Una mano addormentata

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Tebe

Egocentrica non in incognito
Ieri sera, dopo aver messo a letto il piccolo, mia moglie è venuta a letto. Io ero profondamente addormentato, ma ho sentito qualcuno toccarmi la mano, poi una guancia. Più addormentato che no, 'sognavo' che mio figlio si fosse messo a dormire lì. Ma poi.. quando la veglia ha cominciato a prendere il sopravvento ho realizzato che non poteva essere, che era lei. Ho cominciato a sudare freddo. Non sapevo che fare.
Lei che cercava tenerezza nella mia mano addormentata e io che... disperato non sapevo che fare.
Lei vuole un uomo che la faccia sentire accolta e coccolata. E io, che non provo niente di più che gratitudine.
Davvero non so cosa fare.. Lasciarla, e ferirla ancora di più?
Aspettare che lentamente si allontani sentimentalmente da me e lasciarla quando sarà più "fredda"?
Rimanere e dirle chiaro cosa provo? Che non è molto diverso dall'opzione 1..? Più che dirlo sarebbe un ri-badirlo.

Mi ha davvero scosso questo suo gesto. Pensavo, speravo.. che lentamente si staccasse da me. Invece...

Non mi aspetto certo una risposta. Ma sono davvero scosso e ho bisogno di parlarne...
sicuramente ti daranno risposte illuminate ma trovo davvero umiliante, per lei, il tuo non dirle ciò che non provi.
Io mi sentirei umiliata.
E mi feriresti molto più che dirmi la verità in faccia.
E non credo te lo perdonerei. Ti giudicherei una brutta persona, almeno nei miei confronti.
perchè mi sentirei da cane di cane, non da donna.

Ma sei tu quello che la conosce.
Lei. la donna che cerca tenerezza da te. Cosa preferirebbe?
Ragiona in base a quello che è lei. Non a cosa pensi sia giusto.

Poi ho letto solo questo post quindi prendi con le pinze il tutto
 

feather

Utente tardo
je vous en prie.
Divago..
Puoi darmi del tu :D

E a proposito... conferma, anche scritto nella lingua barbara che aborro, è più vicina ad approvazione che ad attenzione.:D
Acknowledgment lo tradurrei con "riconoscimento". O almeno è così che lo sento lo sento usare..

Fine divagazioni grammaticali.
Sono a una serie di riunioni e quindi ho poco tempo per scrivere ma mi piacerebbe rispondere a quanto ho trovato scritto qui. Che, a oner del vero, mi sta facendo riflettere molto..
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
L'ho conosciuta 6 anni fa nel suo paese.. Vivevo solo all'epoca.. in Francia.. In un buco di appartamento.. I mesi passavano e io.. vegetavo.. ho conosciuto lei durante una trasferta di lavoro.. Ho intuito subito che era una donna tranquilla, graziosa e gentile, l'ideale per fare una famiglia.. non mi ero sbagliato..
Dopo anni passati in solitudine.... mi sono detto: e chi mai troverà la donna che mi capisce, con cui avere un'intesa profonda..?
Questa qui è un'occasione più unica che rara, ed è qui ora, fare una famiglia, dare un senso a questi anni passati a vegetare...
Avevo 30 anni quando mi sono sposato. Per qualche anno mi sono goduto questa famiglia.. Poi.. la mancanza di intesa con lei, che io credovo fosse secondaria, e magari "aggiustabile" con il tempo.. ha cominciato a pesare..
Ho incontrato l'ex amante.. il vaso di Pandora è letteralmente esploso.. E ora.. non è più possibile fare finta..
Ecco vedi avevi in un certo senso risposto ma ...approfondisci perché ti vedi così ? Scusa se faccio questa osservazione forse poco piacevole ma mi sembra che tu viva aspettando che siano gli altri a stimolarti ... Non sei protagonista della tua vita ... Aspetti!!! Ma cosa? Sei tu che devi agire, accontentarsi serve a poco
 

feather

Utente tardo
Ecco vedi avevi in un certo senso risposto ma ...approfondisci perché ti vedi così ? Scusa se faccio questa osservazione forse poco piacevole ma mi sembra che tu viva aspettando che siano gli altri a stimolarti ... Non sei protagonista della tua vita ... Aspetti!!! Ma cosa? Sei tu che devi agire, accontentarsi serve a poco
Perché mi vedo così? In realtà sono gli altri che mi vedono così.
Non sono ogettivamente brutto. Ho dei bei lineamenti, non sono grasso, ho degli begli occhi azzurri.. Insomma, non sono un modello di Calvin Klein ma non ho motivo di pensare di essere un orco.
Per questo ho detto piacente. Era riferirito alla unicamente al mio aspetto.
Mentre non vedo le persone chiamarmi o rendermi partecipe della loro vita, per questo ho detto non interessante. Non tanto perché io mi veda tale, ma perché le evidenze mostrano questo.

Le uniche persone che talvolta si legano a me, o ci provano, creano subito un tipo di rapporto padre-figlio/a invece che alla pari. Non riesco mai a creare un legame con una persona che, appunto, mi stimoli.
Hai toccato un punto interessante, aspetto che siano gli altri a stimolarmi... Hai ragione, credo.. E non saprei dire perché è così. Da solo.. mi mancano gli stimoli..
 

Nausicaa

sfdcef
Perché mi vedo così? In realtà sono gli altri che mi vedono così.
Non sono ogettivamente brutto. Ho dei bei lineamenti, non sono grasso, ho degli begli occhi azzurri.. Insomma, non sono un modello di Calvin Klein ma non ho motivo di pensare di essere un orco.
Per questo ho detto piacente. Era riferirito alla unicamente al mio aspetto.
Mentre non vedo le persone chiamarmi o rendermi partecipe della loro vita, per questo ho detto non interessante. Non tanto perché io mi veda tale, ma perché le evidenze mostrano questo.

Le uniche persone che talvolta si legano a me, o ci provano, creano subito un tipo di rapporto padre-figlio/a invece che alla pari. Non riesco mai a creare un legame con una persona che, appunto, mi stimoli.
Hai toccato un punto interessante, aspetto che siano gli altri a stimolarmi... Hai ragione, credo.. E non saprei dire perché è così. Da solo.. mi mancano gli stimoli..

E tu le rendi partecipi della tua?
Ti dedichi a loro, tu trovi interessanti loro?
Le persone ti piacciono?
O trovi interessante solo chi ti fa sentire per un istante diverso da come ti senti di solito? Con una immagine di te quale vagamente sogni di essere, senza sapere neppure bene come, o cosa...

Sinceramente, il modo migliore per stare bene con le persone è amare le persone. Ok, ammetto che sembra una frase da libro cuore o pollyanna, però è vero.
Quando dò il mio interesse alle persone, in cambio ricevo, spontaneamente, il loro interesse (eccezioni a parte).
Chi mi guarda e mi vede trasparente, diventa trasparente a sua volta.
Non importa che davanti a me ci sia chi ha scoperto la cura contro il cancro, o un coltivatore di zucchine -solo zucchine, sempre e solo zucchine.

Ti piacciono le persone? Tu cosa dai a loro? A parte vivacchiare, e fare buon viso a cattivo gioco, intendo?
Cosa offri alle persone?
Non intendo racconti mozzafiato, imprese eroiche, abilità culinarie da urlo.
Offri loro un interesse sincero per la loro vita, un apprezzamento onesto, di qualunque livello sia, per le loro qualità, qualunque esse siano?

Le accogli per quello che sono, o vivi guardandoti in giro e considerando, tutto sommato, di essere circondato da mediocrità e grigiume?

Io continuo a pensare che cercare una occupazione nel volontariato, serio, impegnativo, potrebbe svagarti un pò, farti sentire utile, scuoterti.
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum
Perché mi vedo così? In realtà sono gli altri che mi vedono così.
Non sono ogettivamente brutto. Ho dei bei lineamenti, non sono grasso, ho degli begli occhi azzurri.. Insomma, non sono un modello di Calvin Klein ma non ho motivo di pensare di essere un orco.
Per questo ho detto piacente. Era riferirito alla unicamente al mio aspetto.
Mentre non vedo le persone chiamarmi o rendermi partecipe della loro vita, per questo ho detto non interessante. Non tanto perché io mi veda tale, ma perché le evidenze mostrano questo.

Le uniche persone che talvolta si legano a me, o ci provano, creano subito un tipo di rapporto padre-figlio/a invece che alla pari. Non riesco mai a creare un legame con una persona che, appunto, mi stimoli.
Hai toccato un punto interessante, aspetto che siano gli altri a stimolarmi... Hai ragione, credo.. E non saprei dire perché è così. Da solo.. mi mancano gli stimoli..
a questo punto diventi subito interessante :D davvero magari sbaglio io ( anzi sicuramente) ma mi fai pensare ad una mia amichetta di scuola materna che era di un appetito aberrante ...si sarebbe mangiata di ogni... ma strano a credersi aspettava la si imboccasse per mangiare, eppure era una sempre affamata :smile: un controsenso:smile:
 

Brunetta

Utente di lunga data
E tu le rendi partecipi della tua?
Ti dedichi a loro, tu trovi interessanti loro?
Le persone ti piacciono?
O trovi interessante solo chi ti fa sentire per un istante diverso da come ti senti di solito? Con una immagine di te quale vagamente sogni di essere, senza sapere neppure bene come, o cosa...

Sinceramente, il modo migliore per stare bene con le persone è amare le persone. Ok, ammetto che sembra una frase da libro cuore o pollyanna, però è vero.
Quando dò il mio interesse alle persone, in cambio ricevo, spontaneamente, il loro interesse (eccezioni a parte).
Chi mi guarda e mi vede trasparente, diventa trasparente a sua volta.
Non importa che davanti a me ci sia chi ha scoperto la cura contro il cancro, o un coltivatore di zucchine -solo zucchine, sempre e solo zucchine.

Ti piacciono le persone? Tu cosa dai a loro? A parte vivacchiare, e fare buon viso a cattivo gioco, intendo?
Cosa offri alle persone?
Non intendo racconti mozzafiato, imprese eroiche, abilità culinarie da urlo.
Offri loro un interesse sincero per la loro vita, un apprezzamento onesto, di qualunque livello sia, per le loro qualità, qualunque esse siano?

Le accogli per quello che sono, o vivi guardandoti in giro e considerando, tutto sommato, di essere circondato da mediocrità e grigiume?

Io continuo a pensare che cercare una occupazione nel volontariato, serio, impegnativo, potrebbe svagarti un pò, farti sentire utile, scuoterti.
:up:
 

Brunetta

Utente di lunga data
a questo punto diventi subito interessante :D davvero magari sbaglio io ( anzi sicuramente) ma mi fai pensare ad una mia amichetta di scuola materna che era di un appetito aberrante ...si sarebbe mangiata di ogni... ma strano a credersi aspettava la si imboccasse per mangiare, eppure era una sempre affamata :smile: un controsenso:smile:
Illuminante :up:
 

Ecate

Utente di lunga data
Perché mi vedo così? In realtà sono gli altri che mi vedono così.
Non sono ogettivamente brutto. Ho dei bei lineamenti, non sono grasso, ho degli begli occhi azzurri.. Insomma, non sono un modello di Calvin Klein ma non ho motivo di pensare di essere un orco.
Per questo ho detto piacente. Era riferirito alla unicamente al mio aspetto.
Mentre non vedo le persone chiamarmi o rendermi partecipe della loro vita, per questo ho detto non interessante. Non tanto perché io mi veda tale, ma perché le evidenze mostrano questo.

Le uniche persone che talvolta si legano a me, o ci provano, creano subito un tipo di rapporto padre-figlio/a invece che alla pari. Non riesco mai a creare un legame con una persona che, appunto, mi stimoli.
Hai toccato un punto interessante, aspetto che siano gli altri a stimolarmi... Hai ragione, credo.. E non saprei dire perché è così. Da solo.. mi mancano gli stimoli..
Mi sembra che tu stia constatando ancora una volta che persone che ti sono vicine abbiano per te un interesse solo superficiale. Non vedono oltre al tuo ruolo sociale come non vedono oltre al tuo aspetto piacente. È emersa una certa curiosità di sapere se tu a tua volta riesca a vedere qualcosa negli altri oltre al loro ruolo sociale, per quanto questo possa apparentemente assorbire la loro umanità, nel contesto in cui ti trovi ora.
Perché vedi, anche le valutazioni che fai riguardo l'ambiente in cui ti trovi rispecchiano l'amara rassegnazione con cui guardi alla possibilità di dialogo con la tua consorte. Posso azzardare che forse la nausea che ti suscita la mentalità con la quale devi quotidianamente fare i conti si confonde con la delusione di un amore che non è mai decollato.
Quanto di ciò che ti fa pensare che la donna c'è dorme con te non abbia margini di crescita è dovuto alla profonda conoscenza della sua anima? Non c'è il rischio che tu non la veda più perché la vedi come il prototipo di qualcosa che ti ha definitivamente stufato?
Oppure, quanto questa società è maschera? Quanto effettivamente è responsabile della scarsa comunicazione tra te e gli altri?Insomma, mi sembra che tu abbia un po' mescolato le carte, facendoti sentire senza via d'uscita.
 

feather

Utente tardo
E tu le rendi partecipi della tua?
Ti dedichi a loro, tu trovi interessanti loro?
Le persone ti piacciono?
O trovi interessante solo chi ti fa sentire per un istante diverso da come ti senti di solito? Con una immagine di te quale vagamente sogni di essere, senza sapere neppure bene come, o cosa...

Ti piacciono le persone? Tu cosa dai a loro? A parte vivacchiare, e fare buon viso a cattivo gioco, intendo?
Cosa offri alle persone?
Offri loro un interesse sincero per la loro vita, un apprezzamento onesto, di qualunque livello sia, per le loro qualità, qualunque esse siano?

Le accogli per quello che sono, o vivi guardandoti in giro e considerando, tutto sommato, di essere circondato da mediocrità e grigiume?
Domanda difficile, giudicarsi con obiettività è sempre difficile.
Direi di si. Mi interesso alla vita delle persone. Anzi, direi che sono anche particolarmente curioso.
Mi interessa sapere cosa vivono, come vivono, che motivazioni li spingono, ecc..
Ma vedo due problemi.
Uno che il 90% è effettivamente piatto e grigio. Vivono una vita da automi in cui non si chiedono nulla. Seguono il copione senza mai chiedersi se loro sono efettivamente la persona descritta nel copione. Senza mai mettere in discussione il copione che hanno scritto per loro.
Due che quasi tutti si chiudono, hanno paura, non ti dicono cosa vivono. Hanno paura di essere onesti, di rivelarmi dettagli di se stessi. Si trincerano dietro un muro di silenzio per paura. Non so neanche bene di cosa, forse di essere giudicati o forse paura di ammettere a se stessi qualcosa. Non lo so.
Fatto sta che non si riesce quasi mai ad avere una discussione aperta, diretta e sincera riguardo se stessi.

Io continuo a pensare che cercare una occupazione nel volontariato, serio, impegnativo, potrebbe svagarti un pò, farti sentire utile, scuoterti.
Infatti ci avevo anche pensato. C'è un ente qui che offre assistenza telefonica anti-suicidio, e fanno anche un periodo di addestramento. Sarei curioso di seguire questo addestramento e vedere se sono effettivamente in grado di aiutare qualcuno..
 

Nausicaa

sfdcef
Domanda difficile, giudicarsi con obiettività è sempre difficile.
Direi di si. Mi interesso alla vita delle persone. Anzi, direi che sono anche particolarmente curioso.
Mi interessa sapere cosa vivono, come vivono, che motivazioni li spingono, ecc..
Ma vedo due problemi.
Uno che il 90% è effettivamente piatto e grigio. Vivono una vita da automi in cui non si chiedono nulla. Seguono il copione senza mai chiedersi se loro sono efettivamente la persona descritta nel copione. Senza mai mettere in discussione il copione che hanno scritto per loro.
Due che quasi tutti si chiudono, hanno paura, non ti dicono cosa vivono. Hanno paura di essere onesti, di rivelarmi dettagli di se stessi. Si trincerano dietro un muro di silenzio per paura. Non so neanche bene di cosa, forse di essere giudicati o forse paura di ammettere a se stessi qualcosa. Non lo so.
Fatto sta che non si riesce quasi mai ad avere una discussione aperta, diretta e sincera riguardo se stessi.



Infatti ci avevo anche pensato. C'è un ente qui che offre assistenza telefonica anti-suicidio, e fanno anche un periodo di addestramento. Sarei curioso di seguire questo addestramento e vedere se sono effettivamente in grado di aiutare qualcuno..

Mà, ovviamente non so dove vivi, cioè, non so in che razza di mondo ti trovi a muoverti.
Ma io mi sono spostata... vediamo... quattro volte come casa, vita, lavoro, tutto, più tutta una serie di giri in giro, estero compreso.

In tutte queste volte, l'unico posto che avrei descritto come tu descrivi quello dove vivi tu, era il posto dove vivevo da adolescente rifiutata, disadattata, sbagliata, infelice.
Per il resto, ho trovato tesori incredibili ovunque.

Magari ne troverai dove meno te l'aspetti. Te lo auguro, davvero.

E dai, informati almeno per quella associazione :)

Calvin.jpg
 

feather

Utente tardo
Perché vedi, anche le valutazioni che fai riguardo l'ambiente in cui ti trovi rispecchiano l'amara rassegnazione con cui guardi alla possibilità di dialogo con la tua consorte. Posso azzardare che forse la nausea che ti suscita la mentalità con la quale devi quotidianamente fare i conti si confonde con la delusione di un amore che non è mai decollato.
Quanto di ciò che ti fa pensare che la donna c'è dorme con te non abbia margini di crescita è dovuto alla profonda conoscenza della sua anima? Non c'è il rischio che tu non la veda più perché la vedi come il prototipo di qualcosa che ti ha definitivamente stufato?
Mah.. non è solo il contesto in cui mi trovo ora. In questi giorni sono a Roma ad esempio. Non mi sembra che il panorama cambi poi granché...
Dove vivo è forse addirittura peggio. Ma qui stiamo discernendo tra il peggio e il leggermente meno peggio..

E per quanto riguarda mia moglie.. che mi preoccupa non è la sua anima, ma il suo cervello. Non legge, non si fa domande, non chiede, non sembra provare orgoglio per la sua intelligenza (tanta o poca che sia). È questo che mi fa dire che non ci sono margini di crescita, questo e anni vissuti insieme in cui non ho visto cambiamenti di sorta.

Non lo so se ho mescolato le carte, ma si, è vero che sono in qualche modo rassegnato a non riuscire ad avere rapporti profondi con le persone, per prima mia moglie.
Rapporti diretti, onesti. Avere a fianco una persona che ti dice tutto quello che pensa, senza filtri o false gentilezze. Una persona abituata a farsi le domande a se stessa/o per prima e a non farsi sconti. E a parlare con me con la stessa franchezza.
A parlare di se, della propria vita, delle proprie scelte. Senza paura.
Non so dove vivi tu, ma nei posti in cui ho vissuto io ho sempre trovato quasi impossibile avere questo tipo di rapporto.
E mia moglie è imbevuta di questa mentalità.. E sembra non avere la forza o stimoli sufficienti o le capacità per venirne fuori.. per emergere da essa...
 

Nausicaa

sfdcef
Mah.. non è solo il contesto in cui mi trovo ora. In questi giorni sono a Roma ad esempio. Non mi sembra che il panorama cambi poi granché...
Dove vivo è forse addirittura peggio. Ma qui stiamo discernendo tra il peggio e il leggermente meno peggio..

E per quanto riguarda mia moglie.. che mi preoccupa non è la sua anima, ma il suo cervello. Non legge, non si fa domande, non chiede, non sembra provare orgoglio per la sua intelligenza (tanta o poca che sia). È questo che mi fa dire che non ci sono margini di crescita, questo e anni vissuti insieme in cui non ho visto cambiamenti di sorta.

Non lo so se ho mescolato le carte, ma si, è vero che sono in qualche modo rassegnato a non riuscire ad avere rapporti profondi con le persone, per prima mia moglie.
Rapporti diretti, onesti. Avere a fianco una persona che ti dice tutto quello che pensa, senza filtri o false gentilezze. Una persona abituata a farsi le domande a se stessa/o per prima e a non farsi sconti. E a parlare con me con la stessa franchezza.
A parlare di se, della propria vita, delle proprie scelte. Senza paura.
Non so dove vivi tu, ma nei posti in cui ho vissuto io ho sempre trovato quasi impossibile avere questo tipo di rapporto.

E mia moglie è imbevuta di questa mentalità.. E sembra non avere la forza o stimoli sufficienti o le capacità per venirne fuori.. per emergere da essa...
Rapporti così, esistono.
Che sia con amici, amiche o amanti, ce ne sono.

Io alzo la manina, contami pure per il "sì esistono".

E il grassettato rosso, scusa, tende a confermarmi nell'idea che sia tu che, non so come, allontani gli altri.

Posso dire?
Sarò estremamente cruda. Mi spiace, in genere non lo sono.

Riconosco che sei gentile, educato, ti esprimi bene.

Ma sei estremamente lamentoso e (mi) dai una sensazione di "mollezza".
Oddio, meno lamentoso di altri, ma quel tipo di lamentele sommesse e continue, appena accennate, che magari non riesci neppure a capire da dove vengono ma ti si impiantano nel cervello e non le schiodi più.
Non so se parlerei con te, dopo un pò. All'inizio ti starei ad ascoltare, magari proverei a condividere qualcosa di me, ma davanti a questa rassegnazione cosmica e spugnosa, non so... forse mi tirerei indietro.
Ascoltarti, dopo un pò, diventa non tanto ripetitivo, ma avvilente, è come cercare vie d'uscite che non ci sono, che neghi in partenza.
Parlare di me? Perchè? Per cercare un tuo entusiasmo che, al momento, non so neppure se saresti in grado di provare sinceramente?
Per avere consigli o pareri, da un uomo rassegnato così giovane?

Ti chiedo scusa, io non so come sei in realtà, immagino che tu rida e scherzi anche, che tu possa essere un buonissimo compagno, un amico splendido, non lo so questo.
E so che in un forum, stai buttando fuori solo una parte di te. E su questa parte limitata ho basato quanto ho scritto.

Ma so che il peggio che una persona può fare a se stessa, è dare la colpa sempre a qualcosa al di fuori di se stesso. Perchè in questo modo, è garantito che nessun cambiamento sia possibile.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Senza dire che desideroso di cultura, intelligenza, profondità le ha cercate in un letto. :cool:
 

Nausicaa

sfdcef
Senza dire che desideroso di cultura, intelligenza, profondità le ha cercate in un letto. :cool:

Vabbè, dai, che c'entra?
Ok, tradire è brutto, però non è che non si capisce... 'sta persona ti prende, ti si riaccendono tutte le speranze perchè non ti sentivi così da quando hai visto al cinema la prima volta Guerre Stellari...
E ci finisci a letto.

Non è che se ne è ripassate 50 cercando ogni volta, successivamente alla deflorazione, cultura etc.
Non stiamo parlando di un seriale.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Vabbè, dai, che c'entra?
Ok, tradire è brutto, però non è che non si capisce... 'sta persona ti prende, ti si riaccendono tutte le speranze perchè non ti sentivi così da quando hai visto al cinema la prima volta Guerre Stellari...
E ci finisci a letto.

Non è che se ne è ripassate 50 cercando ogni volta, successivamente alla deflorazione, cultura etc.
Non stiamo parlando di un seriale.
C'entra. Tutti dopo dicono che cercavano altro ma quello hanno trovato.
 

feather

Utente tardo
Ma sei estremamente lamentoso e (mi) dai una sensazione di "mollezza".
Oddio, meno lamentoso di altri, ma quel tipo di lamentele sommesse e continue, appena accennate, che magari non riesci neppure a capire da dove vengono ma ti si impiantano nel cervello e non le schiodi più.
Non so se parlerei con te, dopo un pò. All'inizio ti starei ad ascoltare, magari proverei a condividere qualcosa di me, ma davanti a questa rassegnazione cosmica e spugnosa, non so... forse mi tirerei indietro.
Ascoltarti, dopo un pò, diventa non tanto ripetitivo, ma avvilente, è come cercare vie d'uscite che non ci sono, che neghi in partenza.
Parlare di me? Perchè? Per cercare un tuo entusiasmo che, al momento, non so neppure se saresti in grado di provare sinceramente?
Per avere consigli o pareri, da un uomo rassegnato così giovane?

Ti chiedo scusa, io non so come sei in realtà, immagino che tu rida e scherzi anche, che tu possa essere un buonissimo compagno, un amico splendido, non lo so questo.
E so che in un forum, stai buttando fuori solo una parte di te. E su questa parte limitata ho basato quanto ho scritto.

Ma so che il peggio che una persona può fare a se stessa, è dare la colpa sempre a qualcosa al di fuori di se stesso. Perchè in questo modo, è garantito che nessun cambiamento sia possibile.
In realtà ci sono ottime probabilità tu abbia centrato il punto.
Come ho detto, non è facile giudicarsi con obiettività e questo genere di feedack sono più rari dei diamanti.
Leggendolo.. Non so come mi vedano gli occhi degli altri, ma potresti benissimo aver ragione ed essere esattamente il problema.
E, paradossalmente, tende a convincermi ancora di più che non è possibile per me avere un rapporto soddisfacente. Quel genere di entusiasmo non lo posso "fabbricare". Ed evidentemente le persone cercano quello, e io ne sono sprovvisto. E neppure saprei dove andarlo a cercare questo entusiasmo e ottimismo che la gente vuole.
Ci sono buone possibilità che tu mi abbia spiegato bene il perché non ho i rapporti umani che vorrei.
Quello che hai scritto spiega in effetti moltissimo.
Mi resta da capire dove trovarlo questo "entusiasmo" o ottimismo di cui parli...
 

devastata

Utente di lunga data
Mah.. non è solo il contesto in cui mi trovo ora. In questi giorni sono a Roma ad esempio. Non mi sembra che il panorama cambi poi granché...
Dove vivo è forse addirittura peggio. Ma qui stiamo discernendo tra il peggio e il leggermente meno peggio..

E per quanto riguarda mia moglie.. che mi preoccupa non è la sua anima, ma il suo cervello. Non legge, non si fa domande, non chiede, non sembra provare orgoglio per la sua intelligenza (tanta o poca che sia). È questo che mi fa dire che non ci sono margini di crescita, questo e anni vissuti insieme in cui non ho visto cambiamenti di sorta.

Non lo so se ho mescolato le carte, ma si, è vero che sono in qualche modo rassegnato a non riuscire ad avere rapporti profondi con le persone, per prima mia moglie.
Rapporti diretti, onesti. Avere a fianco una persona che ti dice tutto quello che pensa, senza filtri o false gentilezze. Una persona abituata a farsi le domande a se stessa/o per prima e a non farsi sconti. E a parlare con me con la stessa franchezza.
A parlare di se, della propria vita, delle proprie scelte. Senza paura.
Non so dove vivi tu, ma nei posti in cui ho vissuto io ho sempre trovato quasi impossibile avere questo tipo di rapporto.
E mia moglie è imbevuta di questa mentalità.. E sembra non avere la forza o stimoli sufficienti o le capacità per venirne fuori.. per emergere da essa...
Scusa tu vorresti fare conoscenze occasionali e pretendere che persone appena conosciute ti raccontino tutto della loro vita, magari nel profondo, e di come si sentono e vedono la vita? Delle loro sofferenze? Delle loro speranze?

Non è cosi facile con chi hai appena conosciuto!

E te lo dice una che non fa nessuna fatica a parlare e tanto con chiunque, per non parlare del fatto che anche con chi conosci da tempo, prima di confidarti davvero, di capirsi veramente, occorre molto molto tempo.

Se poi abiti ad esempio in Brianza o in Sardegna, è un impresa titanica arrivare ad avere conoscenze profonde, e lo dico per esperienza lunghissima in entrambi i posti.

Ero pure io a Roma nei giorni scorsi, è sicuramente in generale gente più disponibile al dialogo, mi è pure capitata una signora che nel tragitto di un autobus ci ha raccontato di tutto e di più, c'era pure mio marito, ma ovvio che sono discorsi di vita vissuta che possono essere detti a chiunque, non puoi metterti a parlare filosofando con chi non conosci e non sa niente di te e tu di loro.

Poi se si è fortunati ci capita di incontrare qualcuno e avere subito un intesa immediata e intendersi, ma sono rare e preziose occasioni, ed in ogni caso per avere vera confidenza lasci passare comunque molto tempo, devi capire se ti puoi fidare e farti capire, e capire a tua volta.

Spesso quando si cerca di conoscere e magari aiutare pure qualcuno si viene pure o fraintesi o guardati con sospetto,all'inizio, come non esistesse la spontaneità e l'atto senza scopo o tornaconto. Non per niente mai come oggi si parla di individualismo.

Spero tu abbia almeno un vero amico, non ne servono molti, ne basta uno.
 
Stato
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