Ieri, seduta lampo.
Il terapeuta ci consigliato su cosa focalizzarci in questo momento.
Ho chiesto un po' di chiarimenti su alcuni punti venuti fuori durante l'incontro, come l'incapacità del mio lui di chiedere aiuto prima di tradirmi, "negando gli aspetti depressivi derivati dalla nostra lontananza". Ho ascoltato quindi il tentativo di spiegare le stesse cose da parte del mio forse-compagno, si è sforzato di dirmi come si sentisse e cosa provasse, pensieri non proprio razionali detti a parole, un casino.
In cucina abbiamo parlato ancora del suo ritorno in ufficio.
Secondo la tabella di marcia dovrebbe avvenire a metà novembre, ma ammetto di crederci poco.
E' vero, con le altre persone balbetta di meno, ma è comunque teso da morire, parla poco e lentamente.
Sarebbe un bel passo in avanti, nel frattempo avrà solo sedute in solitaria.
Lui è cautamente ottimista, durante la settimana ha già sentito dei colleghi al telefono per degli aggiornamenti e per farsi mandare un po' di materiale via mail. Tutto in mia presenza, balbettando ad alta voce, finché non gli ho detto di mollarmi.
- Senza offesa, ma che palle! Ho capito che non stai facendo sesso telefonico! Vai di là!
Mentre scolavo la pasta è sbiancato e ha cominciato a sussurrare dicendomi di non preoccuparmi per l'altra, poi si è accartocciato e l'ho bloccato prima che crollasse.
- Sul serio, ho capito. Per oggi basta. Ok?
Dopo cena sono uscita con degli amici per rilassarmi, lui ha preferito passare la serata a guardare la tv. Meglio, avevo bisogno di staccare.
Tornata poco prima dell'una, lui già pronto per dormire sul divano e non tenermi sveglia con il sonno agitato post-terapia. Luce accesa e taccuino per gli appunti in mano, preso dall'aggiunta di nuove note, nemmeno un "ciao".
Ho girato un po' per casa e l'ho sfiorato dicendogli "buonanotte". E' saltato urlando come se fossi elettrica.
Miei lacrimoni di frustrazione/stanchezza/non so cosa.
- No no no, Mille! Non ti ho sentita entrare!
E' corso in cucina a prendermi un bicchiere d'acqua, mi ha chiesto della serata, chi c'era e se mi ero divertita.
Ha provato a calmarmi. Mi sono messa a ridere quando me ne sono resa conto e siamo rimasti a parlare fino a tardi.
Stamattina mi sono svegliata appallottolata contro di lui.
Tenerissimi, ma ho il collo a pezzi per la posizione innaturale sul divano.
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