 
Ultima modifica:

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
No, non sono pazzi, sono solo realisti: sanno che in questo periodo non venderebbero una che è una cosa e per di più rischierebbero il linciaggio da parte della folla che potrebbe scaricare su di loro la propria paura. Quindi sono spariti dalla circolazione, si sono rintanati per quanto possibile e aspettano che passi la tempesta.
Non è casuale che i cinesi ci stiano facendo il culo sotto ogni aspetto. A partire dal fatto che hanno la potenza (anche e sopratutto economica) che gli permette di inchiodare le persone in casa.
gli funzionano i neuroni e sanno leggere velocemente e adattarsi alle situazioni.

Noi siamo imbolsiti e ripetitivi. Oltre ad essere una società decadente in particolare sotto l'aspetto economico.

Mi è arrivato un video simpaticissimo riguardo un disinfettante, venduto da cinesi, che riporta sull'etichetta "funziona per coronavirus".
Poi si guarda la data di confezionamento ed è il 2018.
Quindi.
O c'è il complotto e loro erano tutti informati e pronti oppure, e mi sembra la più probabile, sanno trasformare le situazioni in opportunità senza farsi troppe seghe sullo sfruttare la stupidità diffusa.

Devo dire che sinceramente mi piacciono.
 

Lara3

Utente di lunga data
Un solo esempio: 6 anni fa mia moglie per una polmonite interstiziale (da virus) non trovò assistenza in un noto ospedale privato del milanese. Uno dei più importanti, perché aveva esaurito il numero dei posti disponibili.
Nel frattempo sono stati effettuati ulteriori tagli.
CI sono medici che in questo momento sono in attesa dell'esito del tampone ma lavorano ugualmente perché non c'è abbastanza personale.
Per non parlare di tutti gli altri addetti.
Chi è stato all'Humanitas di recente avrò constatato quali sono i tempi di dismissione dopo un intervento.
Sulla stessa mobilità: noi per esempio non possiamo permetterci un'epidemia che coinvolga oltre alla popolazione italiana anche i milioni di turisti che frequentano il nostro stato nei mesi estivi.
Per questo ho parlato prima di temere la possibilità di un picco a giugno/luglio.
Poi come si è risolto per tua moglie ?
Se non ci sono posti abbastanza fuori dalle epidemie, figuriamoci adesso.
C’è il rischio di morire anche perché le strutture non possono contenere tutti i casi gravi. Il tempo di trovare un posto altrove ed il paziente è perso.
 

abebis

Utente di lunga data
Quanto al decorso...vabbè. Stiamo a vedere.
C'è abbastanza poco da vedere: finora quasi tutti quelli che si sono presi il coronavirus sono guariti. Questo è un dato di fatto.
Di malati di AIDS guariti, non ho notizia in quarant'anni, ormai.

Personalmente, se devo scegliere uno dei due virus da prendermi, non ho dubbi!

Nelle mie conoscenze ci sono coppie in cui uno è sieropositivo e l'altro no e non hanno il minimo problema. Anzi.
O meglio, hanno gli stessi problemi delle altre coppie.
Secondo te se io adesso fossi sieropositivo e uscissi per una cena con una tipa appena conosciuta e le comunicassi tranquillamente (come dovrei fare) che sono siero positivo, la serata si svolge nello stesso modo in cui si svolgerebbe se non fossi sieropositivo? E questo a prescindere dal fatto che ci finisca a letto o meno.

E non mi rispondere basandoti su come dovrebbero essere le cose: rispondi basandoti su come sono. Che ti piaccia o meno come sono.

Ma.
Ho potuto osservare da vicino negli ultimi 20 anni l'evoluzione dei servizi, ed è peggiorata.
quindi non so bene come si possa reggere un impatto più alto di quello osservato fino ad ora. Tenendo conto che l'impatto attuale è minimo rispetto a un ro di 1:2.
Eppure, con la devoluzione alle regioni non avremmo dovuto trovarci nella terra latte, miele e unicorni rosa, come gli inglesi con la Brexit? :)
Ché gli efficienti lombardi e i laboriosi veneti avrebbero fatto vedere al resto dei lazzaroni italiani come si fa a far funzionare le cose... ;)

Stai a vede' che anche i milanesi magnanomagnano....
E chi l'avrebbe mai detto che loro così diversi alla fine sono così uguali?

Non concordo sull'ultimo passaggio, della diffusione delle informazioni.
20 anni, quando ho iniziato a lavorare costruire informazione e mezzi di diffusione dell'informazione era una lavorata.
Se allora avessimo avuto per esempio facebook, instagram, la velocità di wa...minchia, che pacchia sarebbe stata!!!
Mi ricordo che già utilizzare le mail per comunicare a livello istituzionale era un casino. E buona parte dei funzionari chiedeva di parlare.
Altro che video conference e lavoro a distanza.
Ho collaborato in alcuni progetti europei...rispetto ad oggi era la preistoria.
Confondi le cose: un conto è la comunicazione da usare a livello interpersonale per i flussi di lavoro, e qui concordo: videoconferenze negli anni ottanta erano roba da film di fantascienza.
Altra cosa è veicolare un'informazione alla massa, tipo appunto che c'è un'epidemia e cosa fare: questo era tranquillamente nell'ordine delle cose.
 

abebis

Utente di lunga data
Non è casuale che i cinesi ci stiano facendo il culo sotto ogni aspetto. A partire dal fatto che hanno la potenza (anche e sopratutto economica) che gli permette di inchiodare le persone in casa.
gli funzionano i neuroni e sanno leggere velocemente e adattarsi alle situazioni.

Noi siamo imbolsiti e ripetitivi. Oltre ad essere una società decadente in particolare sotto l'aspetto economico.

Mi è arrivato un video simpaticissimo riguardo un disinfettante, venduto da cinesi, che riporta sull'etichetta "funziona per coronavirus".
Poi si guarda la data di confezionamento ed è il 2018.
Quindi.
O c'è il complotto e loro erano tutti informati e pronti oppure, e mi sembra la più probabile, sanno trasformare le situazioni in opportunità senza farsi troppe seghe sullo sfruttare la stupidità diffusa.

Devo dire che sinceramente mi piacciono.
Anche a me. Hanno una cultura (di tutti i tipi: storica, artistica, scientifica) ultramillenaria che noi ci sogniamo. Il fatto che noi la disconosciamo non fa altro che sottolineare la nostra ignoranza (nel senso proprio di ignorare) sulla loro storia e sottolinea la nostra piccineria di popolo autoreferenziale ancora intrappolato nella riforma Gentile! :eek:
E nonostante la loro dimensione gigantesca, in tutti i sensi, che li avrebbe naturalmente portati a dominare il mondo già 2000 anni fa, sono il popolo che fuori dai loro confini ha fatto meno casini di tutti gli altri.

Hanno bisogno di un attimo di prendere una decisione ma sono gli unici che quando prendono una decisione la prendono pensando al lungo periodo.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
C'è abbastanza poco da vedere: finora quasi tutti quelli che si sono presi il coronavirus sono guariti. Questo è un dato di fatto.
Di malati di AIDS guariti, non ho notizia in quarant'anni, ormai.

Personalmente, se devo scegliere uno dei due virus da prendermi, non ho dubbi!



Secondo te se io adesso fossi sieropositivo e uscissi per una cena con una tipa appena conosciuta e le comunicassi tranquillamente (come dovrei fare) che sono siero positivo, la serata si svolge nello stesso modo in cui si svolgerebbe se non fossi sieropositivo? E questo a prescindere dal fatto che ci finisca a letto o meno.

E non mi rispondere basandoti su come dovrebbero essere le cose: rispondi basandoti su come sono. Che ti piaccia o meno come sono.



Eppure, con la devoluzione alle regioni non avremmo dovuto trovarci nella terra latte, miele e unicorni rosa, come gli inglesi con la Brexit? :)
Ché gli efficienti lombardi e i laboriosi veneti avrebbero fatto vedere al resto dei lazzaroni italiani come si fa a far funzionare le cose... ;)

Stai a vede' che anche i milanesi magnanomagnano....
E chi l'avrebbe mai detto che loro così diversi alla fine sono così uguali?



Confondi le cose: un conto è la comunicazione da usare a livello interpersonale per i flussi di lavoro, e qui concordo: videoconferenze negli anni ottanta erano roba da film di fantascienza.
Altra cosa è veicolare un'informazione alla massa, tipo appunto che c'è un'epidemia e cosa fare: questo era tranquillamente nell'ordine delle cose.
Che ci sia abbastanza poco da vedere mi trova pienamente concorde.
Ma non perchè si veda. semplicemente si riduce il campo visivo.

Da ignorante prudente, io non mi esprimo a riguardo.
E ancora tutto da verificare.
Compreso il tasso di recidiva.

siamo immersi in una molteplicità di malattie da cui non si guarisce.
Dal diabete. Dalla candida (che recidiva mica da ridere).
mio padre mica è guarito dal linfoma. Il linfoma è in controllo e ridotto.
E non guarisce nemmeno dall'immunodeficienza.

questa idea dell'essere sani...te lo dicevo ridacchiando che cercando il disturbo si trova.
Ridacchiavo, ma ero piuttosto seria a riguardo.
Anche tenendo del fatto che non conosciamo le patologie tutte. conosciamo quelle conosciute.
quindi potremmo per assurdo (ma mica tanto) essere tutti affetti da malattie di cui nemmeno sappiamo l'esistenza.

quanto allo stigma sociale...non è un problema direttamente sanitario.
E' un problema di comunicazione e cultura.
La campagna informativa fatta ai tempi dell'hiv è stata spaventosa. E se ne raccolgono ancora i frutti.
Fra cui per l'appunto lo stigma.
Io se mi si dicesse della sieropositività mi informerei sullo stato della terapia.
Fra l'altro ci sarebbe un lungo discorso da fare sulla sieropositività e sulla malattia conclamata. Che neanche 20 anni di informazione hanno colmato il gap.
Ma è complesso e se devo essere sincera è un discorso che ho fatto talmente tante volte da sapere già in anticipo come quella pubblicità dell'alone viola intorno al alato colpisca ben di più di un discorso razionale.
Evito il più delle volte i discorsi razionali. Servono a molto, molto poco.

Fortunatamente non devi scegliere.
Scegli l'ambiente per te.
L'hiv non te lo prendi salvo che te lo fai praticamente iniettare.
Il coronavirus ti sceglie, semmai. E non è che gli puoi dire "no, guardi signor corona...non sono disponibile" :LOL:

che pooi, a proposito di corona...hai letto il calo di vendite della birra corona?
Da schiantarsi se non fosse un discorso tipo "ma le piante hanno bisogno dell'acqua?????"

20 anni fa, quando ai tavoli istituzionali si discuteva della 328 c'è stato chi ha previsto ed è rimasto inascoltato.
Per me non è una sorpresa lo stato attuale dei servizi.
mi stupisco di chi si stupisce e casca dal pero.
Mi stupisco sempre per non cadere irrimediabilmente nel disprezzo eh.

Concorderai con me che le modalità del mezzo tv siano profondamente diverse dal mezzo social.
Ridacchiavo sulle faccine e tu mi hai risposto puntuale sul fatto che uno degli elementi per capirle è immaginarsi seduti faccia a faccia e fare una sorta di gioco di ruolo. :)
 

danny

Utente di lunga data
No, non sono pazzi, sono solo realisti: sanno che in questo periodo non venderebbero una che è una cosa e per di più rischierebbero il linciaggio da parte della folla che potrebbe scaricare su di loro la propria paura. Quindi sono spariti dalla circolazione, si sono rintanati per quanto possibile e aspettano che passi la tempesta.
Ti rispondo con le parole di ZHANG CHANGXIAO https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2018/07/18/news/sean_white-201830879/, dal sito Cinainitalia https://cinainitalia.com/2020/02/27/coronavirus-cinesi-a-milano/Schermata 2020-03-02 alle 12.58.47.png
 

danny

Utente di lunga data
No, non sono pazzi, sono solo realisti: sanno che in questo periodo non venderebbero una che è una cosa e per di più rischierebbero il linciaggio da parte della folla che potrebbe scaricare su di loro la propria paura. Quindi sono spariti dalla circolazione, si sono rintanati per quanto possibile e aspettano che passi la tempesta.
Mio padre è stato fidanzato con una cinese per 10 anni, e ovviamente ha ancora contatti.
Alle prime avvisaglie di virus mi ha detto tranquillamente che ci vedremo più in là.
Lui ha moderato incontri e contatti.
La tua è la versione ufficiale, fornita dalla stampa italiana.
Tutti e ripeto tutti hanno chiuso contemporaneamente le attività.
E non è che gli altri negozi italiani se la passino meglio...
 

danny

Utente di lunga data
Io la comprendo.
E' una misura necessaria.

Lo scrivevo quando si parlava del video messaggio di amadeus che la via era la limitazione delle informazioni, perchè oggettivamente il comportamento in risposta all'informazione è infantile. Amadeus che spiega è questo eh. Bene per gli stupidi. Ma male, molto male, per l'informazione sana.
Si va dall'estremo, l'ansia incontrollata, all'altro estremo, tanto non mi tocca (come i gay per gli eterosessuali ai tempi dell'hiv, oggi sono gli anziani, gli immunodepressi etc) e che coglioni mi tocca cambiar un tantinino il mio stile di vita.

D'altro canto questa situazione va ad impattare pesantemente sull'economia.
Ma.

Leggevo un interessante articolo in cui questa giornalista diceva fondamentalmente che se siamo davvero ricchi fermarci quindici giorni non va ad intaccare la ricchezza e men che meno l'organizzazione.
Non penso che sia casuale che la Cina si sia potuta permettere lo stop che ha dato.

Se fossimo davvero ricchi avremmo anche ricchezza di tempo e fermate.

Quel che non si vuol vedere è che stiamo da anni lucidando le maniglie sul titanic, ma facciamo finta di niente. avanti aperitivi.
L'importante è non pensare e illudersi.
Questa situazione sta evidenziando le carenze, ad ogni livello, in cui viviamo costantemente immersi.
E sta evidenziando come la maggioranza sia deviante (cit).
Solo che non basta più la minoranza a tener silente il tutto. E per fortuna.

C'è da dire che siamo in ritardo come minimo di 20 anni su una educazione alla comunicazione, la comprensione media di un testo è spaventosamente diminuita e siamo in una situazione in cui un sinonimo cambia il significato di una parola. E funziona.
Il nostro sistema sanitario che è uno dei migliori al mondo è stato smantellato giorno dopo giorno.
Per non parlare del sistema scolastico.

Che chiacchierano delle lezioni a distanza...seee...:ROFLMAO::ROFLMAO::sleep:

Io non mi sento offesa. Incazzata sì.
Più di prima.
E non con chi ha preso decisioni a mio parere dovute. Se ti spiego e tu oltre a non capire un cazzo fai pure casino, non ti spiego, faccio e ti metto in condizione di continuare a dormire. Almeno non intralci più di tanto quel che serve fare.
Mi metto in condizione di renderti prevedibile nei tuoi comportamenti.
E' semplice analisi funzionale dei comportamenti problema.
Sono d'accordo. Analisi lucida e limpida.
 
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