Verso l'epilogo

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O

Old Albatros

Guest
Riflettere

Le tue parole mi hanno fatto riflettere. Sì hai ragione: lo sto facendo anche per me. Non solo per me. Ma, certo, comunque anche per me. E forse, a essere onesti fino in fondo, soprattutto per me. Sono diverse le componenti che mi animano. Sicuramente c'è quella più cruda che tu hai riferito: farmi bello (si fa per dire) davanti a tutti e soprattutto alle mie figlie. Messo in altri termini, lasciar scolpito per le mie figlie come sono andate le cose. Ma c'è anche tutto il resto che, ti assicuro, reputo ugualmente importante.
Trovi che sia così biasimevole voler fare giustizia? Il tuo messaggio mi ha fatto sentire un irresponsabile. Rifletterò sulle tue parole. Rifletterò. Adesso, però, mi viene da risponderti che nella causa le bambine non entrano e, visto il comportamento di mia moglie, non credo neppure che il mio recedere sull'addebito muterebbe il suo cmportamento. Forse lo addolcirebbe i primi tempi, poi tornerebbe tutto come prima.
Mi chiedi cosa farei io se fossi al posto di mia moglie. Ci ho pensato mille volte. In tutta onestà, e devi credermi, io mi prenderei l'addebito.
Lei asserisce che il matrimonio non è finito per colpa sua. Che il tradimento non c'entra nulla e che tutto era finito da un pezzo. Per questo rifiuta l'addebito. Asserisce anche che lo dimostrerà. Eppure manifestava amore da tutti i pori fino a quando l'ho scoperta. In gni modo io le ho anche proposto una consensuale con una scrittura in cui lei si impegna a non accampare diritti economici o ereditari su di me. Gli avvocati hanno confermato che con opportuni strumenti questa via è praticabile. Ma lei rifiuta seccamente anche questo.
A tutto ciò devi aggiungere il suo comportamento quotidiano, fatto di dispetti di ogni tipo, oggetti che mi spariscono da casa, allontanamento delle bambine da me quando sono loro a chiedere di venire giù e molto, molto, moltissimo altro ancora. L'atteggiamento maturo e adulto che tu mi racconti a proposito della tua vicenda, lo vorrei anche io. Ma essere maturi da soli, con a fianco una persona che ogni giorno dimostra di non avere scrupoli, credi sia possibile?
E se lei dovesse acuire questo suo attegiamento in futuro, in danno anche delle mie figlie, non credi che potrei sentirmi dire da loro quando saranno donne di non aver fatto abbastanza per tutelarle e di essere stata una figura paterna troppo remissiva e passiva?
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
in breve

Le tue parole mi hanno fatto riflettere. Sì hai ragione: lo sto facendo anche per me. Non solo per me. Ma, certo, comunque anche per me. E forse, a essere onesti fino in fondo, soprattutto per me. Sono diverse le componenti che mi animano. Sicuramente c'è quella più cruda che tu hai riferito: farmi bello (si fa per dire) davanti a tutti e soprattutto alle mie figlie. Messo in altri termini, lasciar scolpito per le mie figlie come sono andate le cose. Ma c'è anche tutto il resto che, ti assicuro, reputo ugualmente importante.
Trovi che sia così biasimevole voler fare giustizia? Il tuo messaggio mi ha fatto sentire un irresponsabile. Rifletterò sulle tue parole. Rifletterò. Adesso, però, mi viene da risponderti che nella causa le bambine non entrano e, visto il comportamento di mia moglie, non credo neppure che il mio recedere sull'addebito muterebbe il suo cmportamento. Forse lo addolcirebbe i primi tempi, poi tornerebbe tutto come prima.
Mi chiedi cosa farei io se fossi al posto di mia moglie. Ci ho pensato mille volte. In tutta onestà, e devi credermi, io mi prenderei l'addebito.
Lei asserisce che il matrimonio non è finito per colpa sua. Che il tradimento non c'entra nulla e che tutto era finito da un pezzo. Per questo rifiuta l'addebito. Asserisce anche che lo dimostrerà. Eppure manifestava amore da tutti i pori fino a quando l'ho scoperta. In gni modo io le ho anche proposto una consensuale con una scrittura in cui lei si impegna a non accampare diritti economici o ereditari su di me. Gli avvocati hanno confermato che con opportuni strumenti questa via è praticabile. Ma lei rifiuta seccamente anche questo.
A tutto ciò devi aggiungere il suo comportamento quotidiano, fatto di dispetti di ogni tipo, oggetti che mi spariscono da casa, allontanamento delle bambine da me quando sono loro a chiedere di venire giù e molto, molto, moltissimo altro ancora. L'atteggiamento maturo e adulto che tu mi racconti a proposito della tua vicenda, lo vorrei anche io. Ma essere maturi da soli, con a fianco una persona che ogni giorno dimostra di non avere scrupoli, credi sia possibile?
E se lei dovesse acuire questo suo attegiamento in futuro, in danno anche delle mie figlie, non credi che potrei sentirmi dire da loro quando saranno donne di non aver fatto abbastanza per tutelarle e di essere stata una figura paterna troppo remissiva e passiva?
Ti rispondo in breve solo per alcuni aspetti perché credo di averti detto l'essenziale e perché comunque il dolore e la devastazione dell'immagine che avevamo di noi e della nostra vita che causa la scoperta di un tradimento dopo anni di matrimonio e di costruzione di una famiglia è comprensibile solo da chi lo subisce e viene vissuto nel profondo in modo unico e irripetibile.
Io ..e anche mio marito..siamo di natura miti e comprensivi...ma se avessi fatto una guerra avrei ottenuto guerra.
Come uin ogni conflitto è chi è vincitore (e paradossalmente in un tradimento è il tradito a essere il vincitore perché è nella posizione di forza da innocente) a porre le condizioni...se si fa la guerra è naturle aspettarsi guerriglia e terrrismo.
Non credere che anche tua moglie non sia stata devastata dagli eventi e non si barcameni anche lei per trovare qualcosa che le restituisca un'immagine accettabile e dignitosa di se stessa...
Chi accetterebbe di riconoscere di essere la causa di un disastro ..tutti cercano di condividere questo peso..
Non considerare quelle parole e cose fatte in questo stato di disperazione (è disperata anche lei, non credi?) ...considera la persona che hai amato e che potresti ritrovare non come amre ma come persona con cui trovare una pace negoziata e dignitosa anche per lo sconfitto.
Tu vuoi una resa incondizionata ..che meriti ..come gli Stati Uniti si erano guadagnati la resa incondizionata del Giappone ..ma ogni volya che vedo le immagini dei funzionari giapponesi in alta uniforme poretare la resa ai generali americani in maniche di camicia ...provo un senso di fastidio...anche agli sconfitti bisogna permettere di conservare una dignità..
Tu da tua moglie pretendi che si umilii oltre quel già ha fatto..non pretendi troppo?
E poi la tutela delle figlie passa nel presupporre che la loro madre le potrebbe defraudare dei loro diritti?
Puoi evitarlo con un testamento..
Davvero credo che non ti faccia bene insistere su questa strada che stai percorrendo scalzo e camminando su cocci di vetro che continui a buttare tu..
Ti abbraccio
 
S

Steel Ricky

Guest
La tua storia mi commuove, e al tempo stesso mi lascia esterrefatto, sei vero o sei un clone? lei ti sta facendo tutto questo male, pretende di fare ricadere le colpe su di te e tu lo accetti con rassegnata serenità?
Sei un caso rarissimo, di dove sei? no perchè se sei di bologna vengo subito a scrivere un articolo su di te...
 
O

Old Albatros

Guest
Umiliazione e resa incondizionata

E' vero, la guerra porta guerra. E io non avrei mai voluto questa situazione. Non voglio toglierle dignità. Non voglio la resa incondizionata. Non voglio umiliarla. Il tradimento è sullo sfondo da un pezzo, credimi. Ormai è solo un ricordo. Nella tua risposta lo poni al centro del mio dolore e, di conseguenza, delle mie reazioni.
Non è così.
E' tutto quello che ha fatto DOPO il tradimento che mi sta spingendo a difendermi. Per ora si tratta di una difesa morale ed economica. Ma non smetterò mai di osservare il suo comportamento con le mie figlie e se mi renderò conto che anche con loro avrà atteggiamenti irresponsabili, non esiterò a chiedere l'affidamento esclusivo. La mamma è fondamentale. Loro ne hanno bisogno ma, da padre, non posso smettere di chiedermi quale è il male minore tra perdere una mamma o averne una nociva.
Tornando al conflitto: lei vuole uscirne pulita. E' chiaro che non vuole neppure precludersi la possibilità di avere in futuro dei vantaggi economici. Io non le tolgo dignità. L'ho più volte difesa davanti alle bambine (9 e 10 anni) e non voglio demolire la sua immagine. Ma non voglio neppure assecondarla nella sua volontà di distruggermi completamente. Lei questo vuole. Me lo ha detto più volte già quando non si parlava di addebito. Ha costruito nella sua testa un passato ed un presente che in qualche modo seda i suoi sensi di colpa e le forniscono un alibi e una giustificazione. In questa costruzione io vengo scontornato come una sorta di mostro. Devo difendermi. La verità deve uscire per quella che è. Le mie (che ci sono) e le sue (che pure ci sono) responsabilità devono essere fotografate oggettivamente. Se non riusciamo a farlo da soli, sarà un giudice a farlo per noi. Mia moglie non ha mai detto in vita sua -ho sbagliato-. Questa sua incapacità, insieme al suo orgoglio la sta spingendo nella strada che sta percorrendo. Lei crede davvero alla sua costruzione e non accetta il confronto. Sono mesi che le propongo un dialogo, magari assieme alle figure familiari che più ci sono vicine. Ma in risposta sono mesi che mi invita, per parlare con lei, a rivolgersi al suo avvocato.
So bene che tutto questo è determinato dal conflitto creatosi, dai suoi sensi di colpa e che sta soffrendo. Ma tutto questo, innestato in una personalità incapace di ammettere i propri errori, determina delle distorsioni che io non posso accettare. Paradossalmente, cara Ritrovata, è lei che vuole la resa incondizionata da me. Per sua stessa esplicita dichiarazione. Dunque dovrei accettare?
Non pretendo da lei che si umili, semplicemente che riconosca le sue responsabilità, dopo che io ho già riconosciuto ampiamente le mie, e che mi lasci libero in tutti i sensi. Anche economicamente. Nel mio testamento non potrei disporre in violazione della quota legittima che a lei comunque spetterebbe in assenza di addebito. Non voglio in futuro vedermi costretto a rinunciare a una bella vacanza con le mie figlie, per dover dare un assegno a lei. Mi spiace ma non voglio correre questi rischi e qui l'umiliazione e la resa incondizionata non c'entrano. Come ti ho scritto sopra, io le ho già proposto di rinunciare all'aspetto morale dell'addebito (anche se dio sa quanto mi costa), ma non voglio rinunciare a quello economico. E il fatto che lei si stia dimostrando così attaccata proprio a quello (non accettando la scrittura privata), mi convince ancora di più a mantenere questa posizione e a dubitare della sua buona fede.
Io le chiedo solo di lasciarmi completamente libero. Ti sembra proprio che voglio la sua testa su un vassoio d'argento?
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
no niente di non legittimo

E' vero, la guerra porta guerra. E io non avrei mai voluto questa situazione. Non voglio toglierle dignità. Non voglio la resa incondizionata. Non voglio umiliarla. Il tradimento è sullo sfondo da un pezzo, credimi. Ormai è solo un ricordo. Nella tua risposta lo poni al centro del mio dolore e, di conseguenza, delle mie reazioni.
Non è così.
E' tutto quello che ha fatto DOPO il tradimento che mi sta spingendo a difendermi. Per ora si tratta di una difesa morale ed economica. Ma non smetterò mai di osservare il suo comportamento con le mie figlie e se mi renderò conto che anche con loro avrà atteggiamenti irresponsabili, non esiterò a chiedere l'affidamento esclusivo. La mamma è fondamentale. Loro ne hanno bisogno ma, da padre, non posso smettere di chiedermi quale è il male minore tra perdere una mamma o averne una nociva.
Tornando al conflitto: lei vuole uscirne pulita. E' chiaro che non vuole neppure precludersi la possibilità di avere in futuro dei vantaggi economici. Io non le tolgo dignità. L'ho più volte difesa davanti alle bambine (9 e 10 anni) e non voglio demolire la sua immagine. Ma non voglio neppure assecondarla nella sua volontà di distruggermi completamente. Lei questo vuole. Me lo ha detto più volte già quando non si parlava di addebito. Ha costruito nella sua testa un passato ed un presente che in qualche modo seda i suoi sensi di colpa e le forniscono un alibi e una giustificazione. In questa costruzione io vengo scontornato come una sorta di mostro. Devo difendermi. La verità deve uscire per quella che è. Le mie (che ci sono) e le sue (che pure ci sono) responsabilità devono essere fotografate oggettivamente. Se non riusciamo a farlo da soli, sarà un giudice a farlo per noi. Mia moglie non ha mai detto in vita sua -ho sbagliato-. Questa sua incapacità, insieme al suo orgoglio la sta spingendo nella strada che sta percorrendo. Lei crede davvero alla sua costruzione e non accetta il confronto. Sono mesi che le propongo un dialogo, magari assieme alle figure familiari che più ci sono vicine. Ma in risposta sono mesi che mi invita, per parlare con lei, a rivolgersi al suo avvocato.
So bene che tutto questo è determinato dal conflitto creatosi, dai suoi sensi di colpa e che sta soffrendo. Ma tutto questo, innestato in una personalità incapace di ammettere i propri errori, determina delle distorsioni che io non posso accettare. Paradossalmente, cara Ritrovata, è lei che vuole la resa incondizionata da me. Per sua stessa esplicita dichiarazione. Dunque dovrei accettare?
Non pretendo da lei che si umili, semplicemente che riconosca le sue responsabilità, dopo che io ho già riconosciuto ampiamente le mie, e che mi lasci libero in tutti i sensi. Anche economicamente. Nel mio testamento non potrei disporre in violazione della quota legittima che a lei comunque spetterebbe in assenza di addebito. Non voglio in futuro vedermi costretto a rinunciare a una bella vacanza con le mie figlie, per dover dare un assegno a lei. Mi spiace ma non voglio correre questi rischi e qui l'umiliazione e la resa incondizionata non c'entrano. Come ti ho scritto sopra, io le ho già proposto di rinunciare all'aspetto morale dell'addebito (anche se dio sa quanto mi costa), ma non voglio rinunciare a quello economico. E il fatto che lei si stia dimostrando così attaccata proprio a quello (non accettando la scrittura privata), mi convince ancora di più a mantenere questa posizione e a dubitare della sua buona fede.
Io le chiedo solo di lasciarmi completamente libero. Ti sembra proprio che voglio la sua testa su un vassoio d'argento?
Non credo che tu voglia nulla di illegittimo o sbagliatop o crudele ..ma temo che tutto questo ti faccia soffrire ancor di più e faccia soffrire le bambine (età più fragile) e che possa portare a dolori ancora peggiori in futuro.
Ma tua moglie la conosci tu (anch'io conosco persone che mai ammettono di aver sbagliato ..neppure quando hanno parcheggiato in divieto di sosta ..ma ha sbagliato il comune a mettere il divieto lì..) e sai come potresti capirle e aiutarla, se possibile, o se non ci sono altre strade da fare con meno cocci o almeno percorribili con almeno la protezione di un paio di infradito...per il bene tuo e delle piccole, innanzi tutto.
Ultima cosa ..non è un'epilogo ..siete ancora in una fase iniziale ...
So di persone che dopo aver subito cose peggiori sono riuscite a ritrovare un rapporto amichevole..
Lieta che tu sia tra noi ..ti abbraccio
 
O

Old Albatros

Guest
Epilogo....

Con epilogo, non mi riferivo ai rapporti fra me e mia moglie. Quelli non finiranno mai, ovviamente, visto che abbiamo delle figlie in comune. Ora sono conflittuali, domani chissà, potrebbero migliorare. O precipitare ulteriormente.
Con epilogo mi riferivo esclusivamente a me stesso e alla mia vicenda legata al tradimento e alla fine di un amore che ho raccontato su questo forum. La mia uscita di casa sarà l'epilogo perché segnerà anche materialmente (logisticamente) l'inizio di una nuova vita. Emotivamente la mia nuova vita è già iniziata da tempo, ma l'uscita dalla casa coniugale costituisce, appunto, un epilogo.
Poi comincerà l'arduo compito di conciliare la nuova vita e la vecchia vita. So bene che non sarà semplice. E per quell'aspetto mai esisterà un epilogo!
Grazie per gli spunti di riflessione.
Un abbraccio



Non credo che tu voglia nulla di illegittimo o sbagliatop o crudele ..ma temo che tutto questo ti faccia soffrire ancor di più e faccia soffrire le bambine (età più fragile) e che possa portare a dolori ancora peggiori in futuro.
Ma tua moglie la conosci tu (anch'io conosco persone che mai ammettono di aver sbagliato ..neppure quando hanno parcheggiato in divieto di sosta ..ma ha sbagliato il comune a mettere il divieto lì..) e sai come potresti capirle e aiutarla, se possibile, o se non ci sono altre strade da fare con meno cocci o almeno percorribili con almeno la protezione di un paio di infradito...per il bene tuo e delle piccole, innanzi tutto.
Ultima cosa ..non è un'epilogo ..siete ancora in una fase iniziale ...
So di persone che dopo aver subito cose peggiori sono riuscite a ritrovare un rapporto amichevole..
Lieta che tu sia tra noi ..ti abbraccio
 
O

Old Angel

Guest
Purtroppo l'addebito comporta una cosa, l'ammisione di colpa davanti a tutti, l'ammisione di essere una traditrice con tanto di figli, e mi sono trovato nella stessa situazione anche se come già detto ora sto ancora con mia moglie, all'epoca ero andato dall'avvocato e volevo l'addebito, perchè proprio come hai detto tu non riconoscevo più la donna che avevo amato, ma purtroppo la conosco troppo bene la cosa su cui ero certo che 6 mesi di passione poi 99% sarebbe andato tutto a rotoli, con 3 figli tempo 1 mese sarebbe caduta in esaurimento nervoso e io avrei dovuto mantenere una persona che oltre avermi fatto del male era pure malata di testa e in oltre volevo tagliare totalmente i ponti con lei, per me non doveva esistere più , cmque dopo tutta questa premessa la questione addebito proprio non gli era andata giù.......notare me la rinfacciava pure lo stronzone
(proprio na coppia di malati) mi hanno accusato di essere attaccato i soldi e vabbè anche tanto altro, ma alla fine penso che sotto sotto è il non accettare di avere delle colpe anche se traditrice sentirsi pienamente dalla parte della ragione e forse la cosa che gli rode di più essere in torto con prove davanti ai figli in un futuro.
 
O

Old Albatros

Guest
Angel

Alla fine hai rinunciato all'addebito dunque.
Anche lei a volte mi dà l'idea che sta uscendo di testa su questa cosa.
Rifletterò sulla questione, e del resto ero stato già spronato a farlo anche da altre persone.
Grazie ancora a tutti

Purtroppo l'addebito comporta una cosa, l'ammisione di colpa davanti a tutti, l'ammisione di essere una traditrice con tanto di figli, e mi sono trovato nella stessa situazione anche se come già detto ora sto ancora con mia moglie, all'epoca ero andato dall'avvocato e volevo l'addebito, perchè proprio come hai detto tu non riconoscevo più la donna che avevo amato, ma purtroppo la conosco troppo bene la cosa su cui ero certo che 6 mesi di passione poi 99% sarebbe andato tutto a rotoli, con 3 figli tempo 1 mese sarebbe caduta in esaurimento nervoso e io avrei dovuto mantenere una persona che oltre avermi fatto del male era pure malata di testa e in oltre volevo tagliare totalmente i ponti con lei, per me non doveva esistere più , cmque dopo tutta questa premessa la questione addebito proprio non gli era andata giù.......notare me la rinfacciava pure lo stronzone
(proprio na coppia di malati) mi hanno accusato di essere attaccato i soldi e vabbè anche tanto altro, ma alla fine penso che sotto sotto è il non accettare di avere delle colpe anche se traditrice sentirsi pienamente dalla parte della ragione e forse la cosa che gli rode di più essere in torto con prove davanti ai figli in un futuro.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Esattamente

Purtroppo l'addebito comporta una cosa, l'ammisione di colpa davanti a tutti, l'ammisione di essere una traditrice con tanto di figli, e mi sono trovato nella stessa situazione anche se come già detto ora sto ancora con mia moglie, all'epoca ero andato dall'avvocato e volevo l'addebito, perchè proprio come hai detto tu non riconoscevo più la donna che avevo amato, ma purtroppo la conosco troppo bene la cosa su cui ero certo che 6 mesi di passione poi 99% sarebbe andato tutto a rotoli, con 3 figli tempo 1 mese sarebbe caduta in esaurimento nervoso e io avrei dovuto mantenere una persona che oltre avermi fatto del male era pure malata di testa e in oltre volevo tagliare totalmente i ponti con lei, per me non doveva esistere più , cmque dopo tutta questa premessa la questione addebito proprio non gli era andata giù.......notare me la rinfacciava pure lo stronzone
(proprio na coppia di malati) mi hanno accusato di essere attaccato i soldi e vabbè anche tanto altro, ma alla fine penso che sotto sotto è il non accettare di avere delle colpe anche se traditrice sentirsi pienamente dalla parte della ragione e forse la cosa che gli rode di più essere in torto con prove davanti ai figli in un futuro.
E questo fa parte del diverso modo di vedere tutto da parte di chi ha figli e che fa rientrare molti traditori..
I figli prima o poi..dopo l'adolescenza ti scoprono umano e fallace ..e già perdere l'aura da eroe/santo/superman o eroina/santa/wonderwoman è duro ...ma presentarsi miserabile è inaccettabile..
Credo che nonostante tutte le colpe che possono essere lampanti ..sia comprensibile.
 
O

Old Angel

Guest
Alla fine hai rinunciato all'addebito dunque.
Anche lei a volte mi dà l'idea che sta uscendo di testa su questa cosa.
Rifletterò sulla questione, e del resto ero stato già spronato a farlo anche da altre persone.
Grazie ancora a tutti
A dir la verità ho rinunciato alla separazione, anche se devo dire che sto ancora tanto male, la mia situazione era difficile
1° perchè, da come la vedo io mia moglie all'epoca non ci stava più con la testa.....idem lo stronzone (scusate ma è l'appellativo migliore che riesco trovargli)
2° i bimbi sono 3 di cui uno molto piccolo e si sa che al giorno d'oggi la separazione è cosa da ricchi.
3° all'epoca dopo 4 anni di schifezze non ero mentalmente sano neppure io, a tal punto che una volta che la storia è finita una sera si e una sera no avevo crisi suicide......ero da camicia di forza.
 

Bruja

Utente di lunga data
Albatros

Benritrovato!
Vedo che hai mantenuto la tua linea e che tua moglie si è comportata esattamente come ha dimostrato di essere fin qui........... sai che a me non piacciono le definizioni forti, quindi non le userò più per rispetto a te che per quello che meriterebbe lei, ma faccio anche una riflessione, si può incolpare un sordo di non sentire? Lei è manchevole, lacunosa, incapace, detto benevolmente una poveraccia morale........... e quello che può dare è esattamente quello che dà!
Coraggio, una volta fuori saprai risollevarti e riprendere comunque la tua vita. Lei non cambierà, tu sarai più sereno e le bimbe cresceranno e............... capiranno!!!
Buone cose e miglior futuro.
Bruja
 
O

Old Albatros

Guest
Sensi di colpa

Benritrovata anche a te. Bruja, come ben sai io mi sono già risollevato e la mia vita è ripresa come meglio non potevo sperare. Ma restano spinosi i dubbi se la mia linea non danneggerà irrimediabilmente le mie figlie. Ritrovata mi ha fatto riflettere sulle conseguenze permanenti che l'addebito comporta per mia moglie in termini di umiliazione davanti alle figlie e demolizione della sua figura e della sua autorevolezza.
Sembrerà paradossale, almeno a me lo sembra di sicuro, ma mi sento in colpa.
 

Bruja

Utente di lunga data
Aspetta

Benritrovata anche a te. Bruja, come ben sai io mi sono già risollevato e la mia vita è ripresa come meglio non potevo sperare. Ma restano spinosi i dubbi se la mia linea non danneggerà irrimediabilmente le mie figlie. Ritrovata mi ha fatto riflettere sulle conseguenze permanenti che l'addebito comporta per mia moglie in termini di umiliazione davanti alle figlie e demolizione della sua figura e della sua autorevolezza.
Sembrerà paradossale, almeno a me lo sembra di sicuro, ma mi sento in colpa.

Che tu possa essere preoccupato posso capirlo, in fondo è sell'equilibrio mentale ed affettivo delle figlie che discutiamo, ma levati dalla testa la faccenda del sentirsi in colpa.
Non è colpa tua se tua moglie è una donna assolutamente incapace di usare le figlie come arma di ricatto e di rivendicazione.
Fai quello che ti senti e che credi meglio, in fondo ora tyu sei una persona che si sta realizzando e va verso la felicità, lei è e sarà sempre una persona livida e piena di livore........ ed a queste persone, per quanto facciano, la vita dà sempre poco!!!
Ascolta il tuo cuore e la tua coscienza.............e non stare sulla riva del fiume......... stai certo che passerà, ma tu sarai impegnato a vivere felice.
Bruja
 
Stato
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