Un'altra ragazza scomparsa

danny

Utente di lunga data
La frase che hai scritto l’ho già letta più volte legata a femminicidi (termine che non cambia quello che è il rapporto con la legge, ma che è ormai in uso quando si parla della morte di una donna, in un rapporto di ambito affettivo) ma fatico a capirla. Potrei ripeterla a papera, ma non la capisco.
Come ho scritto in precedenza mi viene al massimo in mente un bambino molto piccolo, che prende un gioco, la mamma gli dice "restituisci il gioco a X", e lui quel gioco lo lancia. Non riesco neppure a immaginare che lo rompe per dirti.
Anche in ciò che chiamiamo folle, ci sono delle spiegazioni logiche, di un processo che vive una persona. Io sta frase "se non vuoi più essere di mia proprietà, allora farò in modo che tu non possa essere proprietà di nessun altro", mi ripeto, non la capisco.
O provi a spiegarmela in qualche modo o non so...
Ah, non lo capisco.
Io alla fine ho pure accettato il tradimento di mia moglie.
Però ricordo che mia nonna distruggeva le cose buone prima di buttarle via perché. non voleva fossero di altri.
Una cultura che non mi appartiene, io faccio esattamente il contrario.
Però nel momento in cui si oggettivizza una persona, uomo o donna, passare alla proprietà è solo una questione di limite che ci si dà.
Il problema è considerare l'altro funzionale come un oggetto.
LO si vede anche qui nei confronti sia di uomini che di donne talvolta.
 

ivanl

Utente di lunga data
a proposito dell'argomento, ho letto oggi un intervento di Luca Bottura (non riesco a postarlo perchè il FW aziendale mi blocca il sito); condivido tutto tranne la conclusione, ma proprio zero, quella
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Io ho cercato in più occasioni di chiedere agli uomini una riflessione sulla loro visione della donna.
Io ho capito che loro provano una attrazione che noi donne non riusciamo a capire. È ovvio che il sesso ci attrae e ci dà piacere. Ma penso in un modo diverso.
Soprattutto in adolescenza il non vedere corrisposto il loro desiderio fa accumulare rabbia nei ragazzi. Come può essere frustrato ciò che per loro è un impulso naturale? Da lì le classificazioni, aperte o taciute, nei confronti delle coetanee. Devono rifiutarli per cattiveria o perché li trovano ripugnanti.
Una volta un utente scrisse che era consapevole che le donne non potevano capire come per loro il desiderio sessuale fosse una costante tutto il giorno, spontaneamente solo alla visione delle passanti.
Ma solo lui lo disse.
Io credo che non sia blasfemo affermare che vi sono differenze biologiche da cui comportamentali. Oppure si può leggere "gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere"
 

Brunetta

Utente di lunga data
a proposito dell'argomento, ho letto oggi un intervento di Luca Bottura (non riesco a postarlo perchè il FW aziendale mi blocca il sito); condivido tutto tranne la conclusione, ma proprio zero, quella
Cerco

Io credo che non sia blasfemo affermare che vi sono differenze biologiche da cui comportamentali. Oppure si può leggere "gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere"
Chiedo a voi di spiegare.
Anche se a quindici anni avete chiamato troia quella che non ci stava, non siete mostri. Però potreste cercare di spiegarvi.

a proposito dell'argomento, ho letto oggi un intervento di Luca Bottura (non riesco a postarlo perchè il FW aziendale mi blocca il sito); condivido tutto tranne la conclusione, ma proprio zero, quella
Trovato. È questo?
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Spettrale

Utente di lunga data
Chiedo a voi di spiegare.
Anche se a quindici anni avete chiamato troia quella che non ci stava, non siete mostri. Però potreste cercare di spiegarvi.
Non sono mostri...ma sono sulla strada buona per diventarli..
A te farebbe piacere sentirti dire quella parola?
 

Marjanna

Utente di lunga data
Adesso questa vicenda, che ci ha colpito tanto perché i due erano spariti e in quanto “mistero“ la vicenda è stata seguita in diretta.
In realtà non è una vicenda diversa dalle tante che accadono ogni anno.
Giusto cercare di arginare* il fenomeno della violenza sulle donne, ma sappiamo bene che succede a tutte le età e livello culturale, sociale ed economico.
Quando leggiamo di un furto, non tutti ci sentiamo possibili vittime, se sentiamo di incidenti stradali, non pensiamo di essere le prossime vittime.
Ma quando parlano di donne uccise o picchiate, ogni donna, anche se non ha mai ricevuto neppure una spinta da un compagno alle elementari, si sente una potenziale vittima. E ogni uomo sente di doversi tirare fuori.
Perché?
Può essere per il clima culturale dei media e social.
Però molte abbiamo avuto la sensazione in qualche circostanza che un uomo avrebbe potuto…
Avrebbe potuto perché arrabbiato o avrebbe potuto perché noi, imprudentemente, ci eravamo messe in condizioni di vulnerabilità.

*le proposte di legge di educazione alla affettività sono insensate. Servono solo alle associazioni per finanziarsi.
Il rispetto lo si dà se lo si riceve e si vivono relazioni affettuose. Altrimenti bastano i 10 comandamenti.
Beh insomma, se senti che ci sono furti, o un aumento della delinquenza dove vivi, ci pensi eccome.
Dove io vivo, nessuna persona si sogna più di riprendere ragazzini che fanno atti di vandalismo perchè ormai è ben chiaro che rischiano di prendersi una pestata. Cosa capitata sia verso persone 30enni che verso anziani. Un tempo i miei coetanei mai si sarebbero sognati di pestare una persona anziana o vista come adulto che interveniva. Al massimo qualcuno poteva, dopo, commentare sul "vecchio brontolone", ma non ho mai sentito neppure una mezza frase riguardo il pensare a picchiarlo, e neppure augurare mali.
Le persone anziane, se possono, si comprano un sistema di allarme, o comunque è un argomento su cui rivolgono pensieri. Nel tempo siamo diventati un poco di più tutti "cani da guardia" nel territorio.
Io quando guido di sera cerco sempre di stare al centro corsia, per i molti animali visti investiti negli anni, mantengo una corsa moderata (anche se mi piace correre). Presto attenzione quando piove, quando mi trovo in situazioni di traffico specie con la combo poca luce + pioggia perchè purtroppo di tamponamenti e incidenti se ne vedono.
Percui si nota tutto Brunetta, non solo questa vicenda.


A me la spiegò negli anni 80 la prof di francese a proposito delle tragedie di Racine, tipo Phedra credo, in cui la dinamica era pressoché sempre la stessa: "mi ami? Bene. Non mi ami? Allora ti farò tutto il male possibile", devo recuperare gli appunti che ho ancora in cantina da qualche parte.
Continuo a non capire. Mi dispiace sarò de coccio 🤷‍♀️

Ah, non lo capisco.
Io alla fine ho pure accettato il tradimento di mia moglie.
Però ricordo che mia nonna distruggeva le cose buone prima di buttarle via perché. non voleva fossero di altri.
Una cultura che non mi appartiene, io faccio esattamente il contrario.
Però nel momento in cui si oggettivizza una persona, uomo o donna, passare alla proprietà è solo una questione di limite che ci si dà.
Il problema è considerare l'altro funzionale come un oggetto.
LO si vede anche qui nei confronti sia di uomini che di donne talvolta.
Ho pensato anche io a un oggetto.
E anche a me riesce difficile rompere le cose se devo buttarle.
Invece prima penso se potrebbero essere utili a qualcuno, magari anche regalandole.
Se rompo qualcosa è perchè devo farcelo entrare nel bidone, o devo portarlo in discarica e quindi lo smembro per farlo entrare in macchina.

Anche se solo pensando ad un oggetto non capisco il non volere che diventi di altri. Se tanto lo butti, che te frega.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Bravo Bottura. Un bel esercizio retorico su modello pasoliniano (Io so https://www.corriere.it/speciali/pasolini/ioso.html )
Certamente non c’è da stupirsi che politici populisti terra terra, in un tempo in cui votano così pochi, da rendere decisivi pochi elettori per assicurarsi i posti di potere, sia considerato utile accodarsi all’ultima emozione.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non sono mostri...ma sono sulla strada buona per diventarli..
A te farebbe piacere sentirti dire quella parola?
È straordinario come tu non abbia colto la questione.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Chiedo a voi di spiegare.
Anche se a quindici anni avete chiamato troia quella che non ci stava, non siete mostri. Però potreste cercare di spiegarvi.
Io non ho dato della troia nemmeno alla mia ex moglie nonostante quello che è successo, per cui non saprei. Forse la definizione, magari non così volgare, ad esempio di sportiva, poteva calzare di più per la mia prima morosina la quale non si perdeva nessuna occasione, ma proprio nessuna, anche se ad oggi non ha sfasciato nessuna famiglia, per cui non so chi sia migliore o peggiore. O forse non ho capito esattamente cosa dovrei spiegare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Beh insomma, se senti che ci sono furti, o un aumento della delinquenza dove vivi, ci pensi eccome.
Dove io vivo, nessuna persona si sogna più di riprendere ragazzini che fanno atti di vandalismo perchè ormai è ben chiaro che rischiano di prendersi una pestata. Cosa capitata sia verso persone 30enni che verso anziani. Un tempo i miei coetanei mai si sarebbero sognati di pestare una persona anziana o vista come adulto che interveniva. Al massimo qualcuno poteva, dopo, commentare sul "vecchio brontolone", ma non ho mai sentito neppure una mezza frase riguardo il pensare a picchiarlo, e neppure augurare mali.
Le persone anziane, se possono, si comprano un sistema di allarme, o comunque è un argomento su cui rivolgono pensieri. Nel tempo siamo diventati un poco di più tutti "cani da guardia" nel territorio.
Io quando guido di sera cerco sempre di stare al centro corsia, per i molti animali visti investiti negli anni, mantengo una corsa moderata (anche se mi piace correre). Presto attenzione quando piove, quando mi trovo in situazioni di traffico specie con la combo poca luce + pioggia perchè purtroppo di tamponamenti e incidenti se ne vedono.
Percui si nota tutto Brunetta, non solo questa vicenda.




Continuo a non capire. Mi dispiace sarò de coccio 🤷‍♀️



Ho pensato anche io a un oggetto.
E anche a me riesce difficile rompere le cose se devo buttarle.
Invece prima penso se potrebbero essere utili a qualcuno, magari anche regalandole.
Se rompo qualcosa è perchè devo farcelo entrare nel bidone, o devo portarlo in discarica e quindi lo smembro per farlo entrare in macchina.

Anche se solo pensando ad un oggetto non capisco il non volere che diventi di altri. Se tanto lo butti, che te frega.
Ho detto che non tutti si sentono minacciati a sentire parlare di furti. Non ho detto che non esiste chi si sente minacciato.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Io non ho dato della troia nemmeno alla mia ex moglie nonostante quello che è successo, per cui non saprei. Forse la definizione, magari non così volgare, ad esempio di sportiva, poteva calzare di più per la mia prima morosina la quale non si perdeva nessuna occasione, ma proprio nessuna, anche se ad oggi non ha sfasciato nessuna famiglia, per cui non so chi sia migliore o peggiore. O forse non ho capito esattamente cosa dovrei spiegare.
Il desiderio sessuale maschile.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Ho detto che non tutti si sentono minacciati a sentire parlare di furti. Non ho detto che non esiste chi si sente minacciato.
O K

Ma te almeno hai capito quella frase di @ParmaLetale?
Una spiegazione semplice, che si possa comprendere.
 

Brunetta

Utente di lunga data
O K

Ma te almeno hai capito quella frase di @ParmaLetale?
Una spiegazione semplice, che si possa comprendere.
Ma lui ha riferito una spiegazione data da una insegnante di un’opera letteraria
A me la spiegò negli anni 80 la prof di francese a proposito delle tragedie di Racine, tipo Phedra credo, in cui la dinamica era pressoché sempre la stessa: "mi ami? Bene. Non mi ami? Allora ti farò tutto il male possibile", devo recuperare gli appunti che ho ancora in cantina da qualche parte.
Mica ha detto che la condivide. Anzi l’ha citata proprio perché non ha spiegazioni proprie dell’atteggiamento di chi distrugge l’oggetto d’amore.
Atteggiamento che viene riportato nella sentenza di Re Salomone, detta salomonica e giusta 🙄.
Ne è stata fatta una rielaborazione in La storia della bambola abbandonata ( https://it.wikipedia.org/wiki/La_storia_della_bambola_abbandonata ) credo reperibile in rete e che consiglio a tutti. L’ho vista tre volte a teatro e indubbiamente non è la stessa cosa in una ripresa, ma vale la pena.
La vicenda di una bambola riproduce quella di un bambino conteso tra due madri e che fa riconoscere la vera madre in quella che tiene più al bambino che al riconoscimento del proprio diritto. Ma le storie sono state scritte da uomini.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Ma lui ha riferito una spiegazione data da una insegnante di un’opera letteraria

Mica ha detto che la condivide. Anzi l’ha citata proprio perché non ha spiegazioni proprie dell’atteggiamento di chi distrugge l’oggetto d’amore.
Atteggiamento che viene riportato nella sentenza di Re Salomone, detta salomonica e giusta 🙄.
Ne è stata fatta una rielaborazione in La storia della bambola abbandonata ( https://it.wikipedia.org/wiki/La_storia_della_bambola_abbandonata ) credo reperibile in rete e che consiglio a tutti. L’ho vista tre volte a teatro e indubbiamente non è la stessa cosa in una ripresa, ma vale la pena.
La vicenda di una bambola riproduce quella di un bambino conteso tra due madri e che fa riconoscere la vera madre in quella che tiene più al bambino che al riconoscimento del proprio diritto. Ma le storie sono state scritte da uomini.
Allora è tutto un ripetere una frase a papera. Se comprendi qualcosa riesci a spiegarlo.

Comunque che manchi una educazione all’affettività anche a scuola, è vero.
E’ a scuola, che impariamo ad avvicinarci ai romanzi, ai grandi classici dove vengono raccontare storie drammatiche, e partono le associazioni con robe di sofferenza = amore. In quel momento un insegnante che anche solo si prendesse 5 minuti, dicendo "ragazzi, vediamo di chiarire che però questo non è amore" da niente sarebbe qualcosa.
Non è che tutti a scuola sbuffano aspettando passino le ore. Alcuni argomenti possono essere coinvolgenti.
 

danny

Utente di lunga data
Non volevo intervenire su questo argomento perché non sopporto l'esposizione mediatica delle tragedie e avendo conosciuto direttamente quella della Pifferi so quanto l'opinione pubblica giochi un ruolo estremamente negativo su chi deve di suo gestire un dolore allucinante.
Il fatto è che ognuno di noi non sa un cazzo delle persone coinvolte ma si permette di dare un giudizio sulle sorelle sataniste o sui genitori di lui, un giudizio che pesa come un macigno su altre vite, già segnate dalla tragedia, ma soprattutto perché queste belle facce addolorate di adesso non si vedono MAI nella realtà, anzi, sono perfettamente coerenti a alleati contro la vittima.

Perché lo so?
Ma perché mia figlia ha già incontrato un tipo come quel ragazzo, da cui ha faticato a liberarsi, ma soprattutto perché so come hanno reagito le sue amiche e i suoi amici.
TUTTI dalla parte di lui. Perché l'invidia, l'opportunismo, la maldicenza, e tanti sentimenti negativi imperano e conducono sempre ad allearsi con le persone sbagliate.
Sapete perché in Italia ci sono pochi femminicidi rispetto al resto del mondo?

Perché da noi le vittime si creano a parole, e a parole poi si consacrano, come degli ipocriti.
Mia figlia è rimasta sola, alla fine, ma ha capito il valore delle vere amicizie e non di quelle di facciate, tanto brave a fare manifestazioni per i diritti LGBT, a scoparsi tanti ragazzi in nome della libertà sessuale e dichiararsi antifascisti e non razzisti, ma i suoi amici di ora sono altri non inclusi da nessuno perché arabi. E non ho messo citazioni a caso, ma riferimenti ben precisi.
E proprio un ragazzo tunisino è stato l'unico con le le palle ad andare a parlare con l'ex.
Gli altri italiani?

Ma voi pensate davvero che l'uomo italiano di oggi sia violento? In generale è un pusillanime, Forte con i deboli, debole con i forti, malato di figa al punto da prostrarsi di fronte a qualsiasi frase detta da una donna, anche la più cattiva verso altre donne.
L'ex ha acquisito leadership e nessuno lo ha contraddetto. Le amiche.... Mia figlia è carina e piace, quindi se esce dal giro è un bene.
Pensate sia raro?

Si chiede agli uomini di scusarsi. Io chiedo invece agli uomini di essere tali e battersi veramente per i valori, non di fare le mammlette per compiacere chi non vi cagherà mai più di così comunque.
Quest'estate ho mandato affanculo e ho fatto una scenata a un padre cinquantenne che aveva osato dire che una ragazza 13enne amica di mia figlia aveva fatto avance a un quarantenne, che in realtà l'aveva invitata con mia figlia nella sua stanza per fumare canne e altro.
13 anni, ragazzi. Uno si deve tappare la bocca prima di dire qualsiasi cosa.
Ovviamente le ragazze dopo le avance si sono rivolte subito a noi genitori e sappiamo che il tipo ci provava con tutte.

Se volete cambiare il mondo, siate forti e difendete le ragazze dalla maldicenza, non lasciatele sole.
E se qualcuno si oppone, mettetelo sotto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Allora è tutto un ripetere una frase a papera. Se comprendi qualcosa riesci a spiegarlo.

Comunque che manchi una educazione all’affettività anche a scuola, è vero.
E’ a scuola, che impariamo ad avvicinarci ai romanzi, ai grandi classici dove vengono raccontare storie drammatiche, e partono le associazioni con robe di sofferenza = amore. In quel momento un insegnante che anche solo si prendesse 5 minuti, dicendo "ragazzi, vediamo di chiarire che però questo non è amore" da niente sarebbe qualcosa.
Non è che tutti a scuola sbuffano aspettando passino le ore. Alcuni argomenti possono essere coinvolgenti.
Perché da una cosa riferita da @ParmaLetale parti con una filippica che al confronto io sono moderata?
Non è tuo sentire o esperienza che ci siano persone che distruggono ciò che non possono avere? Davvero? E gli atti di danneggiamento alle auto, ad esempio, cosa rappresentano?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non volevo intervenire su questo argomento perché non sopporto l'esposizione mediatica delle tragedie e avendo conosciuto direttamente quella della Pifferi so quanto l'opinione pubblica giochi un ruolo estremamente negativo su chi deve di suo gestire un dolore allucinante.
Il fatto è che ognuno di noi non sa un cazzo delle persone coinvolte ma si permette di dare un giudizio sulle sorelle sataniste o sui genitori di lui, un giudizio che pesa come un macigno su altre vite, già segnate dalla tragedia, ma soprattutto perché queste belle facce addolorate di adesso non si vedono MAI nella realtà, anzi, sono perfettamente coerenti a alleati contro la vittima.

Perché lo so?
Ma perché mia figlia ha già incontrato un tipo come quel ragazzo, da cui ha faticato a liberarsi, ma soprattutto perché so come hanno reagito le sue amiche e i suoi amici.
TUTTI dalla parte di lui. Perché l'invidia, l'opportunismo, la maldicenza, e tanti sentimenti negativi imperano e conducono sempre ad allearsi con le persone sbagliate.
Sapete perché in Italia ci sono pochi femminicidi rispetto al resto del mondo?

Perché da noi le vittime si creano a parole, e a parole poi si consacrano, come degli ipocriti.
Mia figlia è rimasta sola, alla fine, ma ha capito il valore delle vere amicizie e non di quelle di facciate, tanto brave a fare manifestazioni per i diritti LGBT, a scoparsi tanti ragazzi in nome della libertà sessuale e dichiararsi antifascisti e non razzisti, ma i suoi amici di ora sono altri non inclusi da nessuno perché arabi. E non ho messo citazioni a caso, ma riferimenti ben precisi.
E proprio un ragazzo tunisino è stato l'unico con le le palle ad andare a parlare con l'ex.
Gli altri italiani?

Ma voi pensate davvero che l'uomo italiano di oggi sia violento? In generale è un pusillanime, Forte con i deboli, debole con i forti, malato di figa al punto da prostrarsi di fronte a qualsiasi frase detta da una donna, anche la più cattiva verso altre donne.
L'ex ha acquisito leadership e nessuno lo ha contraddetto. Le amiche.... Mia figlia è carina e piace, quindi se esce dal giro è un bene.
Pensate sia raro?

Si chiede agli uomini di scusarsi. Io chiedo invece agli uomini di essere tali e battersi veramente per i valori, non di fare le mammlette per compiacere chi non vi cagherà mai più di così comunque.
Quest'estate ho mandato affanculo e ho fatto una scenata a un padre cinquantenne che aveva osato dire che una ragazza 13enne amica di mia figlia aveva fatto avance a un quarantenne, che in realtà l'aveva invitata con mia figlia nella sua stanza per fumare canne e altro.
13 anni, ragazzi. Uno si deve tappare la bocca prima di dire qualsiasi cosa.
Ovviamente le ragazze dopo le avance si sono rivolte subito a noi genitori e sappiamo che il tipo ci provava con tutte.

Se volete cambiare il mondo, siate forti e difendete le ragazze dalla maldicenza, non lasciatele sole.
E se qualcuno si oppone, mettetelo sotto.
Concordo.
Anche se non totalmente perché avviene di tutto.
Ieri ho messo il link all’articolo della Soncini che, ovviamente come tutti, non è immune dalla generalizzazione della propria esperienza.
Diceva che il patriarcato, tanto demonizzato, è quello che ha stabilito le regole che proteggono tutti.
Il problema, per me*, è che ogni buona idea non può essere perfetta e ha sempre derive negative.




* L’ho messo in firma, ma ogni volta sento il bisogno di precisarlo, per prevenire contestazioni. Però se riferisco citazioni, gli autori originali vengono ignorati o demoliti come cretini o con definizioni politiche.
Invece io credo che sia utile leggere tutti.
 
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