Violenza sessuale

abebis

Utente di lunga data
Che venga invitata in qualche trasmissione televisiva a parlarne potrebbe capitare.
Che torni a fare l'inviata fuori da uno stadio potrebbe anche esserle concesso, ma il rischio è che gli uomini la scansino.
Cosa poteva fare in alternativa, stare zitta e la volta dopo andare col cappotto fino ai piedi?
Forse "cavalcarla" le conviene a sto punto, sfruttare l'occasione per svolgere il suo lavoro in altri contesti.
Beccarsi uno stigma non è piacevole, poi che lei lo usi e lo faccia diventare un marchio di fabbrica, se rende, se lei ci riesce, non mi viene da condannarlo.
Io la vedo bene come inviata di Raisport l'anno prossimo ai mondiali... ;)

Ne riparliamo tra un anno. Vabbeh, sempre che l'Italia ci vada, a 'sti mondiali... :(

Rimane che se nessuno le rompeva le balle, lei faceva la sua intervista e se tornava a casa tranquilla.
E questo è pacifico: siamo tutti d'accordo ed è quello che avrebbe dovuto essere. Non mi pare che nessuno lo abbia messo minimamente in dubbio.
 

bull63

Utente di lunga data
perfetto
Infatti si parla della possibilità di una condanna a 6 anni. Perché il termine usato è violenza sessuale.
piccolo problema, non è che poi allo stupratore ne danno 20 ma 6. Anche lo stupro è violenza sessuale. Io continuo a pensare che questo episodio andasse molto meno enfatizzato è chiamato con il corretto termine che per me nulla c’entra con la violenza sessuale
Concordo, Beccaria l'ha spiegato nel 1700 e noi non lo capiamo nell'anno 2000.
Ogni pena deve essere rapportata al delitto; non si possono punire l’omicidio e un reato minore con la stessa pena: se ne dedurrebbe una perdita di coscienza di quale fra i due reati sia il peggiore, e si esorterebbe il reo a macchiarsi del più grave dei due, specie a parità di castigo.
 

JON

Utente di lunga data
A me fa girare le palle che ci si attacchi a un episodio così per dar sfogo alla frustrazione di lasciare fare come cazzo gli pare quelli che sono i soggetti davvero pericolosi per una donna

Quelli alla gogna mai, anzi.. liberi di arrivare fino in fondo.

E poi ogni tanto salta fuori uno scemo al quale si fa il battuto

Da questo, alla molestia più sofisticata, c'è sicuramente una bella differenza. Ciò non toglie che siano tutti comportamenti punibili, in comune hanno una risonanza emotiva paragonabile.
 

Skorpio

Utente di lunga data
Da questo, alla molestia più sofisticata, c'è sicuramente una bella differenza. Ciò non toglie che siano tutti comportamenti punibili, in comune hanno una risonanza emotiva paragonabile.
È un comportamento da punire assolutamente, nessuno lo mette in dubbio

Voglio solo dire che questa ragazza è stata baciata dalla fortuna con quella palpata di culo data in quel contesto

Se se la gioca bene, altro che diretta striminzita in una TV locale di merda col vecchietto rimbiscarito in studio.

Voglio dire che mi piacerebbe che fuori dai pronti soccorsi o dalle aule ci fossero fotografi e cameramen che inseguono i molestatori e i violenti che fanno danni gravi

E mi piacerebbe venissero inseguiti giorno e notte dalle jene e dai social e tenuto il fiato addosso in tutte le edizioni dei TG.
E su youtube

Invece un fogliettino di merda rilasciato dai carabinieri , nel completo anonimato mediatico, dove c'è scritto Di fare il bravo, e continuano a fare macelli
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Hai descritto la maggioranza delle relazioni di lavoro tra datore di lavoro e subordinato, anche molti matrimoni adesso che ci penso.
Il fatto è che le interazioni tra le scimmie, più o meno evolute, è spesso violento. Imporre la propria volontà agli altri è uno dei motori fondamentali delle relazioni, animali e umane.
A me francamente quello che ha stupito più di tutto è l'ostentanta "sorpresa", come se molti scoprissero oggi che la natura umana è, di base, violenta.
Il minorato che le ha dato una manata è solo più vicino allo stato scimmiesco e quindi ha meno filtri culturali, ma la grande sorpresa che vedo mi pare sempre fuori luogo.
E non credo sia neppure educabile uno così, al massimo si può mettere dei paletti alti abbastanza per frenarlo. La multa, il castigo o quello che è.
Condivido invece la necessità di poter parlare di violenza più apertamente, ora come ora è un argomento taboo. Sembra che si voglia far finta che non esista. Viene soppressa, nascosta e poi, quando traspare dalle crepe, tutti a far finta di meravigliarsi.
Il problema del nasconderla è che non si può educare i giovani, ma anche gli adulti, a gestirla.
Con questo cosa voglio dire? Non lo so, ero partito che volevo dire qualcosa e ne è uscita una riflessione tra me e me :)
Hai colto quello che intendevo, grazie! :)
 

JON

Utente di lunga data
È un comportamento da punire assolutamente, nessuno lo mette in dubbio

Voglio solo dire che questa ragazza è stata baciata dalla fortuna con quella palpata di culo data in quel contesto

Se se la gioca bene, altro che diretta striminzita in una TV locale di merda col vecchietto rimbiscarito in studio.

Voglio dire che mi piacerebbe che fuori dai pronti soccorsi o dalle aule ci fossero fotografi e cameramen che inseguono i molestatori e i violenti che fanno danni gravi

E mi piacerebbe venissero inseguiti giorno e notte dalle jene e dai social e tenuto il fiato addosso in tutte le edizioni dei TG.
E su youtube

Invece un fogliettino di merda rilasciato dai carabinieri , nel completo anonimato mediatico, dove c'è scritto Di fare il bravo, e continuano a fare macelli
Avevo capito il senso del tuo discorso, che condivido ma che voglio ripulire dalla pura strumentalizzazione che è un fatto degno di nota ma anche di un livello diverso. Intendevo solo puntualizzare.
Infatti volevo spostare il focus sulla crudeltà che accomuna tutte le situazioni, e per cercarla anche laddove può passare inosservata.
 

JON

Utente di lunga data
Hai descritto la maggioranza delle relazioni di lavoro tra datore di lavoro e subordinato, anche molti matrimoni adesso che ci penso.
Il fatto è che le interazioni tra le scimmie, più o meno evolute, è spesso violento. Imporre la propria volontà agli altri è uno dei motori fondamentali delle relazioni, animali e umane.
A me francamente quello che ha stupito più di tutto è l'ostentanta "sorpresa", come se molti scoprissero oggi che la natura umana è, di base, violenta.
Il minorato che le ha dato una manata è solo più vicino allo stato scimmiesco e quindi ha meno filtri culturali, ma la grande sorpresa che vedo mi pare sempre fuori luogo.
E non credo sia neppure educabile uno così, al massimo si può mettere dei paletti alti abbastanza per frenarlo. La multa, il castigo o quello che è.
Condivido invece la necessità di poter parlare di violenza più apertamente, ora come ora è un argomento taboo. Sembra che si voglia far finta che non esista. Viene soppressa, nascosta e poi, quando traspare dalle crepe, tutti a far finta di meravigliarsi.
Il problema del nasconderla è che non si può educare i giovani, ma anche gli adulti, a gestirla.
Con questo cosa voglio dire? Non lo so, ero partito che volevo dire qualcosa e ne è uscita una riflessione tra me e me :)
Invece è proprio una questione educativa. E non semplicemente quella legata alla punizione automatica conseguente ad un'azione sbagliata. Bensì legata alla propria risonanza emotiva con la quale comprendi per empatia che determinate azioni hanno determinati effetti negativi.

Forse un mentecatto patologico non sarà mai plasmabile, posso essere d'accordo. Ma vuoi dirmi che si nasce tutti mentecatti?
 

abebis

Utente di lunga data
Se fosse sufficiente la punizione automatica con certezza della pena, allora gli USA tra pena di morte e three strike law dovrebbero essere uno stato in cui la violenza di qualsiasi tipo dovrebbe essere un ricordo del lontano passato...
 

JON

Utente di lunga data
Se fosse sufficiente la punizione automatica con certezza della pena, allora gli USA tra pena di morte e three strike law dovrebbero essere uno stato in cui la violenza di qualsiasi tipo dovrebbe essere un ricordo del lontano passato...
Ma infatti non è quello il punto.
 

Marjanna

Utente di lunga data
Beh ma se passo per una strada non sicura non è che aspetto la minaccia per cercare lo spray nella borsa …
Lo tengo già bello pronto (e con il verso giusto, che si sa mai 🙄)

Non ho mai avuto lo spray, comunque.
Diciamo che quando capita che ho timore tengo le chiavi pronte (mirerei agli occhi) e sto all’erta rispetto all’ambiente (eventuali vie di fuga/possibilità di essere sentita se urlo/ecc).
Ah, maledico anche i tacchi, se li indosso.
Te sei alta, me lo ricordo. Io per mirare con le chiavi agli occhi dovrei portarmi dietro pure una scala portatile. A parte la battutaccia l'hai mai fatto? Ossia hai mai preso un oggetto, non necessariamente le chiavi, e hai provato ad avvicinarti agli occhi di un uomo e vedere se ti riesce a bloccare? Anche a me è capitato di tenere le chiavi a portata, però dipende sempre chi ti trovi davanti. La prima via di fuga è scappare, e in effetti i tacchi lì son na rogna. Ma pure la borsa, se stiamo a guardare queste cose deve essere consona alla corsa, ed eventualmente sfracellata in faccia. Ma chi di noi sta a fare tutte ste considerazioni quando fa un acquisto?

E poi dipende sempre dal momento in cui ti capita. Non è che siamo una linea retta. Capitano tante cose nella vita, c'è il giorno in cui sei meno reattiva, il giorno in cui non ti senti tanto bene ma devi comunque recarti in X ufficio.

Comunque dipende da dove si vive. Io sono fortunata perchè la zona intorno a me è sempre stata abbastanza tranquilla, ora via via che sta crescendo la popolazione, con l'integrazione di persone di altre nazionalità, gli atti criminali stanno crescendo. La violenza verso una donna per me rientra negli atti criminali. Quando io ero piccola se una persona anziana mi riprendeva per strada, non mi sarei mai sognata di picchiarla, adesso sono cose che sento capitare.
Per quanto alcuni siano dei rompipalle, il riflesso è anche levare loro una funzione sociale di vigilanza, che da anche un'utilità alla persona stessa.
Leva leva leva, destruttura destruttura destruttura, mettici la legge, sopra il cavillo burocratico e così via si finisce tutti per essere funzionali solo al consumo, senza più riuscire ad immaginare niente altro. (scusa sono andata OT)
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
quasi.
MA.
Viviamo oggi, ed è purtroppo una conseguenza del fatto che il nostro stato di diritto non è nient'altro che un soggetto sovraordinato a cui abbiamo delegato il monopolio della violenza, in un atteggiamento mentale in base al quale ogni volta che ci accade qualcosa che viola i nostri confini dobbiamo pensare che arrivi qualcuno dall'alto e ci difenda, io non riesco proprio a classificare una mano sul culo, oppure il famigerato catcalling come violenza perché presumo che quei confini che sono stati violati siano una mia responsabilità e che di conseguenza spetti a me difenderli. Questo è il fondamento dell'atteggiamento mentale sul quale ci siamo ampiamente confrontati. Sapere che se non ti difendi da solo in certe circostanze non ti difende nessuno. Trovarlo anche giusto, ti dirò, perché chi non sa difendersi non serve a niente a nessuno e neanche a se stesso. Se non sai prenderti cura di te, non ti prenderai mai cura degli altri in modo sano.

la presa di coscienza che i miei confini sono i miei confini ed è mio compito ributtare indietro con le mie proprie forze le violenze che mi arrivano tutti i giorni, non solo certo in ambito sessuale, la trovo altamente formativa.
Ti crea quel misto di paura, sana, che ti evita di metterti in situazioni del cavolo, ti suggerisce se sei una persona debole di metterti sotto la cappella di qualcuno più forte di te riconoscendo che quel ruolo subordinato che hai nasce da una tua debolezza che hai deciso di non gestire delegando il controllo a qualcun altro invece di prendertela con il sistema brutto e cattivo, oppure se fai parte di quelle persone che realmente vogliono evolversi, lavori per costruirti una forza sufficiente a difendere quei confini.

miagolare che mi sento violata può tranquillamente aver senso se devo sfogarmi di non aver agito.

la realtà se ne fotte delle lamentele.

quel calcio sulle palle lo hai dato o non lo hai dato, quello spray al peperoncino te lo sei portato o non te lo sei portato, sei andato in guerra con uno stuzzicadenti o con una spada in mano.

la vita questo è.

puoi tenere la guardia alzata 24 ore al giorno, oppure se sei sufficientemente intelligente ti costruisci i tuoi sancta sanctorum in cui levarti la corazza e apprezzare il tenero che c'è sotto
Condivido il discorso che fai.
Ossia che la propria protezione, che comprende anche la costruzione di sancta sanctorum dedicati e riservati, sia una responsabilità individuale.



Su una cosa non sono d'accordo.

Io non ho il minimo problema a valutare violenta una qualunque azione ricada nel dominio di quelle azioni che hanno anche soltanto l'intenzione di annullare l'altro, varcando il limiti e i confini senza consenso. Proprio perchè quei limiti sono sotto la mia responsabilità.

E ritengo una aggravante il fatto che nella maggior parte dei casi nemmeno ci sia l'intenzione ma sia proprio e soltanto il risultato di un passaggio all'agito.

Non ho paura della violenza, non ho paura di guardarla, non ho paura di nominarla.
Neppure di incontrarla.

Auspico il riconoscimento, proprio per il sostegno ad una mentalità di difesa.
Io ho una mentalità di difesa perchè l'ho incontrata. Ci sono stata dentro a bagna. Mi ha riempita e mi ha svuotata.
E mi ha insegnato, anche chi sono.
Mi affido alla mia parte violenta. Quando mi serve farlo. Senza la minima remora. E adesso la so anche gestire e finalizzare.
So bene il prezzo che ho pagato. E ne sono fiera.

Se mi metti una mano sul culo e sono di buon umore, ti prendi un calcio nel culo e una battuta.
Se mi prendi nel giorno sbagliato e me ne dai un minimo di possibilità (come il minus habens che ha pensato bene di muoversi davanti ad una telecamera) ti asfalto con tutti i mezzi che il soggetto delegato mi fornisce.
E a questi ci aggiungo pure la manipolazione di tutti gli stereotipi correlati.

Perchè è giusto?
No. Perchè hai rotto i coglioni.
Perchè c'è un senso?
no. Semplicemente perchè a seconda del mio umore ti va in un modo oppure in un altro.


Hai tentato di superare un confine. Benvenuto. Adesso paghi il biglietto.

Hai scusanti?
Attenuanti?

Non me ne frega una cazzo.
Proprio perchè non mi affido ad un sistema bigotto e dopante, che vuole vendere l'illusione della bontà e della sicurezza uso il sistema per quel che fa comodo a me. Per il mio umore. Per la mia soddisfazione.

E per certi versi in onore anche alla parte di me che mi sta più sui coglioni. Ossia la scimmia xenofoba, violenta, crudele che sono biologicamente.

Uno dei presupposti di fondo alla difesa è aver riconosciuto in sè la violenza e averci fatto amicizia.

Il presupposto a tutto questo per me è uno soltanto.
La violenza sessuale, è il non pensiero che viene usato per continuare a non parlare apertamente di violenza.

La tassonomia delle violenze è retorica e pensiero. Spesso giustificazione all'inadeguatezza sociale.

Va bene seduti al bar davanti ad un caffè e una sigaretta.
Si può disquisire su modi, tempi, e il cazzo che si vuole.
E' masturbazione.

Io mi riferisco alla violenza.
Sessuale o meno non vedo la minima differenza. E relativamente mi interessa nel concreto.

Se passi il mio limite semplicemente te ne accorgi, perchè non ho tempo da perdere a farmi i ditalini su quale tipo di violenza tu mi stia usando.
Hai rotto il cazzo. Tanto basta.

Il tutto, da personcina gentile quale sono :)

Mi sto riuscendo a spiegare?
 
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bettypage

Utente acrobata
Con sto curriculum se non ti sale il veleno è un problema tuo però.
Io ho fatto per una vita l'istruttore nei corsi di difesa personale. Ero giovane e mi piaceva molto l'idea di aiutare le povere sventurate.
In quegli anni ho imparato che l'atteggiamento mentale è tutto.
Il mondo si divide in chi reagisce e chi no, chi subisce e chi anticipa.
Chi percepisce e chi dorme.
Non in uomini o donne.
Quando dormivo in piedi mi hanno gonfiato. Sticazzi che non è a sfondo sessuale. Quando due ti tengono e un terzo ti prende a schiaffoni ti senti impotente pure se sei un mucco di 120 kg come ero io all'epoca.
Sticazzi Che poi li riprendi e ti vendichi, quello al massimo serve a smettere di pensarci e ripensarci.
Sai quanta gente conosco che fa sicurezza sul cantiere? Tutte simpatiche ragazzuole in mezzo agli operai. Quelle che hanno problemi normalmente girano con lo spray al peperoncino. Non in borsa, in mano.
Ma guarda che oggi sono piuttosto adulta per gestirmi il coglione di turno.
Mai avuto problemi in cantiere, il tizio peraltro era un perfetto coglione sul tragitto, sottolineavo il fatto che ero in jeans, giacca tecnica, scarpe antinfortunistiche e cappellino, non proprio sexy.

Nel merito stanno strumentalizzando come sempre la situazione.
 

Marjanna

Utente di lunga data
ma chi scansa una che si incazza per una pacca sul culo non richiesta?
Essú.
Se invece sei una persona che per fare carriera arma un linciaggio, e Dio solo sa quanta gente ci sta così nei giri della Rai, ti scanso a prescindere.
Sull'autobus sei stata perfetta. Disinnescare l'aggressività è sempre la strategia migliore. Anche se sei enorme comunque la rissa non é lo scenario che paga.
Io non le ho mai prese da uno più grosso di me, sempre da qualche nano maledetto :LOL:
Volevo dire che potrebbe venire scansata oggi, dopo il cancan mediatico.
Se l'abbia usata come arma per fare carriera non lo so, non ho la più pallida idea di chi sia.
La scena dell'autobus l'ho riportata per dire che io ho visto proprio la ragazza che entrava in blocco, che si ibernava.
Tu non puoi sapere come reagirai ad un dato evento finchè non lo vivi. Io ho scoperto che a me parte il panico a fronte di un terremoto, proprio che mi cedono le gambe dal tremore. Se dovessi uscire in caso di emergenza ho molto meno tempo di un altra persona a cui non succede.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Te sei alta, me lo ricordo. Io per mirare con le chiavi agli occhi dovrei portarmi dietro pure una scala portatile. A parte la battutaccia l'hai mai fatto? Ossia hai mai preso un oggetto, non necessariamente le chiavi, e hai provato ad avvicinarti agli occhi di un uomo e vedere se ti riesce a bloccare? Anche a me è capitato di tenere le chiavi a portata, però dipende sempre chi ti trovi davanti. La prima via di fuga è scappare, e in effetti i tacchi lì son na rogna. Ma pure la borsa, se stiamo a guardare queste cose deve essere consona alla corsa, ed eventualmente sfracellata in faccia. Ma chi di noi sta a fare tutte ste considerazioni quando fa un acquisto?

E poi dipende sempre dal momento in cui ti capita. Non è che siamo una linea retta. Capitano tante cose nella vita, c'è il giorno in cui sei meno reattiva, il giorno in cui non ti senti tanto bene ma devi comunque recarti in X ufficio.

Comunque dipende da dove si vive. Io sono fortunata perchè la zona intorno a me è sempre stata abbastanza tranquilla, ora via via che sta crescendo la popolazione, con l'integrazione di persone di altre nazionalità, gli atti criminali stanno crescendo. La violenza verso una donna per me rientra negli atti criminali. Quando io ero piccola se una persona anziana mi riprendeva per strada, non mi sarei mai sognata di picchiarla, adesso sono cose che sento capitare.
Per quanto alcuni siano dei rompipalle, il riflesso è anche levare loro una funzione sociale di vigilanza, che da anche un'utilità alla persona stessa.
Leva leva leva, destruttura destruttura destruttura, mettici la legge, sopra il cavillo burocratico e così via si finisce tutti per essere funzionali solo al consumo, senza più riuscire ad immaginare niente altro. (scusa sono andata OT)
Io quando tornavo dall' ufficio alla fine del turno serale ...visto la zona che fa veramente paura ai ciechi tenevo sempre in mano...il teaser ..
Fortunatamente non si è mai avvicinato nessuno...
Altrimenti...l avrei usato senza pietà...
Inoltre un istruttore di difesa personale mi aveva suggerito in caso di aggressione di colpire con ambo le mani l aggressore sulle orecchie ..
In questo modo lo si stordisce e poi ovviamente correre via ...
 

Lostris

Utente Ludica
Te sei alta, me lo ricordo. Io per mirare con le chiavi agli occhi dovrei portarmi dietro pure una scala portatile. A parte la battutaccia l'hai mai fatto? Ossia hai mai preso un oggetto, non necessariamente le chiavi, e hai provato ad avvicinarti agli occhi di un uomo e vedere se ti riesce a bloccare? Anche a me è capitato di tenere le chiavi a portata, però dipende sempre chi ti trovi davanti. La prima via di fuga è scappare, e in effetti i tacchi lì son na rogna. Ma pure la borsa, se stiamo a guardare queste cose deve essere consona alla corsa, ed eventualmente sfracellata in faccia. Ma chi di noi sta a fare tutte ste considerazioni quando fa un acquisto?

E poi dipende sempre dal momento in cui ti capita. Non è che siamo una linea retta. Capitano tante cose nella vita, c'è il giorno in cui sei meno reattiva, il giorno in cui non ti senti tanto bene ma devi comunque recarti in X ufficio.

Comunque dipende da dove si vive. Io sono fortunata perchè la zona intorno a me è sempre stata abbastanza tranquilla, ora via via che sta crescendo la popolazione, con l'integrazione di persone di altre nazionalità, gli atti criminali stanno crescendo. La violenza verso una donna per me rientra negli atti criminali. Quando io ero piccola se una persona anziana mi riprendeva per strada, non mi sarei mai sognata di picchiarla, adesso sono cose che sento capitare.
Per quanto alcuni siano dei rompipalle, il riflesso è anche levare loro una funzione sociale di vigilanza, che da anche un'utilità alla persona stessa.
Leva leva leva, destruttura destruttura destruttura, mettici la legge, sopra il cavillo burocratico e così via si finisce tutti per essere funzionali solo al consumo, senza più riuscire ad immaginare niente altro. (scusa sono andata OT)
No, non ho mai provato a colpire un uomo in volto sotto minaccia, fortunatamente.

Per come sono (o meglio, credo di essere… che finché non provi non sai come reagisci) sarebbe l’ultima risorsa, prima proverei certamente ad allontanarmi/scappare.

Al di là delle apostrofate per strada, più o meno volgari, non ho vissuto (percepito) situazioni di reale pericolo in termini di violenza.

Unica volta alle elementari, forse quarta, mentre tornavo a casa in pieno giorno, un uomo su di un motorino mi è passato accanto con un Ciao bella, rallentando e guardandomi.

Ricordo di essermi spaventata.
Lui è passato oltre girando l’angolo, ma il rumore del motorino che si allontanava non c’era stato.
Io camminavo verso quel punto e man mano l’ansia cresceva, perché sentivo che c’era qualcosa che non andava.

Appena girato l’angolo infatti era lì, che mi aspettava.
Il motorino abbandonato lungo la siepe, si era tirato fuori l’uccello e si stava masturbando, venendo verso di me e dicendomi cose.. che mi voleva chiavare (non sapevo nemmeno csignificasse).

Mi ha terrorizzato. Ho accelerato il passo superandolo. Il cancello di casa mia era a venti metri.
Non mi sono voltata, sono andata dritta in casa.

Non mi sono bloccata, ma non sono corsa via.
Se mi avesse presa, o toccata, non ho idea di come avrei reagito.

So che appena entrata in casa ero sconvolta e tremavo, e raccontai tutto a mio padre, vergognandomi chissà perché.

Mi disse, sdrammatizzando, che non c’era problema e che, se fosse ricapitata una cosa del genere, non dovevo far altro che invitarlo a salire in casa.. dove ci sarebbe stato lui ad accoglierlo come si meritava 😅.

Anche da me è tutto abbastanza tranquillo.
Dire che mi sento perfettamente a mio agio a girare da sola tardi o in luoghi isolati (anche solo per fare una passeggiata) però, è una bugia.

Ed è stancante sentirsi così.
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
No, non è una evidenza banale: nel momento in cui tutto finisce sotto il cappello di "violenza sessuale", ciò ha delle conseguenze: nei paesi anglofoni, per esempio, esiste la lista dei Sex Offenders. Negli USA tale lista è pubblica e comporta profonde restrizioni alla libertà di movimento di chi vi è inserito.
E se pensi di trovarci solo stupratori, o al limite palpeggiatori come il caso in questione, allora cito dalla pagina di Wikipedia: Depending on jurisdiction, offenses requiring registration range in their severity from public urination or adolescent sexual experimentation with peers, to violent sex offenses.

Tutto però va nella stessa lista che si chiama solo "Sex offenders" e ha le stesse conseguenze per tutti.

Direi quindi che è importante definire chiaramente cosa è cosa, alla luce di vari commenti che sono usciti, visto che importiamo tutto dagli USA e prima o poi importeremo anche questo.

Questa volta ho cancellato il resto del tuo messaggio non perché era troppo lungo, ma scientemente: il thread parla dell'episodio allo stadio; i commenti giudicano l'episodio allo stadio. Non stiamo dissertando di quanto sia odioso lo stupro, almeno a me non interessa dissertarne, perché per quanto non possa arrivare a comprenderlo appieno, in quanto maschio, mi è comunque sufficientemente chiaro che sia odioso.

E così come tu non hai nessuna intenzione di accollarti la colpa per chi muore di fame in Africa solo perché hai il piatto pieno a tavola, allo stesso modo io non ho nessuna intenzione di accollarmi la colpa di un gesto che io non ho mai commesso né mai commetterei solo perché sono maschio anch'io. E qui mi riferisco alla sola pacca sul culo, ovviamente: non certo allo stupro, che non prendo neanche in considerazione!

Mi interessa capire i fatti in questione. Fatti che, nella circostanza, sono documentati da un video e quindi incontrovertibili nell'oggettività del loro svolgimento.

Ci sono due denunce per violenza sessuale su cui i giudici si dovranno pronunciare.

Poi emetteranno anche le motivazioni, ma io vorrei il giudizio: è quello che deciderà le conseguenze per le persone coinvolte.
Giudizio che possiamo dare tutti noi, per quel che ci riguarda, e io il mio l'ho dato.

Ora chiedo il vostro: il giudizio, non le motivazioni. Il giudizio è lapidario e risponde alle domande:

È reato?
1. Se sì, quale?
2. Se sì, qual è la pena?

E a queste domande bisogna rispondere per ognuna delle due denunce: il primo, che le ha dato la manata; il secondo, che si è strusciato. E ci aggiungo anche il giornalista, che a te e @Vera suscita ancora più ribrezzo (e anche lui è già sotto accusa, essendo stato per il momento sospeso dal lavoro).

Domande semplici, risposte semplici.
Come quelle che emetterà un giudice.
Le considerazioni sono riservate alle motivazioni della sentenza, che vengono pubblicate a parte.
Ogni stato ha le sue leggi.
E sono rappresentative di quello stato.

Se qui la manata sul culo, che VIOLA i confini del mio corpo senza il mio consenso è ritenuta popolarmente una goliardata ma asseverata nel contenitore delle molestie...beh...in nome della difesa dei confini che sono sotto la mia responsabilità e che ho il dovere morale di difendere anche in considerazione del fatto che intorno a me la risposta è "non prendertela, sei rigida fatti una risata", io ho il potere, anche legislativo, di difendermi dissentendo dal fatto che sia una goliardata e affermando che non mi fa ridere e quindi ho il potere di usare quel ho a disposizione legalmente per romperti il cazzo almeno a pari con quello che l'hai rotto tu.

Se tu, nel momento in cui io reagisco con gli strumenti che ho a disposizione e magari usando anche social skills che tu non hai, non sai difendere i tuoi confini...beh, ma comprendimi! E' che sono taaanto rigida. Mi offendo facilmente. Sono proprio una permalosetta. E magari c'avevo pure le mestruazioni quel giorno, che si sa, lo sballo ormonale a noi donne non ci fa mica esser tanto lucide e siamo in balia delle emozioni.
Non prendertela, essù...e poi magari la mia squadra aveva perso la partita del cuore. :)

Fai azioni.
Sotto la tua responsabilità.
Arrivano risposte.

A volte sono reazioni.
E ti va liscia.
Altre volte sono azioni.
E allora ti lisciano il pelo.

Tutta esperienza.

Quindi.

Il tipo è un minus habens che ha pensato di violare dei confini davanti a delle telecamere fornendo ogni appiglio per farsi fare il mazzo.
E' corretto che i giudici gli facciano il mazzo secondo le leggi dello stato.

Non credo nella giustizia della giustizia.
La giustizia si muove in uno spazio grigio. Cercando di bilanciare offesa e difesa.
A volte ci prende a volte no.

Dipende dal potere che ognuno sa mettere in campo.

Dal mio punto di vista, se pensi di poter metter una mano sul culo (EDIT: ma anche se pensi di fartela mettere per aumentare potere), prendendoti un potere, e in risposta ti asfaltano perchè non hai valutato quello che stavi facendo è solo un gioco di equilibrio.,

E quel gioco di equilibrio l'hai iniziato operando una scelta: violare, superare dei limiti senza chiedere permesso.
Ossia hai deciso di usare violenza. Piccola? grande?....eh...la valutazione è soggettiva e l'oggettività è nelle leggi (giuste o sbagliate che siano non importa molto in questa valutazione. Quelle sono).

E questo per rispondere alle tue domande.

Il tipo non ha considerato il periodo storico in cui ha dato la manata sul culo.
20 anni fa soltanto non avrebbe fatto scalpore, anzi, si sarebbe pure preso gli applausi del pubblico.

Il tipo non ha considerato che un video certifica lo svolgimento dei fatti.
Senza video la cosa non avrebbe la portata che ha.

Il tipo ha violato dei limiti che la tipa ha la responsabilità di difendere.
E ha sbagliato ulteriormente la valutazione pensando che la tipa non li avrebbe difesi.

Ha scelto la tipa sbagliata.

Un po' come quando non valuti che stai camminando nel quartiere di merda e ti infrasano al muro.

Il collega ebete ha fatto anche lui valutazioni sbagliate, fuori tempo.
E pagherà pure lui.
Credeva di poter dire, come si diceva 100 anni fa, non prendertela.
Beh...forse adesso imparerà che non funziona così. E' fuori tempo.

O magari se la prenderanno col sistema cattivo e ingiusto. E che la tipa è la solita troia che strumentalizza. E la cosa grave non è che strumentalizza in sè, è che strumentalizza per avere altro potere (la carriera). Avesse strumentalizzato per farsi compatire probabilmente non avrebbe stupito nessuno.

Se violi dei limiti, e questo ha fatto il tipo e pure lo strusciante e il collega, ci sono le conseguenze.
Se trovi chi è più forte di te, sono più pesanti.
E' tutto qui.

Ecco...c'è da dire che questi geni, manco hanno fatto valutazioni evidentemente e quindi il potere di azione l'hanno servito loro su un piatto d'argento.


@Foglia ti ha risposto per i riferimenti di legge.

Quanto allo stupro odioso....ecco, direi che è un insegnante di quelli veramente bastardi.
Ma anche di quelli che non ti dimentichi quello che ti hanno insegnato.
E che tieni nel cuore, perchè comunque quegli insegnamenti non sono più semplicemente insegnamenti ma parti di te.

In quanto maschio, non hai la più pallida idea di cosa sia uno stupro e fai bene a non metterti a dissertarne.
Non ne saresti in grado.

Salvo tu fossi in grado di portare la prospettiva maschile dello stupro (vista la confusione specifico, non la prospettiva dello stupratore...ma la violenza vista ala maschile.)
E allora sarebbe utile dissertarne.

Tu trovi odioso lo stupro. Io non lo trovo odioso.
E' una parte di me.
E, per mia fortuna, ho smesso di considerarla odiosa. :)
 
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Foglia

utente viva e vegeta
Va bene: abbiamo capito che noi uomini non siamo in grado di capire. Ora vogliamo farla diventare una discussione tra persone civili e non violente o deve restare un confronto tra generi? Perché in quest'ultimo caso mi defilo volentieri.
La stessa risposta la avrei data a una donna, se avesse definito "odioso " uno stupro. Poi se non ti va di parlarne, non ti interessa, o ti fa paura l'argomento, basta dirlo, e in quella precisa prospettiva posso capire la tua voglia di liquidarlo con l'aggettivo che hai usato ;)

Io l'ho sperimentato, uno di quelli avvenuti con le peggiori modalità possibili, anche se in tutta franchezza dubito ci possa essere una modalità "light" dello stupro e della violenza sessuale. L'ho sperimentato quando stavo male, nel momento in cui il mio cervello rifiutava la depressione, ed ebbi un corto circuito. Lo ricordo bene. Io praticamente stavo dando di matto, lui mi tirò un cazzotto per calmarmi, poi lamentandosi che non scopava mai fece il resto ;) Con me che non ero in me, ma evidentemente non abbastanza da non ricordare. Questo è il Male. Odioso proprio non mi verrebbe mai da definirlo.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Condivido il discorso che fai.
Ossia che la propria protezione, che comprende anche la costruzione di sancta sanctorum dedicati e riservati, sia una responsabilità individuale.



Su una cosa non sono d'accordo.

Io non ho il minimo problema a valutare violenta una qualunque azione ricada nel dominio di quelle azioni che hanno anche soltanto l'intenzione di annullare l'altro, varcando il limiti e i confini senza consenso. Proprio perchè quei limiti sono sotto la mia responsabilità.

E ritengo una aggravante il fatto che nella maggior parte dei casi nemmeno ci sia l'intenzione ma sia proprio e soltanto il risultato di un passaggio all'agito.

Non ho paura della violenza, non ho paura di guardarla, non ho paura di nominarla.
Neppure di incontrarla.

Auspico il riconoscimento, proprio per il sostegno ad una mentalità di difesa.
Io ho una mentalità di difesa perchè l'ho incontrata. Ci sono stata dentro a bagna. Mi ha riempita e mi ha svuotata.
E mi ha insegnato, anche chi sono.
Mi affido alla mia parte violenta. Quando mi serve farlo. Senza la minima remora. E adesso la so anche gestire e finalizzare.
So bene il prezzo che ho pagato. E ne sono fiera.

Se mi metti una mano sul culo e sono di buon umore, ti prendi un calcio nel culo e una battuta.
Se mi prendi nel giorno sbagliato e me ne dai un minimo di possibilità (come il minus habens che ha pensato bene di muoversi davanti ad una telecamera) ti asfalto con tutti i mezzi che il soggetto delegato mi fornisce.
E a questi ci aggiungo pure la manipolazione di tutti gli stereotipi correlati.

Perchè è giusto?
No. Perchè hai rotto i coglioni.
Perchè c'è un senso?
no. Semplicemente perchè a seconda del mio umore ti va in un modo oppure in un altro.


Hai tentato di superare un confine. Benvenuto. Adesso paghi il biglietto.

Hai scusanti?
Attenuanti?

Non me ne frega una cazzo.
Proprio perchè non mi affido ad un sistema bigotto e dopante, che vuole vendere l'illusione della bontà e della sicurezza uso il sistema per quel che fa comodo a me. Per il mio umore. Per la mia soddisfazione.

E per certi versi in onore anche alla parte di me che mi sta più sui coglioni. Ossia la scimmia xenofoba, violenta, crudele che sono biologicamente.

Uno dei presupposti di fondo alla difesa è aver riconosciuto in sè la violenza e averci fatto amicizia.

Il presupposto a tutto questo per me è uno soltanto.
La violenza sessuale, è il non pensiero che viene usato per continuare a non parlare apertamente di violenza.

La tassonomia delle violenze è retorica e pensiero. Spesso giustificazione all'inadeguatezza sociale.

Va bene seduti al bar davanti ad un caffè e una sigaretta.
Si può disquisire su modi, tempi, e il cazzo che si vuole.
E' masturbazione.

Io mi riferisco alla violenza.
Sessuale o meno non vedo la minima differenza. E relativamente mi interessa nel concreto.

Se passi il mio limite semplicemente te ne accorgi, perchè non ho tempo da perdere a farmi i ditalini su quale tipo di violenza tu mi stia usando.
Hai rotto il cazzo. Tanto basta.

Il tutto, da personcina gentile quale sono :)

Mi sto riuscendo a spiegare?
Certo che ti spieghi. su tutto. Ma che non ci sia intenzione e premeditazione per me resta la scriminante tra violenza e non violenza. Esattamente il motivo per cui non spacco la testa a chi mi sale su un piede senza farlo apposta.Non metti la mano sul culo a una che non te lo chiede per caso o per noncuranza. La metti perchè sono anni che lo fai, o perchè hai deciso di farlo. altro che
nella maggior parte dei casi nemmeno ci sia l'intenzione ma sia proprio e soltanto il risultato di un passaggio all'agito.
la violenza è sempre intenzionale. altrimenti è come bagnarsi sotto la pioggia. colpa mia che non ho preso l'ombrello.
 
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