Una storia come tante ...

banshee

The Queen
per me si continua a confondere le cose.

io parlo di una situazione in cui l'amante, una volta scoperta la storia, viene congedato. più o meno bruscamente.

ed il congedo è la sua punizione per il torto arrecato.


se invece parliamo dei famosi facoceri, quelli che puntano alla dissoluzione del rapporto precedente per subentrare, allora è chiaro che una difesa della coppia più incisiva ci sta. ma non è un vendicarsi, in quel caso.

è proprio difesa di sè e di quello che si vuole ricostruire.
Concordo! Io è da stamattina che cerco di dire che non sono d'accordo con l'assunto di base "piglia lui a calci in culo" in ogni evenienza ma che ci sono casi e casi ed ho citato ad es danny e mary.
Io non condivido l'affrontare il terzo per partito preso e in ogni caso, anche nell'eventualità in cui è mia moglie magari che c ha provato, hanno avuto una relazione ed è finita eppero' io lo scopro e lo vado ad affrontare perché "come hai osato".
 

Fiammetta

Amazzone! Embe'. Sticazzi
Staff Forum

Fiammetta

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Skorpio

Utente di lunga data
...

E se gli gira male avvelena tutti i gatti del vicinato...
Il motivo sarebbe di carattere tecnico.

Mentre la moglie porta mangiare ai gatti, il marito potrebbe importunare delle donne col cellulare....

Tolti i gatti, eliminato quel problema
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

Il nostro partner non è una nostra proprietà. È un concetto che a parole tutti sposiamo, ma nei fatti è duro da tradurre in concretezza.
Specialmente quando fa qualcosa che ci esclude.

Rispettare la sua autonoma e consapevole libertà di scegliere significa chiamarlo in causa senza se e senza ma, specialmente quando questa libertà ci offende, o ci mortifica.

Senza cercar fuori altro o altri con cui prendersela.

E naturalmente con ampia possibilità di scegliere cosa farne del nostro rapporto.

Per me il rispetto per l altro è questo, ed emerge specialmente in questi frangenti.

Che aver rispetto dell altro quando fa tutto quello che ci piace e ci gratifica, e ci fa sentir tanto fighi e tanto bravi, è anche troppo facile. E scontato.
 

danny

Utente di lunga data
Leggendo un poco qui e là in questo thread (tutte e 53 pagine non ce la faccio) pensavo che se uno/a ci pensa almeno una volta prima di tradire, con un partner molto comprensivo e che fa di tutto per "riavere chi ama"... la seconda volta che gli capita non ci pensa nemmeno mezza volta...
La partner di un Marietto che "se hai voglia di saltargli addosso sei pregata di farlo"... o la partner di oscuro che, anche se non lo dice, le spezzerebbe le gambine... queste ci penserebbero non 100 ma 1000 volte prima di mandare tutto in malora.
Purtroppo credo sia proprio così.
E vale anche per chi non tradisce ma va con la moglie di un altro.
La paura delle conseguenze è sempre un deterrente, spesso più della coscienza.
 

danny

Utente di lunga data
Al momento della scoperta si è furibondi ed esce il vero io.
Voglio dire che si scopre se si è vendicativi, violenti, pavidi, aggressivi, cattivi ecc.
E' un po' come quando si viene aggrediti, non si può sapere prima se si reagirà con "eccesso" di legittima difesa.

Però in una discussione a freddo (e ormai io sono ghiacciata, Danny dovrebbe essere almeno tiepido) credo che sia auspicabile che si possa considerare che chi è stato protagonista di un tradimento si è trovato coinvolto.
Valutare questo coinvolgimento come la perfidia di un topo da appartamento, che RUBA la vita del tradito, si sta perdendo il senso dell'umanità dell'altra persona.
I casi sono sempre diversi (luomo sbagli, NON è mai la solita storia) e ci possono essere responsabilità nel non rifuggire le occasioni di gioco/flirt iniziale, ma quanti di noi hanno "giocato" senza andare oltre?
Ma pensare che l'altr* debba pagare i danni io lo trovo proprio sbagliato e rientra in una mentalità vendicativa che non mi appartiene in nessun campo (se non un po' ma solo un po'a caldo) e la considero proprio sbagliata come concezione delle relazioni.
E chi ha questi pensieri, per me, dovrebbe lavorarci su.

Il problema è che questa situazioni si risolvono quasi sempre a caldo.
Ci vuole molto tempo per elaborare un tradimento, come abbiamo visto, e in alcuni casi, come nel mio, quando scopri la cosa mentre è ancora al culmine e non riesci a fermarla, il tempo in cui ci si mantiene in una situazione di estrema tensione è molto lungo.
In queste situazioni tutto può accadere.
Certo che qui si vede il carattere.
Io, buono e comprensivo soprattutto all'inizio, per nulla vendicativo, molto razionale, riflessivo, non ho costituito un grande ostacolo per gli amanti, fino a quando tutta questa tensione che riversavo su di me non è esplosa e ho cominciato a incazzarmi veramente mostrando che potevano esserci conseguenze per tutti gli attori di questa situazione.
Gli innamorati hanno un che di infantile nel loro comportamento. E come per i bambini c'è bisogno di qualcuno che li sappia rimproverare nella maniera giusta e necessaria, non solo di chi sa comprenderli in qualsiasi caso e li lascia fare.
 

danny

Utente di lunga data
Se tu fossi Testimone di Geova potrei perfino tentare di risponderti, ma rispondendo a te mi pare che il tuo argomento sia deboluccio perché non tiene conto che il comandamento è u po' datato.
La moglie d'altri non è COSA d'altri come viene equiparata nel comandamento, è una persona che se ne frega d essere desiderata se non desidera anche lei. Infatti non porta il burqua per evitarlo .
C'è molto equivoco da parte tua sulla questione proprietà della moglie.
Il comandamento sancisce la sacralità della persona, non la proprietà, l'amore, che è dare, non ricevere.
E va letto e interpretato.
Definisce il desiderio, condanna l'uso dell'altro come strumento per soddisfare i propri desideri, il renderlo oggetto e non soggetto. Impone di superare le debolezze della carne per essere persone capaci di portare avanti la volontà piuttosto che l'impulso, definisce il rispetto verso gli altri (il prossimo).
Vi è un fine che è la fedeltà nella famiglia e nel matrimonio, che è la sincerità dei cuori.
Nulla di datato, direi, se pensi che prima di questo comandamento e delle successive interpretazioni la donna era veramente "cosa".
I comandamenti sono stati rivoluzionari all'epoca, e ancora oggi hanno una loro forza.
E il più rivoluzionario di tutti fu Gesù, se vogliamo. Ricordi l'adultera?
 

spleen

utente ?
C'è molto equivoco da parte tua sulla questione proprietà della moglie.
Il comandamento sancisce la sacralità della persona, non la proprietà, l'amore, che è dare, non ricevere.
E va letto e interpretato.
Definisce il desiderio, condanna l'uso dell'altro come strumento per soddisfare i propri desideri, il renderlo oggetto e non soggetto. Impone di superare le debolezze della carne per essere persone capaci di portare avanti la volontà piuttosto che l'impulso, definisce il rispetto verso gli altri (il prossimo).
Vi è un fine che è la fedeltà nella famiglia e nel matrimonio, che è la sincerità dei cuori.
Nulla di datato, direi, se pensi che prima di questo comandamento e delle successive interpretazioni la donna era veramente "cosa".
I comandamenti sono stati rivoluzionari all'epoca, e ancora oggi hanno una loro forza.
E il più rivoluzionario di tutti fu Gesù, se vogliamo. Ricordi l'adultera?
Quoto ogni singola parola Danny.
 

Skorpio

Utente di lunga data
...

C'è molto equivoco da parte tua sulla questione proprietà della moglie.
Il comandamento sancisce la sacralità della persona, non la proprietà, l'amore, che è dare, non ricevere.
E va letto e interpretato.
Definisce il desiderio, condanna l'uso dell'altro come strumento per soddisfare i propri desideri, il renderlo oggetto e non soggetto. Impone di superare le debolezze della carne per essere persone capaci di portare avanti la volontà piuttosto che l'impulso, definisce il rispetto verso gli altri (il prossimo).
Vi è un fine che è la fedeltà nella famiglia e nel matrimonio, che è la sincerità dei cuori.
Nulla di datato, direi, se pensi che prima di questo comandamento e delle successive interpretazioni la donna era veramente "cosa".
I comandamenti sono stati rivoluzionari all'epoca, e ancora oggi hanno una loro forza.
E il più rivoluzionario di tutti fu Gesù, se vogliamo. Ricordi l'adultera?
Qui non si tratta di definire correttamente cosa stabilisce un comandamento, e prendere un bel voto alla interrogazione.

Si tratta di definire correttamente come, nei fatti, un marito che se la prende con il terzo per un tradimento subito, definisce automaticamente chi ha accanto.

Definisce dentro di se, attraverso l esposizione di se con la azione.

E quindi sono totalmente d accordo con Brunetta.

Mia moglie è nei pieni e autonomi poteri di decidere anche di tradire, e volendomela veder con lei e basta, definisco e riconosco questa sua dignità e autonomia
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Semplicemente perfetto.

Si tratta solo di essere consapevoli dei rischi cui si va incontro quando si compiono determinate azioni.
Bene.
Quindi i rischi, in concreto, in cosa consisterebbero, se non nel rischio appunto d'essere preso a ceffoni e/o nell'essere sputtanati con la propria moglie ?
 

Jim Cain

Utente di lunga data
E' una questione di valori delle persone coinvolte. Se io amante vado con una donna sposata pensando cazzo me ne frega del marito mica me lo sono sposato io, posso aspettarmi anche che dall'altra parte ci sia uno tradito col medesimo senso di responsabilità che dica cazzo me ne frega della moglie di questo qui io le spiffero tutto. Siamo sullo stesso piano. Più o meno.
Parfait !
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il problema è che questa situazioni si risolvono quasi sempre a caldo.
Ci vuole molto tempo per elaborare un tradimento, come abbiamo visto, e in alcuni casi, come nel mio, quando scopri la cosa mentre è ancora al culmine e non riesci a fermarla, il tempo in cui ci si mantiene in una situazione di estrema tensione è molto lungo.
In queste situazioni tutto può accadere.
Certo che qui si vede il carattere.
Io, buono e comprensivo soprattutto all'inizio, per nulla vendicativo, molto razionale, riflessivo, non ho costituito un grande ostacolo per gli amanti, fino a quando tutta questa tensione che riversavo su di me non è esplosa e ho cominciato a incazzarmi veramente mostrando che potevano esserci conseguenze per tutti gli attori di questa situazione.
Gli innamorati hanno un che di infantile nel loro comportamento. E come per i bambini c'è bisogno di qualcuno che li sappia rimproverare nella maniera giusta e necessaria, non solo di chi sa comprenderli in qualsiasi caso e li lascia fare.

Forse ho un po' troppi impegni in questo periodo e allora scrivo frettolosamente.
Io non sto facendo un ragionamento su ciò che si fa o non si fa a caldo, ma su ciò che riteniamo ragionevole.
A caldo si possono fare cose che riteniamo sbagliate, dopo.
Non sto neanche facendo un discorso di strategia per bloccare la tresca o per riportare a sé il traditore.
Questa cosa la trovo anche assurda e ridicola.
Come si può vivere decenni con una persona e pensare di poterla e doverla riconquistare?
Anni di convivenza hanno fatto sì che ci si sia visti malati, sudati, puzzolenti, vomitanti o ci si vuol bene o no.
Una persona sceglie con chi stare e non c'è strategia per valida perché lo faccia.
E se dovesse scegliere per considerazioni di convenienza, non la vorrei.
Ma pure se io avessi tradito e fossi stata perdonata per questioni di convenienza avrei chiuso.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Qui non si tratta di definire correttamente cosa stabilisce un comandamento, e prendere un bel voto alla interrogazione.

Si tratta di definire correttamente come, nei fatti, un marito che se la prende con il terzo per un tradimento subito, definisce automaticamente chi ha accanto.

Definisce dentro di se, attraverso l esposizione di se con la azione.

E quindi sono totalmente d accordo con Brunetta.

Mia moglie è nei pieni e autonomi poteri di decidere anche di tradire, e volendomela veder con lei e basta, definisco e riconosco questa sua dignità e autonomia
Hai risposto per :up:me
 

Jim Cain

Utente di lunga data
se invece parliamo dei famosi facoceri, quelli che puntano alla dissoluzione del rapporto precedente per subentrare, allora è chiaro che una difesa della coppia più incisiva ci sta. ma non è un vendicarsi, in quel caso.

è proprio difesa di sè e di quello che si vuole ricostruire.
Infatti.
Nel mio caso il terzo premeva perché io e la mia compagna ci lasciassimo. Faceva progetti su 'loro' (progetti che la mia compagna dopo la scoperta ha bollato come 'deliri notturni').
 

banshee

The Queen
Qui non si tratta di definire correttamente cosa stabilisce un comandamento, e prendere un bel voto alla interrogazione.

Si tratta di definire correttamente come, nei fatti, un marito che se la prende con il terzo per un tradimento subito, definisce automaticamente chi ha accanto.

Definisce dentro di se, attraverso l esposizione di se con la azione.

E quindi sono totalmente d accordo con Brunetta.

Mia moglie è nei pieni e autonomi poteri di decidere anche di tradire, e volendomela veder con lei e basta, definisco e riconosco questa sua dignità e autonomia
quotissimo, ti darei un altro verde ma non posso.

ho continuato a leggere il proseguimento del 3d e ho letto post in cui si sostiene che vi è comprensione per il tradimento che "cosa vuoi che sia" "so ragazzi" e via dicendo.
Io non ho mai scritto ne tantomeno letto nulla del genere, ma da parte di nessuno, nè in questo 3d nè in generale sul forum, almeno da quando sono qui.

Ciò che stiamo contestando da ieri, in particolare quasi tutte le donne, è la visione per cui "mia moglie è cosa mia" indi per cui vado a dire due paroline all'altro che "come hai osato toccà la roba mia".

Perchè questo è ciò che è emerso da tanti post. E se ve lo abbiamo scritto tutte, vuol dire che questo è ciò che sembra.

Il discorso suindicato NON significa (neretto sottolineato) che il terzo è deresponsabilizzato/se ne va libero e tranquillo/non ha contraccolpi. Significa quello che ha appena scritto Skorpio, il neretto.
 
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