O
Old Albatros
Guest
Riflettere
Le tue parole mi hanno fatto riflettere. Sì hai ragione: lo sto facendo anche per me. Non solo per me. Ma, certo, comunque anche per me. E forse, a essere onesti fino in fondo, soprattutto per me. Sono diverse le componenti che mi animano. Sicuramente c'è quella più cruda che tu hai riferito: farmi bello (si fa per dire) davanti a tutti e soprattutto alle mie figlie. Messo in altri termini, lasciar scolpito per le mie figlie come sono andate le cose. Ma c'è anche tutto il resto che, ti assicuro, reputo ugualmente importante.
Trovi che sia così biasimevole voler fare giustizia? Il tuo messaggio mi ha fatto sentire un irresponsabile. Rifletterò sulle tue parole. Rifletterò. Adesso, però, mi viene da risponderti che nella causa le bambine non entrano e, visto il comportamento di mia moglie, non credo neppure che il mio recedere sull'addebito muterebbe il suo cmportamento. Forse lo addolcirebbe i primi tempi, poi tornerebbe tutto come prima.
Mi chiedi cosa farei io se fossi al posto di mia moglie. Ci ho pensato mille volte. In tutta onestà, e devi credermi, io mi prenderei l'addebito.
Lei asserisce che il matrimonio non è finito per colpa sua. Che il tradimento non c'entra nulla e che tutto era finito da un pezzo. Per questo rifiuta l'addebito. Asserisce anche che lo dimostrerà. Eppure manifestava amore da tutti i pori fino a quando l'ho scoperta. In gni modo io le ho anche proposto una consensuale con una scrittura in cui lei si impegna a non accampare diritti economici o ereditari su di me. Gli avvocati hanno confermato che con opportuni strumenti questa via è praticabile. Ma lei rifiuta seccamente anche questo.
A tutto ciò devi aggiungere il suo comportamento quotidiano, fatto di dispetti di ogni tipo, oggetti che mi spariscono da casa, allontanamento delle bambine da me quando sono loro a chiedere di venire giù e molto, molto, moltissimo altro ancora. L'atteggiamento maturo e adulto che tu mi racconti a proposito della tua vicenda, lo vorrei anche io. Ma essere maturi da soli, con a fianco una persona che ogni giorno dimostra di non avere scrupoli, credi sia possibile?
E se lei dovesse acuire questo suo attegiamento in futuro, in danno anche delle mie figlie, non credi che potrei sentirmi dire da loro quando saranno donne di non aver fatto abbastanza per tutelarle e di essere stata una figura paterna troppo remissiva e passiva?
Le tue parole mi hanno fatto riflettere. Sì hai ragione: lo sto facendo anche per me. Non solo per me. Ma, certo, comunque anche per me. E forse, a essere onesti fino in fondo, soprattutto per me. Sono diverse le componenti che mi animano. Sicuramente c'è quella più cruda che tu hai riferito: farmi bello (si fa per dire) davanti a tutti e soprattutto alle mie figlie. Messo in altri termini, lasciar scolpito per le mie figlie come sono andate le cose. Ma c'è anche tutto il resto che, ti assicuro, reputo ugualmente importante.
Trovi che sia così biasimevole voler fare giustizia? Il tuo messaggio mi ha fatto sentire un irresponsabile. Rifletterò sulle tue parole. Rifletterò. Adesso, però, mi viene da risponderti che nella causa le bambine non entrano e, visto il comportamento di mia moglie, non credo neppure che il mio recedere sull'addebito muterebbe il suo cmportamento. Forse lo addolcirebbe i primi tempi, poi tornerebbe tutto come prima.
Mi chiedi cosa farei io se fossi al posto di mia moglie. Ci ho pensato mille volte. In tutta onestà, e devi credermi, io mi prenderei l'addebito.
Lei asserisce che il matrimonio non è finito per colpa sua. Che il tradimento non c'entra nulla e che tutto era finito da un pezzo. Per questo rifiuta l'addebito. Asserisce anche che lo dimostrerà. Eppure manifestava amore da tutti i pori fino a quando l'ho scoperta. In gni modo io le ho anche proposto una consensuale con una scrittura in cui lei si impegna a non accampare diritti economici o ereditari su di me. Gli avvocati hanno confermato che con opportuni strumenti questa via è praticabile. Ma lei rifiuta seccamente anche questo.
A tutto ciò devi aggiungere il suo comportamento quotidiano, fatto di dispetti di ogni tipo, oggetti che mi spariscono da casa, allontanamento delle bambine da me quando sono loro a chiedere di venire giù e molto, molto, moltissimo altro ancora. L'atteggiamento maturo e adulto che tu mi racconti a proposito della tua vicenda, lo vorrei anche io. Ma essere maturi da soli, con a fianco una persona che ogni giorno dimostra di non avere scrupoli, credi sia possibile?
E se lei dovesse acuire questo suo attegiamento in futuro, in danno anche delle mie figlie, non credi che potrei sentirmi dire da loro quando saranno donne di non aver fatto abbastanza per tutelarle e di essere stata una figura paterna troppo remissiva e passiva?