Il neretto è come chiedersi se è venuto prima l'uovo o la gallina.
E' stato tutto pensato in anticipo (io ne dubito visto che la tensione allo spirituale è antecedente all'organizzazione dello spirituale in categorie) oppure strutturando lo spirituale in categorie e tassonomie ci si è resi conto che potesse essere uno strumento di governo delle masse e di conseguenza di arricchimento?
Io non ho mai visto raggiro nella chiesa.
Ho visto masse che trovano risposta a bisogni che preferiscono (non)affrontare delegando ad altri la fatica individuale. (meglio affidarsi o pensare di essere stati fregati. E' la stessa eh.)
Voglio dire, a 5 anni quando mi raccontavano la storia di questo dio avevo non pochi dubbi e crescendo mi è sempre sembrata più una storia, nel senso di racconto, fiaba (e non favola)
E mi ha sempre impressionato come un numero così cospicuo di persone potesse davvero credere che c'è qualcuno che si telefona con una entità e che porta la sua parola.
Mi sono sempre chiesta sulla base di cosa avveniva "la chiamata" e non mi è mai bastata, per dirla alla arcistufo, l'autocertificazione.
E su quali basi veniva riconosciuta la veridicità del verbo. Non ho mai trovato riscontri che mi convincessero.
Ho poi avuto a che fare con la psichiatria e di "chiamati ne ho conosciuti parecchi.
Insomma, non vedo raggiro.
Vedo una proposta che ha ricevuto parecchie risposte.
E vedo l'intelligenza di una proposta che ha usato un bisogno che la massa tendenzialmente ha paura ad indagare preferendo non muoversi dalla propria confort zone.
E adesso che sono invecchiata, se proprio te la devo dire tutta, ne vedo pure la necessità. Meglio che vadano in chiesa guarda e ubbidiscano a precetti che tutto sommato non sono poi insensatissimi in termini generali.
La religione ha così forte risonanza mica per uno o due che portano il verbo qui e là.
E' la risonanza sociale che le da potere.
E non c'è potere più forte di quello che viene volontariamente ceduto.
Non è mai stata una tirannia la religione. E non lo è mai stata per il semplice motivo che il potere che ha non se lo prende con la forza e nemmeno con la vessazione. Le viene offerto giorno dopo giorno da chi ha bisogno della sua dose di rassicurazione su bontà, e compagnia cantante (oltre che di scusanti per non addentrarsi in territori spaventosi - o ritenuti tali - come quello della sessualità per esempio.
Poi se vuoi possiamo criticare il sistema.
Ma è un altro discorso.
Guarda...io rispetto i limiti senza la necessità di autovelox.
Quando ho preso multe, e le ho prese anche belle salate, conoscevo il limite e me ne fottevo del limite. Sapevo anche che se mi avessero multata non avrei battuto ciglio. Io conoscevo la regola, io avevo deciso di non rispettarla mandando a fare in culo tutto quel che riguardava la regola per il semplice motivo che a me andava bene così.
(che è un po' lo stesso paradigma che ho rispetto al tradire: io tradisco perchè mi va bene farlo. Mica mi racconto cazzate varie su innamoramenti amori e disagi di coppia. Ho voglia di tradire e so quel che faccio e lo faccio al meglio delle mie possibilità e per il mio piacere. Mica ho bisogno di scuse per non sentirmi stronza. Anzi. Mi trovo bene con la mia devianza dalla regola, tanto quanto so stare nella regola)
C'è una regola, io decido di non rispettarla non è che mi incazzo con chi la fa rispettare. Mi assumo la mia responsabilità nel trasgredirla. O nel rompere i coglioni riguardo i principi di quella regola. Apertamente però.
Che è un po' lo stesso discorso del fumare di nascosto a 40 anni o del medico che dice ma di nascosto da mammà.
Detto questo, circa un anno fa mi hanno tamponato.
Ero ferma in coda. E questo deficiente non ha visto la coda.
Non fossi stata fisicamente impossibilitata e spaventata a morte che la botta mi avesse creato ulteriori danni oltre quelli che già mi stavo subendo lo avrei riempito di parole (e solo per non riempirlo di botte).
Mi sono limitata a non cagarlo e chiamare polizia e ambulanza.
Ben vengano i limiti. Peccato che anche rispetto ai limiti si trovi sempre la scappatoia.
Se la massa non è in grado di riconoscere la necessità di una regola che permette a tutti di potersi muovere in sicurezza e di conseguenza non sa riconoscere quando trasgredirla, ben vengano gli autovelox che fanno cassetto.
Semplicemente si sposa una esigenza sociale (il controllo di una massa ignorante) con un guadagno.
E non vedo nessun inganno neppure qui.
EDIT: aggiungo che mi girano potentissimamente i coglioni quando mi toccano restrizioni che discendono dal fatto che la massa non ama il ragionamento razionale ma è in giro a caccia di nemici più o meno immaginari con cui prendersela.
Tipo: la massa non sa gestire una quantità di informazioni, le informazioni vengono blindate per governare la stupidità e a me, che le informazioni le so gestire, mi tocca sottostare in un modo o nell'altro e mi tocca finire nel calderone pur sapendo di non appartenere manco per il cazzo al calderone.
SE c'è una regola o la rispetti o non la rispetti.
Se la rispetti hai fatto la tua scelta e hai le tue conseguenze.
Se non la rispetti hai fatto la tua scelta e hai le tue conseguenze.
Ma non è che non la rispetti e poi rompi i coglioni che la regola è sbagliata (e li rompi solo quando toccano direttamente te fra l'altro o il tuo piccolo orticello altrimenti zitto e mosca fin quando non mi beccano).